Andare con una prostituta

Buon sera gentilissimi dottori. Vi espongo l'oggetto del consulto. Ho 23 anni compiuti da poco, e non ho ancora avuto rapporti sessuali veri e propri. Fino 19-20 anni non facevo proprio approcci all'altro sesso, poi all'università le cose sono cambiate,ho cominciato a "darmi da fare" un po di più, o avuto all'inizio qualche rifiuto, poi qualche abbozzo di relazione, che però per via dell insicurezza e anche dell inesperienza, non sono stato capace di concretizzare, rilevandosi alla fine più che altro delle delusioni.Un anno fa anche a causa di questa situazione, ho sviluppato un disturbo d'ansia, che ora ho risolto grazie alla psicoterapia. La mia dottoressa, mi ha fatto capire che ingigandendo questo problema e dando troppa importanza alla ragazza che frequentavo allora, avevo messo da parte i miei obbiettivi universitari, (studio medicina) con risultati conseguentemente disastrosi e andando quindi in ansia. Quando l'ho capito, e ho ricominciato ad impegnarmi, l'ansia è sparita, nel frattempo abbiamo affrontato anche l'altro problema..e anche li le cose sono migliorate molto...sono uscito con diverse ragazze, qualcuna l'ho anche baciata, ma poi le relazioni per ragioni varie sono sempre durate poco e non ho potuto concretizzare di più. Qualche sera fa, mio fratello, più grande di me di 8 anni, ha voluto affrontare con me questo discorso,e a cercato di convincermi che era meglio per me andare con una prostituta..Io ovviamente ci avevo già pensato, ma mi ero convinto di questo: Non voglio andare con una donna che non mi vuole, e non vorrei ricordare da anziano, di averlo fatto la prima volta con una prostituta. e poi sarebbe la strada più facile, allora tanto valeva (e vale) arrendersi di fronte alle difficoltà universitarie o non reagire agli atti bullismo; sarebbe la via del vigliacco!!! e io che sono un po narcisista, questo non lo posso accettare. Mio fratello però,mi ha risposto "una donna in fondo può venire con te perchè gli piaci o perchè la paghi, il motivo per cui lo fa sono affari suoi, quelle sono persone che hanno fatto una scelta e stanno in pace con se stesse molto più di te, e poi tu ormai hai 23 anni, anche se trovi la ragazza che ti piace poi quando ci arrivi all'intimità non sei capace perchè non hai esperienza!" Tra l'altro vi è anche un motivo a favore che mio fratello non conosce; il pensiero di dovermi dare una mossa mi disturba e mi ostacola anche negli studi, e io me lo vorrei togliere.
Ne ho parlato con la mia terapeuta (una donna) e mi aspettavo che tentasse di dissuadermi, e invece mi ha detto che una volta era abitudine per i padri portare i figli maggiorenni nei bordelli a punto per fargli fare esperienza, e che in fondo era una scelta mia e dovevo fare quello che mi sentivo..
Mi scuso se sono stato prolisso, e vorrei sapere cosa ne pensate. Grazie per la disponibilità.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile ragazzo,
ciò che pensa suo fratello, la sua terapeuta o noi è del tutto irrilevante rispetto a ciò che pensa Lei.
Non si tratta di "togliersi il pensiero", ma di riflettere sul significato che Lei stesso attribuisce a quell'atto e a quel primo unico momento.
Credo che con la sua terapeuta potrebbe lavorare sulle difficoltà incontrate nell'approccio quotidiano con una ragazza, sull'ansia che la blocca o la inibisce. E qui torna il significato: è più importante per Lei imparare "come" farlo o capire "perché" lo fa?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Con la mia terapeuta ho già affrontato il problema..era solo che non facevo per niente approcci...se mi piaceva qualcuna la idealizzavo al punto che avevo paura del rifiuto..o di cosa pensasse dopo di me. Ora di queste cose sinceramente non me ne importa proprio nulla..mi dice di no ci provo con un altra, punto.
Come le dicevo anche su questo fronte le cose sono migliorate molto..sono uscito con un po di ragazze e un paio le ho baciate. e poco, ma per me è gia qualcosa, prima o poi arriverà pure il resto. Il problema e che io penso che mio fratello non abbia tutti i torti e che le sue siano buone argomentazioni.. e poi io in questo periodo sto sotto stress di brutto con gli esami e non posso perdere tempo ne a costruire relazioni ne a tormentarmi con il fatto di essere ancora vergine. Io onestamente non credo ci sia un perchè.. nel fare l'amore. E' una cosa naturale...una cosa di cui abbiamo bisogno, che fa parte della nostra vita, che ne rappresenta un aspetto predominante ed uno dei più grandi piaceri, e che io sono stanco di perdermi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
aggiungo solo un mio articolo sull'argomento, alla risposta della collega dottoressa Scalco, lo legga, se crede.
Saluti

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Gentilissima dottoressa Randone, avevo già letto il suo articolo con molto interesse e apprezzandolo molto. Avevo identificato in me, a grandi linee, buona parte delle necessità e delle situazioni che lei descrive. Il punto però è un altro..per risolvere il "problema" (ammesso che sia tale, e ammesso che si risolva) stavo valutando di intraprendere quella via e vorrei capire se possa essere per me la cosa migliore o meno, analizzando tutti i pro ed i contro..
Quando si hanno le idee confuse o dei dubbi di questo genere e saggio chiedere aiuto agli psicologi che ti aiutano a capire cosa vuoi veramente..Mi aspettavo che questi ultimi, e sopratutto le psicologhe :-) (sia voi, che la mia che ogni tanto continuo a vedere) tentassero di dissuadermi da un tale proposito; invece con mio grande stupore mi rendo conto che non è proprio cosi..Anche il suo articolo, per quanto veritiero, mi lascia un po con l'indecisione.
In ogni caso grazie mille per il tempo che mi avete concesso.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Andare con le prostitute per "svezzarsi" sessualmente poteva avere senso un tempo, quando i costumi sociali erano molto più riservati di oggi. Quello dell'iniziazione al bordello era un rito piuttosto diffuso.

Ma mentre una volta era più comune per i giovani avere difficoltà ad avere rapporti sessuali, dopo l'emancipazione femminile e l'evolversi della società, se un ragazzo non riesce ad andare con una ragazza oggi, nell'Italia del 2011, significa che ha un vero e proprio problema. E quindi non servirebbe a nulla andare a prostitute: se lo facesse rimarrebbe un ragazzo con problemi, che però va a prostitute.

In altre parole avrebbe un problema in più, perché poi si abituerebbe e tornerebbe comunque dallo psicologo: "Non riesco né a trovarmi una ragazza né a smettere di andare a prostitute".

Quindi la soluzione è un'altra, e sono sicuro che le sia già stata prospettata dalla collega.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Dottor santonocito la ringrazio di cuore per l'interessamento..Però mi permetta di dissentire almeno in parte; Ora come ora non credo di avere particolari problemi, a parte l'inesperienza. Prima di iniziare la psicoterapia qualcuno in effetti c'è nera..fino a 19-20 anni..approcci zero.. dopo sono rimasto imbrigliato molto tempo in una relazione inconcludente (lei stava con me, o meglio faceva finta) per altri motivi, e io non ho avuto la risolutezza di dire basta e gli permettevo di continuare a prendermi in giro..Con la psicoterapia (un anno fa) le cose sono nettamente migliorate...mi sono staccato da lei, e ho preso ad uscire con altre ragazze, con alcune delle quali ce stato qualcosa, ma non rapporti intimi completi.e questo non sempre per colpa mia..Non mi sento quindi il ragazzo problematico che lei descrive,non mi sento nemmeno tanto brutto..(sono alto circa un 1,80M e peso 73 kg) ne le ragazze di oggi mi sembrano tutte cosi libertine come vorrebbe far credere..ne tanto meno credo alla favoletta del "c'era una volta" quando gli uomini andavano con le prostitute proprio come quelli di oggi e proprio per gli stessi motivo.Alla fine sono convinto anche io che arriverà il momento pure per me...ma il fatto è che è gia tardi, e quando sarà la mia inesperienza potrebbe pesare..e molto.
Era più che altro per questo motivo che sto valutando l'ipotesi..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non mi sento quindi il ragazzo problematico che lei descrive,non mi sento nemmeno tanto brutto..
>>>

>>> ...ma il fatto è che è gia tardi, e quando sarà la mia inesperienza potrebbe pesare..e molto.
>>>

A me queste due affermazioni sembrano in netta contraddizione fra loro. Insomma, c'è un problema o non c'è un problema? E se il problema non c'è, da dove viene il bisogno di andare dallo psicologo e di chiedere pareri agli psicologi?

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
La sessualità mercenaria, in ogni caso non è terapeutica, nè risolutiva dei disagi , nè velocizza le esperienze correlate alla sessualità.
La sefera della sessualità, correlata all'affettività ed al legame, diventa un'esperienza di crescita emozionale, il sesso a pagamento, è spesso ginnastica coitale.
Saluti
[#9]
Utente
Utente
Per prima cosa vi ringrazio della vostra disponibilità:
Dallo Psicologo ci ero andato per l'ansia. Una volta risolta, ho deciso di continuare ad andarci ancora (ovviamente ascoltando anche il consiglio della terapeuta), se pur con frequenza più che dimezzata, perchè mi sono trovato bene e la reputo una cosa comunque per me utile..In fondo capita a tutti di avere delle fragilità o delle insicurezze. Voi sapete molto meglio di me che spesso quelli che credono di non averne, alla fine sono proprio quelli che avrebbero più bisogno di vedere uno psicologo.
Diciamo che ora come ora, è più un lusso che una necessità...
C'è o non c'è un problema? Onestamente non lo so... forse anche per questo chiedo consigli..E' un problema essere ancora vergini alla mia eta? Sicuramente ci sono state e in parte ci sono ancora delle difficoltà più che dei problemi..questi li ho gia affrontati ed in parte sembrano superati..il fatto è che ancora non sono arrivati risultati concreti..La mia terapeuta che ormai mi conosce bene a dire il vero non sembra preoccuparsi tanto di questo aspetto della mia vita.. ci concentriamo principalmente su altro (lo studio).
Ma poi sa cosa c'è? la settimana prossima se tutto va bene dovrei uscire con un paio di ragazze, ed io quando sto in loro compagnia cosa dovrei pensare di me stesso? "Oddio io sono uno che ha problemi con le ragazze!!!??"" Ma anche no... Quando si tratta di queste cose mi sono reso conto che uno i problemi c'è li ha nel momento in cui pensa di averne...
La dottoressa Randone scrive "il sesso a pagamento, è spesso ginnastica coitale"
Mi chiedevo se non fosse una cosa utile nel mio caso...
Ad ogni modo negli ultimi due giorni sto cominciando ad accantonare almeno per il momento l'idea..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Consideri la cosa in questo modo: se avesse una ragazza della quale fosse innamorato e con la quale avesse un ottimo rapporto, anche dal punto di vista sessuale, accarezzerebbe lo stesso l'idea di andare a prostitute?

Se la risposta è sì, allora cancelli pure tutto ciò che le stiamo dicendo.

Ma se la risposta è no, allora è chiaro che la prostituta sarebbe un surrogato di qualcosa che non riesce a permettersi. E solo lei può dire se questo costituisce un problema o no.

Se lo è, dovrebbe parlarne con la terapeuta.

Cordiali saluti
[#11]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per questo suo ultimo post...Ho riflettuto un pò ed ecco cosa penso ora:

La prostituta ovviamente sarebbe un surrogato di un partner sessuale che al momento non ho ancora..

Andarci ora, potrebbe in effetti significare dire a me stesso che non posso permettemi di meglio, e io, che sono anche un po narcisista, questo NON LO POSSO ACCETTARE.

Almeno per ora accantono l'idea. Grazie di tutto.
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