La differenza di eta

secondo voi, gentile dottori, andare d'accordo con un uomo di 36 anni e magari frequentarsi è anormale per me che sono quasi 18enne??
mia madre pensa che sia una ricerca di protezione io invece ribatto dicendo che con lui sto bene, scherzo, e riesco a spaziare su qualsiasi argomento...è anche vero che questo ragazzo ha la tipica sindrome da peter pan e per questo viene ulteriormente giudicato male.
dato che non mi capita di rado di trovarmi bene con persone molto più grandi vi sottopongo la questione se veramente sia così strano. magari se potreste leggere il mio precedente consulto capireste meglio la situazione.grazie per l'attenzione.felici feste. cordiali saluti Michaela
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30
E' tutto relativo, ricorda la ripsosta nel precedente post e riflettici, poi se ritieni che tutto vada bene per te (e la sindrome di Peter Pan non è un aiuto per crescita come coppia), non c'è niente di male nella differenza di età.
Ma non è solo una questione di età ma di maturità.
Auguri
ML

Massimo Lai, MD

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Michaela,
ti ho risposto nell'altro post "Io e la mia vita"

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Michela,
da quello che scrivi non è chiaro se ti "sforzi" di frequentare delle persone della tua età. Dal tuo post "io e la mia vita" si comprende chiaramente che tu preferisci relazionarti con persone adulte perchè ti danno l'impressione di poter sostenere un certo tipo di discorsi. E' possibile che tu abbia sviluppato una più spiccata sensibilità ed un interesse per temi diversi da quelli che interessano i tuoi coetanei.
Sarebbe bello, tuttavia, che pensassi solo per un momento alla possibilità confrontarti con quello che per te è "diverso".
Spesso da questo genere di incontri si viene fuori molto arricchiti, sopratutto visto che si svolgono su una comune base di sviluppo psicobiologico. E' come dire che due persone comunicano parlando la stessa lingua, solo che uno la parla in modo più corretto e l'altro un pò meno, ci si corregge e si discute su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato dire ma alla fine ci si capisce.
Relazionarsi con un adulto che ha il doppio dei tuoi anni potrebbe significare rinunciare alla discussione a cui mi sono appena riferita, rinunciare ad un momento di costruzione della tua persona. Infatti il confronto esclusivo con gli adulti è come se ti servisse una realtà pronta all'uso, già preconfezionata ma attraverso il gli occhi e le esperienze di una persona diversa da te che, oltretutto è stata giovane in un momento storico diverso da quello che tu stai vivendo.
A te la scelta. Probabilmente tu sai già che con quest'uomo nella maggior parte dei casi non andrà avanti, e dopo?
Voglio darti solo un consiglio, se ritieni di mandare avanti la storia con questa persona fallo in tutta serenità ma non precluderti la possibilità di mandare avanti personalmente la tua formazione facendo esperienze, discorsi e sbagli che solo alla tua età ti potrai permettere. Se poi è vero, come tu sostieni, che i tuoi pensieri siano più complessi e strutturati rirpetto alla maggior parte dei tuoi coetanei, beh, allora vorrà dire che i tuoi compagni sapranno di avere un'amica dalla quale imparare qualcosa!
Pensaci
Ti faccio un fortissimo in bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense