Una vita come tutti i ragazzi della mia età
salve,
è da alcuni anni che soffro d'ansia e ciò mi impedisce di uscire e svolgere una vita come tutti i ragazzi della mia età.Il mio problema principale è che ho paura di uscire e poi sentirmi male e non sapere che fare,come tornare a casa e tutti gli altri problemi che insorgerebbero.Inoltre ho una paura folle di non trovare un bagno nelle vicinanze in caso di emergenza ,come ad esempio in mezzo al traffico e ciò mi mette parecchia ansia,oltre al fatto che non riuscirei a chiedere neanche in un bar dato che sono molto timida.Per questo sono molto dipendente da mia mamma..esco pochissimo e quando esco cerco di farlo solo per le reali necessità e in posti vicino a casa che conosco.Ciò limita molto la mia vita sociale.Specifico che sono stata seguita per quasi un anno da uno psichiatra ma da 3 mesi non lo sento più e non saprei ricercarlo.Io vorrei andare da uno psicologo ma vorrei che mi accompagnasse almeno le prime volte mia mamma data la mia estrema timidezza ,ma lei per farmi aprire mi ha detto di andare da sola.Mi farebbe molto piacere ricevere un vostro consiglio sul da farsi.
Grazie a tutti
è da alcuni anni che soffro d'ansia e ciò mi impedisce di uscire e svolgere una vita come tutti i ragazzi della mia età.Il mio problema principale è che ho paura di uscire e poi sentirmi male e non sapere che fare,come tornare a casa e tutti gli altri problemi che insorgerebbero.Inoltre ho una paura folle di non trovare un bagno nelle vicinanze in caso di emergenza ,come ad esempio in mezzo al traffico e ciò mi mette parecchia ansia,oltre al fatto che non riuscirei a chiedere neanche in un bar dato che sono molto timida.Per questo sono molto dipendente da mia mamma..esco pochissimo e quando esco cerco di farlo solo per le reali necessità e in posti vicino a casa che conosco.Ciò limita molto la mia vita sociale.Specifico che sono stata seguita per quasi un anno da uno psichiatra ma da 3 mesi non lo sento più e non saprei ricercarlo.Io vorrei andare da uno psicologo ma vorrei che mi accompagnasse almeno le prime volte mia mamma data la mia estrema timidezza ,ma lei per farmi aprire mi ha detto di andare da sola.Mi farebbe molto piacere ricevere un vostro consiglio sul da farsi.
Grazie a tutti
[#1]
Cara ragazza,
nella tua situazione quella di consultare uno psicologo è la scelta migliore: è importante che tu lo faccia ora che sei così giovane e i problemi sono relativamente recenti, per poter lavorare su te stessa e costruire un futuro più sereno.
Recarsi da un professionista che all'inizio è uno sconosciuto può causare ansia e tanti pensieri, ma visto che andrai a parlare di te stessa è importante che sia tu ad esporre liberamente il tuo punto di vista e i tuoi stati d'animo, senza le interferenze che la presenza di tua madre causerebbe inevitabilmente,
Come mai vorresti sostenere con lei i primi colloqui?
Cosa immagini che potrebbe cambiare rispetto all'idea di andarci da sola?
nella tua situazione quella di consultare uno psicologo è la scelta migliore: è importante che tu lo faccia ora che sei così giovane e i problemi sono relativamente recenti, per poter lavorare su te stessa e costruire un futuro più sereno.
Recarsi da un professionista che all'inizio è uno sconosciuto può causare ansia e tanti pensieri, ma visto che andrai a parlare di te stessa è importante che sia tu ad esporre liberamente il tuo punto di vista e i tuoi stati d'animo, senza le interferenze che la presenza di tua madre causerebbe inevitabilmente,
Come mai vorresti sostenere con lei i primi colloqui?
Cosa immagini che potrebbe cambiare rispetto all'idea di andarci da sola?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
grazie per la veloce risposta,
io vorrei andare con lei perchè da sola non saprei proprio che fare..una volta arrivata li non saprei dove andare,cosa fare durante l'attesa e una volta arrivato il mio turno.Sono molto timida e un pò impacciata sopratutto con le persone che non conosco e so già che non ce la farei...e perciò mi ritrovo in una situazione di stallo e non so proprio come risolverla anche perchè ormai le persone credono che sia io a non volerne uscire e a star bene cosi anche se io vorrei non dico uscire tutti i giorni ma almeno una volta alla settimana e non avere paura di fare ogni cosa..come andare al mare.
io vorrei andare con lei perchè da sola non saprei proprio che fare..una volta arrivata li non saprei dove andare,cosa fare durante l'attesa e una volta arrivato il mio turno.Sono molto timida e un pò impacciata sopratutto con le persone che non conosco e so già che non ce la farei...e perciò mi ritrovo in una situazione di stallo e non so proprio come risolverla anche perchè ormai le persone credono che sia io a non volerne uscire e a star bene cosi anche se io vorrei non dico uscire tutti i giorni ma almeno una volta alla settimana e non avere paura di fare ogni cosa..come andare al mare.
[#3]
Penso che non ci sia nulla di male nè di strano se il tuo desiderio è solo quello di farti accompagnare (ma non all'interno dello studio).
Ci dici che tua mamma non vorrebbe accompagnarti perchè così ti "apriresti", ma se il tuo problema è quello di non riuscire ad uscire da sola non sarà certo un improvvisa non disponibilità ad accompaganrti fuori a risolvere qualcosa.
Anzi, l'appuntamento già di per sè è un momento che ti creerà naturalmente ansia, come succede a chiunque, e sommare quest'ansia con la preoccupazione di dover uscire e recarti da sola in seduta almeno all'inizio non è una buona soluzione.
Scopo della terapia sarà anche permetterti di riacquisire libertà di movimento, e non si può pensare che improvvisamente tu sia in grado di andare in giro da sola se questa è proprio la difficoltà per la quale ti sei rivolta allo psicologo.
Hai scritto anche:
"ormai le persone credono che sia io a non volerne uscire e a star bene cosi",
mi puoi spiegare in che senso?
Ci dici che tua mamma non vorrebbe accompagnarti perchè così ti "apriresti", ma se il tuo problema è quello di non riuscire ad uscire da sola non sarà certo un improvvisa non disponibilità ad accompaganrti fuori a risolvere qualcosa.
Anzi, l'appuntamento già di per sè è un momento che ti creerà naturalmente ansia, come succede a chiunque, e sommare quest'ansia con la preoccupazione di dover uscire e recarti da sola in seduta almeno all'inizio non è una buona soluzione.
Scopo della terapia sarà anche permetterti di riacquisire libertà di movimento, e non si può pensare che improvvisamente tu sia in grado di andare in giro da sola se questa è proprio la difficoltà per la quale ti sei rivolta allo psicologo.
Hai scritto anche:
"ormai le persone credono che sia io a non volerne uscire e a star bene cosi",
mi puoi spiegare in che senso?
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Ex utente
mia mamma dallo pscichiatra mi ha sempre accompagnato ma è stato proprio lui a dirle di non accompagnarmi più e di farmi andare da sola..motivo per cui ormai è qualche tempo che non ci vado più..e quando le ho proposto di andare da uno psicologo mi ha detto di andare da sola perchè devo imparare a fare certe cose da sola e che tanto non sarebbe servito a molto se continuo a non uscire..ma è più forte di me.Proprio lo psichiatra diceva che se non volevo uscire di non forzarmi e così ora fanno i miei parenti e amici ma non vedono il non uscire legato al problema dell'ansia..ormai lo vedono come una mia non voglia di vivere e di uscire..un pò di svogliatezza ..che in fondo c'è ma è derivata dal problema di fondo..pensano che se io voglio posso ma io ho bisogno di aiuto..
[#5]
Il tipo di terapia che puoi aver ricevuto dallo psichatra è un'altra cosa rispetto al lavoro che farai con lo psicologo, e penso che non sia un problema accompagnarti ai primi appuntamenti, se proprio non ti senti di provare ad andarci da sola.
Certo, se invece te la sentissi (anche facendo uno sforzo) sarebbe una buona cosa che riuscissi ad andarci da sola il prima possibile, ma se così non è penso che potresti concordare con tua mamma che ti accompagni all'inizio e che deciderai poi come regolarti parlandone con il mio collega.
E' vero che "volere è potere", ma dopo aver ricevuto l'aiuto adeguato: se uscire da sola ti fa stare male solo a pensarci non è solo una questione di "volontà".
E' possibile che dopo parecchio tempo segnato dall'ansia e dalla sofferenza ci siano state ripercussioni sul tuo umore, perchè una quotidianità difficile butterebbe giù chiunque.
Anche di questo parlerai in seduta, e sono sicura che il lavoro che farai ti sarà molto utile.
Certo, se invece te la sentissi (anche facendo uno sforzo) sarebbe una buona cosa che riuscissi ad andarci da sola il prima possibile, ma se così non è penso che potresti concordare con tua mamma che ti accompagni all'inizio e che deciderai poi come regolarti parlandone con il mio collega.
E' vero che "volere è potere", ma dopo aver ricevuto l'aiuto adeguato: se uscire da sola ti fa stare male solo a pensarci non è solo una questione di "volontà".
E' possibile che dopo parecchio tempo segnato dall'ansia e dalla sofferenza ci siano state ripercussioni sul tuo umore, perchè una quotidianità difficile butterebbe giù chiunque.
Anche di questo parlerai in seduta, e sono sicura che il lavoro che farai ti sarà molto utile.
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Allora puoi dirle che all'inizio avrai ancora bisogno di lei, e che le prometti che appena possibile ci andrai da sola.
Puoi farle presente che per te è importante andare da uno psicologo, e che non vorresti rinunciare solo perchè non ti senti di andarci da sola.
Detto fra noi, non ci riesci davvero o facendo uno sforzo magari grande potresti riuscirci?
Puoi farle presente che per te è importante andare da uno psicologo, e che non vorresti rinunciare solo perchè non ti senti di andarci da sola.
Detto fra noi, non ci riesci davvero o facendo uno sforzo magari grande potresti riuscirci?
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Ex utente
sarebbe uno sforzo enorme..almeno la prima volta..inanzitutto non saprei a chi rivolgermi,in secondo luogo come ho già detto non saprei come comportarmi una volta li..sembro unaa scema in queste situazioni ..oltre al fatto che io soffro di somatizzazioni e ogni volta che devo fare qualcosa mi capita di star male e se non c'è mia madre che mi spinge a farlo rinuncerei anche quelle poche volte che esco..vado solo a scuola, e quando esce il discorso dell'ansia finiamo per discutere e io ci rinuncio anche se so che lei ci terrebbe molto a vedermi uscire
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Ex utente
sinceramente non penso si risolverà mai..io lo vorrei tanto ma ho un carattere molto rinunciatario..se so che una cosa è difficile mi arrendo prima di provare..ho rinunciato a tante cose nella mia vita per questo ...la voglia c'è ma forse l'ansia prende il sopravvento...mi ritrovo in una via senza uscita e ho paura del futuro..anche dello stesso domani..ho paura di non riuscire ad andare all'università,a lavoro e tutto il resto..
[#13]
Se non ci provi non lo risolverai di certo!
Sicuramente il "carattere rinunciatario" non ti aiuta, ma se ti rendi conto fino in fondo di come questo problema influisce su tutta la tua vita penso che troverai la motivazione per abbandonare la rassegnazione, anche considerando che se non fai nulla potrebbe accompaganrti per tutto il resto della tua vita - e non credo che tu voglia vivere per sempre così.
Coraggio!
Sicuramente il "carattere rinunciatario" non ti aiuta, ma se ti rendi conto fino in fondo di come questo problema influisce su tutta la tua vita penso che troverai la motivazione per abbandonare la rassegnazione, anche considerando che se non fai nulla potrebbe accompaganrti per tutto il resto della tua vita - e non credo che tu voglia vivere per sempre così.
Coraggio!
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 2.2k visite dal 13/09/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.