Paura delle emozioni

salve! vi ricontatto dopo diversi mesi

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/215737-emozioni-sessualita-cambiamento.html

per dirvi che il mio percorso personale (aimè a tratti tortuoso) sta procedendo, sebbene senza psicoterapia.

Nell'ultimo consulto vi ho parlato del non riconoscimento delle emozioni. ora sono passato alla seconda fase ovvero il riconoscimento e la, aimè, ancora scarsa gestione.

nel momento in cui un'emozione mi arriva ho ancora paura di essa... vi faccio qualche esempio:

sono triste o debole? Pensiero: mi viene in mente la parola depressione " non voglio diventare depresso...perchè sono così stanco... è l'ultima cosa che vorrei... ma perchè? ecc"

sono preoccupato? Pensiero: " ma perchè non posso vivere piu serenamente? ecc.."

non riesco a studiare? Pensiero: " ho qualche problema di concentrazione? perchè non riesco a concentrarmi? sarò depresso? ecc.."

non voglio uscire con i miei amici per una volta? Pensiero: " mi sto allontanando dalle relazioni sociali... non devo.. ecc ecc"

Ci tengo a precisare che non sono ossessioni nel senso che mi ossessionano. Ma pensieri che derivano sicuramente da una scarsa consapevolezza delle mie emozioni... Ho paura della tristezza.. è come se non accettassi questo fatto... perchè ho paura che possa essere qualcosa di grande..
Ad ogni modo il progresso c'è.. le emozioni mi "arrivano" ma non so esprimerle nè gestirle... mi vengono dei conati di vomito, come se le rifiutassi... come se il mio corpo si fosse abituato a non voler vedere oltre.. davvero una sensazione orribile..
Ho dovuto aimè interrompere la psicoterapia causa problemi economici della mia famiglia.... vorrei cercare un buon laboratorio teatrale per sfogare la mia creatività, purtroppo però ora devo concentrarmi nello studio dal momento che fino alla fine del mese ho diversi esami da fare.
Da ottobre sarò un tantino più libero e non vedo l'ora di trovare un laboratorio teatrale!
La domanda è : riconosciuta questa difficoltà, qual è il passo successivo? "sforzarsi" di essere paziente con le mie emozioni? cercare di tranquillizzarmi e farle fluire?

riguardo la sessualità: sempre a proposito di emozioni, sto sbrogliando la matassa... un conto è parlare di sessualità come attrazione, un conto è parlare di sessualità come affettività. Non mi sto ponendo domande di sorta.. Ma ho capito che vorrei degli amici maschi con cui uscire... Ho pochi amici del mio sesso e mi rendo conto di desiderare molto la compagnia di questi ultimi! Appena mi libero dallo studio torno nella mia città natale e li potrò iniziare ed attivarmi in questa direzione.... consigli sulla costanza? :D sono pigro aimè e a volte mi crogiolo in ciò che mi manca..

grazie a tutti e buona serata!
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo, commentare le emozioni o, peggio ancora, giudicarle è inutile e pericoloso!
Se dicessi: "Sono triste e ho paura della mia tristezza" oppure "Sono arrabbiata e non dovrei perchè le brave persone mostrano un contegno" non sto gestendo le mie emozioni, ma sto soltanto giudicando ciò che sento e che non dipende dalla mia volontà, in quanto le emozioni sono STRUMENTI molto molto utili per la sopravvivenza (anche quelle che noi-erroneamente- potremmo considerare "negative")... e con buona probabilità mi sentirò ancora peggio.

Sono triste? Non rimane altra scelta che prendere atto di questa emozione, comprendendone ruolo e significati personali. Pur comprendendo che nessuno di noi possa divertirsi a provare emozioni quali la tristezza, ha poco senso giudicarsi. Cercare di capire che cos'è la tristezza che provo è un'altra cosa. Ma questa strada si percorre attraverso una psicoterapia.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
anche se facilmente reperibili, i consulti online, non possono sostituire una vera e propria psicoterapia.
I nostri suggerimneti rimangono sempre gli stessi, cioè quelli di consultare uno psicologo -psicoterapeuta de visu, solo così potrà fare un lavoro di fondo, che comprenda anche la sfera emozionale.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Delle due l'una: o lei ha bisogno dello psicologo, oppure non ne ha bisogno. Se non ne ha bisogno, può tranquillamente risolvere i suoi problemi da solo. Ma se ne ha bisogno, non è a noi che deve rivolgersi perché non esiste qualcosa come una cura online.

Quindi l'unico suggerimento sensato è: consulti eventualmente uno psicologo psicoterapeuta di persona. Continuando a esporre qui i suoi dubbi rende un cattivo servizio a se stesso, perché rischia di trasformare in vere ossessioni dei dubbi che magari non lo sono ancora. E se invece fossero già ossessioni, da qui non potremmo far nulla per togliergliele.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com