Effetto del farmaco o effetto spontaneo?
Buongiorno gentili dottori, ho un dubbio che riguarda l'effetto di un farmaco antidepressivo( elopram). sono una ragazza di 23 anni, soffro di ansia generalizzata e somatizzazioni(difficoltà a deglutire, che mi impedisce anche di mangiare quanto vorrei per la paura di soffocare, parestesie continue,soprattutto alla lingua e in bocca, formicolii e mioclonie in tutto il corpo). in passato per due anni mi sono curata con elopram al dosaggio di 20 gocce, effettivamente stavo meglio, ho sostenuto tutti gli esami del mio anno all'università, i miei sintomi "fisici" persistevano un pò, ma psicologicamente stavo molto meglio, riuscivo a tenere lontano qualunque pensiero negativo ossessivo. dopo due anni, d'accordo col medico, abbiamo deciso di diminuire gradualmente e dopo qualche mese, i disturbi si sono ripresentati tali e quali! So che questo capita molto spesso. Dopo 8 mesi di sofferenza, mi ero arresa e sono tornata ai farmaci, in particolare all'elopram, che avevo già preso in passato. ho preso 5 gocce per 5 giorni, un giorno ne ho prese 8, poi 9, e poi sono tornata a 5 per 4 giorni, poi basta(quindi in totale 11 giorni di " cura", e non avevo neppure raggiunto la metà della dose.purtroppo ho dovuto smettere, sotto consiglio medico, poichè il farmaco come effetto collaterale mi faceva rallentare i battiti al di sotto della soglia di normalità(50bpm). quando ho dovuto smettere ero disperata, credevo solo il farmaco potesse aiutarmi ed ero molto spaventata di dover smettere. eppure l'ultimo giorno che le ho prese è cambiato qualcosa, ho letto un libro dove era spiegato che gli antidepressivi hanno un effetto di poco superiore al placebo, allora ho pensato di potercela fare anche da sola e... ho passato i tre giorni più belli della mia vita negli ultimi due anni e mezzo, quelli devastati dall'ansia, stavo meglio di quando prendevo i farmaci, non sentivo quasi alcun sintomo strano, ero rilassata e...felice!!sentivo un cambiamento "fisico" : più energia, mente lucida, positività, non vivevo con terrore il momento di mangiare, ma con normalità, era passata la convinzione di avere ualche malattia ancora non diagnosticata, sentivo un effetto ansiolitico, esattamente quello che provo dopo aver preso dieci gocce di diazepam. Questi momenti erano capitati anche in passato(senza farmaci), ma duravano di meno, al massimo un giorno, ed erano meno "intensi". Dopo è tornata un pò di ansia, ma ora sto molto di meglio, perchè credo di poter fare in modo di stare meglio, poichè io in quesi giorni sono stata bene, e,se è successo,credo che potrà succedere anche in futuro. Il problema adesso è che ho paura che i sintomi in quei giorni siano scomparsi per effetto di quelle gocce che ho preso per 11 giorni, e che quindi io dipenda ancora dal farmaco per fare sparire i sintomi. Il mio medico dice di no, tanto che quando gli ho detto che mi sentivo bene, mi ha detto di non prenderne più ,dato anche l'effetto collaterale che avevo riscontrato.E' stato effetto del farmaco?
[#1]
Cara ragazza,
i quesiti strettamente riguardanti i farmaci devono essere postati in Psichiatria perchè noi psicologi non siamo medici.
Vorrei però riprendere questa tua frase, che ti dimostra come le variabili psicologiche (cognitive ed emotive) siano fondamentali per ottenere un cambiamento all'interno di un quadro di sofferenza:
"l'ultimo giorno che le ho prese è cambiato qualcosa, ho letto un libro dove era spiegato che gli antidepressivi hanno un effetto di poco superiore al placebo, allora ho pensato di potercela fare anche da sola e... ho passato i tre giorni più belli della mia vita negli ultimi due anni e mezzo, quelli devastati dall'ansia, stavo meglio di quando prendevo i farmaci"
Ti sei preoccupata, hai cercato risposte, hai pensato di potercela fare anche senza farmaco e alla fine ci sei riuscita.
Non hai mai pensato che forse i farmaci non sono risolutivi, e che per intervenire in maniera completa sul tuo malessere è meglio intraprendere anche una psicoterapia? Nessuno te l'ha suggerito?
i quesiti strettamente riguardanti i farmaci devono essere postati in Psichiatria perchè noi psicologi non siamo medici.
Vorrei però riprendere questa tua frase, che ti dimostra come le variabili psicologiche (cognitive ed emotive) siano fondamentali per ottenere un cambiamento all'interno di un quadro di sofferenza:
"l'ultimo giorno che le ho prese è cambiato qualcosa, ho letto un libro dove era spiegato che gli antidepressivi hanno un effetto di poco superiore al placebo, allora ho pensato di potercela fare anche da sola e... ho passato i tre giorni più belli della mia vita negli ultimi due anni e mezzo, quelli devastati dall'ansia, stavo meglio di quando prendevo i farmaci"
Ti sei preoccupata, hai cercato risposte, hai pensato di potercela fare anche senza farmaco e alla fine ci sei riuscita.
Non hai mai pensato che forse i farmaci non sono risolutivi, e che per intervenire in maniera completa sul tuo malessere è meglio intraprendere anche una psicoterapia? Nessuno te l'ha suggerito?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Si, già! L'ho fatta con una dottoressa da quando ho 18 anni, poi dopo 4 anni di mezzi risultati, quando sono stata peggio ho cambiato psicotrapeuta, ed adesso ho fatto 6-7 sedute. gli psichiatri mi hanno già detto che dopo 11 giorni non c'è alcun effetto curativo. Il fatto è che io sono convinta di avere una malattia o un danno dato da una anestesia spinale, o da una botta forte che ho preso alla schiena, o che sino stati degli psicofarmaci che due anni fa ho smesso di botto, non esco fuori da questo circolo vizioso, e tutte le mie ipotesi non è che siano proprio assurde e infondate, si possono vedre tutte le richieste che ho fatto su medicitalia. L'ansia può fare sentie queste cosè, è pazzesco,quasi da non crederci, io infatti a volte ci credo, a volte no, Ora sono disperata e non ci credo, e non mi bastano neanche le rassicurazioni dei medici, perchè so che ne potrei sempre trovare un altro che invece ti trova qualche problema. come faccio a sapere che sono sana, se il mio corpo e la mia mente gridano il contrario? che bel problema.. gli psichiatri negano che il problema sia cominciato da quando ho sospeso i farmaci di botto, ma i sintomi strani sono cominciati proprio li, le parestesie, sensazioni strane quando vengo toccata,mi danno fastidio i vestiti, Sto impazzendo, sento cose dell'altro mondo, non ci credo che è solo la mia attenzione, i miei genitori non vogliono più farmi fare alcuna visita, cosa devo fare, vivo una continua insofferenza nei confronti di questi fastidi che sento nel mio corpo!!!!
[#4]
Utente
Gentile dottoressa, ho iniziato una psicoterapia di tipo breve strategica, prima mi sono informata abbastanza bene, e questo tipo di psicoterapia mi è sembrata promettente, ma avevo fatto anche una seduta da uno psicoterapeuta dell'indirizzo cognitivo comportamentale, però doveva andare in ferie un mese e non potevo aspettare, così ho cercato l'altro! Mica è stata così chiara la diagnosi... mi spiego.A 16 anni inizia un senso di nodo in gola e difficoltà a deglutire(in realtà poi ho scoperto che era il reflusso) per ignoranza e disinformazione, a parte il fatto che ero piccola ho cominciato subito con gli psicofarmaci, e stavo bene... poi, sempre per ignoranza e disinformazione li ho smessi di botto(in contemporanea con un intervento con la famosa anestesia spinale di cui mi preoccupo tanto riguardo le conseguenze..) e li la mia vita è finita... è cambiata, ansia estrema,mai provata prima, neanche quando avevo il nodo alla gola, persi più di dieci kg, dopo tre mesi mi vennero delle parestesie continue 24 ore su 24(che non sono mai sparite, sento qualcosa che gira attorno alla mia lingua e mi da troppo fastidio, come se fosse rivestita da qualcosa che si muove se qualcuno mi tocca che sento di più se ho i vestiti addosso o se mi muovo) e tutti i vari sintomi di mioclonie, di nuovo problemi gravi a mangiare, fui costretta a riprendere i farmaci, con i farmaci diciamo che stavo bene non perchè i sintomi fossero passati(li avevo sempre) ma perchè non ci facevo caso!! ho dato molti esami all'università, non avevo problemi a mangiare, avevo pure smesso di fumare, avevo recuperato il peso, moooolto lentamente li ho eliminati a dicembre e ora eccomi qua!quindi bo...qual è la diagnosi??Il mio neurologo dice "ipereccitabilità nervosa, somatizzazioni,ansia generalizzata" non lo so... quello che so è che sono sintomi troppo strani di cui non ho mai sentito parlare, cosa ne pensa??da 2 anni e mezzo,da quando sono cominciati questi sintomi,la mia vita è diventata davvero difficile. Prima di curarmi in confronto ad ora, praticamente stavo bene, da quando ho tolto di botto quei farmaci è cambiato qualcosa e non è più tornato come prima. se non li avessi presi dall'inizio ora non sarei in questa situazione, non si prendono per disturbi lievi, ormai la penso così! cosa ne pensa di questa storia?
[#6]
Utente
Ma non si può prescindere dalle cause, perchè se la causa è organica vuol dire che non passerà mai!!per questo sono disperata, perchè non si sa che cos'ho! Si mi sto trovando bene, faccio anche training autogeno e mi aiuta un pò, come era bello quando avevo solo l'ansia!! Ma uno stato mentale può creare tutti questi sintomi??io non ci posso credere. Lei pensa che io con la psicoterapia posso risolvere questi disturbi anche se ce li ho a prescindere?
[#7]
Se non pensassi anche tu di poterli risolvere non credo che avresti iniziato una psicoterapia.
Visto che ti è stato detto che non si tratta di sintomi a base organica direi che sarebbe meglio che provassi a dare fiducia a chi ti ha dato questa spiegazione, per evitare di vanificare il lavoro psicologico che stai iniziando a svolgere su di te.
La mente può produrre infiniti effetti sul corpo, trattandosi in fin dei conti di un'unità inscindibile, e l'ipersensibilità che riferisci non è così insolita e a volte si sviluppa in chi soffre di ansia consistente e somatizzazioni.
Visto che ti è stato detto che non si tratta di sintomi a base organica direi che sarebbe meglio che provassi a dare fiducia a chi ti ha dato questa spiegazione, per evitare di vanificare il lavoro psicologico che stai iniziando a svolgere su di te.
La mente può produrre infiniti effetti sul corpo, trattandosi in fin dei conti di un'unità inscindibile, e l'ipersensibilità che riferisci non è così insolita e a volte si sviluppa in chi soffre di ansia consistente e somatizzazioni.
[#8]
Utente
Grazie, io mi sono rivolta allo psicologo non perchè penso di risolverli ma perchè:
1 sono andata da 7 neurologi diversi, che erano talmente sicuri che la mia fosse ansia che non mi hanno mai richiesto alcun esame
2 nonostante ciò mi sono impuntata e alcuni esami li ho fatti, negativi
3 anche se piango e strepito, alla fine l'unica cura che mi si prospetta è psicofarmacologica, quindi la realtà mi dice di orientarmi in tal senso, inoltre i miei genitori non mi danno più i soldi per fare nessuna visita dopo tutt quelle che ho fatto, mi permettono però ovviamente di andare dallo psicologo e dallo psichiatra e quindi è l'unica cosa che possa fare
4 anche se avessi qualcosa di organico, ho comunque anche notevole ansia e questa va curata
5 anche se ho qualcosa di organico ho avuto la prova che l'ansia influisce perchè quei tre giorni sono stata notevolmente bene e cosa importante, al di la di ogni fastidio io mi sentivo serena, e questa è davvero la cosa basilare
però come vede tutto ciò non mi fa escludere totalmente di avere un qualche male, una qualche lesione! potrei anche avere qualcosa che con l'ansia aumenta, non mi resta che fidarmi, purtroppo non possiamo controllare tutto e nemmeno non fidarci di nessuno, potrei in teoria farmi visitare da tutti i medici della sicilia, e neanche così mi sentirei al sicuro e rassicurata, quindi tanto vale tagliarla adesso, per questo vado dallo psicologo, ma purtroppo la mia parte paurosa ha continui dubbi e purtroppo..non c'è modo di toglierli, perchè anche i dottori sono umani e possono sbagliare.
L'unico modo per fare diminuire la preoccupazione è sentire di meno i sintomi, e a volte ci riesco, o succede semplicemente, non so. Spero di uscirne, anche perchè ho pure paura di soffocare mentre mangio e di conseguenza mangio solo di mattina perchè di mattina ho più fame e mi sento un pò meglio, ma in questo caso l'otorino mi ha detto che la sensazione di non riuscire a inghiottire è data dal reflusso gastroesofageo che guarda caso,anch'esso è dato dallo stress visto che quando prendevo psicofarmaci era sparito e io mangiavo sempre e quasi come una persona normale, ora evito la carne mangio solo latte biscotti e pastina e cremine varie. Mi scusi per lo sfogo, ma quindi questa cosa dell 'ipersensibilità alla pelle non è così strana?questo mi fa stare un pò meglio. Grazie dell'ascolto, ne avevo bisogno!
1 sono andata da 7 neurologi diversi, che erano talmente sicuri che la mia fosse ansia che non mi hanno mai richiesto alcun esame
2 nonostante ciò mi sono impuntata e alcuni esami li ho fatti, negativi
3 anche se piango e strepito, alla fine l'unica cura che mi si prospetta è psicofarmacologica, quindi la realtà mi dice di orientarmi in tal senso, inoltre i miei genitori non mi danno più i soldi per fare nessuna visita dopo tutt quelle che ho fatto, mi permettono però ovviamente di andare dallo psicologo e dallo psichiatra e quindi è l'unica cosa che possa fare
4 anche se avessi qualcosa di organico, ho comunque anche notevole ansia e questa va curata
5 anche se ho qualcosa di organico ho avuto la prova che l'ansia influisce perchè quei tre giorni sono stata notevolmente bene e cosa importante, al di la di ogni fastidio io mi sentivo serena, e questa è davvero la cosa basilare
però come vede tutto ciò non mi fa escludere totalmente di avere un qualche male, una qualche lesione! potrei anche avere qualcosa che con l'ansia aumenta, non mi resta che fidarmi, purtroppo non possiamo controllare tutto e nemmeno non fidarci di nessuno, potrei in teoria farmi visitare da tutti i medici della sicilia, e neanche così mi sentirei al sicuro e rassicurata, quindi tanto vale tagliarla adesso, per questo vado dallo psicologo, ma purtroppo la mia parte paurosa ha continui dubbi e purtroppo..non c'è modo di toglierli, perchè anche i dottori sono umani e possono sbagliare.
L'unico modo per fare diminuire la preoccupazione è sentire di meno i sintomi, e a volte ci riesco, o succede semplicemente, non so. Spero di uscirne, anche perchè ho pure paura di soffocare mentre mangio e di conseguenza mangio solo di mattina perchè di mattina ho più fame e mi sento un pò meglio, ma in questo caso l'otorino mi ha detto che la sensazione di non riuscire a inghiottire è data dal reflusso gastroesofageo che guarda caso,anch'esso è dato dallo stress visto che quando prendevo psicofarmaci era sparito e io mangiavo sempre e quasi come una persona normale, ora evito la carne mangio solo latte biscotti e pastina e cremine varie. Mi scusi per lo sfogo, ma quindi questa cosa dell 'ipersensibilità alla pelle non è così strana?questo mi fa stare un pò meglio. Grazie dell'ascolto, ne avevo bisogno!
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"potrei in teoria farmi visitare da tutti i medici della sicilia, e neanche così mi sentirei al sicuro e rassicurata, quindi tanto vale tagliarla adesso, per questo vado dallo psicologo, ma purtroppo la mia parte paurosa ha continui dubbi e purtroppo..non c'è modo di toglierli"
Sono sicura che la psicoterapia iniziata ti permetterà di toglierti questi dubbi, visto che non hai motivi oggettivi per pensare che tutti quelli che ti hanno visitata (e sono tanti) si sbaglino.
L'errore umano esiste, ma direi di fermare un attimo tutto e attendere che vengano dei risultati dalla psicoterapia, prima di ricominciare a pensare che qualcosa non vada nel tuo corpo.
L'ipersensibilità a volte si sviluppa quando l'ansia è così forte e la concentrazione sul corpo così profonda che tutto viene amplificato: nel tuo caso si tratta di stimoli esterni, che senti sulla pelle, mentre in altri casi le persone avvertono intensamente qualunque segnale provenga dall'interno del corpo, fino a produrne (involontariamente) una serie non trascurabile.
Il tutto in presenza di una salute fisica più che buona.
Sono sicura che la psicoterapia iniziata ti permetterà di toglierti questi dubbi, visto che non hai motivi oggettivi per pensare che tutti quelli che ti hanno visitata (e sono tanti) si sbaglino.
L'errore umano esiste, ma direi di fermare un attimo tutto e attendere che vengano dei risultati dalla psicoterapia, prima di ricominciare a pensare che qualcosa non vada nel tuo corpo.
L'ipersensibilità a volte si sviluppa quando l'ansia è così forte e la concentrazione sul corpo così profonda che tutto viene amplificato: nel tuo caso si tratta di stimoli esterni, che senti sulla pelle, mentre in altri casi le persone avvertono intensamente qualunque segnale provenga dall'interno del corpo, fino a produrne (involontariamente) una serie non trascurabile.
Il tutto in presenza di una salute fisica più che buona.
[#10]
Utente
Lei dice:" L'errore umano esiste, ma direi di fermare un attimo tutto e attendere che vengano dei risultati dalla psicoterapia, prima di ricominciare a pensare che qualcosa non vada nel tuo corpo" ma io vorrei tanto una situazione chiara, prendere un respiro di sollievo pensando che posso stare certa che il problema è psicologico e basta, e che in futuro non dovrò più preoccuparmi. forse pretendo troppa sicurezza, di più di quella che è umanamente possibile.
[#12]
La differenza tra la terapia farmacologica e la psicoterapia é che nella prima ci si aspetta che il cambiamento sia prodotto da una reazione chimica, nella seconda l'efficacia dipende dalla qualità della relazione terapeutica che, a sua volta, metterà la persona in condizione di attingere alle proprie risorse e di utilizzarle per recuperare quella sicurezza ( potere personale), che continua affannosamente a cercare negli specialisti, pur sapendo che non inciderà sulla sua insoddisfazione.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#13]
Utente
Ecco perche' con la terapia farmacologica appena si smette si regredisce allo stato iniziale ... Se l'avessi saputo prima... Ma se i sintomi fisici non andavano via neppure con con i farmaci , posso sempre sperare che se ne andranno con la psicoterapia ? E la psicoterapia ha effetti più duraturi ? Ma anche in casi gravi come il mio?mi spiego... Quei giorni in cui anche i sintomi fisici mi avevano dato una po' di tregua, in me era cambiato soltanto che mi ero convinta di essere in salute e non avevo paura di avere nessuna malattia...i sintomi all'inizio sono solo diminuiti ,poi ho smesso di controllarli e non so se siano passati, ma io non vivevo quasi nessuna sensazione del mio corpo come anormale ...e per fare tutto cio' e' bastato cambiare atteggiamento .ma i sintomi secondo voi erano passati sul serio o ero io che in quei momenti li sottovalutavo, man in realta' erano tali e quali? Se erano passati davvero io praticamente ho la prova che li autogenero con la mia attenzione ossesiva, è possibile, anche se li sento cosi' forti di solito ?se fosse cosi' ho praticamente la chiave del mio benessere : mi convinco di non avere nulla,quindi li sento di meno e questo non fa altro che rinforzare la mia convinzione in una circolo virtuoso,il problema e' che appena mi viene una pensiero negativo, li risento e allora penso che io mi sono solo illusa di non sentirli, interpretando come benessere una sensazione di malessere(perche' solo xje con la psiche possiamo fare anche diminuire dei dolori, figuriamoci se con la convinzione non riesco a non sentire delle semplici sensazioni fastidiosissime...! Quale sarà la verità ? come gaccio a saperlo? Grazie della vostra attenzione!
[#14]
Non è detto che sospendendo i farmaci si regredisca, ma il discorso è complesso e bisogna comunque distinguere i farmaci sintomatici da quelli che agiscono con un altro meccanismo (come ad es. l'antidepressivo ssri che prendevi).
In ogni caso le ricerche dimostrano che il trattamento integrato (psicofarmaci+psicoterapia) garantisce risultati migliori rispetto al solo impiego di farmaci.
I pensieri che hai espresso sono tipici dei pazienti che provano forte ansia per la salute fisica, e sono sicura che con la psicoterapia modificherai questi processi di pensiero fondati sul dubbio ossessivo che non ti lasciano vivere serenamente.
Non è realistico nè sensato che siamo noi ad aiutarti a stabilire "qual è la verità", perchè se non ti sei tranquillizzata dopo diversi controlli medici non saremo certo noi a convincerti che il tuo corpo è sano.
Ti invito però a non considerare mente e corpo come due entità separate, perchè si influenzano a vicenda (mediante il sistema nervoso): la mente può generare sensazioni dolorose o fastidiose (o piacevoli) di vario tipo e specialmente quando l'attenzione è fortemente concentrata sul corpo tutte le sensazioni da esso provenienti possono amplificarsi a dismisura.
Per questo è esperienza comune dei pazienti scoprire che quando si distraggono i sintomi scompaiono come per magia.
Il cervello inoltre è strutturato in maniera tale che il semplice pensiero o ricordo di un'esperienza ha effetto e porta a modificazioni fisiologiche anche misurabili (pressione arteriosa, battito cardiaco, conduttanza cutanea).
Per farti un esempio, se pensi al tuo cibo preferito potrebbe venirti l'acquolina in bocca e se pensi ad un periodo in cui hai avuto particolari dolori potresti avere la sensazione di sentirteli di nuovo addosso, così come se pensi ad un momento in cui eri proprio rilassata potrai sentirti meglio.
Se durante il giorno pensi spesso ai fastidi che ci hai riferito rendi quindi molto più probabile il fatto di percepirli di nuovo, anche se non è presente alcuna causa organica che li giustifichi.
In ogni caso le ricerche dimostrano che il trattamento integrato (psicofarmaci+psicoterapia) garantisce risultati migliori rispetto al solo impiego di farmaci.
I pensieri che hai espresso sono tipici dei pazienti che provano forte ansia per la salute fisica, e sono sicura che con la psicoterapia modificherai questi processi di pensiero fondati sul dubbio ossessivo che non ti lasciano vivere serenamente.
Non è realistico nè sensato che siamo noi ad aiutarti a stabilire "qual è la verità", perchè se non ti sei tranquillizzata dopo diversi controlli medici non saremo certo noi a convincerti che il tuo corpo è sano.
Ti invito però a non considerare mente e corpo come due entità separate, perchè si influenzano a vicenda (mediante il sistema nervoso): la mente può generare sensazioni dolorose o fastidiose (o piacevoli) di vario tipo e specialmente quando l'attenzione è fortemente concentrata sul corpo tutte le sensazioni da esso provenienti possono amplificarsi a dismisura.
Per questo è esperienza comune dei pazienti scoprire che quando si distraggono i sintomi scompaiono come per magia.
Il cervello inoltre è strutturato in maniera tale che il semplice pensiero o ricordo di un'esperienza ha effetto e porta a modificazioni fisiologiche anche misurabili (pressione arteriosa, battito cardiaco, conduttanza cutanea).
Per farti un esempio, se pensi al tuo cibo preferito potrebbe venirti l'acquolina in bocca e se pensi ad un periodo in cui hai avuto particolari dolori potresti avere la sensazione di sentirteli di nuovo addosso, così come se pensi ad un momento in cui eri proprio rilassata potrai sentirti meglio.
Se durante il giorno pensi spesso ai fastidi che ci hai riferito rendi quindi molto più probabile il fatto di percepirli di nuovo, anche se non è presente alcuna causa organica che li giustifichi.
[#15]
Utente
Alla fine ho scelto di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale, e' stata una buona scelta? Avrei un dubbio, visto che i miei disturbi fisici non sono altro che dei prodotti dell'ansia, nel momento in cui io riuscissi a superare l'ansia e i pensieri ossessivi, questi regredirebbero? E se la risposta e' si, come accade questo processo? Io sono davvero stufa di stare male, ho accettato che il mio problema non e' fisico e questo e' gia' un bel cambiamento nella mia giornata, gia' mi accorgo che torna l'appetito, la voglia di studiare, e anche un po' di energia.di questo passo, se non ci sono ricadute ansiose, si va verso un benessere anche fisico, oltre al sollievo memtale che gia' provo, visto che i sintomi sono correlati all' ansia? Io credo di si, ma non capisco come biologicamente un sintomo possa sparire... grazie per qualunque chiarimento vogliate darmi...
[#16]
Utente
Alla fine ho scelto di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale, e' stata una buona scelta? Avrei un dubbio, visto che i miei disturbi fisici non sono altro che dei prodotti dell'ansia, nel momento in cui io riuscissi a superare l'ansia e i pensieri ossessivi, questi regredirebbero? E se la risposta e' si, come accade questo processo? Io sono davvero stufa di stare male, ho accettato che il mio problema non e' fisico e questo e' gia' un bel cambiamento nella mia giornata, gia' mi accorgo che torna l'appetito, la voglia di studiare, e anche un po' di energia.di questo passo, se non ci sono ricadute ansiose, si va verso un benessere anche fisico, oltre al sollievo memtale che gia' provo, visto che i sintomi sono correlati all' ansia? Io credo di si, ma non capisco come biologicamente un sintomo possa sparire... grazie per qualunque chiarimento vogliate darmi...
[#17]
Gent.le ragazza,
ho sottolineato la differenza tra terapia farmacologica e psicoterapia per evidenziare che nella prima il coinvolgimento personale è minimo nella seconda è significativo e diventa determinante come lei stessa sta sperimentando:
"ho accettato che il mio problema non e' fisico e questo e' gia' un bel cambiamento"
è vero perché è riuscita a mettere in discussione una convinzione molto rigida,
tuttavia non si tratta solo di "sollievo" ma di un processo di cambiamento che passa attraverso la SUA esperienza e che è appena iniziato.
A questo punto sarebbe importante rivolgere queste domande al suo psicoterapeuta perché in tal modo potrete lavorare insieme su alcuni aspetti del suo vissuto, sarà lo specialista a creare le condizioni favorevoli ad un processo di crescita personale.
ho sottolineato la differenza tra terapia farmacologica e psicoterapia per evidenziare che nella prima il coinvolgimento personale è minimo nella seconda è significativo e diventa determinante come lei stessa sta sperimentando:
"ho accettato che il mio problema non e' fisico e questo e' gia' un bel cambiamento"
è vero perché è riuscita a mettere in discussione una convinzione molto rigida,
tuttavia non si tratta solo di "sollievo" ma di un processo di cambiamento che passa attraverso la SUA esperienza e che è appena iniziato.
A questo punto sarebbe importante rivolgere queste domande al suo psicoterapeuta perché in tal modo potrete lavorare insieme su alcuni aspetti del suo vissuto, sarà lo specialista a creare le condizioni favorevoli ad un processo di crescita personale.
[#18]
Utente
buonasera, volevo chiedervi se da una nevrosi si può guarire completamente con l'aiuto della psicoterapia, oppure se si è così ci si rimane per tutta la vita, pur potendo migliorare un pò...il mio psicoterapeuta dice che guarirò sicuramente ma ho paura che me lo dica solo per farmi contenta... anche il mio neurologo mi ha detto di non pendere farmaci, perchè con un mio attegiamento positivo posso controllare le somatizzazioni e mi può passare tutto... poi volevo sapere se da una nevrosi si può passare a una psicosi...ora io ho capito che con questa continua attenzione alle sensazioni del mio corpo non faccio altro che farmi del male, e sto cercando di impegnarmi, di studiare, leggere, distrarmi, pur sentendomi a volte un pò di umore basso e senza energia...ma il discorso della paura delle malattie l'ho chiuso, perchè penso che se un giorno mi verrà una malattia allora i medici se ne accorgeranno, e che ho sbagliato a pensare di averla anche se i medici dicevano di no!Mi rendo conto che la strada è lunga e a volte ho momenti in cui mi rimprovero per essere entrata in questo tunnel di preoccupazioni, ma poi mi dico che non è mai troppo tardi e magari potrò guarire, in fondo prima ero una persona ottimista! inoltre volevo sapere se quella sensazione di qualcosa che riveste la lingua e che gira intorno potrebbe essere un'allucinazione, no vero? Grazie buonasera
[#19]
"ora io ho capito che con questa continua attenzione alle sensazioni del mio corpo non faccio altro che farmi del male"
Molto bene!
Con la psicoterapia si guarisce, ma i suoi esiti dipendono ovviamente dalle singole situazioni: la gravità e l'eventuale cronicità di un qualsiasi quadro clinico influiscono negativamente sul trattamento nel senso che lo possono rendere più lungo e laborioso, ma se il paziente desidera davvero un cambiamento, ha aspettative positive e fiducia nel proprio psicoterapeuta ci sono ottime possibilità di risolvere il problema.
Molto bene!
Con la psicoterapia si guarisce, ma i suoi esiti dipendono ovviamente dalle singole situazioni: la gravità e l'eventuale cronicità di un qualsiasi quadro clinico influiscono negativamente sul trattamento nel senso che lo possono rendere più lungo e laborioso, ma se il paziente desidera davvero un cambiamento, ha aspettative positive e fiducia nel proprio psicoterapeuta ci sono ottime possibilità di risolvere il problema.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 3.8k visite dal 11/09/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.