Fragilità emotiva
Salve, ho 19 anni ed ho un dubbio che vorrei togliermi. Da un paio di anni a questa parte nonostante avessi sempre avuto un carattere abbastanza forte, mi rendo conto di essermi "indebolita" emotivamente, in tutti gli aspetti, che sia la paura di rimanere sola alla paura di non farcela alla paura delle responsabilità. Due anni fa ho vissuto una brutta esperienza che mi ha segnato molto: durante un bellissimo campo scuola a Londra una ragazza dell'altra classe che era con noi si suicidò in albergo, tutti noi che eravamo lì ed anche se non avevamo visto la scena abbiamo passato giornate d'inferno, spiazzati, soli e lontani da casa e da ogni conforto. Io ho rimosso quello che è successo fino al punto che mi sembra che non sia mai accaduto, ma quando ci penso sento la pesantezza nel cuore. Potrebbe essere stata questa esperienza a rendermi così fragile e ansiosa? O è semplicemente paura di crescere?
[#1]
Cara ragazza,
anche rileggendo quello che hai scritto a maggio penso che si tratti di un insieme di concause.
Gli eventi esterni spiacevoli e traumatici possono interagire con preesistenti fragilità e predisposizioni all'ansia e determinare un disagio più o meno profondo.
In questo momento inoltre stai vivendo dei cambiamenti importanti per il tuo futuro e questo può giustificare un certo livello di ansia, ma sottolineerei soprattutto l'insicurezza che ci hai riferito in passato combinata a rigidità e alte aspettative verso te stessa: si tratta di un mix esplosivo, che sarà meglio disinnescare con un lavoro psicologico su te stessa.
Aggiungerei anche che la paura di crescere che senti può essere legata al momento di passaggio, ma è un concetto generico e tutto sommato riguarda la maggior parte dei tuoi coetanei, tanto più nel momento socio-economico che stiamo vivendo.
Cosa ti aspetti per il tuo futuro?
Che studi hai scelto?
anche rileggendo quello che hai scritto a maggio penso che si tratti di un insieme di concause.
Gli eventi esterni spiacevoli e traumatici possono interagire con preesistenti fragilità e predisposizioni all'ansia e determinare un disagio più o meno profondo.
In questo momento inoltre stai vivendo dei cambiamenti importanti per il tuo futuro e questo può giustificare un certo livello di ansia, ma sottolineerei soprattutto l'insicurezza che ci hai riferito in passato combinata a rigidità e alte aspettative verso te stessa: si tratta di un mix esplosivo, che sarà meglio disinnescare con un lavoro psicologico su te stessa.
Aggiungerei anche che la paura di crescere che senti può essere legata al momento di passaggio, ma è un concetto generico e tutto sommato riguarda la maggior parte dei tuoi coetanei, tanto più nel momento socio-economico che stiamo vivendo.
Cosa ti aspetti per il tuo futuro?
Che studi hai scelto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Ho scelto di studiare Psicologia, ed è un desiderio che porto avanti da molti anni...magari mi aiuterà a capire meglio me stessa oltre che gli altri!
Per quanto riguarda il mio futuro lo aspetto sereno (è banale lo so), spero con meno ansie e problemi e soprattutto circondato da bambini. Desidero veramente lavorare con loro e per loro.
Per quanto riguarda il mio futuro lo aspetto sereno (è banale lo so), spero con meno ansie e problemi e soprattutto circondato da bambini. Desidero veramente lavorare con loro e per loro.
[#4]
Utente
No mi scusi forse mi sono espressa male, VOGLIO è il termine più adatto!
Comunque tendo a parlare sul vago forse perchè non sono ancora certa di entrare, dato che la facoltà di Psicologia è a numero chiuso e gli ammessi usciranno venerdì 16 settembre. Ieri ho fatto il test e dovrebbe essere andato bene, domani ho il colloquio. Gli esami per quanto siano tosti e le materie assolutamente sconosciute (ho frequentato il liceo classico) sembrano molto interessanti. Per me è ovviamente tutto nuovo, ho fatto appena la maturità e per quanto mi senta disorientata sono felice di cominciare e di portare avanti questi studi.
Comunque tendo a parlare sul vago forse perchè non sono ancora certa di entrare, dato che la facoltà di Psicologia è a numero chiuso e gli ammessi usciranno venerdì 16 settembre. Ieri ho fatto il test e dovrebbe essere andato bene, domani ho il colloquio. Gli esami per quanto siano tosti e le materie assolutamente sconosciute (ho frequentato il liceo classico) sembrano molto interessanti. Per me è ovviamente tutto nuovo, ho fatto appena la maturità e per quanto mi senta disorientata sono felice di cominciare e di portare avanti questi studi.
[#5]
Come mai hai scelto questo corso di studi?
E' importante che, dato il quadro che descrivi, tu ti occupi di risolvere le difficoltà che stai vivendo: ti sarà utile sia per conoscerti e capirti meglio, sia per lavorare con gli altri, qualunque indirizzo tu cerchi.
L'episodio del suicidio è stato sicuramente molto impegnativo da affrontare dal punto vista emotivo, ma non può essere la causa del problema.
Soprattutto la combinazione fra perfezionismo e insicurezza può essere fonte di diversi disturbi che andrebbero trattati, anche in considerazione del fatto che è meglio intervenire adesso che sei così giovane piuttosto che attendere ancora.
E' importante che, dato il quadro che descrivi, tu ti occupi di risolvere le difficoltà che stai vivendo: ti sarà utile sia per conoscerti e capirti meglio, sia per lavorare con gli altri, qualunque indirizzo tu cerchi.
L'episodio del suicidio è stato sicuramente molto impegnativo da affrontare dal punto vista emotivo, ma non può essere la causa del problema.
Soprattutto la combinazione fra perfezionismo e insicurezza può essere fonte di diversi disturbi che andrebbero trattati, anche in considerazione del fatto che è meglio intervenire adesso che sei così giovane piuttosto che attendere ancora.
[#6]
"ho scelto di studiare Psicologia, ed è un desiderio che porto avanti da molti anni...magari mi aiuterà a capire meglio me stessa oltre che gli altri! "
Gent.le ragazza,
è un ragionamento che fanno in molti ma è bene chiamare le cose con il loro nome: il corso di Laurea in Psicologia ti offrirà la possibilità di apprendere teorie, di fare esercitazioni pratiche di riflettere su di te certo, ma tutto questo non va confuso con un percorso di psicoterapia che
non si svolge all'interno di aule universitarie e, prima ancora che essere "cura della patologia", rappresenta un processo di crescita personale finalizzato al miglioramento dell'autoconsapevolezza.
Gent.le ragazza,
è un ragionamento che fanno in molti ma è bene chiamare le cose con il loro nome: il corso di Laurea in Psicologia ti offrirà la possibilità di apprendere teorie, di fare esercitazioni pratiche di riflettere su di te certo, ma tutto questo non va confuso con un percorso di psicoterapia che
non si svolge all'interno di aule universitarie e, prima ancora che essere "cura della patologia", rappresenta un processo di crescita personale finalizzato al miglioramento dell'autoconsapevolezza.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#7]
Cara Ragazza,
in ambito psichico è difficile effettuare la caccia alle streghe del colpevole del disagio, speso con-cause si intersecano tra di loro, concorrendo a far sorgere e mantenere la sintomatologia immodificata.
L'evento scatenante poterbbe essere il siucidio, elemento destabilizzante anche per il più saldo degli apparati psichici, ma l'evento credo si intersechi con elementi suoi interiori, che forse aspettavano di venir fuori.
SE dovesse persistere il disagio, valuti l'ipotesi di affidarsi ad uno psicologo-psicoterapeuta, con cui fare un pò d'ordine emozionale e, ritrovare la qualità di vita smarrita.
In bocca al lupo per la sua scelta universitaria e ci faccia sapere in seguito, se crede
in ambito psichico è difficile effettuare la caccia alle streghe del colpevole del disagio, speso con-cause si intersecano tra di loro, concorrendo a far sorgere e mantenere la sintomatologia immodificata.
L'evento scatenante poterbbe essere il siucidio, elemento destabilizzante anche per il più saldo degli apparati psichici, ma l'evento credo si intersechi con elementi suoi interiori, che forse aspettavano di venir fuori.
SE dovesse persistere il disagio, valuti l'ipotesi di affidarsi ad uno psicologo-psicoterapeuta, con cui fare un pò d'ordine emozionale e, ritrovare la qualità di vita smarrita.
In bocca al lupo per la sua scelta universitaria e ci faccia sapere in seguito, se crede
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8k visite dal 11/09/2011.
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