Quale Cura risolutiva x Depressione.
Gentili Psicoterapeuti,
vorrei sapere quale cura intraprendere per risolvere definitivamente il mio problema di depressione.
Soffro di depressione (o disturbi dell'umore) dall'adolescenza, ora ho 31 anni.
In anni passati ho già fatto una psicoterapia psicoanalitica/psicodinamica di 3 anni e usato psicofarmaci.
Oggi non ne soffro più continuativamente ogni giorno, ma tuttavia soffro di frequenti ricadute, per banali episodi, che invalidano la qualità della vita e a cui da solo, pur con tutte le conoscenze maturate a riguardo, non riesco ancora a fronteggiare.
Inoltre preferisco non fare più uso di psicofarmaci.
Le domande sono: quale tipo di cura è più adatta a tale situazione ? se la psicoterapia, quale tipo ?
Per ragioni di ristrettezza, dove posso trovare dei buoni e non troppo onerosi psicoterapeuti del mio ambito a Firenze ?
Attendo la vostra cortese opinione e Vi ringrazio in anticipo.
vorrei sapere quale cura intraprendere per risolvere definitivamente il mio problema di depressione.
Soffro di depressione (o disturbi dell'umore) dall'adolescenza, ora ho 31 anni.
In anni passati ho già fatto una psicoterapia psicoanalitica/psicodinamica di 3 anni e usato psicofarmaci.
Oggi non ne soffro più continuativamente ogni giorno, ma tuttavia soffro di frequenti ricadute, per banali episodi, che invalidano la qualità della vita e a cui da solo, pur con tutte le conoscenze maturate a riguardo, non riesco ancora a fronteggiare.
Inoltre preferisco non fare più uso di psicofarmaci.
Le domande sono: quale tipo di cura è più adatta a tale situazione ? se la psicoterapia, quale tipo ?
Per ragioni di ristrettezza, dove posso trovare dei buoni e non troppo onerosi psicoterapeuti del mio ambito a Firenze ?
Attendo la vostra cortese opinione e Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
bisognerebbe capire che cos'è questa "depressione", nel senso che ci sono diversi tipi di depressione.
Il mio suggerimento è di non abbandonare la terapia farmacologica senza aver prima consultato il medico.
Per quanto riguarda il tipo di psicoterapia, Le incollo un articolo che potrà aiutarLa a chiarirsi le idee in merito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Fermo restando la necessità di diagnosi precisa, in qualità di psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, posso consigliarLe questo orientamento in quanto va ad intercettare gli schemi (cognitivi e comportamentali) prevalenti e messi in atto in maniera automatica, ma al tempo stesso disfunzionali e a modificarli.
Inoltre è importante lavorare anche sui temi che per un depresso sono "critici": il valore personale, l'autostima e l'amabilità.
Se controlla su questo sito può trovare il nominativo di Colleghi molto competenti nella Sua zona.
La saluto e Le auguro di avere benefici dal trattamento che intraprenderà.
bisognerebbe capire che cos'è questa "depressione", nel senso che ci sono diversi tipi di depressione.
Il mio suggerimento è di non abbandonare la terapia farmacologica senza aver prima consultato il medico.
Per quanto riguarda il tipo di psicoterapia, Le incollo un articolo che potrà aiutarLa a chiarirsi le idee in merito:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Fermo restando la necessità di diagnosi precisa, in qualità di psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, posso consigliarLe questo orientamento in quanto va ad intercettare gli schemi (cognitivi e comportamentali) prevalenti e messi in atto in maniera automatica, ma al tempo stesso disfunzionali e a modificarli.
Inoltre è importante lavorare anche sui temi che per un depresso sono "critici": il valore personale, l'autostima e l'amabilità.
Se controlla su questo sito può trovare il nominativo di Colleghi molto competenti nella Sua zona.
La saluto e Le auguro di avere benefici dal trattamento che intraprenderà.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
quello che mi sento di consigliarle è di riprendere la psicoterapia (che a quanto pare le ha dato buoni risultati). Se si è trovata bene con il suo analista potrebbe ricontattarlo e metterlo al corrente di queste ricadute. Credo che la continuità, soprattutto se si è instaurato un buon rapporto di fiducia, sia da prediligere. Se invece desidera contenere le spese, sappia che presso la sua Asl potrà trovare sicuramente ottimi psicologi/psicoterapeuti pagando esclusivamente il ticket.
Il suo medico di famiglia saprà consigliarla.
Molti auguri.
quello che mi sento di consigliarle è di riprendere la psicoterapia (che a quanto pare le ha dato buoni risultati). Se si è trovata bene con il suo analista potrebbe ricontattarlo e metterlo al corrente di queste ricadute. Credo che la continuità, soprattutto se si è instaurato un buon rapporto di fiducia, sia da prediligere. Se invece desidera contenere le spese, sappia che presso la sua Asl potrà trovare sicuramente ottimi psicologi/psicoterapeuti pagando esclusivamente il ticket.
Il suo medico di famiglia saprà consigliarla.
Molti auguri.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#3]
I(..) n anni passati ho già fatto una psicoterapia psicoanalitica/psicodinamica di 3 anni e usato psicofarmaci.(..) (..)Oggi non ne soffro più continuativamente ogni giorno, ma tuttavia soffro di frequenti ricadute, per banali episodi, che invalidano la qualità della vita (..)
gentile ragazzo, se dopo 3 anni di terapia psicodinamica vi sono ancora queste modalità disfunzionali di affrontare la vita con conseguenze negative sul suo umore è tempo di effettuare un percorso attivo di psicoterapia, ossia un orientamento focalizzato sulla soluzionne immediata dei problemi come quello strategico e comportamentale.
La collega Pileci le ha già indicato un link dove si spiegano gli orientamenti terapeutici.
saluti
gentile ragazzo, se dopo 3 anni di terapia psicodinamica vi sono ancora queste modalità disfunzionali di affrontare la vita con conseguenze negative sul suo umore è tempo di effettuare un percorso attivo di psicoterapia, ossia un orientamento focalizzato sulla soluzionne immediata dei problemi come quello strategico e comportamentale.
La collega Pileci le ha già indicato un link dove si spiegano gli orientamenti terapeutici.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Oltre ai pareri e ai suggerimenti di lettura dei colleghi Pileci e De Vincentiis può leggere quest'altro articolo, che descrive cosa aspettarsi da una terapia e aiuta a scegliersi un terapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Alcune forme di psicoterapia si basano più sull'analizzare, sul ricercare cause, spiegare e interpretare, in base all'assunto che ciò dovrà poi condurre al cambiamento. Altre, come la strategica e la comportamentale, cercano invece di ottenere uno sblocco del problema e l'eliminazione dei sintomi in breve tempo, per poi lasciare la fase interpretativa a un secondo momento.
Detto tutto ciò, il tipo di cura più adatto può essere suggerito solo dopo visite e colloqui di persona.
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Alcune forme di psicoterapia si basano più sull'analizzare, sul ricercare cause, spiegare e interpretare, in base all'assunto che ciò dovrà poi condurre al cambiamento. Altre, come la strategica e la comportamentale, cercano invece di ottenere uno sblocco del problema e l'eliminazione dei sintomi in breve tempo, per poi lasciare la fase interpretativa a un secondo momento.
Detto tutto ciò, il tipo di cura più adatto può essere suggerito solo dopo visite e colloqui di persona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Buongiorno,
il sentimento diffuso di Depressione inizia a volte in modo piuttosto acuto e drammatico, altre volte in modo lento e insidioso. Lei parla di Depressione e, più in generale, di Disturbi dell'Umore: come prima cosa direi che sarebbe opportuno che lei ricostruisse la sua storia emotiva iniziando dall'età precedente all'adolescenza, il momento in cui lei fa risalire l'inizio della sua depressione.
L'adolescenza, infatti, rappresenta il momento in cui si fa "i conti" con ciò che è andato strutturandosi nell'età infantile.
Ci può essere stato un episodio che è passato inosservato o che è stato considerato da lei e dalla sua famiglia come normale variazione dell’umore e, tuttavia, passato un certo periodo di tempo, il sentimento di infelicità invece che attenuarsi si è intensificato.
Spesso troviamo nella Depressione un certo grado di intransigenza, di severità di giudizio verso noi stessi che con facilità sfocia in una vera e propria autocondanna e la vergogna porta alla svalutazione globale e alla condanna dell’intera persona da cui risulta la paralisi emozionale e comportamentale che noi chiamiamo Depressione.
Lei parla di un percorso psicoanalitico già affrontato, rivaluti la possibilità di riprenderlo, niente del percorso intrapreso va perso, forse adesso ha soltanto bisogno di proseguire: il percorso psicoanalitico o psicoterapeutico procede con la maturazione dell'individuo.
La saluto
il sentimento diffuso di Depressione inizia a volte in modo piuttosto acuto e drammatico, altre volte in modo lento e insidioso. Lei parla di Depressione e, più in generale, di Disturbi dell'Umore: come prima cosa direi che sarebbe opportuno che lei ricostruisse la sua storia emotiva iniziando dall'età precedente all'adolescenza, il momento in cui lei fa risalire l'inizio della sua depressione.
L'adolescenza, infatti, rappresenta il momento in cui si fa "i conti" con ciò che è andato strutturandosi nell'età infantile.
Ci può essere stato un episodio che è passato inosservato o che è stato considerato da lei e dalla sua famiglia come normale variazione dell’umore e, tuttavia, passato un certo periodo di tempo, il sentimento di infelicità invece che attenuarsi si è intensificato.
Spesso troviamo nella Depressione un certo grado di intransigenza, di severità di giudizio verso noi stessi che con facilità sfocia in una vera e propria autocondanna e la vergogna porta alla svalutazione globale e alla condanna dell’intera persona da cui risulta la paralisi emozionale e comportamentale che noi chiamiamo Depressione.
Lei parla di un percorso psicoanalitico già affrontato, rivaluti la possibilità di riprenderlo, niente del percorso intrapreso va perso, forse adesso ha soltanto bisogno di proseguire: il percorso psicoanalitico o psicoterapeutico procede con la maturazione dell'individuo.
La saluto
Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 09/09/2011.
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