Forse non è interessato?
Salve,sarò molto veloce nell'esporre il mio problema,nonostante sia abbastanza complesso.
Sono una ragazza 22enne,abito in un piccolo paesino,dove le persone si conoscono tutte tra di loro.
Nel Gennaio del 2010 tramite un social network ho avuto modo di conoscere un ragazzo del mio paese...il quale mi è subito piaciuto per i suoi modi di pensare e di fare,il suo mondo(completamente diverso dal mio ) mi ha subito affascinata.Lui è molto più grande di me ,ha 33 anni,ma nonostante l'età abbiamo deciso di cominciare a conoscerci.Tra di noi si è creata subito una forte attrazione fisica,così nelle nostre uscite eravamo sempre io e lui da soli,lontani da tutti. I primi tempi la situazione x me era normale..nemmeno io volevo che le persone subito sapessero di noi volevo godermi la fase iniziale di questa conoscenza in intimità con lui.Ma ora a distanza di quasi 2 anni tutto questo mi sembra eccessivo,non ho mai avuto il piacere di andare in pizzeria con i miei amici e averlo con me,non c'è mai stato un caffè in compagnia,niente di niente.Tra l'altro io ho un padre molto all'antica che non mi permette di stare molto in giro la notte...lui questa cosa sembra non capirla e sapendo che non abbiamo mai molto tempo a disposizione esce di casa quasi sempre intorno alle 23...un' ora passata assieme non ci basta quasi mai,,, xke dobbiamo accontentarci o di parlare o di fare l'amore,così iniziano le nostre prime litigate.
Se gli dico che voglio vivere il nostro rapporto alla luce del sole,mi dice che voglio palesare e voglio ufficializzare una storia che per lui è speciale e rendendola "pubblica" perderebbe tutta la sua bellezza.
Se gli chiedo io cosa sono per lui(una ragazza che sta conoscendo?la sua fidanzata?) mi dice che non sopporta questa domanda,che qui in paese per tutti conta solo avere un/una fidanzato/a vicino e basta,che per lui conta prima conoscersi e poi mettersi assieme,ma come possiamo conoscerci se non condividiamo mai nulla della nostra quotidianità?conoscersi non significa anche mostrare e condividere parte della propria vita all'altro?
Dopo tante discussioni è venuto fuori il fatto che lui soffre in questo paese,che qui tutto va al contrario di come dovrebbe,che se non fosse per gli impegni presi andrebbe via di qua.Si lamenta del fatto che alcune persone di questo posto lo hanno letteralmente annientato,particolarmente una ragazza,mi ripete continuamente che è stato svuotato e ora lui è cambiato e non riesce a venirne fuori ,che vede in me e nel suo lavoro la sua salvezza,mi ripete che io riesco a dargli la forza(non sempre) per andare avanti qui.
Io in tutto questo cerco di stargli accanto nel mio piccolo e sostenerlo,però mi manca e soffro quando mi rendo conto che lui fondamentalmente nella mia vita non c'è.. so che posso contare su di lui, ma nelle piccole cose del quotidiano lui non c'è.
Mi chiedo tutto questo quanto può andare avanti? io che cosa dovrei fare?
Sono una ragazza 22enne,abito in un piccolo paesino,dove le persone si conoscono tutte tra di loro.
Nel Gennaio del 2010 tramite un social network ho avuto modo di conoscere un ragazzo del mio paese...il quale mi è subito piaciuto per i suoi modi di pensare e di fare,il suo mondo(completamente diverso dal mio ) mi ha subito affascinata.Lui è molto più grande di me ,ha 33 anni,ma nonostante l'età abbiamo deciso di cominciare a conoscerci.Tra di noi si è creata subito una forte attrazione fisica,così nelle nostre uscite eravamo sempre io e lui da soli,lontani da tutti. I primi tempi la situazione x me era normale..nemmeno io volevo che le persone subito sapessero di noi volevo godermi la fase iniziale di questa conoscenza in intimità con lui.Ma ora a distanza di quasi 2 anni tutto questo mi sembra eccessivo,non ho mai avuto il piacere di andare in pizzeria con i miei amici e averlo con me,non c'è mai stato un caffè in compagnia,niente di niente.Tra l'altro io ho un padre molto all'antica che non mi permette di stare molto in giro la notte...lui questa cosa sembra non capirla e sapendo che non abbiamo mai molto tempo a disposizione esce di casa quasi sempre intorno alle 23...un' ora passata assieme non ci basta quasi mai,,, xke dobbiamo accontentarci o di parlare o di fare l'amore,così iniziano le nostre prime litigate.
Se gli dico che voglio vivere il nostro rapporto alla luce del sole,mi dice che voglio palesare e voglio ufficializzare una storia che per lui è speciale e rendendola "pubblica" perderebbe tutta la sua bellezza.
Se gli chiedo io cosa sono per lui(una ragazza che sta conoscendo?la sua fidanzata?) mi dice che non sopporta questa domanda,che qui in paese per tutti conta solo avere un/una fidanzato/a vicino e basta,che per lui conta prima conoscersi e poi mettersi assieme,ma come possiamo conoscerci se non condividiamo mai nulla della nostra quotidianità?conoscersi non significa anche mostrare e condividere parte della propria vita all'altro?
Dopo tante discussioni è venuto fuori il fatto che lui soffre in questo paese,che qui tutto va al contrario di come dovrebbe,che se non fosse per gli impegni presi andrebbe via di qua.Si lamenta del fatto che alcune persone di questo posto lo hanno letteralmente annientato,particolarmente una ragazza,mi ripete continuamente che è stato svuotato e ora lui è cambiato e non riesce a venirne fuori ,che vede in me e nel suo lavoro la sua salvezza,mi ripete che io riesco a dargli la forza(non sempre) per andare avanti qui.
Io in tutto questo cerco di stargli accanto nel mio piccolo e sostenerlo,però mi manca e soffro quando mi rendo conto che lui fondamentalmente nella mia vita non c'è.. so che posso contare su di lui, ma nelle piccole cose del quotidiano lui non c'è.
Mi chiedo tutto questo quanto può andare avanti? io che cosa dovrei fare?
[#1]
E' un bel problema. E' evidente che il suo ragazzo per tanti motivi, non è a suo agio. Coinvolgerlo, come lei aspira, significherebbe metterlo a disagio. Lui vuole evitare questo. Non vuole mostrarle il proprio disagio.
Lei si chiede "forse non è interessato?" e a me viene da pensare "forse, ha paura/terrore di mostrarsi vulnerabile per non deludere anche lei, per non essere abbandonato". Questa ipotesi è possibile nel caso in cui il suo ragazzo fosse veramente sincero.
E' inevitabile che a un certo punto la relazione rientri nella realtà sociale delle altre relazioni, in cui c'è spazio per condividere altre emozioni e sentimenti, che possono portare ad approfondire la vostra conoscenza e la vostra intimità. Forse il suo ragazzo ha bisogno di essere aiutato a superare questo empasse, e potrebbe essere utile per lui fare delle consulenze psicologiche o per entrambi un percorso di coppia.
E' anche vero che è difficile passare inosservati in un piccolo paese...cosa vuole nascondere veramente il suo ragazzo? I propri problemi o delle storie parallele?
Lei chiude dicendo "cosa dovrei fare"?..provi lei a rispondere a se stessa.
Coraggio!
Arrivederci
Lei si chiede "forse non è interessato?" e a me viene da pensare "forse, ha paura/terrore di mostrarsi vulnerabile per non deludere anche lei, per non essere abbandonato". Questa ipotesi è possibile nel caso in cui il suo ragazzo fosse veramente sincero.
E' inevitabile che a un certo punto la relazione rientri nella realtà sociale delle altre relazioni, in cui c'è spazio per condividere altre emozioni e sentimenti, che possono portare ad approfondire la vostra conoscenza e la vostra intimità. Forse il suo ragazzo ha bisogno di essere aiutato a superare questo empasse, e potrebbe essere utile per lui fare delle consulenze psicologiche o per entrambi un percorso di coppia.
E' anche vero che è difficile passare inosservati in un piccolo paese...cosa vuole nascondere veramente il suo ragazzo? I propri problemi o delle storie parallele?
Lei chiude dicendo "cosa dovrei fare"?..provi lei a rispondere a se stessa.
Coraggio!
Arrivederci
Dr. Roberto Fantasia
www.psicologo-fantasia.com
[#2]
Cara ragazza,
la risposta dipende dalla sincerità, reale o meno, del tuo ragazzo.
Può essere sincero e pensare di proteggere la vostra relazione, mantenendola al riparo da ingerenze inevitabili in un piccolo centro, ma può anche aver trovato una situazione di comodo, che gli permette di avere quel che desidera senza prendere alcun impegno.
"per lui conta prima conoscersi e poi mettersi assieme"
Se vi state frequentando da più di un anno e mezzo credo che ormai vi siate conosciuti a sufficienza per prendere la decisione di ufficializzare il vostro rapporto.
Secondo te è davvero preoccupato del contesto sociale?
State facendo qualche progeto per il futuro, magari parlando della possibilità di andarvene entrambi per iniziare una vita assieme da qualche altra parte?
la risposta dipende dalla sincerità, reale o meno, del tuo ragazzo.
Può essere sincero e pensare di proteggere la vostra relazione, mantenendola al riparo da ingerenze inevitabili in un piccolo centro, ma può anche aver trovato una situazione di comodo, che gli permette di avere quel che desidera senza prendere alcun impegno.
"per lui conta prima conoscersi e poi mettersi assieme"
Se vi state frequentando da più di un anno e mezzo credo che ormai vi siate conosciuti a sufficienza per prendere la decisione di ufficializzare il vostro rapporto.
Secondo te è davvero preoccupato del contesto sociale?
State facendo qualche progeto per il futuro, magari parlando della possibilità di andarvene entrambi per iniziare una vita assieme da qualche altra parte?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
"vede in me e nel suo lavoro la sua salvezza"
Gent.le ragazza,
vivere in funzione di qualcuno (il partner) e/o di qualcosa (il lavoro) significa porre le basi per instaurare un rapporto di dipendenza dal quale possono derivare atteggiamenti manipolatori.
Ciascuno di noi, sia che abiti in un piccolo centro che a New York, troverà sempre persone che si permettono di giudicare le nostre scelte/comportamenti, sta a noi stabilire quanto e come siamo disposti a farci condizionare dagli altri e, prendere coscienza del rischio che tali condizionamenti possano "scavare"una distanza all'interno del rapporto di coppia.
Gent.le ragazza,
vivere in funzione di qualcuno (il partner) e/o di qualcosa (il lavoro) significa porre le basi per instaurare un rapporto di dipendenza dal quale possono derivare atteggiamenti manipolatori.
Ciascuno di noi, sia che abiti in un piccolo centro che a New York, troverà sempre persone che si permettono di giudicare le nostre scelte/comportamenti, sta a noi stabilire quanto e come siamo disposti a farci condizionare dagli altri e, prendere coscienza del rischio che tali condizionamenti possano "scavare"una distanza all'interno del rapporto di coppia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Utente
Vi ringrazio per avermi risposto,io so con certezza che lui sia sincero con me. Vi riporto ciò che lui mi scrive in un momento di sfogo:.ti voglio bene ..e di fatto mi manki.....ma penso di nn essere ciò ke tu pensi io dovrei essere....x me le parole sono un dettaglio...e lo penso davvero.....ho voglia di abbracciart...avrei voglia e vorrei il tempo...senza troppi stop...senza troppe preoccupazioni e parlare...parlare...e parlare con te....ne ho davvero una gran voglia......sarà l età...sarà gli orari sarà.....ke siamo tutti e due bastonati e storditi......sarà....ke io nn ho davvero + voglia di avere problemi....conoscermi...va bene solo se è un bene anke x te ...altrimenti no....tutti meritano di stare bene...io nn ce la faccio +....piango tutti i giorni....almeno un pò...da anni...nn ho più voglia di soffrire...nn so se lo sopporterei....mi sento morire...certi momenti...sono vulnerabile e fragile....mi è stato rubato tutto....e stò cercando di riprendermi....e dura...e nn so bene cosa devo ancora fare.......penso ke abbia bisogno d'aiuto,ne ho bisogno davvero....mi kiedo tutti i giorni se insieme...noi due riusciremmo a superare le difficoltà.....mi faccio domande.....reali....e vedo te come una piccola principessa indifesa...e mi viene istintivo proteggerti.Piccola....indipendentemente dai termini...siamo quel ke abbiamo condiviso....e questo x me è un tesoro....indipendentemente da tutto...x me ha un valore....io voglio esserci x te...ci saro...se sopravviverò...e indipendentemente se conviveremo nel frattempo.....su di me puoi contare....e potrai.....questo x me è un Valore vero...indipendentemente da tutto....e vorrei tanto ti ricordassi di me...adesso ed in futuro...se hai bisogno di una mano....qualsiasi cosa...parlare ...riparare un tetto....cambiare una ruota...un abbraccio....un consiglio....una parola di forza...un pò di energia...affetto...una carezza...un fazzoletto x piangere ed una spalla....una mano...un piede...il sangue....un rene.....io soffro da troppo tempo...e sarà dura riprendermi. io ti voglio bene sul serio...questo puoi davvero nn scordarlo mai.
[#5]
"io nn ce la faccio +....piango tutti i giorni"
"penso ke abbia bisogno d'aiuto,ne ho bisogno davvero...."
Gent.le ragazza,
sembra che questo ragazzo abbia portato all'interno della relazione tutta la sofferenza derivante dalle esperienze precedenti, sofferenza che meriterebbe di trovare uno spazio adeguato di elaborazione all'interno di un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, altrimenti rischia di inquinare anche il rapporto con lei.
"penso ke abbia bisogno d'aiuto,ne ho bisogno davvero...."
Gent.le ragazza,
sembra che questo ragazzo abbia portato all'interno della relazione tutta la sofferenza derivante dalle esperienze precedenti, sofferenza che meriterebbe di trovare uno spazio adeguato di elaborazione all'interno di un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, altrimenti rischia di inquinare anche il rapporto con lei.
[#6]
Penso che il suo ragazzo debba prendere in considerazione la possibilità concreta di farsi aiutare da uno psicoterapeuta: senza paure e senza giudizi. Lui stesso riconosce di avere veramente bisogno di aiuto: chi aspetta? Lo incoraggi a fare qualche seduta.
In bocca al lupo
In bocca al lupo
[#7]
Utente
Sono una studentessa al 3 anno di psicologia,io stessa ho cercato nel tempo di proporgli un colloquio..ma lui rifiuta questa cosa,non penso sia una scelta dettata da paure o giudizi,continuerò a battermi comunque affinchè qualcuno di competenza possa aiutarlo veramente!
Vi ringrazio di cuore per i vostri consigli.
Vi ringrazio di cuore per i vostri consigli.
[#8]
Se questo ragazzo ha delle difficoltà stai attenta a non illuderti di essere tu a risolvergliele, visto che studi psicologia questo pericolo c'è e devi tenerlo ben presente.
Sono sicura che lo saprai ben consigliare, ma indipendentemente dal fatto che si lasci aiutare o meno potresti anche essere prima o poi chiamata a prendere una decisione sul futuro della vostra storia, visto che sembra rimandare a te ogni responsabilità in questo senso.
Sono sicura che lo saprai ben consigliare, ma indipendentemente dal fatto che si lasci aiutare o meno potresti anche essere prima o poi chiamata a prendere una decisione sul futuro della vostra storia, visto che sembra rimandare a te ogni responsabilità in questo senso.
[#9]
Utente
No,so che non sarò io a risolvergli il problema. Ho sottolineato il fatto che studio psicologia,perchè so che da parte sua non ci sarebbero pregiudizi o paure se veramente volesse recarsi da uno psicologo(come spesso succede in Sicilia),non è di certo questo il motivo che lo spinge a rimandare e addirittura rifiutare questa cosa.
[#10]
"io stessa ho cercato nel tempo di proporgli un colloquio..ma lui rifiuta questa cosa (...)
continuerò a battermi comunque affinchè qualcuno di competenza possa aiutarlo veramente!"
Gent.le ragazza,
sono certa che la sua determinazione deriva dal sentimento profondo che la lega a questa persona, ma la relazione d'aiuto non può essere imposta e i tentativi di persuasione rischiano di rinforzare la resistenza, inoltre questa persona sembra ricambiare il suo sentimento ma a sua volta volerla "preservare " da ulteriori sofferenze.
In definitiva, potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato.
continuerò a battermi comunque affinchè qualcuno di competenza possa aiutarlo veramente!"
Gent.le ragazza,
sono certa che la sua determinazione deriva dal sentimento profondo che la lega a questa persona, ma la relazione d'aiuto non può essere imposta e i tentativi di persuasione rischiano di rinforzare la resistenza, inoltre questa persona sembra ricambiare il suo sentimento ma a sua volta volerla "preservare " da ulteriori sofferenze.
In definitiva, potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato.
[#11]
Gentile ragazza, io onestamente non saprei come interpretare il comportamento del suo compagno, credo che l'unica cosa da fare in un caso come questo sia rimanere ancorata ai pochi dati certi a disposizione: 1. lui non vuole vivere appieno questa relazione, 2. ha un modo di amare certamente diverso dal suo; così stanno le cose, lei ha provato a valutare se queste condizioni potrebbero modificarsi nel tempo? E se così non fosse? Credo che sia lei a dover scegliere perché ricercare una spiegazione ed aspettare che le cose cambino potrebbe significare un rinvio del problema.
Cordialmente
Cordialmente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#12]
Utente
In realtà sono molto confusa e disorientata,poche cose so con certezza :
1.So che lui è sincero con me,il suo disagio nei confronti di questo posto esiste davvero!.
2. Mi sono affezionata e legata a lui in un modo che non immaginavo nemmeno e non vorrei perderlo per nessuna ragione al mondo,nonostante lui sia carente in alcuni punti.
"potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato" <----- è quello che ho sempre pensato.Mi spaventa molto l'idea di un suo passato non ancora metabolizzato.
In realtà in questo momento non so nemmeno io cosa scrivere...provo solo a immaginare una vita lontano da qui e penso ke potremmo essere una coppia quasi normale!
1.So che lui è sincero con me,il suo disagio nei confronti di questo posto esiste davvero!.
2. Mi sono affezionata e legata a lui in un modo che non immaginavo nemmeno e non vorrei perderlo per nessuna ragione al mondo,nonostante lui sia carente in alcuni punti.
"potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato" <----- è quello che ho sempre pensato.Mi spaventa molto l'idea di un suo passato non ancora metabolizzato.
In realtà in questo momento non so nemmeno io cosa scrivere...provo solo a immaginare una vita lontano da qui e penso ke potremmo essere una coppia quasi normale!
[#13]
Utente
In realtà sono molto confusa e disorientata,poche cose so con certezza :
1.So che lui è sincero con me,il suo disagio nei confronti di questo posto esiste davvero!.
2. Mi sono affezionata e legata a lui in un modo che non immaginavo nemmeno e non vorrei perderlo per nessuna ragione al mondo,nonostante lui sia carente in alcuni punti.
"potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato" <----- è quello che ho sempre pensato.Mi spaventa molto l'idea di un suo passato non ancora metabolizzato.
In realtà in questo momento non so nemmeno io cosa scrivere...provo solo a immaginare una vita lontano da qui e penso ke potremmo essere una coppia quasi normale!
1.So che lui è sincero con me,il suo disagio nei confronti di questo posto esiste davvero!.
2. Mi sono affezionata e legata a lui in un modo che non immaginavo nemmeno e non vorrei perderlo per nessuna ragione al mondo,nonostante lui sia carente in alcuni punti.
"potrebbe essere un rapporto che rischia di essere "soffocato sul nascere" dalle scorie di un passato non ancora metabolizzato" <----- è quello che ho sempre pensato.Mi spaventa molto l'idea di un suo passato non ancora metabolizzato.
In realtà in questo momento non so nemmeno io cosa scrivere...provo solo a immaginare una vita lontano da qui e penso ke potremmo essere una coppia quasi normale!
[#15]
Carissima, ho riletto quello che hai scritto 2 anni fa sulla tua situazione familiare e su un ex che ti ha "rovinato la vita". Alla luce di tutto questo non posso non farti notare che a volte per sfuggire da una situazione difficile e soffocante si finisce con il trovare una partner altrettanto problematico, il cui fascino risiede (inconsapevolmente) nella possibilità che fornisce sia di perpetuare una situazione di disagio (coazione a ripetere) sia di risolvere illusoriamente (spostamento) l'originaria situazione problematica.
Anche se sei solo all'inizio degli studi penso che tu possa comprendere quello di cui parlo e forse dissipare almeno un po' la confusione che dici di provare.
Non intendo suggerirti di lasciarlo, ma aiutarti a capire qualosa in più su di te e sul perchè ti trovi proprio in questa situazione.
In casa è tutto come allora o ci sono stati dei cambiamenti?
Anche se sei solo all'inizio degli studi penso che tu possa comprendere quello di cui parlo e forse dissipare almeno un po' la confusione che dici di provare.
Non intendo suggerirti di lasciarlo, ma aiutarti a capire qualosa in più su di te e sul perchè ti trovi proprio in questa situazione.
In casa è tutto come allora o ci sono stati dei cambiamenti?
[#16]
Utente
Gentilissima Dottoressa la siutazione a casa è pressocchè uguale,anche se devo ammettere che mia madre è decisamente migliorata,grazie all'arrivo di una nipotina!
Quando per caso ho conosciuto il mio attuale ragazzo(D),la mia questione con il mio ex era gia risolta. "ho lavorato" per un anno intero su di me,sulla mia sofferenza,mi sono dedicata a tempo pieno su ciò che adoravo fare,quindi ho messo anima e corpo ,impiegato tutte le mie forze ,concentrandole sull'università.Nonostante molti ragazzi sembrava fossero interessati a me , a conoscermi,io ho sempre rifiutato qualsiasi tentativo di intraprendere una storia,propriò perchè sapevo che avrei caricato sulle loro spalle le mie ansie e le mie paure. Penso che per stare bene e per poter dare ad una persona,bisogna prima stare bene con se stessi,amarsi.
Solo quando mi sono resa conto di aver metabolizzato completamente il mio passato ,è arrivata la conoscenza con D ,è successo tutto veramente per caso,mai e poi mai avrei pensato di innamorarmi di lui.Anche perchè è vero che qui ci conosciamo tutti,ma con lui non avevo mai scambiato neanche una parola di persona,non sapevo com'era fatto,cosa gli piaceva,non sapevo nemmeno che lavoro facesse,niente di niente!tanto è vero che quando abbiamo capito di piacerci,che volevamo cominciare a conoscerci io non sapevo che lui stesse ancora soffrendo,ne tanto meno sapevo della sua situazione di disagio che provava nei confronti del nostro paese,sono cose che lui mi ha confessato solo tanto tempo dopo.
Riflettendo ho pensato che lui stava facendo quello che io temevo durante il mio anno "di ripresa" : caricare ansie e paure e infangare così una storia. Ho pensato tante volte che la cosa migliore per entrambi sarebbe stato smettere di vederci e continuare ognuno per la propria strada, ma non siamo mai riusciti a fare un passo del genere.
Ciò che ci lega è forse più forte di ciò che ci divide.
Ogni tanto mi sento disorientata e triste,ma solo perchè vorrei che lui fosse più presente.
Sono una ragazza indipendente, e difenderi questa condizione con tutta me stessa,sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno,eppure a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di vedere se lui fosse disposto a farle x me,insomma mi piace essere una donna "libera" ma a volte avrei proprio bisogno di sentire la sua presenza accanto a me.
Quando per caso ho conosciuto il mio attuale ragazzo(D),la mia questione con il mio ex era gia risolta. "ho lavorato" per un anno intero su di me,sulla mia sofferenza,mi sono dedicata a tempo pieno su ciò che adoravo fare,quindi ho messo anima e corpo ,impiegato tutte le mie forze ,concentrandole sull'università.Nonostante molti ragazzi sembrava fossero interessati a me , a conoscermi,io ho sempre rifiutato qualsiasi tentativo di intraprendere una storia,propriò perchè sapevo che avrei caricato sulle loro spalle le mie ansie e le mie paure. Penso che per stare bene e per poter dare ad una persona,bisogna prima stare bene con se stessi,amarsi.
Solo quando mi sono resa conto di aver metabolizzato completamente il mio passato ,è arrivata la conoscenza con D ,è successo tutto veramente per caso,mai e poi mai avrei pensato di innamorarmi di lui.Anche perchè è vero che qui ci conosciamo tutti,ma con lui non avevo mai scambiato neanche una parola di persona,non sapevo com'era fatto,cosa gli piaceva,non sapevo nemmeno che lavoro facesse,niente di niente!tanto è vero che quando abbiamo capito di piacerci,che volevamo cominciare a conoscerci io non sapevo che lui stesse ancora soffrendo,ne tanto meno sapevo della sua situazione di disagio che provava nei confronti del nostro paese,sono cose che lui mi ha confessato solo tanto tempo dopo.
Riflettendo ho pensato che lui stava facendo quello che io temevo durante il mio anno "di ripresa" : caricare ansie e paure e infangare così una storia. Ho pensato tante volte che la cosa migliore per entrambi sarebbe stato smettere di vederci e continuare ognuno per la propria strada, ma non siamo mai riusciti a fare un passo del genere.
Ciò che ci lega è forse più forte di ciò che ci divide.
Ogni tanto mi sento disorientata e triste,ma solo perchè vorrei che lui fosse più presente.
Sono una ragazza indipendente, e difenderi questa condizione con tutta me stessa,sono in grado di fare le cose di cui ho bisogno,eppure a volte vorrei far finta di non esserlo per il piacere di vedere se lui fosse disposto a farle x me,insomma mi piace essere una donna "libera" ma a volte avrei proprio bisogno di sentire la sua presenza accanto a me.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 2.4k visite dal 08/09/2011.
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