Blocco sessuale...

Buongiorno Dottori.
Sono una ragazza di 24 anni e desidero raccontarvi la mia esperienza.
a 17 anni mi sono fidanzata con un ragazzo, con lui ho avuto il mio primo rapporto. Sono stata con lui 3 anni e nel complesso in questi 3 anni non è stato molto carino con me sotto quel lato. Mi prendeva a forza e mi faceva spesso male, lui pensava solo al suo piacere e io piangevo,anche durante i rapporti.. tirandogli pugni sul petto dal dolore, ma lui non smetteva.
Si chiederà perchè sono restata con lui 3 anni. Io non sapevo bene come doveva essere fare l'amore. Lo vedevo come il mio principe azzurro,nonostante in quei momenti diventasse un orco. ma credevo e speravo dovesse essere così.
Alla fine ho aperto gli occhi e ho deciso di lasciarlo, grazie all'aiuto del mio attuale ragazzo,con cui sto da 4 anni.
Con lui va divinamente. In lui vedo l'uomo della mia vita.
Però mi è rimasto un blocco.
La maggior parte delle volte che facciamo l'amore io sento un dolore atroce mentre mi penetra,fino a che non è del tutto dentro.
Credevo di avere qualche lesione al collo dell'utero o qualche malformazione, non riuscivo ad accettarla come cosa perchè non era normale vivere così uno dei momenti più rilassanti col proprio partner.
Così oggi ho fatto la visita dalla mia ginecologa. Non mi ha trovato niente,confermandomi che il dolore che sento è tutta una questione mentale mia e consigliandomi un consulto con uno psicologo.
Io so cosa mi blocca(mi riferisco alla relazione che ho avuto con quell'altro ragazzo) ma credevo dopo 4 anni di aver superato,anche perchè non ci penso più.
Non vorrei arrivare ad andare da uno psicologo ma vorrei risolvere questo problema con il mio partner soprattutto parlandone e magari provando a cambiare qualche "atteggiamento" in quei momenti.
Lei può consigliarmi qualcosa? Voglio liberarmi da questo muro per me ma anche per il mio ragazzo. Per colpa mia non riesce nemmeno lui a vivere serenamente il rapporto.
Aspetto una vostra risposta.
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
la sua storia di vita, intersecata a quella sessuale, prepara il terreno per possibili disfunzioni sessuali.
Se la visita ginecologica ha escluso possibili cause irganiche o infiammatorie, le cause andrebbero ricercate altrove, in psiche, passato e relazione attuale.
Legga, sed esidera, questi miei articoli, troverà qualche spunto di riflessione.
Cari saluti

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/430-dolore-sessuale.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa per avermi risposto, quindi lei mi consiglia comunque di avere un consulto psico-sessuale e di scavare nel mio passato in cerca della risposta?
Vorrei sottolineare che la voglia non mi è passata per niente. Una volta che lui è dentro di me sto benissimo. ma vivo male il transito. non so davvero perchè.
Proverò a parlarne col mio fidanzato.
Grazie ancora
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Non è detto che sia necessario scavare molto in là nel passato. Potrebbe essere sufficiente una breve consulenza psicologica per riabituarla gradatamente a una vita sessuale normale, se si trattasse di contrazioni muscolari involontarie, magari sorte in seguito all'esperienza dolorosa col fidanzato precedente.

Ad ogni modo la figura che dovrebbe contattare, nel caso decidesse, è lo psicologo psicoterapeuta eventualmente esperto o perfezionato in disturbi della sessualità.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
ormai sta da 4 anni con il nuovo compagno e, se le cose si fossero potute "aggiustare" da sole, probabilmente sarebbe già successo.
Cosa intende quando scrive: <<Non vorrei arrivare ad andare da uno psicologo>>?
Giustamente Lei dice che vorrebbe <<risolvere questo problema con il mio partner soprattutto parlandone e magari provando a cambiare qualche "atteggiamento" in quei momenti.>>
Tutto questo però non è possibile farlo a distanza, ma potrete con molta probabilità trovare la soluzione alle vostre difficoltà proprio rivolgendovi in coppia ad uno psicoterapeuta esperto in sessuologia.
Il percorso non necessariamente richiede molte sedute, che di solito hanno cadenza quindicinale, pertanto non è nemmeno così impegnativo dal punto di vista organizzativo.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Il "transito" dolente e vissuto male, va ben chiarito e contestualizzato, al fine di fare chiarezza e restituirle qualità di vita.
La terapia, a diagnosi clinica avvenuta, lavora non solo sul passato doloroso ed ingombrante, ma anche sul presente e sul decondizionamento degli spasmi correlati al " transito"
Saluti