Orientamento per università
Buongiorno, sono una studentessa che tra poco inizierà il terzo anno del corso di laurea in scienze e tecniche psicologiche. Ho scelto psicologia, dopo aver fatto una scuola magistrale a indirizzo psico-pedagogico, con l'idea di prendere l'indirizzo clinico ma ora mi mi rendo conto che vorrei lavorare nell'ambito della consulenza all'infanzia, all'adolescenza e alla famiglia. So che esistono delle scuole di specializzazione post-laurea in psicologia del ciclo di vita che essenzialmente preparano all'attività che vorrei fare, ma tra un anno dovrò scegliere la magistrale e mi chiedo se sia più adatto, per questo tipo di attività, il corso di laurea in psicologia clinica o in psicologia dello sviluppo. Essenzialmente mi piacerebbe lavorare in consultorio, nelle case di accoglienza per minori e madri in difficoltà o nell'ambito della gestione degli affidi e delle adozioni (credo che per questo servano anche delle buone basi di psicologia giuridica) e mi interessa anche il trattamento delle difficoltà di apprendimento. Sono consapevole che non è facile trovare lavoro come psicologo e non è così semplice arrivare a fare quello che si vorrebbe, ma vorrei capire quale sia il percorso formativo più adatto.
Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione,
Cordiali saluti
Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione,
Cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazza,
bisogna dire che, in vista del tuo futuro professionale, l'indirizzo scelto durante il percorso universitario è ininfluente. Mi spiego meglio: conosco tanti Colleghi che, pur avendo scelto la psicologia del lavoro come indirizzo al terzo anno, hanno poi frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia.
Quindi una volta che consegui la laurea e sei abilitata per esercitare la professione, sei comunque una psicologa.
Hai confrontato il piano di studi? quali esami sono diversi?
bisogna dire che, in vista del tuo futuro professionale, l'indirizzo scelto durante il percorso universitario è ininfluente. Mi spiego meglio: conosco tanti Colleghi che, pur avendo scelto la psicologia del lavoro come indirizzo al terzo anno, hanno poi frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia.
Quindi una volta che consegui la laurea e sei abilitata per esercitare la professione, sei comunque una psicologa.
Hai confrontato il piano di studi? quali esami sono diversi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
La ringrazio per la Sua tempestività,
ho confrontato il piano di studi del corso di laurea in "psicologia dello sviluppo e dei processi educativi" con quello di "psicologia clinica, dello sviluppo e neuropsicologia" (che attualmente, da regolamento didattico, sembrerebbe non prevedere più la distinzione nei tre curricola). Il nostro ateneo comunque consente già dalla triennale, di scegliere molti esami tra un'ampia gamma di alternative così che ogni studente possa personalizzare il proprio percorso.
Ad ogni modo i due corsi di laurea hanno in comune i seguenti esami obbligatori:
- psicologia dello sviluppo cognitivo
- psicologia dello sviluppo e dei disturbi del linguaggio
- neuropsicologia dello sviluppo
Il corso in psicologia dello sviluppo prevede poi, i seguenti esami obbligatori (primo e secondo anno):
- psicologia dello sviluppo socio-affettivo
- pedagogia generale e organizzazione scolastica
- metodi di ricerca e valutazione in psicologia dello sviluppo
- psicologia della salute e interventi clinici in ambito sanitario
Il secondo corso invece prevede:
- analisi multivariata dei dati
- neuropsicologia
- psicologia clinica
- strumenti di valutazione della personalità
Esssenzialmente ogni corso di laurea prevede che vengano acquisiti 56 cfu in esami prestabiliti e i restanti tramite esami e laboratori scelti dallo studente. La differenza tra i due è che il secondo offre una gamma più ampia di esami tra cui scegliere, in quanto il primo sembra più pensato per lavorare nelle scuole.
Comunque so che la scelta del percorso non è vincolante per il successivo futuro professionale, ma volevo capire quale offre maggiori competenze nell'ambito di mio interesse.
La ringrazio per la Sua disponibilità,
ancora Cordiali Saluti
ho confrontato il piano di studi del corso di laurea in "psicologia dello sviluppo e dei processi educativi" con quello di "psicologia clinica, dello sviluppo e neuropsicologia" (che attualmente, da regolamento didattico, sembrerebbe non prevedere più la distinzione nei tre curricola). Il nostro ateneo comunque consente già dalla triennale, di scegliere molti esami tra un'ampia gamma di alternative così che ogni studente possa personalizzare il proprio percorso.
Ad ogni modo i due corsi di laurea hanno in comune i seguenti esami obbligatori:
- psicologia dello sviluppo cognitivo
- psicologia dello sviluppo e dei disturbi del linguaggio
- neuropsicologia dello sviluppo
Il corso in psicologia dello sviluppo prevede poi, i seguenti esami obbligatori (primo e secondo anno):
- psicologia dello sviluppo socio-affettivo
- pedagogia generale e organizzazione scolastica
- metodi di ricerca e valutazione in psicologia dello sviluppo
- psicologia della salute e interventi clinici in ambito sanitario
Il secondo corso invece prevede:
- analisi multivariata dei dati
- neuropsicologia
- psicologia clinica
- strumenti di valutazione della personalità
Esssenzialmente ogni corso di laurea prevede che vengano acquisiti 56 cfu in esami prestabiliti e i restanti tramite esami e laboratori scelti dallo studente. La differenza tra i due è che il secondo offre una gamma più ampia di esami tra cui scegliere, in quanto il primo sembra più pensato per lavorare nelle scuole.
Comunque so che la scelta del percorso non è vincolante per il successivo futuro professionale, ma volevo capire quale offre maggiori competenze nell'ambito di mio interesse.
La ringrazio per la Sua disponibilità,
ancora Cordiali Saluti
[#3]
Utente
La ringrazio per la Sua tempestività,
ho confrontato il piano di studi del corso di laurea in "psicologia dello sviluppo e dei processi educativi" con quello di "psicologia clinica, dello sviluppo e neuropsicologia" (che attualmente, da regolamento didattico, sembrerebbe non prevedere più la distinzione nei tre curricola). Il nostro ateneo comunque consente già dalla triennale, di scegliere molti esami tra un'ampia gamma di alternative così che ogni studente possa personalizzare il proprio percorso.
Ad ogni modo i due corsi di laurea hanno in comune i seguenti esami obbligatori:
- psicologia dello sviluppo cognitivo
- psicologia dello sviluppo e dei disturbi del linguaggio
- neuropsicologia dello sviluppo
Il corso in psicologia dello sviluppo prevede poi, i seguenti esami obbligatori (primo e secondo anno):
- psicologia dello sviluppo socio-affettivo
- pedagogia generale e organizzazione scolastica
- metodi di ricerca e valutazione in psicologia dello sviluppo
- psicologia della salute e interventi clinici in ambito sanitario
Il secondo corso invece prevede:
- analisi multivariata dei dati
- neuropsicologia
- psicologia clinica
- strumenti di valutazione della personalità
Esssenzialmente ogni corso di laurea prevede che vengano acquisiti 56 cfu in esami prestabiliti e i restanti tramite esami e laboratori scelti dallo studente. La differenza tra i due è che il secondo offre una gamma più ampia di esami tra cui scegliere, in quanto il primo sembra più pensato per lavorare nelle scuole.
Comunque so che la scelta del percorso non è vincolante per il successivo futuro professionale, ma volevo capire quale offre maggiori competenze nell'ambito di mio interesse.
La ringrazio per la Sua disponibilità,
ancora Cordiali Saluti
ho confrontato il piano di studi del corso di laurea in "psicologia dello sviluppo e dei processi educativi" con quello di "psicologia clinica, dello sviluppo e neuropsicologia" (che attualmente, da regolamento didattico, sembrerebbe non prevedere più la distinzione nei tre curricola). Il nostro ateneo comunque consente già dalla triennale, di scegliere molti esami tra un'ampia gamma di alternative così che ogni studente possa personalizzare il proprio percorso.
Ad ogni modo i due corsi di laurea hanno in comune i seguenti esami obbligatori:
- psicologia dello sviluppo cognitivo
- psicologia dello sviluppo e dei disturbi del linguaggio
- neuropsicologia dello sviluppo
Il corso in psicologia dello sviluppo prevede poi, i seguenti esami obbligatori (primo e secondo anno):
- psicologia dello sviluppo socio-affettivo
- pedagogia generale e organizzazione scolastica
- metodi di ricerca e valutazione in psicologia dello sviluppo
- psicologia della salute e interventi clinici in ambito sanitario
Il secondo corso invece prevede:
- analisi multivariata dei dati
- neuropsicologia
- psicologia clinica
- strumenti di valutazione della personalità
Esssenzialmente ogni corso di laurea prevede che vengano acquisiti 56 cfu in esami prestabiliti e i restanti tramite esami e laboratori scelti dallo studente. La differenza tra i due è che il secondo offre una gamma più ampia di esami tra cui scegliere, in quanto il primo sembra più pensato per lavorare nelle scuole.
Comunque so che la scelta del percorso non è vincolante per il successivo futuro professionale, ma volevo capire quale offre maggiori competenze nell'ambito di mio interesse.
La ringrazio per la Sua disponibilità,
ancora Cordiali Saluti
[#4]
Gentile ragazza, in realtà per lavorare nelle scuole (ma i fondi ci sono? ^___^) possono esserti molto utili esami quali analisi dei dati, perchè non è infrequente somministrare questionari e poi dover elaborare i dati (utilizzo ad es di SPSS), ma anche la psicologia della salute, per quanto riguarda in particolare la promozione della salute e la prevenzione.
Ma, se ho capito bene, ciò che ti interessa davvero è un lavoro da psicologo clinico e probabilmente il secondo corso è più vicino, anche se non più completo, nè migliore.
Ribadisco: per svolgere il lavoro che hai in mente di fare, la scelta del corso è marginale. In base alla mia esperienza, per lavorare in quei contesti, dopo la laurea e l'abilitazione professionale è addirittura *indispensabile* (nel senso che non si riesce a lavorare in quei contesti senza una adeguata formazione) una formazione in psicoterapia.
Infatti, anche se non necessaria da un punto di vista formale, la complessità e le dinamiche di tali ambienti sono tali che bisogna essere clinici molto molto bravi e preparati.
In bocca al lupo per i tuoi studi,
Ma, se ho capito bene, ciò che ti interessa davvero è un lavoro da psicologo clinico e probabilmente il secondo corso è più vicino, anche se non più completo, nè migliore.
Ribadisco: per svolgere il lavoro che hai in mente di fare, la scelta del corso è marginale. In base alla mia esperienza, per lavorare in quei contesti, dopo la laurea e l'abilitazione professionale è addirittura *indispensabile* (nel senso che non si riesce a lavorare in quei contesti senza una adeguata formazione) una formazione in psicoterapia.
Infatti, anche se non necessaria da un punto di vista formale, la complessità e le dinamiche di tali ambienti sono tali che bisogna essere clinici molto molto bravi e preparati.
In bocca al lupo per i tuoi studi,
[#6]
Cara futura collega,
posso chiederti quale università frequenti e quali esami hai scelto fra quelli che potevi selezionare?
La solidità e serietà della formazione universitaria è a mio parere indispensabile per non cadere successivamente nel tranello della "formazione perpetua", effettuata con l'idea di non essere mai abbastanza preparati per lavorare in un certo ambito.
Tieni conto che dopo l'EdS dovrai muoverti per lo più nella direzione dell'autopromozione, perchè le possibilità di assunzione da parte di terzi sono scarsissime, e in quest'ottica sarà fondamentale la fiducia in te stessa e nelle tue capacità.
Dal mio punto di vista quello che può davvero servirti - indipendentemente dall'indirizzo che sceglierai - è un percorso individuale di psicoterapia o comunque di conoscenza di te stessa, che ti darà la sicurezza necessaria per occuparti di altre persone in qualunque contesto tu lo farai.
Se non lo hai già iniziato ti consiglio caldamente di farlo.
posso chiederti quale università frequenti e quali esami hai scelto fra quelli che potevi selezionare?
La solidità e serietà della formazione universitaria è a mio parere indispensabile per non cadere successivamente nel tranello della "formazione perpetua", effettuata con l'idea di non essere mai abbastanza preparati per lavorare in un certo ambito.
Tieni conto che dopo l'EdS dovrai muoverti per lo più nella direzione dell'autopromozione, perchè le possibilità di assunzione da parte di terzi sono scarsissime, e in quest'ottica sarà fondamentale la fiducia in te stessa e nelle tue capacità.
Dal mio punto di vista quello che può davvero servirti - indipendentemente dall'indirizzo che sceglierai - è un percorso individuale di psicoterapia o comunque di conoscenza di te stessa, che ti darà la sicurezza necessaria per occuparti di altre persone in qualunque contesto tu lo farai.
Se non lo hai già iniziato ti consiglio caldamente di farlo.
[#7]
Utente
Gentile dott.ssa Flavia Massaro,
ho scelto e sostenuto al secondo anno l'esame di filosofia della mente, della logica e delle lingue naturali (l'alternativa era filosofia della scienza) e i laboratori di:
- metodi di valutazione dell'intelligenza verbale e non verbale in età evolutiva
- ciclo di incontri professione psicologo
- metodi di analisi della produzione testuale e discorsiva.
Per il terzo anno invece ho scelto i seguenti esami:
- psicologia giuridica
- psicologia del ciclo di vita
- psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari
- psicologia dell'educazione e dei processi di apprendimento
- tecniche del colloquio
- fattori di rischio e protezione nella formazione della personalità
e il laboratorio di metodi diagnostici.
Frequento l'università degli studi di Milano Bicocca.
Per quanto sia consapevole dell'utilità della psicoterapia personale, non ho al momento iniziato un percorso. La psicoterapia costa parecchio e il lavoro che faccio nel tempo a disposizione (dal momento che frequento le lezioni) non mi consentirebbe di pagarmela.
La ringrazio per la Sua attenzione,
cordiali saluti
ho scelto e sostenuto al secondo anno l'esame di filosofia della mente, della logica e delle lingue naturali (l'alternativa era filosofia della scienza) e i laboratori di:
- metodi di valutazione dell'intelligenza verbale e non verbale in età evolutiva
- ciclo di incontri professione psicologo
- metodi di analisi della produzione testuale e discorsiva.
Per il terzo anno invece ho scelto i seguenti esami:
- psicologia giuridica
- psicologia del ciclo di vita
- psicodinamica dello sviluppo e delle relazioni familiari
- psicologia dell'educazione e dei processi di apprendimento
- tecniche del colloquio
- fattori di rischio e protezione nella formazione della personalità
e il laboratorio di metodi diagnostici.
Frequento l'università degli studi di Milano Bicocca.
Per quanto sia consapevole dell'utilità della psicoterapia personale, non ho al momento iniziato un percorso. La psicoterapia costa parecchio e il lavoro che faccio nel tempo a disposizione (dal momento che frequento le lezioni) non mi consentirebbe di pagarmela.
La ringrazio per la Sua attenzione,
cordiali saluti
[#8]
Mi sembrano buone scelte, che ti consentono di avere una certa preparazione anche nell'ambito di interesse che ci hai indicato.
Secondo me sarebbe preferibile l'indirizzo di Sviluppo, ma anche quello di Clinica ti sarebbe utile perchè approfondisce la Neuropsicologia.
Secondo me sarebbe preferibile l'indirizzo di Sviluppo, ma anche quello di Clinica ti sarebbe utile perchè approfondisce la Neuropsicologia.
[#10]
Come studentessa di Psicologia hai già un'idea di quali orientamenti teorici e psicoterapeutici esistono: puoi scegliere quello che senti più vicino alla tua sensibilità, dopo aver fatto il punto e stabilito se hai o meno dei particolari sintomi o delle difficoltà specifiche (in assenza delle quali fatico a parlare di "psicoterapia", perchè non ci sarebbe niente da curare...).
Nel caso tu stia considerando l'idea di frequentare anche una scuola di psicoterapia potresti comunque scegliere uno psicoterapeuta dell'orientamento che ti interessa, anche per capire come lavora e informandoti prima sulla richiesta o meno da parte di quella particolare scuola di sottoporti ad una psicoterapia didattica con uno psicoterapeuta di quel preciso orientamento.
Nel caso tu stia considerando l'idea di frequentare anche una scuola di psicoterapia potresti comunque scegliere uno psicoterapeuta dell'orientamento che ti interessa, anche per capire come lavora e informandoti prima sulla richiesta o meno da parte di quella particolare scuola di sottoporti ad una psicoterapia didattica con uno psicoterapeuta di quel preciso orientamento.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.2k visite dal 05/09/2011.
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