Ansia pre-partenza
Buon giorno Dott.ri,
Sono un ragazzo di 20 anni, che ha sempre fatto una vita tranquilla, amici, tanto sport (ciclismo) e in famiglia tutto bene.
Sono sempre stato un tipo molto sensibile e ansioso, ma ciò diciamo che non mi ha mai compromesso la mia vita. Solo in un occasione, quando a 13 anni scoprì di avere le extrasistole andai in panico. Poi, siccome ormai i sintomi li ho imparati a conoscere, ora ci convivo assolutamente benissimo e non mi preoccupano piu anche perchè ho fatto gli accertamenti del caso.
Arrivo all'oggetto della mia domanda. ANSIA da pre-partenza! Questo sabato che verrà partirò per l'Australia, senza una data di ritorno, in quanto ho deciso di dare una svolta alla mia vita e andrò li a fare un esperienza di vita, imparando l'inglese e a lavorare.
E' una cosa che ho sempre desiderato di fare e, siccome adesso era il momento giusto, ho deciso di partire.
Il problema è che per tutta l'estate non vedevo l'ora di questo giorno, mentre adeesso, da 3 giorni circa, continuo ad essere agitato!!! Batticuore, stringimento di stomaco, ecc.. e il fatto è che io non voglio farmelo venire, ma la mia mente è come se andasse contro corrente e mi va a sommare le mie preoccupazioni di non "riuscire" in quella terra laggiu, lontano da amici, parenti e di non riuscire a cavarmela da solo. Prima invece, ero talmente carico, che questa ansia nemmeno esistiva.
Insomma, la mia mente accumula, e io non riesco a stopparla. Mi faccio mille pensieri e mi agito..Mancano solo 5 giorni ormai, e spero di riuscire a concentrarmi e a scacciare questa cosa, perchè non sto neanche bene fisicamente.
Cosa mi consigliate?? Vi ringrazio per l'attenzione, e spero in un Vostro aiuto..
Sono un ragazzo di 20 anni, che ha sempre fatto una vita tranquilla, amici, tanto sport (ciclismo) e in famiglia tutto bene.
Sono sempre stato un tipo molto sensibile e ansioso, ma ciò diciamo che non mi ha mai compromesso la mia vita. Solo in un occasione, quando a 13 anni scoprì di avere le extrasistole andai in panico. Poi, siccome ormai i sintomi li ho imparati a conoscere, ora ci convivo assolutamente benissimo e non mi preoccupano piu anche perchè ho fatto gli accertamenti del caso.
Arrivo all'oggetto della mia domanda. ANSIA da pre-partenza! Questo sabato che verrà partirò per l'Australia, senza una data di ritorno, in quanto ho deciso di dare una svolta alla mia vita e andrò li a fare un esperienza di vita, imparando l'inglese e a lavorare.
E' una cosa che ho sempre desiderato di fare e, siccome adesso era il momento giusto, ho deciso di partire.
Il problema è che per tutta l'estate non vedevo l'ora di questo giorno, mentre adeesso, da 3 giorni circa, continuo ad essere agitato!!! Batticuore, stringimento di stomaco, ecc.. e il fatto è che io non voglio farmelo venire, ma la mia mente è come se andasse contro corrente e mi va a sommare le mie preoccupazioni di non "riuscire" in quella terra laggiu, lontano da amici, parenti e di non riuscire a cavarmela da solo. Prima invece, ero talmente carico, che questa ansia nemmeno esistiva.
Insomma, la mia mente accumula, e io non riesco a stopparla. Mi faccio mille pensieri e mi agito..Mancano solo 5 giorni ormai, e spero di riuscire a concentrarmi e a scacciare questa cosa, perchè non sto neanche bene fisicamente.
Cosa mi consigliate?? Vi ringrazio per l'attenzione, e spero in un Vostro aiuto..
[#1]
Gentile Utente,
mi sembra che la sua agitazione all'avvicinarsi del momento della partenza per un'esperienza così importante sia del tutto naturale. Sarebbe strano se non fosse così.
Probabilmente nel corso dell'estate lei ha pensato ed immaginato i lati belli e interessanti di questa sua decisione; ora che si sta materializzando, i suoi pensieri si concentrano anche sugli aspetti più problematici.
Questo è un meccanismo cognitivo naturale, che ci permette di focalizzare meglio tutti gli aspetti della scelta che si sta intraprendendo e i relativi problemi, in modo da risolverli e non ritrovarsi impreparati.
La conseguenza, anche fisiologica, è una sensazione di agitazione.
Mi sembra, però, che lei, che si descrive sensibile e ansioso, abbia anche imparato, nel corso della sua vita, a gestire i momenti di ansia, attivando le risorse utili a risolverli.
Un saluto e buon viaggio.
mi sembra che la sua agitazione all'avvicinarsi del momento della partenza per un'esperienza così importante sia del tutto naturale. Sarebbe strano se non fosse così.
Probabilmente nel corso dell'estate lei ha pensato ed immaginato i lati belli e interessanti di questa sua decisione; ora che si sta materializzando, i suoi pensieri si concentrano anche sugli aspetti più problematici.
Questo è un meccanismo cognitivo naturale, che ci permette di focalizzare meglio tutti gli aspetti della scelta che si sta intraprendendo e i relativi problemi, in modo da risolverli e non ritrovarsi impreparati.
La conseguenza, anche fisiologica, è una sensazione di agitazione.
Mi sembra, però, che lei, che si descrive sensibile e ansioso, abbia anche imparato, nel corso della sua vita, a gestire i momenti di ansia, attivando le risorse utili a risolverli.
Un saluto e buon viaggio.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#2]
Dici di essere ansioso da sempre, ma durante questo tempo ti sei mai rivolto a uno psicologo psicoterapeuta di persona e fatto visite mediche, o hai cercato di far fronte al tuo problema da solo?
>>> Poi, siccome ormai i sintomi li ho imparati a conoscere, ora ci convivo assolutamente benissimo e non mi preoccupano piu anche perchè ho fatto gli accertamenti del caso.
>>>
Sempre di ansia si tratta. La paura per il cuore e l'ansia per la partenza vengono dallo stesso posto. L'ansia è nota per mutare forma e ripresentarsi nel tempo in modi sempre diversi, perciò finché non viene affrontata una volta per tutte nella maniera adeguata, ossia con l'aiuto dello specialista, il rischio è illudersi di aver fatto progressi mentre si sta solo girando in tondo.
Da qui non si può consigliarti nulla direttamente, ci vogliono visite e colloqui di persona.
Cordiali saluti
>>> Poi, siccome ormai i sintomi li ho imparati a conoscere, ora ci convivo assolutamente benissimo e non mi preoccupano piu anche perchè ho fatto gli accertamenti del caso.
>>>
Sempre di ansia si tratta. La paura per il cuore e l'ansia per la partenza vengono dallo stesso posto. L'ansia è nota per mutare forma e ripresentarsi nel tempo in modi sempre diversi, perciò finché non viene affrontata una volta per tutte nella maniera adeguata, ossia con l'aiuto dello specialista, il rischio è illudersi di aver fatto progressi mentre si sta solo girando in tondo.
Da qui non si può consigliarti nulla direttamente, ci vogliono visite e colloqui di persona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Gent.le ragazzo,
concordo con il dr. Cattelan, l'ansia che avverte deriva dalla consapevolezza che sta per affrontare un'esperienza importante che simbolicamente ha molti significati:
-distacco dalla famiglia
- allontanamento dagli amici
- imprevedibilità delle situazioni che possono verificarsi
- necessità di contare sulle proprie risorse
- paura di "fallire" nell'apprendimento dell'inglese, nella ricerca di un lavoro
ecc.
rifiutando la sua ansia sta chiedendo a sé stesso l'impossibile, cioè di non avere un coinvolgimento emozionale che è fisiologico in questo momento, provi a focalizzarsi sulle motivazioni della sua scelta e accolga le sue emozioni come espressione della sua umanità considerandole come una fase del processo non come un ostacolo ad esso.
concordo con il dr. Cattelan, l'ansia che avverte deriva dalla consapevolezza che sta per affrontare un'esperienza importante che simbolicamente ha molti significati:
-distacco dalla famiglia
- allontanamento dagli amici
- imprevedibilità delle situazioni che possono verificarsi
- necessità di contare sulle proprie risorse
- paura di "fallire" nell'apprendimento dell'inglese, nella ricerca di un lavoro
ecc.
rifiutando la sua ansia sta chiedendo a sé stesso l'impossibile, cioè di non avere un coinvolgimento emozionale che è fisiologico in questo momento, provi a focalizzarsi sulle motivazioni della sua scelta e accolga le sue emozioni come espressione della sua umanità considerandole come una fase del processo non come un ostacolo ad esso.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#6]
Utente
@Dott.ssa Camplone, credo che lei abbia colto nel segno in tutto. E' solo che non è semplice perchè la mente guarda con piu facilità al fallimento, e non so come mai.. e devo concentrarmi e rilassarmi per distrarla. Mentre fino a qualche tempo fa, che la partenza non era vicina, ero tranquillissimo e felice.
@dott. Santocito: mi scusi, magari mi sono espresso male, volevo sapere il vostro parere sulla mia situazione ed avevo capito dalle sue righe che l'unico metodo per farsi passare l'ansia e andare dallo psicologo, e che da solo uno non ce la farebbe..
@dott. Santocito: mi scusi, magari mi sono espresso male, volevo sapere il vostro parere sulla mia situazione ed avevo capito dalle sue righe che l'unico metodo per farsi passare l'ansia e andare dallo psicologo, e che da solo uno non ce la farebbe..
[#7]
No, da soli ci si può anche fare, ma il punto è: da quanto tempo va avanti il tentativo, senza risultati conclusivi? I problemi psicologici come l'ansia, se si vuol provare a risolverli da soli, o si risolvono in un tempo ragionevolmente breve (si parla di mesi, non certo "da sempre") oppure è evidente che ci vuole lo specialista.
Ma del resto sei in buona compagnia, la maggioranza degli utenti ansiosi che ci scrive lo fa proprio per questo: perché non intende affatto farsi aiutare e s'illude che interpellare a distanza uno psicologo senza andarci sia la stessa cosa. Purtroppo, però, non è così.
Anzi, è vero che la maggior parte delle volte la riluttanza a farsi aiutare fa parte del problema, cioè dell'ansia. Quindi più a lungo si cerca di far da sé senza riuscirci, più si sta confermando a se stessi d'avere un problema. E chiaramente, più a lungo dura la tentata soluzione fallimentare, più i sintomi si radicano e si strutturano e diventano meno facili da eliminare...
>>> E' solo che non è semplice perchè la mente guarda con piu facilità al fallimento, e non so come mai..
>>>
Una spiegazione più semplice dell'ansia è che non occorre alcuna spiegazione. Spesso gli utenti ci implorano di dir loro "perché", "come mai", sulla premessa (erronea) che sapendolo, conoscendone le cause, riuscirebbero a eliminare il problema da soli. E come vedi si torna al punto di partenza.
Spesso non c'è un perché all'ansia che valga la pena indagare. L'ansia è la miglior giustificazione di se stessa e una volta risolta, ci si rende conto che tutte le domande che ci si facevano erano tempo perso.
Ma ovviamente, se senti che da solo ce la farai, continua pure.
Cordiali saluti
Ma del resto sei in buona compagnia, la maggioranza degli utenti ansiosi che ci scrive lo fa proprio per questo: perché non intende affatto farsi aiutare e s'illude che interpellare a distanza uno psicologo senza andarci sia la stessa cosa. Purtroppo, però, non è così.
Anzi, è vero che la maggior parte delle volte la riluttanza a farsi aiutare fa parte del problema, cioè dell'ansia. Quindi più a lungo si cerca di far da sé senza riuscirci, più si sta confermando a se stessi d'avere un problema. E chiaramente, più a lungo dura la tentata soluzione fallimentare, più i sintomi si radicano e si strutturano e diventano meno facili da eliminare...
>>> E' solo che non è semplice perchè la mente guarda con piu facilità al fallimento, e non so come mai..
>>>
Una spiegazione più semplice dell'ansia è che non occorre alcuna spiegazione. Spesso gli utenti ci implorano di dir loro "perché", "come mai", sulla premessa (erronea) che sapendolo, conoscendone le cause, riuscirebbero a eliminare il problema da soli. E come vedi si torna al punto di partenza.
Spesso non c'è un perché all'ansia che valga la pena indagare. L'ansia è la miglior giustificazione di se stessa e una volta risolta, ci si rende conto che tutte le domande che ci si facevano erano tempo perso.
Ma ovviamente, se senti che da solo ce la farai, continua pure.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.6k visite dal 05/09/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.