Lo psicoterapeuta che mi racconta la sua vita
Cari dottori,
Il mio psicoterapeuta è molto alla mano...forse troppo. Le nostre sedute la stragrande maggior parte delle volte constano in una bella chiacchierata dove parliamo di politica, hobby e in generale di quello con cui si parlerebbe con un conoscente al bar.
L'ultima seduta è stata così "assurda" che quasi mi aspettavo non mi facesse pagare: ha parlato solo lui degli affari suoi! Mi chiedo, è una trovata psicologica che dovrebbe avere qualche risvolto positivo sulla mia situazione? Un modo per entrare in confidenza? Oltrettutto non sono una paziente ostinatamente muta, anzi, gli racconto tutto. Insomma, è un particolare tipo di psicoterapia?
Vi ringrazio in anticipo
Il mio psicoterapeuta è molto alla mano...forse troppo. Le nostre sedute la stragrande maggior parte delle volte constano in una bella chiacchierata dove parliamo di politica, hobby e in generale di quello con cui si parlerebbe con un conoscente al bar.
L'ultima seduta è stata così "assurda" che quasi mi aspettavo non mi facesse pagare: ha parlato solo lui degli affari suoi! Mi chiedo, è una trovata psicologica che dovrebbe avere qualche risvolto positivo sulla mia situazione? Un modo per entrare in confidenza? Oltrettutto non sono una paziente ostinatamente muta, anzi, gli racconto tutto. Insomma, è un particolare tipo di psicoterapia?
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gent.le ragazza,
ho letto anche la sua precedente richiesta nella quale riferisce di essere seguita da uno psichiatra-psicoterapeuta ed esprimeva dubbi e perplessità sull'efficacia della terapia farmacologica,ai quali ora si aggiungono perplessità sull'andamento della psicoterapia.
E' evidente che non possiamo giudicare l'operato di un collega attraverso una consulenza on line, quindi la cosa migliore è parlarne direttamente con lui e se le risposte non saranno soddisfacenti, la invito a prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi ad un altro specialista (psichiatra per la terapia farmacologica e psicologo-psicoterapeuta per la psicoterapia).
ho letto anche la sua precedente richiesta nella quale riferisce di essere seguita da uno psichiatra-psicoterapeuta ed esprimeva dubbi e perplessità sull'efficacia della terapia farmacologica,ai quali ora si aggiungono perplessità sull'andamento della psicoterapia.
E' evidente che non possiamo giudicare l'operato di un collega attraverso una consulenza on line, quindi la cosa migliore è parlarne direttamente con lui e se le risposte non saranno soddisfacenti, la invito a prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi ad un altro specialista (psichiatra per la terapia farmacologica e psicologo-psicoterapeuta per la psicoterapia).
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza,
alle indicazioni della Collega mi permetto di aggiungere solo che una seduta
"così "assurda" che quasi mi aspettavo non mi facesse pagare: ha parlato solo lui degli affari suoi!"
meritava un'immediata replica da parte Sua, dal momento che
"...non sono una paziente ostinatamente muta, anzi, gli racconto tutto".
Lo psicoterapeuta può essere "alla mano"; per alcuni aspetti (ad es, il tipo di linguaggio condiviso) va bene, ma lavora fianco a fianco col paziente per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Lei sente che il tipo di lavoro terapeutico fatto fin qui non segue questa strada?
alle indicazioni della Collega mi permetto di aggiungere solo che una seduta
"così "assurda" che quasi mi aspettavo non mi facesse pagare: ha parlato solo lui degli affari suoi!"
meritava un'immediata replica da parte Sua, dal momento che
"...non sono una paziente ostinatamente muta, anzi, gli racconto tutto".
Lo psicoterapeuta può essere "alla mano"; per alcuni aspetti (ad es, il tipo di linguaggio condiviso) va bene, ma lavora fianco a fianco col paziente per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Lei sente che il tipo di lavoro terapeutico fatto fin qui non segue questa strada?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Gentili dottoresse, innanzitutto vi ringrazio per le vostre risposte.
Il fatto è che proprio non capisco che tipo di lavoro stiamo facendo; non ho termini di paragone con altri psicoterapeuti perché mi ha sempre seguita lui, per questo vi chiedevo chiarimenti. Nei primi periodi della terapia si è dedicato all'interpretazione dei sogni -pratica che personalmente trovo sterile, infatti così è stato-, poi l'abbiamo accantonata e da circa un anno stiamo procedendo con questi colloqui di cui vi riferivo.
Malgrado sia una gran chiacchierona mi sentirei veramente a disagio a contestare palesemente il dottore, come mi consigliereste di affrontare l'argomento?
Il fatto è che proprio non capisco che tipo di lavoro stiamo facendo; non ho termini di paragone con altri psicoterapeuti perché mi ha sempre seguita lui, per questo vi chiedevo chiarimenti. Nei primi periodi della terapia si è dedicato all'interpretazione dei sogni -pratica che personalmente trovo sterile, infatti così è stato-, poi l'abbiamo accantonata e da circa un anno stiamo procedendo con questi colloqui di cui vi riferivo.
Malgrado sia una gran chiacchierona mi sentirei veramente a disagio a contestare palesemente il dottore, come mi consigliereste di affrontare l'argomento?
[#4]
Gent.le ragazza,
in psicoterapia il cliente ha tutto il diritto di esprimere dubbi e perplessità se ritiene che il percorso non si stia rivelando efficace, non a caso utilizza l'espressione "chiaccherare" ,vuol dire che i contenuti emersi durante i colloqui non sono significativi allora che senso ha continuare?
Un modo per affrontare l'argomento potrebbe essere quello di esprimere l'esigenza di fare un bilancio del percorso fatto finora dal suo punto di vista e, in base agli aspetti che lei evidenzierà, chiedere allo specialista di confrontarsi con lei.
in psicoterapia il cliente ha tutto il diritto di esprimere dubbi e perplessità se ritiene che il percorso non si stia rivelando efficace, non a caso utilizza l'espressione "chiaccherare" ,vuol dire che i contenuti emersi durante i colloqui non sono significativi allora che senso ha continuare?
Un modo per affrontare l'argomento potrebbe essere quello di esprimere l'esigenza di fare un bilancio del percorso fatto finora dal suo punto di vista e, in base agli aspetti che lei evidenzierà, chiedere allo specialista di confrontarsi con lei.
[#5]
Gentile Utente,
l'unica strategia valida e risolutiva di un andamento terapeutico che non la soddisfa , è quella di parlare direttamente con il suo terapeuta, chiedendo cosa state facendo, verso quali obiettivi sta vertendo il lavoro terapeutico e, soprattutto cosa non la soddisfa.
Spesso i momenti di stallo della psicoterapia, vertono poi verso nuove allenaze terapeutiche valide ed importanti.
Saluti
l'unica strategia valida e risolutiva di un andamento terapeutico che non la soddisfa , è quella di parlare direttamente con il suo terapeuta, chiedendo cosa state facendo, verso quali obiettivi sta vertendo il lavoro terapeutico e, soprattutto cosa non la soddisfa.
Spesso i momenti di stallo della psicoterapia, vertono poi verso nuove allenaze terapeutiche valide ed importanti.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
>>> Il fatto è che proprio non capisco che tipo di lavoro stiamo facendo
>>>
In questo caso la cosa più sensata è chiederlo direttamente a lui.
Può darsi che il suo psicoterapeuta abbia in mente una strategia, ma noi non possiamo saperlo non conoscendo né lei né lui. Parlare del più e del meno ci può stare, saltuariamente, ma se le chiacchiere occupano l'intera seduta, senza discutere il merito del problema che l'ha portata là, e per di più la cosa si ripete, credo sia appropriato un chiarimento.
Cordiali saluti
>>>
In questo caso la cosa più sensata è chiederlo direttamente a lui.
Può darsi che il suo psicoterapeuta abbia in mente una strategia, ma noi non possiamo saperlo non conoscendo né lei né lui. Parlare del più e del meno ci può stare, saltuariamente, ma se le chiacchiere occupano l'intera seduta, senza discutere il merito del problema che l'ha portata là, e per di più la cosa si ripete, credo sia appropriato un chiarimento.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Gentile ragazza, concordo pienamente con la Collega Camplone.
Dal momento che Lei è in cura da due anni e che i "risultati" tardano ad arrivare, varrebbe la pena cominciare a pensare di cambiare specialista.
Un cordiale saluto,
Dal momento che Lei è in cura da due anni e che i "risultati" tardano ad arrivare, varrebbe la pena cominciare a pensare di cambiare specialista.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 04/09/2011.
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