Stress insopportabile..

Buone sera,sono un ragazzo che per la sua età ha troppe responsabilità e che è dovuto crescere troppo in fretta,fare un salto da ragazzo a uomo maturo in poco tempo:la mia storia sembra un inferno,ho perso entrambi i genitori,ho una sorella che ha avuto ed in parte continua ad avere problemi psichici(anoressia,tentati suicidi etc, in cura da uno pscichiatra)con cui non vado daccordo,che fugge da ogni responsabilità sovraccaricando me nonostante sia maggiore.Lavoro,non ho più una ragazza,devo gestire un importante patrimonio con tanti problemi ed ostruzioni legate a mia sorella che per rispetto di mia mamma non voglio comunque abbandonare,non sarebbe in grado di fare le mosse giustee anche se ritengo che sia autosufficiente prende decisioni stupide o non prende in considerazione molte cose importanti.Insomma da per scontati tutti i diritti e non vuole doveri..Ho molti pensieri per la testa mischiati a rabbia che ancora non si è trasformata in violenza ma delle volte c'è mancato poco.Da un pò di tempo capita che non riesca più a rilassarmi,come se fossi in costante stato di allerta,di non riuscire più a staccare la spina del cervello.I pensieri mi assillano e non mi danno tregua,negli ultimi giorni anche per delle piccole cose ho una grande dispersione di energie mentali..come se appena innescassi un pensiero(a volte lo fanno da soli) non riuscissi più a scacciarlo via per poi affrontare il problema nel momento giusto.
Ho paura che mi stia andando in pappa il cervello,ho usato anche thc e alcol per cercare di rilassarmi in momenti di vera disperazione ma ho dovuto abbandonare in quanto ho capito che le cose sarebbero andate peggio(dipendenza soldibuttati via tolleranza etc)..la mia fonte più grande di preoccupazione è il fatto di sapere di non poter crollare di non avere una persona che mi ami veramente e senza condizioni,che mi possa proteggere in caso di una mia crisi visto che ci sono appena entrato e non so come va a finire.Preoccupazioni per tutto..ciò che possiedo quasi mi possiede e non viceversa..Allora la mia domanda era la seguente come posso fare a rilassarmi??ad indurre un rilassamento naturale senza aiuto di sostanze ne psicofarmaci?ho letto molte cose online ma che non funzionano almeno con me almeno per questa xondizione.Coosa fareste se vi trovaste in questo stato,lasciando perdere la psichiatria che a wquanto ne so è una strada senza uscita?Qualcuno di voi è capace di aiutarmi a darmi ualche suggerimento pratico e concreto senza dire rivolgiti rivolgiti...scusate se mi sono dilungato troppo..per essere il più chiaro possibile.Vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"la mia fonte più grande di preoccupazione è il fatto di sapere di non poter crollare"


Gent.le ragazzo,
resistere o crollare, questo è un modo rigido di rappresentare la propria esperienza, in realtà la modalità intermedia l'ha già individuata: chiedere aiuto, lo ha fatto attraverso la richiesta di indicazioni concrete una sorta di "istruzioni per l'uso" come molti utenti fanno in questi sito.
Allora mi permetta di farle una domanda: è disposto a condividere il suo vissuto con un interlocutore qualificato che possa aiutarla ad individuare criteri funzionali in base ai quali orientare le sue scelte? Se la risposta è no, allora farà una gara di resistenza tirando la corda fino a spezzarla... ma tutto questo può essere evitato.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentilissima dottoressa, il mio vissuto farebbe star male il mio interlocutore solo a sentire..certo che si(ma solo psicologi)...anche se il mio sbagliato senso dell'orgoglio opporrà qualche resistenza.Non ho chiesto terapie farmacologiche online..solo qualche tecnica che mi possa aiutare a prendere un pò di forze per potermi far aiutare..attualmente sono in economia di energie mentali..non ne ho persino per farmi aiutare,non farei qualcos altro.E' un cane che si morde la coda....in questo momento Lei può suggerirmi qualcosa che forse a me sfugge?Grazie
[#3]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Facciamo un po' di chiarezza:

- l'amico che prova SIMPATIA per lei, può immedesimarsi attraverso un processo di contagio emotivo ascoltando la sua esperienza, ma lo psicologo-psicoterapeuta ( che ha affrontato una formazione non solo teorica ma anche esperienziale nella quale ha imparato a restare in contatto con il proprio mondo interiore senza confonderlo con quello del cliente), avrà una COMPRENSIONE EMPATICA che gli consente di percepire la realtà dal suo punto di vista "come se" fosse il proprio SENZA MAI DIMENTICARE che non è il proprio.
Di tutto questo però, è necessario fare esperienza diretta all'interno della relazione terapeutica per comprenderne l'efficacia in termini di recupero del potere personale, quindi non si accontenti di questa sintesi che sacrifica la complessità del processo.

- riguardo alle sue energie mentali, comprendo la sensazione di essere "in debito d'ossigeno" che tuttavia non le ha impedito di scriverci, allora è possibile che si tratti del tentativo di trovare una "scorciatoia ", di qui la richiesta di tecniche che, se venisse accettata, rappresenterebbe una "maschera per l'ossigeno" inutile dal momento che lei è dotato di due "polmoni.
[#4]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Sensazione,debito d'ossigeno,scorciatoia,maschera d'ossigeno,due polmoni..non riusciva ad elaborare una metafora più intelligente?Parla solo di se stessa?Sono molto più impietoso di lei purtroppo..e non per deformazione professionale .Dalle ultime sei righe capisco solo che Lei non può aiutare nessuno in quanto sicuramente avrà raggiunto la dimensione del buddha ma molto probabilmente solo in circonferenza.Quindi sono stato anche sfortunato a beccare proprio Lei!Ma..grazie lo stesso
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

non credo che lei si aspetti davvero una soluzione concreta e definitiva da un consulto anonimo online: possiamo darle delle idee, degli spunti, dei suggerimenti, ma non certo una soluzione.
Sarebbe scorretto farglielo credere, perchè la mancata conoscenza diretta dell'interlocutore non permette di intervenire in maniera risolutiva e adeguata al caso.

Per questo la invito a comprendere quello che la Collega le ha scritto, e che non posso che condividere: se non si rivolgerà di persona ad un professionista che la possa aiutare non risolverà nulla.
Su questo bisogna essere chiari.

Se le interessa imparare una "tecnica" per abbattere lo stress e la tensione posso indicarle il Training Autogeno, ma anche in questo caso deve rivolgersi ad uno psicologo che glielo insegni (dopo aver valutato la sua situazione ed aver posto un'eventuale diagnosi).
La invito sicuramente a farlo, prima di accumulare ulteriore tensione che può solo far peggiorare le cose, tanto più se sente di avere anche la responsabilità di sua sorella.

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Lei sta ponendo la domanda sbagliata anche se con le migliori intenzioni. Uscire dalle sensazioni che ha descritto, dall'ansia, dal senso di oppressione non significa rilassarsi, sfogarsi, calmarsi o sedarsi, significa imparare a vedere le cose da una prospettiva diversa. Ma questo non si può ottenere con il "consiglio magico" o la tecnica imparata per email, si ottiene solo facendo e provando cose e sensazioni diverse. E quando non si riesce a farlo da soli, l'unica alternativa è lasciarsi aiutare da chi lo fa per mestiere. La persona davvero intelligente è quella che quando ha bisogno d'aiuto lo chiede.

>>> il mio vissuto farebbe star male il mio interlocutore solo a sentire..certo che si(ma solo psicologi)...anche se il mio sbagliato senso dell'orgoglio opporrà qualche resistenza.
>>>

Lei sta sottovalutando o fraintendendo il lavoro dello psicologo. Se uno psicologo si sentisse male a sentire ciò che la gente gli racconta (e le posso assicurare che di racconti ne sentiamo di ben peggiori del suo) sarebbe come un chirurgo che svenisse alla vista del sangue.

Piuttosto la sua razionalizzazione è probabile che copra altri motivi per i quali non vuole cercare aiuto, e non è detto si tratti di orgoglio.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ok..cercherò di farmi aiutare con la speranza di non imbattermi in individui della stessa natura della vostra collega..con bontà e gentilezza spesso le cose vanno megli ma evidentemente la vostra collega non ne è a conoscienza.Dipende da come si dicono le cose soprattutto le ovvietà:ovvietà con presunzione ed arroganza peggiorano solo le cose e la fiducia verso la vostra categoria.Quindi ringrazio la dott.ssa Massaro ed il dott Santocinto per aver provato almeno a rispondermi.SALUTI
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