Sconforto totale=depressione

gentili psicologi buonasera...vorrei 2 parole da parete vostra...da 3-4 anni soffro di depressione,suppongo endogena,dato che faccio una vita normale e non mi manca niente,associata ad ansia con dispnea,inoltre soffro di reflusso biliare,quindi mangio poco,leggero e devo prendere farmaci a vita(omeprezolo-levobren)..ma questo penso centri poco...
i miei sintomi depressivi sono:
1 fobia sociale
2 umore depresso e senso di oppressione
3 netto senso di inferiorità e mancanza di orgoglio
4 angoscia e ansia
5 demotivazione pressante e continua
6 debolezza psico-fisica e movimenti rallentati
7 abbattimento morale e mancanza di energia
vi faccio un esempio pratico:alcune persone che vedo quotidianamente x lavoro mi deridono gratuitamente in ogni occasione sapendo che tanto non ho la forza e il coraggio di reagire....quindi in quella situazione tutto implode dentro di me,la rabbia che non posso sfogare si trasforma in oppressione e senso di inferiorità...ed è una cosa di cui mi vergogno,dato che una persona normale con 4 scazzottate in 2 minuti liquiderebbe la situazione in santa pace....comunque questo era un esempio di reazione emotiva....è ovvio che io sono depresso sempre,anche quando sono con amici o in vacanza,o a casa da solo....anche se devo ammettere che ogni tanto qualche periodo di normalità riesco ad averlo,così come qualche serata piacevole con amici.....diciamo che sono depresso circa 4 giorni la settimana...insomma,già sono preoccupato x il mio povero stomaco e x l'ansia,se poi cè pure la depressione per me è davvero una tortura.....inutile poi aggiungere che la mia vita sociale e affettiva è ridotta ai minimi termini...io vorrei che qualcuno di voi mi possa spiegare se è possibile trasformale un implosione con oppressione e angoscia in una sana esplosione di pura energia e rabbia....a titolo informativo non ho mai fatto un incontro con uno psicologo,e non ho ancora usato lo xanax e la paroxetina che il mio medico di base mi ha prescritto....paroxetina che avevo usato nel 2008 x 6 mesi a dosi medio-basse,ma senza risultato.....vi ringrazio anticipatamente delle risposte..
[#1]
Dr.ssa Chiara Facchetti Psicologo, Psicoterapeuta 61 1
Gentile Signore,
esattamente che cosa le provoca questo stato di depressione e di demotivazione? mi sembra di capire, da quello che scrive, che oltre all'ansia di cui soffre (che forse è causa in parte anche dei disturbi fisici che lei presenta) ci siano delle preoccupazioni connesse però alla sfera relazionale... più che " trasformale un implosione con oppressione e angoscia in una sana esplosione di pura energia e rabbia" credo che il problema nel suo caso sia quello di trovare il giusto "punto di incontro" per poter stare bene con se stesso senza ledere gli altri o compromettere i rapporti lavorativi ed interpersonali in generale...

I sintomi da lei elencati sono in parte ascrivibili ad uno stato depressivo, ma potrebbero essere riconducibili anche ad altre problematiche, che generano la depressione ma che sono parte integrante del problema: pertanto mi sento di consigliarLe di contattare uno psicologo psicoterapeuta, con il quale possa approfondire il discorso in merito alle sue problematiche (sia ansiose che legate a questo sentirsi nello sconforto più totale) e con il quale intraprendere un percorso di sostegno e di guarigione.

cordiali saluti

Dr.ssa Chiara Facchetti
Ordine degli Psicologi della Lombardia (n. iscriz. 03/12625)
www.milanopsicologa.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
le consiglio di consultare uno psicologo-psicoterapeuta di orientamento bioenergetico con il quale valutare la possibilità di lavorare sulla sua rabbia, attraverso un training che le consenta di esprimerla ed elaborarla in modo funzionale al suo disagio.
L'elaborazione della rabbia le consentirà di migliorare la consapevolezza di sé e di sviluppare la sua assertività, ovvero la capacità di comunicare le proprie opinioni/esigenze senza prevaricare quelle degli altri.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
mi associo alle colleghe nella risposta.
I sintomi da lei elencati, andrebbero inseriti all'interno di una diagnosi clinica, che valuti la sua struttura di personalità, le sue aree sane e tanto altro.
Valuti l'ipotesi di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta, con cui lavorare sulla rabbia, insoddisfazione, umore deflesso e tanto altro abita la sua psiche e relazione.
Eventualmente si può valutare l'ipotesi di un approccio combinato:farmacoterapia e psicoterapia.
SAluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
"una persona normale con 4 scazzottate in 2 minuti liquiderebbe la situazione in santa pace...."

"io vorrei che qualcuno di voi mi possa spiegare se è possibile trasformale un implosione con oppressione e angoscia in una sana esplosione di pura energia e rabbia...."

Sembra che lei senta molto forte la necessità di reagire in qualche modo alla sua situazione e che identifichi nello sfogo e nella rabbia la via migliore per ottenere tutto ciò. In realtà tra questi due estremi ci sono infinite sfumature.

Le suggerisco, come già le colleghe le hanno indicato, di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che la aiuti a "trovare il capo" dei suoi disturbi e ad individuare lo stile individuale e relazionale più congeniale alla sua struttura di personalità che le consenta di vivere più serenamente.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

[#5]
Utente
Utente
salve a tutte voi e grazie per l'interesse...premetto che sono un uomo di 36 anni con un tenore di vita normale...COSA MI PROVOCA LO STATO DEPRESSIVO?...io non lo so .....sento solo che questa vita non fa per me,diciamo che sono in sintonia stomaco e cervello....uno prova disgusto per il cibo(quindi mangio poco,dimagrisco)..e l'altro disgusto per la vita,sopratutto quella sociale...continuo a pensare alla morte sperando che nell'aldilà non ci sia niente e nessuno....quando vedo le persone normali esprimere il meglio di se provo angoscia perchè viene evidenziato il netto distacco tra come bisognerebbe essere,e come invece sono ridotto,ovvero uno straccio!!come una foglia cadente in balia del vento...è come se fossi già morto dentro,e quello che rimane di me è solo carne o ossa che tirano a campare.....ammetto che i problemi di stomaco condizionano molto tutto questo,quanto la mia timidezza e la mia ansia...mi spiace ma ci sono persone che non sono adatte a questo mondo...e uno di queste sono io....l'anno della mia condanna è il 2007...quando i primi improvvisi ma brevi(5-6 giorni)episodi depressivi e i primi malori da reflusso biliare(nausee,vomiti,ripienezze)con componente ansiosa,mi hanno tagliato le gambe e lasciato un segno indelebile nella mia anima....prima di quella data,ero vivo,dopo mi è crollato tutto addosso....quando penso a 7-8 anni fa che mangiavo da dio ed ero sempre non dico felicissimo ma comunque tranquillo e spensierato,mi chiedo come sia potuto accadere questo....anche se comunque c'è da dire che qua e la ci sono pure momenti piacevoli e di leggerezza...ma è come se fossero delle parentesi,come se lo stato depressivo dovesse riposarsi un momento e tirare il fiato...vi ringrazio davvero di cuore per le risposte che mi darete,ma davvero non penso ci sia una via d'uscita a tutto questo!!...a volte sogno che come il 2007 ci sia in futuro un altra data memorabile...quella della mia rinascita....buonasera e grazie ancora....lorenzo
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
le indicazioni rimangono sempre le stesse.
Valuti l'ipotesi di una psicoterapia, le può essere di grande giovamento, sia per fare ordine che per irtrovare qualità di vita.
SAluti
[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,

lei ci racconta:

"da 3-4 anni soffro di depressione,suppongo endogena,(...),inoltre soffro di reflusso biliare,(....)..ma questo penso centri poco..."


in seguito afferma:

"l'anno della mia condanna è il 2007...quando i primi improvvisi ma brevi(5-6 giorni)episodi depressivi e i primi malori da reflusso biliare(nausee,vomiti,ripienezze)con componente ansiosa,mi hanno tagliato le gambe e lasciato un segno indelebile nella mia anima...."


L'autodiagnosi può essere l'inizio di una rappresentazione distorta della propria esperienza che la induce a focalizzare l'attenzione in modo selettivo sugli aspetti che confermano la sua ipotesi, non a caso riferisce "episodi depressivi " di 5-6 giorni, pur non avendo ricevuto alcuna diagnosi di depressione.
Tutto questo per dire che il disagio psicologico derivante dal reflusso biliare non è stato affrontato adeguatamente, la frustrazione e l'impotenza hanno contribuito a creare una condizione alienante che ha pervaso ogni ambito della sua quotidianità, e alla quale atribuisce una "personificazione" non a caso lei scrive:

"come se lo stato depressivo dovesse riposarsi un momento e tirare il fiato..."

La sede opportuna per l'elaborazione del suo vissuto è il colloquio con uno psicoterapeuta, sarà la relazione terapeutica ad attivare un processo di crescita personale che renderà accessibili le sue risorse interiori, restituendole l'entusiasmo e la possibilità di scegliere strategie funzionali ad affrontare la sua condizione.


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