Matrimonio finito?
Un anno fa, mio marito, dopo essere stato scoperto, mi ha confessato di essere innamorato di un’altra donna. Immediatamente è scattata la richiesta di promettermi che l’avrebbe dimenticata immediatamente, richiesta ovviamente accettata. Contemporaneamente, ho aperto, per mio marito, le porte di una gabbietta in cui lui, mortificato e bastonato, è entrato senza proferire lamento. Così sono scattati obblighi, richieste di rispettare orari prestabiliti, abbandono delle sue passioni il tutto finalizzato a vivere una vita completamente in simbiosi con me. Pensavo fosse la soluzione giusta, pensavo andasse tutto bene. Devo ammettere che lui si è adeguato, ha continuamente rispettato le mie condizioni, si è sempre prodigato per rispondere positivamente alle mie richieste, anche le più assurde, compresa quella di avere un figlio (arrivato), nell’intento di avere qualcosa che ci unisse di più. Bene, ora ci guardo e vedo un uomo infelice, ingabbiato ed infelice. E sono infelice anche io. Mi rendo conto che quella che all’apparenza sembra una felice vita matrimoniale, in realtà è un’ipocrita vita triste ed infelice. So che non ha dimenticato l’altra donna, gli leggo negli occhi l’innamoramento, non per me ma per l’altra. So che ogni volta che fa qualcosa per me, ogni volta che rientra a casa in perfetto orario lo fa esclusivamente perché si sente “obbligato” a farlo, perché sta, in qualche modo, mendicando un perdono che non credo di avergli concesso (né ma gli concederò) e che non sono sicura che nemmeno lui voglia. Ogni tanto “esplodo” e gli dico che se vuole può andarsene e mi risponde di no, perché lui ama (anche) me. Volevo precisare che io lo copro di attenzioni, sono sempre dolce e carina con lui…… in cambio ottengo dolcezze ed attenzioni che non sento spontanee, è tutto……. “ingessato”…… Insomma, mio marito è diventato un perfetto marito dal punto di vista “pratico” ma con i sentimenti non sento il trasporto che mi attenderei. Viviamo in una sorta di “mulino Bianco” falso ed ipocrita…..
Ora….. devo considerare “finito” il mio matrimonio? Che senso ha che lui mi dica che ama “anche” me? Se apro la porta della gabbia, fuggirà, ne sono certa, se la tengo ben chiusa….. non ha alcun senso……
Ora….. devo considerare “finito” il mio matrimonio? Che senso ha che lui mi dica che ama “anche” me? Se apro la porta della gabbia, fuggirà, ne sono certa, se la tengo ben chiusa….. non ha alcun senso……
[#1]
Gentile signora,
da ciò che ci racconta il suo matrimonio sembra presentare aspetti problematici da tempo.
Il tentativo di "salvare un matrimonio" mettendo in atto regole rigide e aggiungo, disfunzionali, è stato inefficace come lei stessa dice.
Sembra si renda anche conto che mettere al mondo un figlio, evento di per sé felice, ma con la motivazione di cementare un'unione difficoltosa, non è bastato a risolvere i vostri problemi (anzi spesso li complica).
In merito a quella che da qui sembrerebbe una relazione disfunzionale della quale siete entrambi partecipi attivi, vi suggerisco di rivolgervi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta di coppia, ad esempio ad indirizzo sistemico-relazionale, al fine di affrontare in un contesto protetto le problematiche del vostro rapporto. Questo per il vostro benessere personale, di coppia e famigliare.
Molti auguri
da ciò che ci racconta il suo matrimonio sembra presentare aspetti problematici da tempo.
Il tentativo di "salvare un matrimonio" mettendo in atto regole rigide e aggiungo, disfunzionali, è stato inefficace come lei stessa dice.
Sembra si renda anche conto che mettere al mondo un figlio, evento di per sé felice, ma con la motivazione di cementare un'unione difficoltosa, non è bastato a risolvere i vostri problemi (anzi spesso li complica).
In merito a quella che da qui sembrerebbe una relazione disfunzionale della quale siete entrambi partecipi attivi, vi suggerisco di rivolgervi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta di coppia, ad esempio ad indirizzo sistemico-relazionale, al fine di affrontare in un contesto protetto le problematiche del vostro rapporto. Questo per il vostro benessere personale, di coppia e famigliare.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile signora,
come Lei ben sa, gli esseri umani non si innamorano (o disinnamorano) a comando!
Una psicoterapia di coppia può avere diversi obiettivi, che lo psicoterapeuta concorderà con voi. Chiaramente dovranno essere obiettivi sensati e raggiungibili.
Prima di questo, però, è necessario capire se entrambi, a questo punto, DESIDERATE stare insieme e che tipo di strada intendete percorrere.
Diversamente una psicoterapia può anche aiutarvi a capire che NON volete più stare insieme a queste condizioni.
Mi pare di capire che invece la Sua intenzione sia quella di salvare il matrimonio, giusto? E' così anche per Suo marito?
come Lei ben sa, gli esseri umani non si innamorano (o disinnamorano) a comando!
Una psicoterapia di coppia può avere diversi obiettivi, che lo psicoterapeuta concorderà con voi. Chiaramente dovranno essere obiettivi sensati e raggiungibili.
Prima di questo, però, è necessario capire se entrambi, a questo punto, DESIDERATE stare insieme e che tipo di strada intendete percorrere.
Diversamente una psicoterapia può anche aiutarvi a capire che NON volete più stare insieme a queste condizioni.
Mi pare di capire che invece la Sua intenzione sia quella di salvare il matrimonio, giusto? E' così anche per Suo marito?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
sì, è intenzione comune. ma..... se per me un salvataggio del nostro matrimonio è ipotizzabile solo nel caso in cui lui si disinnamori dell'altra donna, lui si dice disposto ad affrontare una vita triste ed ipocrita in cui finge di essere felice ed innamorato di me, pur di poter stare qui...... Io non posso più pensare di "far finta", lo vedo innamorato di un'altra, non voglio salvare il mio matrimonio a queste condizioni.....
[#5]
<non voglio salvare il mio matrimonio a queste condizioni....>.
Gentile signora,
proprio all'interno di un contesto terapeutico di coppia potete affrontare e chiarire ogni aspetto problematico della vostra relazione, comprendere ciò che vi sta accadendo e se ci siano o non ci siano le condizioni per salvare il vostro matrimonio.
Cordialmente
Gentile signora,
proprio all'interno di un contesto terapeutico di coppia potete affrontare e chiarire ogni aspetto problematico della vostra relazione, comprendere ciò che vi sta accadendo e se ci siano o non ci siano le condizioni per salvare il vostro matrimonio.
Cordialmente
[#6]
Cara Signora,
ho letto con molta attenzione la sua sofferenza ed il suo sconforto per un matrimonio che sembra soffrire come lei e suo marito.
Solitamente quando subentra un tradimento, che sia passeggero o frutto di un innamoramento, la relazione era già compromessa.
A causa del forte dolore solitamente la coppia si dedica a mettere a posto le cose , facendo finta di non sentire e vedere cosa li ha spinti a tale crisi e, spesso facendo un figlio a siggillo della loro unione.
I figli, di sicuro meravigliosi ed indispensabili, rappresentano però un nuovo elemento di destabilizzazione per la coppia già destabilizzata.
L'elaborazione del tradimento e del dolore, oltre che la capacità di ricostruzione sono di sicuro percorsi in salita e sconosciuti, ma gli unici per poter sanare a fondo l'accaduto, comprendendo le motivazioni della crsi.
Le suggerisco un aterapia di coppia, un percorso appropriato alla vostra situazione.
Cari saluti
ho letto con molta attenzione la sua sofferenza ed il suo sconforto per un matrimonio che sembra soffrire come lei e suo marito.
Solitamente quando subentra un tradimento, che sia passeggero o frutto di un innamoramento, la relazione era già compromessa.
A causa del forte dolore solitamente la coppia si dedica a mettere a posto le cose , facendo finta di non sentire e vedere cosa li ha spinti a tale crisi e, spesso facendo un figlio a siggillo della loro unione.
I figli, di sicuro meravigliosi ed indispensabili, rappresentano però un nuovo elemento di destabilizzazione per la coppia già destabilizzata.
L'elaborazione del tradimento e del dolore, oltre che la capacità di ricostruzione sono di sicuro percorsi in salita e sconosciuti, ma gli unici per poter sanare a fondo l'accaduto, comprendendo le motivazioni della crsi.
Le suggerisco un aterapia di coppia, un percorso appropriato alla vostra situazione.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#7]
Ex utente
buongiorno..... mi scuso per il fatto che mi rifaccio viva dopo tanto tempo...... abbiamo partecipato ad una seduta di psicoterapia: quando mio marito ha "scoperto" che la strategia poteva portare a rivalutare il nostro rapporto "penalizzando" quello che lui ha con l'altra persona........ non ha più voluto venire. Insomma, mio marito rifiuta di dimenticarla, di non frequentarla più, di "farsela passare". "l'amo, non chiedetemi di rinunciarci"! ha affermato. per poi concludere, con me: "se vuoi resto qui, io voglio restare ma mi devi accettare così, innamorato di un'altra. rinfacciami quello che vuoi, stringerò i denti, piangerò, soffrirò almeno quanto te ma escludo, categoricamente escludo la possibilità che io me la faccia passare. Io, senza di lei, non ci sto e non esiste nulla ma proprio nulla che mi faccia pensare che sia giusto e possibile rinunciare alla donna che amo".......
Da allora faccio finta di nulla, vado avanti, soffro ma ogni tanto....... glielo rinfaccio, piange lui, piango io e non cambia mai assolutamente nulla.
Da allora faccio finta di nulla, vado avanti, soffro ma ogni tanto....... glielo rinfaccio, piange lui, piango io e non cambia mai assolutamente nulla.
[#9]
Gentile signora,
lei come si è trovata con questa terapeuta?
Ci è andata una sola volta insieme a suo marito?
Dalle sue parole emerge una forte sofferenza nel vivere una situazione così difficile e alla quale non riuscite a trovare una soluzione, in un modo o nell'altro.
Sarebbe quindi opportuno, se suo marito è restio a tornare in terapia, che si facesse seguire lei.
Cordiali saluti
lei come si è trovata con questa terapeuta?
Ci è andata una sola volta insieme a suo marito?
Dalle sue parole emerge una forte sofferenza nel vivere una situazione così difficile e alla quale non riuscite a trovare una soluzione, in un modo o nell'altro.
Sarebbe quindi opportuno, se suo marito è restio a tornare in terapia, che si facesse seguire lei.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.5k visite dal 01/09/2011.
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