Avere la forza di cambiare le cose che posso..ed accettare quelle che non posso cambiare.
Salve gentili dottori,
Sono pochi mesi che mi sono lasciata con il mio fidanzato..di 6anni più piccolo di me, mi ha lasciata lui dicendomi di essere stufo della mia gelosia.
Cosa molto discutibile ed anche molto difficile da spiegare in un forum, ma ci proverò, anche perchè ho bisogno di scrivere per ordinare le mie idee.
Sin dall'inizio ho avuto molto paura di questa storia, primo perchè uscivo da una storia precedente molto complicata e dolorosa(con ripercussioni sulla salute) secondo perchè ero scettica sulla sua età, quindi all'inizio lo allontanai quasi senza logica....e dopo 5 mesi di assenza ci siamo rivisti e di conseguenza fidanzati...poi malgrado tutto mi sono incominciata a fidare......ma continuavo ad avere paura, (non mi fidavo per come aveva trattato una sua amica che in passato si era innamorata di lui, e perchè all'inizio che ci provava con me ancora aveva in mente l'ex) non mangiavo più e non riuscivo più a studiare...ho praticamente interrotto la mia vita, non solo per colpa sua(avevo anche altri problemi universitari)....sbagliando totalmente...sia per me stessa sia per il rapporto...di lì ho incominciato a darmi mille colpe.....a chiedere scusa un pò per tutto e su certe cose non avrei dovuto.....perchè ci sono stati dei momenti in cui mi mancava di rispetto in cui non mi "sentivo" a pelle la sua fidanzata, dove non cercava il dialogo e si prendeva enormi pause .........di lì a poco ho incominciato a stare sulla difensiva...mi sembrava non fosse felice con me, mi sembrava poco sincero, se casualmente andavo su facebook a leggere sul suo profilo trovavo delle massime sull'amore totalmente infelici gli chiedevo il perchè...e mi diceva che non erano riferite a me......e che ero paranoica a vedere il male ovunque...ed invece erano riferite a me....perchè altrimenti non mi avrebbe lasciato per questo MOTIVO e poi mi ha lasciato con la stessa frase che avevo letto e dicendomi inoltre che non sarebbe potuto andare avanti così altrimenti mi avrebbe preso in giro.....
lo sò che queste cose sono incomplete scritte così...vado in fatti da una psicologa da 5 mesi circa.....ma il dolore che provo è altalenante a volte lo controllo a volte è totalizzante...
Mi sento come se non fossi stata al meglio delle mie forze per sostenere la situazione....sto provando a riallacciare un dialogo perchè sento di dovergli dire delle cose...ma lui non vuole sentire ragioni.
io vorrei solo vederlo un attimo, non per convincerlo a ritornare insieme ma per dirgli che io alcune cose le ho capite...ho bisogno di questo anche per elaborare questa perdita....ma lui mi risponde: lasciami perdere...la verità è che mi hai rotto i c....e non tutti dobbiamo stare a sentire le tue motivazioni giuste o sbagliate che siano.
quindi.......con chi sono stata io?
con un bambino immaturo? o sono io che non sò accettare che certe cose non si possono cambiare?...mistero della fede...
Sono pochi mesi che mi sono lasciata con il mio fidanzato..di 6anni più piccolo di me, mi ha lasciata lui dicendomi di essere stufo della mia gelosia.
Cosa molto discutibile ed anche molto difficile da spiegare in un forum, ma ci proverò, anche perchè ho bisogno di scrivere per ordinare le mie idee.
Sin dall'inizio ho avuto molto paura di questa storia, primo perchè uscivo da una storia precedente molto complicata e dolorosa(con ripercussioni sulla salute) secondo perchè ero scettica sulla sua età, quindi all'inizio lo allontanai quasi senza logica....e dopo 5 mesi di assenza ci siamo rivisti e di conseguenza fidanzati...poi malgrado tutto mi sono incominciata a fidare......ma continuavo ad avere paura, (non mi fidavo per come aveva trattato una sua amica che in passato si era innamorata di lui, e perchè all'inizio che ci provava con me ancora aveva in mente l'ex) non mangiavo più e non riuscivo più a studiare...ho praticamente interrotto la mia vita, non solo per colpa sua(avevo anche altri problemi universitari)....sbagliando totalmente...sia per me stessa sia per il rapporto...di lì ho incominciato a darmi mille colpe.....a chiedere scusa un pò per tutto e su certe cose non avrei dovuto.....perchè ci sono stati dei momenti in cui mi mancava di rispetto in cui non mi "sentivo" a pelle la sua fidanzata, dove non cercava il dialogo e si prendeva enormi pause .........di lì a poco ho incominciato a stare sulla difensiva...mi sembrava non fosse felice con me, mi sembrava poco sincero, se casualmente andavo su facebook a leggere sul suo profilo trovavo delle massime sull'amore totalmente infelici gli chiedevo il perchè...e mi diceva che non erano riferite a me......e che ero paranoica a vedere il male ovunque...ed invece erano riferite a me....perchè altrimenti non mi avrebbe lasciato per questo MOTIVO e poi mi ha lasciato con la stessa frase che avevo letto e dicendomi inoltre che non sarebbe potuto andare avanti così altrimenti mi avrebbe preso in giro.....
lo sò che queste cose sono incomplete scritte così...vado in fatti da una psicologa da 5 mesi circa.....ma il dolore che provo è altalenante a volte lo controllo a volte è totalizzante...
Mi sento come se non fossi stata al meglio delle mie forze per sostenere la situazione....sto provando a riallacciare un dialogo perchè sento di dovergli dire delle cose...ma lui non vuole sentire ragioni.
io vorrei solo vederlo un attimo, non per convincerlo a ritornare insieme ma per dirgli che io alcune cose le ho capite...ho bisogno di questo anche per elaborare questa perdita....ma lui mi risponde: lasciami perdere...la verità è che mi hai rotto i c....e non tutti dobbiamo stare a sentire le tue motivazioni giuste o sbagliate che siano.
quindi.......con chi sono stata io?
con un bambino immaturo? o sono io che non sò accettare che certe cose non si possono cambiare?...mistero della fede...
[#1]
Gentile ragazza, la psicologa che vedi da cinque mesi ti sta aiutando a mettere ordine?
Che tipo di lavoro state facendo insieme?
Ti sei rivolta a lei per la sofferenza data dalla rottura con questo ragazzo o per altre ragioni?
Che tipo di lavoro state facendo insieme?
Ti sei rivolta a lei per la sofferenza data dalla rottura con questo ragazzo o per altre ragioni?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Io ho molti problemi anche in famiglia ma dalla psicologa sono stata spinta ad andarci proprio dai problemi che avevo con lui! é un ottima dottoressa, di cui mi fido ma ancora non ho capito il tipo di lavoro che devo fare...lei mi ha dato delle chiavi di lettura della situazione..che a me risulta molto difficile da perseguire.....perchè ho continui sensi di colpa!!
[#5]
Utente
si enormi sensi di colpa....e per ben due mesi ho fatto di tutto per riprendermelo...ma non è servito a nulla....non ha fatto altro che dirmi che non cambierò mai.......ma io sò bene che in realtà non era una gelosia così esagerata...anche la mia terapeuta su alcune cose m ha dato ragione
[#6]
Gentile ragazza, il senso di colpa è l'emozione che ci guida verso la protezione di qualcosa di importante, per non rovinarlo.
D'altra parte, se adesso non c'è verso di ricucire una relazione che non andava più bene, credo dovresti imparare a guardare oltre e ad imparare da questa esperienza relazionale.
Avete definito in tal senso gli obiettivi terapeutici?
D'altra parte, se adesso non c'è verso di ricucire una relazione che non andava più bene, credo dovresti imparare a guardare oltre e ad imparare da questa esperienza relazionale.
Avete definito in tal senso gli obiettivi terapeutici?
[#7]
Utente
mi ha detto che devo riuscire a staccarmi dal passato, perchè faccio molta fatica a farlo.....intende questo per esempio come obiettivo? perchè ogni volta che vado da lei mi metto seduta e parlo...lei mi fà notare che ho problemi più grandi da risolvere che questo..e mi dà la sua chiave clinica rispetto a ciò che le dico.......poi esco di lì per 2 giorni mi và bene....poi ricomincia il mio circolo vizioso. ma sono fiduciosa.
[#8]
Dipende dal tipo di terapia.
Nella psicoterapia cognitivo-comportamentale si intercettano gli schemi prevalenti, quelli che la persona attua automaticamente (anche se possono essere disfunzionali) e poi si cerca di modificarli. Nel tuo caso, l'aspetto problematico potrebbe riguardare il modo in cui ti relazioni (eccessiva gelosia?) e quindi rompere questo meccanismo.
Ad ogni modo, come già ti dicevo, poichè è la tua psicologa che ti conosce bene e che sa quali altri problemi devi affrontare, è opportuno parlarne con lei.
Quando la rivedi?
Nella psicoterapia cognitivo-comportamentale si intercettano gli schemi prevalenti, quelli che la persona attua automaticamente (anche se possono essere disfunzionali) e poi si cerca di modificarli. Nel tuo caso, l'aspetto problematico potrebbe riguardare il modo in cui ti relazioni (eccessiva gelosia?) e quindi rompere questo meccanismo.
Ad ogni modo, come già ti dicevo, poichè è la tua psicologa che ti conosce bene e che sa quali altri problemi devi affrontare, è opportuno parlarne con lei.
Quando la rivedi?
[#9]
Utente
Allora lei è una psicoterapeuta specializzata nel settore sistemico relazionale è diverso dal cognitivo comportamentale??...ora che lei mi ha detto questa cosa dell'obiettivo cercherò di chiedergli come....dobbiamo lavorare anche perchè sono molto curiosa di sapere ...lei personalmente non mi ha detto come rompere questo circolo vizioso....la vedrò tra pochi giorni è un pò che non la vedo a causa delle vacanze...ma sento di avere bisogno urgente di sapere come devo agire. si h anche altri problemi dovuti a due lutti probabilmente non elaborati...e lei ha cercato di risalire alla mia infanzia...e c'è riuscita abbastanza bene! purtroppo mi svaluta un pò la cosa che al momento mi fà soffrire di più!...io ci voglio assolutamente andare affondo!
[#10]
Magari queste cose sono anche tra loro collegate: fai fatica nelle separazioni.
In genere le separazioni non sono semplici da superare per gli esseri umani.
Però, come vedi, da qui possiamo fare solo ipotesi che poi dovresti comunque verificare in terapia.
La terapia sistemica è molto valida, e sono certa ti mostrerà bene queste dinamiche interpersonali.
Le psicoterapia sono diverse per aspetti talvolta anche molto importanti.
Se vuoi approfondire, puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
In genere le separazioni non sono semplici da superare per gli esseri umani.
Però, come vedi, da qui possiamo fare solo ipotesi che poi dovresti comunque verificare in terapia.
La terapia sistemica è molto valida, e sono certa ti mostrerà bene queste dinamiche interpersonali.
Le psicoterapia sono diverse per aspetti talvolta anche molto importanti.
Se vuoi approfondire, puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
[#11]
Gentile Ragazza,
credo che il modo migliore per venir fuori da questo impasse sia quello di parlare a cuore aperto con la sua terapeuta, se c'è qual cosa che non va nel suo approccio è suo dovere parteciparglielo, solo così l'allenaza terapeutica decolla ed il vostro lavoro sarà proficuo e valido.
Se lei non riesce a staccarsi dal passato, come dice la sua terapeuta, forse non è ancora sufficientemente elaborato, così tende a riproporsi.
I tempi di elaborazione del passato e delle sofferenze, non sono affatto brevi, nè uguali per tutti.
Saluti
credo che il modo migliore per venir fuori da questo impasse sia quello di parlare a cuore aperto con la sua terapeuta, se c'è qual cosa che non va nel suo approccio è suo dovere parteciparglielo, solo così l'allenaza terapeutica decolla ed il vostro lavoro sarà proficuo e valido.
Se lei non riesce a staccarsi dal passato, come dice la sua terapeuta, forse non è ancora sufficientemente elaborato, così tende a riproporsi.
I tempi di elaborazione del passato e delle sofferenze, non sono affatto brevi, nè uguali per tutti.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#12]
Utente
Grazie mille per le precisazioni sull' approccio psicanalitico del problema, che poi alla fine è tutto mio! la sofferenza deve essere spenta con una buona terapia anche perchè questa persona non esiste più perciò rimane nella sfera dell'immaginazione, nella realtà lui è felice e sta benissimo ed oltretutto ho provato a fargli capire la mia buona volontà...ma non c'è stato niente da fare(forse perchè già ci avevo provato..chissà!).
Quindi onde evitare che la mia vita si blocchi, come già è successo in quest'anno passato a causa di questo problema cercherò di risolvere e farmene una ragione.
Credo e sono sempre stata fermamente convinta che il problema non è stato solo mio!...capita che mi dò il triplo delle colpe perchè mi manca e vorrei trovare il modo di riavvicinarlo.
Ma ho deciso e spero questa volta definitivamente di lasciarlo stare, purtroppo con delle frasi cattive ma credo che non ho scelta..il suo brutto muso e la sua indifferenza mi portano a questo e lui avrà quello che vuole.
Vi ringrazio ancora saluti e Buon Lavoro! ;)
Quindi onde evitare che la mia vita si blocchi, come già è successo in quest'anno passato a causa di questo problema cercherò di risolvere e farmene una ragione.
Credo e sono sempre stata fermamente convinta che il problema non è stato solo mio!...capita che mi dò il triplo delle colpe perchè mi manca e vorrei trovare il modo di riavvicinarlo.
Ma ho deciso e spero questa volta definitivamente di lasciarlo stare, purtroppo con delle frasi cattive ma credo che non ho scelta..il suo brutto muso e la sua indifferenza mi portano a questo e lui avrà quello che vuole.
Vi ringrazio ancora saluti e Buon Lavoro! ;)
[#14]
"...la sofferenza deve essere spenta con una buona terapia ..."
Coerentemente con quanto afferma anche la tua psicoterapeuta ci sono questioni da trattare in psicoterapia e altre che invece, pur facendoti soffrire, sono condivisibili con l'intera umanità (es tutti soffriamo se perdiamo una persona cara).
La psicoterapia può lavorare sugli aspetti che portano ad una sofferenza patologica, non sulla sofferenza che mediamente c'è nella vita di tutti.
Se ritieni, aggiornaci sulla situazione.
Un cordiale saluto.
Coerentemente con quanto afferma anche la tua psicoterapeuta ci sono questioni da trattare in psicoterapia e altre che invece, pur facendoti soffrire, sono condivisibili con l'intera umanità (es tutti soffriamo se perdiamo una persona cara).
La psicoterapia può lavorare sugli aspetti che portano ad una sofferenza patologica, non sulla sofferenza che mediamente c'è nella vita di tutti.
Se ritieni, aggiornaci sulla situazione.
Un cordiale saluto.
[#15]
Utente
Si e nel mio caso la sofferenza per questo ragazzo ha riaperto come ogni volta succede la ferita del lutto......
Il lutto più grave è avvenuto 6 anni fà, ed ha in un certo senso fermato e rallentato la mia vita, la mia realizzazione personale.... questo ragazzo (che invece è fissatissimo con la sua)ha fatto leva proprio su questo....su questa mia incapacità di risollevarmi......questa cosa è andata ad alimentare la mia voglia di migliorare, ma da un altra parte anche la paura di perderlo o che all' improvviso potesse trovare più interessante e più capace di me qualche altra sua amica apparentemente più serena......questo ha creato una rete di incomprensioni senza fine.
ecco io mi rimprovero questo, di non aver avuto la forza per difendermi......e magari per godermi al meglio la storia che stavo vivendo. Ora ho preso in considerazione anche l'approccio cognitivo comportamentale per questa storia...anche se vorrei continuare con la mia psicologa per quello più profondo sistemico relazionale...non lo sò....è costosetta come cosa, magari potrebbe creare confusione voi che dite? scommetto che me lo sconsigliate altamente!!!! :)
Il lutto più grave è avvenuto 6 anni fà, ed ha in un certo senso fermato e rallentato la mia vita, la mia realizzazione personale.... questo ragazzo (che invece è fissatissimo con la sua)ha fatto leva proprio su questo....su questa mia incapacità di risollevarmi......questa cosa è andata ad alimentare la mia voglia di migliorare, ma da un altra parte anche la paura di perderlo o che all' improvviso potesse trovare più interessante e più capace di me qualche altra sua amica apparentemente più serena......questo ha creato una rete di incomprensioni senza fine.
ecco io mi rimprovero questo, di non aver avuto la forza per difendermi......e magari per godermi al meglio la storia che stavo vivendo. Ora ho preso in considerazione anche l'approccio cognitivo comportamentale per questa storia...anche se vorrei continuare con la mia psicologa per quello più profondo sistemico relazionale...non lo sò....è costosetta come cosa, magari potrebbe creare confusione voi che dite? scommetto che me lo sconsigliate altamente!!!! :)
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.5k visite dal 01/09/2011.
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