Smettere di "bere"
Buonasera,
vorrei chiedere voi un consulto quasi disperato, perché non so cosa fare, e non vorrei arrivare a soluzioni diverse e più drastiche.
Le sto provando tutte con mio padre ma non ci riesco.
Il problema è che "beve".
Più e più volte io e mia madre abbiamo discusso con lui circa questa problematica e lui inizialmente diceva si si, smetteva, ma poi di nascosto riprendeva, e ricominciava il tutto.
L'ultima volta, l'inverno scorso dopo una forte discussione dopo un grave episodio, gli abbiamo parlato e messo alle strette sembrava avesse smesso, ma sto notando ultimamente qualche segno di cedimento, e ogni tanto (di nascosto), quando è fuori o con amici o cene di lavoro "si dà da fare"... e non vorrei ripetere le stesse scene delle volte scorse.
Non sappiamo come agire io e mia madre, non compriamo più vino o alcolici, lo abbiamo messo alle strette, ma sono soluzioni temporanee... cosa posso fare?
come posso agire?
Aspetto ansiosamente una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente
Distinti saluti
vorrei chiedere voi un consulto quasi disperato, perché non so cosa fare, e non vorrei arrivare a soluzioni diverse e più drastiche.
Le sto provando tutte con mio padre ma non ci riesco.
Il problema è che "beve".
Più e più volte io e mia madre abbiamo discusso con lui circa questa problematica e lui inizialmente diceva si si, smetteva, ma poi di nascosto riprendeva, e ricominciava il tutto.
L'ultima volta, l'inverno scorso dopo una forte discussione dopo un grave episodio, gli abbiamo parlato e messo alle strette sembrava avesse smesso, ma sto notando ultimamente qualche segno di cedimento, e ogni tanto (di nascosto), quando è fuori o con amici o cene di lavoro "si dà da fare"... e non vorrei ripetere le stesse scene delle volte scorse.
Non sappiamo come agire io e mia madre, non compriamo più vino o alcolici, lo abbiamo messo alle strette, ma sono soluzioni temporanee... cosa posso fare?
come posso agire?
Aspetto ansiosamente una vostra risposta e vi ringrazio anticipatamente
Distinti saluti
[#1]
La sua ansia è comprensibile, ma dovete farvi seguire di persona, da uno specialista che possa suggerirvi cosa fare dopo aver colloquiato con voi, avervi conosciuto e valutato tutti gli aspetti della situazione. Che non è delle più semplici, perché quando è l'interessato a non riconoscere il suo problema o non è motivato a risolverlo, non lo si può obbligare, a meno di rischi particolari.
Suo padre è attualmente seguito da curanti?
Cordiali saluti
Suo padre è attualmente seguito da curanti?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
La ringrazio Dr Santonocito,
No, mio padre attualmente non è seguito da nessuno, anche perché fino a relativamente poco fa non beveva nulla, per cui per noi il problema era sparito...
Diciamo che mio padre (nei momenti topici) nega di bere eccessivamente e rifiuta qualsiasi tipo di esame (ha una fobia nel fare gli esami) e rifiuta di farsi seguire da qualcuno, per cui, lei può capire che la situazione è di stallo e non tra le migliori.
Ancora grazie
No, mio padre attualmente non è seguito da nessuno, anche perché fino a relativamente poco fa non beveva nulla, per cui per noi il problema era sparito...
Diciamo che mio padre (nei momenti topici) nega di bere eccessivamente e rifiuta qualsiasi tipo di esame (ha una fobia nel fare gli esami) e rifiuta di farsi seguire da qualcuno, per cui, lei può capire che la situazione è di stallo e non tra le migliori.
Ancora grazie
[#3]
Se fossi al vostro posto mi rivolgerei a uno specialista delle dipendenze, ad esempio uno psichiatra, e mi farei suggerire cosa fare. Ci sono possibilità che attraverso l'aiuto del collega riusciate a coinvolgere anche suo padre.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Ragazzo,
le dipendenze solitamente si curano con un approccio combinato:farmacoterapia e psicoterapia, la terapia farmacologica regolarizza la possibile deflessione del tono dell'umore, in fase di astinenza dalla sostanza.
Saluti
le dipendenze solitamente si curano con un approccio combinato:farmacoterapia e psicoterapia, la terapia farmacologica regolarizza la possibile deflessione del tono dell'umore, in fase di astinenza dalla sostanza.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Gentile utente,
In queste situazioni è innanzitutto opportuno stabilire se si tratta di una condizione di dipendenza o di altro, perché la terapia della dipendenza è specifica. Se la persona non ha controllo sul bere, quel che gli verrà chiesto in una cura non è di controllarsi, o di smettere, ma di seguire la cura che quando funziona fa ottenere questi risultati di per sé.
In queste situazioni è innanzitutto opportuno stabilire se si tratta di una condizione di dipendenza o di altro, perché la terapia della dipendenza è specifica. Se la persona non ha controllo sul bere, quel che gli verrà chiesto in una cura non è di controllarsi, o di smettere, ma di seguire la cura che quando funziona fa ottenere questi risultati di per sé.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Gentile ragazzo,
per la sua problematica valuti anche la possibilità di rivolgersi al Servizio pubblico, Servizi per le tossicodipendenze Ser.T ovvero ai servizi di alcologia ove potrà trovare personale specializzato nel settore delle dipendenze e in grado di offrire un approccio multidisciplinare al problema, sicuramente il più indicato.
Cordialmente.
per la sua problematica valuti anche la possibilità di rivolgersi al Servizio pubblico, Servizi per le tossicodipendenze Ser.T ovvero ai servizi di alcologia ove potrà trovare personale specializzato nel settore delle dipendenze e in grado di offrire un approccio multidisciplinare al problema, sicuramente il più indicato.
Cordialmente.
Dr. Massimo DAlessandro
Psicologo-Psicoterapeuta
www.massimo-dalessandro.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.7k visite dal 31/08/2011.
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