difficoltà nei rapporti sessuali

Sono sposato dal 1989 con mia moglie e abbiamo un figlio biologico di 14 anni e una figlia di 7 anni in adozione dal 2010. Nei rapporti sessuali fino ai 45 anni non ho avuto grandi problemi, anche se nelle prime esperienze giovanili tendevo all'eiaculazione precoce, poi quasi scomparsa in seguito. Da qualche anno accuso questo sintomo insieme a difficoltà erettive, e ciò ha causato un diradamento dei rapporti sessuali, insieme a problemi di stress e ansia legati ad essi. Con mia moglie c'è un'intesa tale che il nostro legame affettivo non ha subito danni, comunque soprattutto io da bravo maschietto sento il problema. Ho provato il Viagra ma non mi dà risultati diversi da quelli che ho senza prenderlo. Faccio presente che ai problemi erettivi si associa in genere una tachicardia simile a quella che si innesca per l'ansia da prestazione. Ultimamente abbiamo constatato che nei rapporti senza penetrazione (masturbazione) non ho problemi nè di erezione nè di eiaculazione precoce, raggiungendo anche un orgasmo soddisfacente: questo fattore unito ai risultati negativi delle analisi specifiche eseguite su consiglio del mio medico mi ha convinto che non ci dovrebbe essere nulla di fisiologico. Grazie per i consigli che riceverò.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Faccio presente che ai problemi erettivi si associa in genere una tachicardia simile a quella che si innesca per l'ansia da prestazione.
>>>

Questo rende quasi certo che la componente psicogena sia forte e importante, e che possa facilmente trattarsi proprio di ansia da prestazione. Consigli diretti da qui non possiamo dargliene, ma rivolgendosi a uno psicologo psicoterapeuta, magari esperto in disturbi sessuali, potrà senz'altro ricevere tutte le indicazioni di cui ha bisogno. Tenga presente che le terapie per problemi come il suo non sono in genere lunghe e faticose.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per l'immediata risposta, in effetti credo anch'io che il problema principale sia quello dell'ansia da prestazione, cercherò di seguire il suo consiglio e rivolgermi ad uno specialista.
Un cordiale saluto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Le suggerisco anch'io un trattamento psicoterapico, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale e di coppia.

Quello che Lei descrive è una reazione fisiologica normalissima ma incompatibile con l'ansia. In altre parole l'ansia inibisce l'erezione.

Sorpende poco che l'ansia sia assente se manca la penetrazione.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie anche a Lei, dottoressa Pileci, dovrò prendere informazioni su una brava (o bravo) psicologa/o nella mia zona, ho capito dall'unanimità delle risposte ricevute che la strada migliore potrebbe essere quella di un trattamento psicoterapico.
Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
oltre al trattamento psicoterapeutico, in linea con quanto le è stato suggerito, le consiglierei senza dubbio anche una visita specialistica presso un Andrologo.

Insomma, forse in quessti casi è meglio lavorare contemporaneamente sui due fronti.

Ma stia tranquillo, vedrà che la soluzione si troverà abbastanza velocemente.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
gentile Signore,
la prima tappa diagnostica è andrologica, per inquadrare bene le sue difficoltà ed effettuare una diagnosi differenziale delle sue problematiche.
Un'e.p., non trattata, solitamente serpeggia sotto le lensuola e, la latitanza diagnostica e terapeutica, prepara il terreno ad una possibile insorgenza di una problematica erettiva.
La funzionalità erettiva ed aiaculatoria in situazioni di intimità extra-coito, fanno propendere per un'etiologia psicogena, ma la diagnosi è obbligatoria.
Saluti cordiali
Legga, se desidera, questo mio articolo sull'argomento

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/963-eiaculazione-precoce-primaria-e-mancanza-d-erezione-secondaria.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#7]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per queste ulteriori risposte e consigli. Mi sembra di capire dalle vostre risposte che la visita da un Andrologo sia prioritaria rispetto al trattamento psico - terapeutico, per escludere in modo definitivo la componente fisiologica...quindi secondo voi non sono sufficienti a stabilirlo le analisi che ho effettuato che hanno dato i seguenti risultati, che a dire del mio medico curante escluderebbero l'aspetto andrologico:

Emoglobina Glicosilata: 4,9 v.n. 4,0 - 6,0
Lattico Deidrogenasi: 450 v.n. 313 - 618
PSA: 1,10 v.n. 0 - 4,00
TSH siero: 1,8 v.n. 0,4 - 4,0
Testosterone siero: 8,1 v.n. 3 - 9
Diidrotestosterone DHT 1,70 v.n. 0,16 - 2,0

cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
L'andrologo è lo specialista indicato proprio nell'interpretazione dei dati che ci ha inviato, il che non esclude nel frattempo la ricerca di un bravo terapeuta.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Concordo con le indicazioni del Dr. Bulla, andrologia e psicoterapia, se preferisce con una particolare attenzione alla sfera della sessualita', sono le strade da perseguire. Saluti
[#10]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie ancora per le vostre risposte
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Saluti a Lei
[#12]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Grazie a Lei di averci scritto
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