Ogni giorno spero che sia l'ultimo

Gentile Utente,

certamente comprenderai che un consulto on line non potrà fornirti l'aiuto che speravi di ricevere scrivendoci.
Ne hai parlato con qualcun'altro? Potresti dirci qualcosa di più sulla tua sofferenza?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

...l'aiuto nessuno può darmelo ...solo liberandomi della vita sarei aiutata...ma sono intrappolata è obbligata a vivere e a nascondere dientro un sorriso e la quotidianetà tutta la sofferenza che ho dentro ...

Se nessuno può far niente per Lei, come Le è venuta l'idea di scriverci?

Che cosa si aspettava da questo consulto?

che cosa mi aspettavo dal consulto?
..... non lo so ... ero un grido silenzioso di rabbia e sconforto verso la vita, verso il destino verso il mondo, verso tutto e tutti ... lo so che Voi non potete fare niente per me ... Vi leggo spesso negli ultimi tempi e mi aspettavo questa risposta come altre ... che non si è vista mai una psicoanalisi su internet ...di andare da un psicologo di persona e di parlare del proprio vissuto ... delle proprie sofferenze ...che solo in quella sede si può costruire le basi per rivedere il tutto e ricominciare ...che questo è solo un modo per sfogarmi che mi farà sentire marginalmente bene solo in un momento ...di rivolgermi se non posso per motivi economici ad una struttura pubblica o consultorio della mia zona ...ecc ... e difficile pensare che io sto scrivendo tutto questo, io che ho sempre affrontato tutto con il sorriso sulle labbra, ma ormai mi sento vuota dentro e incapace di affrontare tutto ...mi sento vecchia ... mi sembra di avere 100 anni e di non essere più in grado di lottare contro il destino che è stato sempre duro con me ... ho bisogno anche io di un pò di serenità e felicità ... è difficile curare le ferite invisibili dell'anima ...è difficile spiegare il dolore che non si sente fisicamente ... è difficile spiegare anche per me stessa le mie parole ...le mie paure i miei timori ...ma oggi è questo quello che sento ...

Gentile ragazza, il Suo grido di dolore si sente e bene. Però non basta. O meglio: va bene lo sfogo, ma c'è bisogno di fare qualcosa.

Lei sa che potrebbe chiedere aiuto personalmente ad uno psicologo psicoterapeuta della Sua zona. Che cosa glielo impedisce adesso? Le Sue paure? Il timore di non poter stare bene? altro...?

In realtà la cura per la depressione c'è. Lei è molto giovane e vale davvero la pena farsi aiutare al più presto, anzichè sperare che sia l'ultimo giorno.

Da quanto tempo sta male? C'è stato qualche evento che, secondo lei, può aver causato questo stato depressivo?

Io Le suggerisco di parlarne col Suo medico di base, se ancora non l'ha fatto. Una valutazione diagnostica adeguata potrà poi essere fatta dal medico psichiatra (che, se necessario, potrà, prescriverLe una cura farmacologica) e dallo psicologo.

...mi aspettavo questo silenzio ... ed è giusto così...
ma a volte non si ha nessuno alla quale confessare le angoscie più profonde dell'animo che non confesseresti nemmeno a te stessa ... ho paura di vivere ma vivrò se così ha scelto per me la vita ... lavorerò, studierò, leggerò, sorriderò ...ma dietro tutto questo ci sarà il mio disprezzo verso la vita ...la mia angoscia e paura ... il mio odio verso la vita ... non mi aspetto più nulla non mi basta più credere che anche per me ci sarà una occassione ... oggi chiuderò gli occhi e come ogni notte la mia preghierà sarà di non risvegliarmi più ... e domani se vedrò la luce pregherò che sia l'ultima volta a vederla ....

Sono le premesse che non la stanno aiutando: Lei è convinta di essere una spettatrice passiva della Sua vita. Non è la vita che sceglie per Lei. Al contrario è Lei che ha molto potere di dare una direzione alla Sua vita.

Se questo per Lei in questo momento non è possibile o non è visibile, mi sorpende poco perchè non sarebbe così triste. Ma è il punto d'arrivo.

Il Suo sfogo lo accolgo, ma Lei ha proprio bisogno di fare qualcosa per se stessa, cominciando dal chiedere aiuto, se davvero è stanca di questa condizione e vuole cambiarla.

...sono davanti allo schermo, i miei occhi sono pieni di lacrime ... non posso fare nulla ...non ce la faccio a fare nulla ...non ce la faccio a guardarmi nello specchio e a spronarmi ...non ce la faccio a darmi corraggio ... vorrei solo che il regista del film della mia vita gridasse (STOP) ...

Carissima,
il suo discorso è sicuramente motivato da una grande sofferenza che la porta comprensibilmente a desiderare che questo stato di cose abbia fine.
Questo stato di cose, non la Vita, perchè se lei non stesse così male non rinuncerebbe mai a vivere.

Può dirci qualcosa su di sè e sulla sua situazione, visto che non ne ha fatto alcun cenno?
Mi piacerebbe capirne qualcosa di più, anche se non potrò fare nulla di concreto per lei vorrei almeno sapere cosa la porta a stare così male.
Aspetto sue notizie.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

...non so da dove cominciare ...ma prima di scrivere su di me, sulle mie sofferenze i miei dolori avrei una domanda da porVi, poi se non sarò interotta scriverò anche di me.
... mi parlate di depressione ... e io fino ad ora non avevo visto e associato il mio odio verso la vita ad essa ... ho cercato la definizione e alcuni sintomi in essi me li ritrovo:

1. Umore depresso per parte della giornata
3.Significativa perdita di peso, in assenza di una dieta
5. rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno.
6.Affaticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno.
7.Sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa
8.Diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni,
9.Ricorrenti pensieri di morte
fatto eccezione del pensiero della morte come unica alternatva a questa vita da schifo gli altri sintomi non sono sempre presenti ma dipendono da come sono le giornate e da come si sviluppano mentre il calo del peso l'ho notato da l'anno scorso da 48 a 40 senza diete che avevo attribuito a qualche malassere fisico e per la quale ho fatto alcuni accertamenti senza risultato ... per me la parola Depressione è solo un altro simbolo della mia sconfitta e alla mia incapacità di vivere .... ora vi lascio devo andare ....

...ritorno ora perchè ho dovuto recitare la parte della giovane donna felice ...vi parlavo della Depressione ...l'associazione di questa malattia alla mia persona mi spaventa ma io mi sento lontana da essa e spero di essere lontana ...qualche anno fa mi recai presso uno ospedale psichiatrico per far visita ad un amico che era stato ricoverato per dimostrarli che li eravamo vicino (con un gruppo di amici) in quel momento difficile ...le porte erano chiusi a chiave ... c'erano le telecamere nelle stanza per controllare i pazienti e c'erano pazzienti che sembravano i fantasmi di loro stessi ...ne fui colpita profondamente e mi sono chiesta come si fa a raggiungere quelle condizioni e ho sperato di non arrivare mai a toccare quella esperinza che secondo me è la più dura ... c'era una ragazza più giovane di me all'epoca che aveva gli occhi che non guardavono ... vuoti ... un abisso ... oggi il solo pensare e ricordare quel giorno mi inquieta ... come si fa a capire che si sta attraversando quella linea che delimeta la depressione quella ancora buona che è simbolo solo di un momento di difficoltà e che un certo senso di stimola a fare meglio nella vita e nel lavoro e quella cattiva in cui perdi te stessa e la ragione ... io mi sento ancora me stessa ... ho ancora l'iniziative di fare anche se non credo più a dei risultati positivi ... io chiedo la morte perchè mi sono stancata di vedere solo sconfitte e umiliazioni ...sono gia oltre? ...

Gentile ragazza,

ci sono diversi tipi di depressione. Ed è comprensibile che Lei sia rimasta turbata in un reparto psichiatrico, dove vengono ricoverati pazienti in fase acuta. E' un segno di salute mentale volersene allontanare!

Tornando a Lei, anzichè farsi autodiagnosi con un elenco di sintomi, che soltanto il medico psichiatra e lo psicologo possono fare, che non giovano ma insinuano dubbi, dovrebbe domandare allo specialista di persona.

Ad ogni modo non è ancora chiaro che cosa, a Suo avviso, nella Sua vita Le provoca una tale sofferenza. Che cosa fa nella Sua giornata? In che senso ha dovuto recitare la parte della persona felice? con chi? per quale ragione?

Gentile Ragazza,
i consulti online purtroppo contengono limiti e regole, non possiamo intrattenerci oltre con domande specifiche ed investigare da quà la sua vita, anche perchè sarebbe riduttivo e scarsamente proficuo.
IL suo dolore, unito alla sofferenza dell'anima ed alla solitudine, sono palpabili anche dal monitor del pc.
I consultori sono gratuiti, non deve pagare niente, se solo decidesse di spostare il suo dolore dal computer ad uno psicologo in carne ed ossa, sono certa che potrà trovare un clinico empatico e capace, che si occuperà di lei con vero piacere.
Un caro saluto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

...in queste due giorni mi sono molto documentata sulla depressione, sui sintomi, sulle cure e sui possibili risvolti per il pazziente ... soprattutto sulle strategie di psicoanalisi mentre non prenderei nemmeno in considerazione quelle farmacologiche ... il mio amico quando è uscito dall'ospedale non riusciva quasi a parlare e a reggersi in piedi. Sicuramente per chi ha una visione distorta della propria vita e di se stesso può miglirare il suo senso di autoefficacia, imparerà a concedersi dei riconoscimenti e dei meriti, imparerà a stimare in modo più reale successi e fallimenti, riconoscerà le sue abilità e i suoi limiti e migliorerà le sue capacità di coping, ci sarà un aumento del livello di autostima, sarà più fiducioso in se stesso, si accorgerà che non è l’artefice solo dei suoi insuccessi ma anche dei suoi successi. Sentirà che “non essere perfetto” fa parte della condizione umana e che si può essere ugualmente meritevoli d’amore. Del mio caso considerando la vita e lo stato di cose miei (che rendono le vite una diverse degli altri) non saprei cosa dire, è qualcosa che sento dentro e che è difficile da descrivere, e se qui non so cosa scrivere sarebbe una scena muta con terzi ... ma l'unica cosa certa è che non vedo niete se penso oltre quello che oggi ho ... un vuoto e allora mi chiedo come fare a vivere senza prospettive future ?... sarà il futuro che me lo dirà perchè come detto io non agirò ma sarà la natura a decidere ....

...Credo di aver capito perchè Vi abbia scritto ... sono arrabiata di vivere nonostante ne farei a meno, sapete speravo di non arrivare a settembre e invece ci sto arrivando ... giustamente i sogni non si possono avverare ... potrei arrivare a 100 anni e spegnendo le candele riderò esprimendo il mio desiderio ...che sarà sempre lo stesso ...

Gentile Utente,
il suo consulto contiene un'ambivalenza in termini, ci scrive partecipandoci un suo desiderio di non proseguira la vita, poi si documenta sulla psicoanalisi da preferire alla farmacoterapia, poi ancora si documenta sulla depressione , ma non vuole vivere e scrive ancora.
Se lei decidesse di rivolgersi ad un clinico che avrà il piacere di seguirla, l'ambivalenza sarà risolta e lei forse spererà altro per il suo futuro.
Cordiali saluti

...si è vero nelle mie parole si può percepire una bivalenza di pensiero e di desiderio ... quando avete parlato di depressione e mi sono documentata mi sembrava di riconoscermi e allora mi sono chiesta se era per questo che avevo il desiderio di morire...ma pensandoci beni a freddo... ho capito che io ho timore e paura no quando penso alla morte e al mio desiderio e sogno che la mia vita finisca ma quando penso che devo continuare a vivere ... quindi continuerò a vivere sperando ogni giorno che sia l'ultimo ....

...volevo scusarmi perchè credo di aver utilizzato in modo in inappropriato il servizio messo a disposizione a chi tramite consulto e senza dimenticarsi di recarsi personalmente da un medico chiede delucidazione e informazioni su determinati aspetti della propria salute fisica e psitica. L'ho fatto in un momento di rabbia e ho continuato ad utilizzarlo perchè alcuni aspetti da Voi riportate nelle risposte sono stati presi da me come spunto di riflessione su me stessa ...oggi però posso concludere in maniera lucida che Si mi sono stancata di vivere perchè effettivamente mi sono stancata del mio stato di cose che però fanno parte della mia vita ...purtroppo questo stato di cose sono reali e se non sono stata riuscita fino ad ora a cambiare qualcosa non credo che possa più farlo ... man mano che si diventa adulti occorre accettare gli obblighi e le responsabilità che la vita ti pone di fronte, anche se queste non sono state dovute da proprie scelte ma da altri. Oggi mi rendo conto di aver annullato la mia vita, ma è stata una mia scelta forse spinta da responsabilità che non mi competevano ma è ormai troppo tardi tirarsi indietro ...è finita l'età delle mele ...pensare però di vivere in questo stato di cose mi svuota dentro lasciandomi solo una immensa angoscia e timore per il futuro ... solo a pensare le rogne che dovrò affrontare da settembre e quante forse ancore me ne spettano mi lasciano incapace di pensare ad un futuro diverso ... ma solo la Fine della vita mi consentirà di avere serenità ...sicuramente penserete si Ti voglio vedere in quel momento vedrai se non chiederai aiuto ... e si la paura si sente ...in questo mese sarà forse il caldo e il fisico debilitato ho avuto alcuni malasseri ... e si la paura si sente il cuore batte a mille ... ma non mi sono fatta prendere dal panico... fermavo la macchina ...mi sedevo ...aspettavo ...senza però farmi accorgere del malessere che avevo da chi in quel momento era vicino a me ... l'importate e che le proprie decisioni non vanno ad incidere sulla vita degli altri... possiamo fare tutto quello che vogliamo della NS vita ma occorre sempre rispettare la Vita degli altri con i propri sogni e aspettative ... anche perchè la vita è una sola e non si può ricominciare come nei video game.
Scusatemi ancora se mi sono permessa.

"oggi però posso concludere in maniera lucida che Si mi sono stancata di vivere perchè effettivamente mi sono stancata del mio stato di cose che però fanno parte della mia vita ..."

Non vuole raccontarci qualcosa di più su sè stessa?
Dopo lo sfogo potrà venire qualcosa di costruttivo, se ci permetterà di entrare un po' più nel dettaglio della situazione.

..." vuole raccontarci qualcosa di più di se stessa? ....
ci sarebbero tante cose da dire ma alla fine se faccio il bilancio della mia vita risulterà negativo ... oggi mi sento in angoscia e ho paura solo a pensare di continuare a vivere così ... mi sento vuota ... a volte penso che dovrei prendere e fare per la prima volta quello che sento dentro ... quella drastica che non mi consentirebbe ripensamenti ... con la fine finirebbe tutto, pensieri, timore, angosce, ecc ... avrei tanti motivi per farlo ma non lo faccio per un solo motivo ... l'incognita del futuro ... mi chiedo se perderei qualcosa ... qualcosa di positivo finalemente ....qualcosa che renderebbe la mia vita diversa ... ma intanto gli anni passano e quello che cambia è il peggio .... forse sono io che non vedo il bello ma solo il brutto ... però oggi non ho niente per la quale vale la pena vivere ... forse domani ... ma ogni giorno mi accompagna come un'ossessione il desiderio che sia l'ultimo ...

... dare un senso alla vita può sfociare in follia. Ma una vita senza senso è una tortura dell’inquietudine e del vago desiderio: è una nave che desidera ardentemente il mare ma ha paura.
Ho bisogno di dare un senso a tutto per trovare la ragione che sto perdendo per non farmi travolgere dalle preoccupazione e dalle rogne che dovrò affrontare ... per non trovarmi in un senso di terrore sempre... devo dare un senso più umano a tutto ... perchè la paura, l'angoscia e il tremore che attraverso tutto il mio corpo mi stanno distruggendo e logorando dentro .... se solo vivessi in una grande città sarebbe più facile chiedere aiuto senza vergognarti di chiedelo ...

...internet è un contenitore dalla quale si può attingere e recuperare una serie di informazioni ... ho fatto un test dalla quale risulta che ho una depressione moderata e nessun problema alimentare ...il test si concludeva affermando che si può presentare in determinati momenti della vita difronte a delle difficoltà che in quel momento ci sembrano impossibili da affrontare ... in questi giorni una piccola luce di speranza si è accesa con due contratti di lavoro che mi consentirebbero di avere una entrata certa che se anche piccola mi consentirebbe di far fronte alle spese urgenti ... ma mi chiedo ogni giorno perchè VIVIAMO, qual'è la mia meta, perchè ho sempre questo senso di insodisfazzione e di mediocrità. La vita mi sembra una fregatura, tutti i giorni lottiamo per che cosa poi ... per ritrovarci in un momento della vita senza niente ... nonostante le rinunce e si sacrifici ...... corriamo una vita intera dientro le cose, i problemi, ... e poi non conosciamo quello che ce oltre il nostro naso ... ma ha senso tutto ciò... guardando oltre il presente mi vedo sola senza nessuno ... e mi chiedo se mi sto accontentando delle briciole e dovrei pretendere di più da me stessa ... Ma io cosa voglio dalla vita ... non so darmi una risposta ... e senza una risposta non posso attuare dei piani per raggiungerli....

...oltre alla ragione sto perdendo anche la testa ... per la terza volta non ho portato dei documenti necessari per un incontro di lavoro ... ma questo pomeriggio ero sicura al 100% di averli con me e mi sono fermata 15 minuti in macchina a rovistarla per ritrovarli ... li avevo visti 10 minuti prima acconto al posto di guida ... poi arrivata all'appuntamento di lavoro non c'erano più spariti ...e il bello e che non li trovo nemmeno nello studio .. li avrò buttati dal finestrino in un momento di non lucidità ...stasera sono positiva ... anche se ce stato l'imprevisto e andato tutto ok e ho scaricato tutta la tensione guidando (la mia passione)... se potessi condurre la vita come una macchina niente mi farebbe paure e affronterei le paure come affronto le curve ...le vede da lottano e accelerò (come in una sfida) e mi sembra di volare e di avere il controllo su tutto ....

"anche se ce stato l'imprevisto e andato tutto ok"

quindi non è detto che se non abbiamo tutto sotto controllo le cose andranno male per forza
questa è una convinzione irrazionale che non ha retto il confronto con la realtà;


"se potessi condurre la vita come una macchina niente mi farebbe paure (....)
e mi sembra di volare e di avere il controllo su tutto .... "


fare delle scelte è possibile e denota la capacità di mettersi in gioco, rinunciando tuttavia ad alimentare intenzionalmente l'aspettativa illusoria e rassicurante di avere tutto sotto controllo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

....guidare mi rilassa perchè in quel momento ho delle certezze e a volte pensadoci mi chiedo perchè la vita non è come guidare la macchina ... sai la meta che devi raggiungere gia in partenza ... poi spetta a te decidere quale percorso seguire e a quale velocità vuoi percorrerlo ... e io quando guido mi sento un tu tuno con la macchina ...(e vorrei che fosse lo stesso per la vita) sono certa dove voglio arrivare mi sento sicura di avere tutto sotto controllo, poi vedo una curva o uno rettilineo premo sull'acceleratore perchè io so di avere tutto sotto controllo e di e di poter affrontare tutto in quel momento ...anche un imprevisto ...per la mia vita invece non sono riuscita ancora scioglire il rotolo della matassa ...

... ma è propria strana la vita ti sembra di trovare qualcosa a cui aggrapparti, per dare un senso a tutto e niente in un attimo tutto si trasforma e quello che sembrava positivo diventa negativo ... è stata una mattinata così negativa che ritornando in macchina dall'incontro di lavoro fuori sede acceleravo in quelle curve e in quei rettilini e speravo a quell' imprevisto ...e che non avessi per un attimo tutto sotto controllo ... invece della ragione e della testa dovrei perdere la razzionalità che mi consente oggi di vivere nonostante spera che ogni giorno sia l'ultimo .... ma la vita ha un senso !

ho dei sentimenti e delle sensazioni contrastanti:
1. mi sembra che mi stia accontentando e che dovrei pretendere di più, mi sento non realizzata professionalmente ed economicamente soprattutto se confronto la mia vita con le persone che mi circondano e considerando gli studi fatti;
2. ho paura che non sia capace di portare a temine i compiti che mi sono stati assegnati (nonostante li consideri inferiori rispetto alle aspettative professionali che mi ero posta) e che siano la prova della mia incapacità;
3. temo di non essere considerata positivamente dalle persone con la quale mi troverò a lavorare e che venga buttata fuori;
4. ci sono delle adempienze che sono chiamata a fare e che il solo pensare mi deprimono dentro lasciandomi senza respiro, però purtroppo settembre è arrivato e non posso chiedere la proroga o rinviare, ogni volta che ci penso mi sento vuota ho una sensazione di rinnego;
5. mi sento di girare a vuoto, di non avere una meta da raggiungere e che le persone accanto non credino in me ma mi considerano una perdente;
6. mi sento sola e priva del vero affetto e rispetto che ogni persona vorebbe;
se a questo aggiungo che ho dolori un pò su tutto il corpo, senso di stanchezza e affano, pesantezza alla gamba e braccio sinistro, acufene, senso di ovattamento e stordimento ..
ho quadro deprimente della mia esistenza ....
è difficile RISALIRE e dare un senso alla propria esistenza soprattutto quando ti sembra di aver fatto un passo avanti e in un attimo ne fai tre indietro ...

...mi chiederete ma perchè scrivi? perchè ne ho bisogno ... attualmente ho troppo priorità che sono chiamata a svolgere e la mia salute fisica e mentale è l'ultimo dei problemi ...ma credo di essermi persa e di non trovare la strada ... in questi giorni corro da una parte all'altra ... tra un lavoro e l'altro ... tra un problema e l'altro, ma a termine della giornata quel senso di vuoto che ho nello stomaco tutto il giorno si espande e mi chiedo cosa sto concludendo ..che nonostante tutto non sto facendo niente ... il problema è che mi sento un pesce fuor d'acqua, una intrusa in una realtà che non sento mia ... vorrei essere dapertutto tranne dove oggi sono ... vorrei essere tutto quello che oggi non sono ... mi chiedo cosa ho fatto e cosa sto faccendo per cambiare qualcosa ... tutto mi sta sfuggendo ... e ho paura di quello che non sarò e che sognavo di diventare ... il tempo sfugge ...li anni passano velocemente e io gia mi vedo ... come diventerò ... e il cuore mi si gela ...non dovrei mai fermarmi ... perchè poi il mio sguardo si perde nel vuoto in quel cielo infinito e tante domande mi si accumulano nel cervello ... tutti i giorni dovrei correre come un automa in modo che alla sera stanca non abbia tempo di pensare ...l'altro giorno ho incontrato una anzina 92 anni non stava bene e mi ha detto ...voglio vivere ho ancora tante cose da vedere e che posso imparare ... le sue parole mi hanno colpita ...io ne farei a meno di vivere ...

...ma perchè la vita non mi regala l'unica cosa che voglio ...

...ma quanto ho scritto in questi giorni ... e per fortuna che lo faccio durante le pause di lavoro e non ho il computer a casa altrimenti ne uscirebbe la divina commedia ....che stress la vita!!! ...