Anoressia sessuale?
Buonasera a tutti.
Vi presento il mio problema,
sono un ragazzo di 27 anni, da circa un anno fidanzato con una ragazza di 30....tra noi due funziona tutto perfettamente,tranne una cosa, il sesso....premetto che sono vergine e quando abbiamo tentato per la prima volta di avere un rapporto più spinto del semplice bacio (un rapporto orale praticato da lei a me circa 6 mesi fa) ho come avuto la sensazione di rifiutarlo e ho contratto tutti i muscoli del corpo nn riuscendo quindi a lasciarmi andare......lei reagì male e tentò di lasciarmi, qualche giorno dopo chiarimmo e le parlai della mia verginità e facemmo pace.....da allora però mi sono accorto di avere subito una sorta di blocco.....non riesco da allora cioè ad avere alcun tipo di approccio sessuale se non qualche timido bacio e mi sono accorto di avere una sorta di ossessione paranoica su tutte le questioni legate al sesso....del tipo: ma cosa c'è dentro i genitali femminili?le sensazioni al tatto con le secrezioni vaginali?e assurde domande simili.......pare quasi una sorta di fobia per i genitali femminili che prima non pensavo di avere......addirittura sono arrivato a pensare di poter essre omosessuale, però di contro non ho alcun problema di erezione con lei, un semplice bacio sulla guancia è sufficiente a procurarmela.....aggiungo anche che qualche mese fa sono stato in un night dove ho assistito ad una penetrazione dal vivo e ho rischiato lo svenimento...anche qui non capisco il motivo di questa reazione e ciò ha ancora di più alimentato i dubbi su una mia eventuale omosessualità........adesso dopo tutto questo tempo la mia ragazza si è giustamente stufata e vuole lasciarmi, ma nn appena le ho proposto di riprovare mi ha detto che nn è sicura di potermi aiutare a superare la prima volta...........poi ho letto un articolo in cui si parla di ANORESSIA SESSUALE dovuta a un eccesso di visione di filmati pornografici e io effettivamente ne ho fatto abuso dai 16 ai 25 anni di età.....Gentili medici, mi rendo conto che forse sto mettendo troppa carne al fuoco, ma nn riesco a capire cosa mi stia succedendo....se sia anoressia sessuale...se sia omosessualità latente(al riguardo però vi anticipo che nn mi sono mai eccitato vedendo uomini nudi o immagini tali e ribadisco che non ho mai avuto problemi di erezione con le donne ma solo problemi a farmi avanti)o una sorta di rifiuto incoscio del sesso......spero Voi possiate darmi un piccolo aiuto per quanto vi sia possibile, pur rendendomi conto che ci sia bisogno di un consulto dal vivo, ma sono sicuro che già sia qualcosa iniziare da qui....
Grazie in anticipo delle vostre risposte,
cordiali saluti
Vi presento il mio problema,
sono un ragazzo di 27 anni, da circa un anno fidanzato con una ragazza di 30....tra noi due funziona tutto perfettamente,tranne una cosa, il sesso....premetto che sono vergine e quando abbiamo tentato per la prima volta di avere un rapporto più spinto del semplice bacio (un rapporto orale praticato da lei a me circa 6 mesi fa) ho come avuto la sensazione di rifiutarlo e ho contratto tutti i muscoli del corpo nn riuscendo quindi a lasciarmi andare......lei reagì male e tentò di lasciarmi, qualche giorno dopo chiarimmo e le parlai della mia verginità e facemmo pace.....da allora però mi sono accorto di avere subito una sorta di blocco.....non riesco da allora cioè ad avere alcun tipo di approccio sessuale se non qualche timido bacio e mi sono accorto di avere una sorta di ossessione paranoica su tutte le questioni legate al sesso....del tipo: ma cosa c'è dentro i genitali femminili?le sensazioni al tatto con le secrezioni vaginali?e assurde domande simili.......pare quasi una sorta di fobia per i genitali femminili che prima non pensavo di avere......addirittura sono arrivato a pensare di poter essre omosessuale, però di contro non ho alcun problema di erezione con lei, un semplice bacio sulla guancia è sufficiente a procurarmela.....aggiungo anche che qualche mese fa sono stato in un night dove ho assistito ad una penetrazione dal vivo e ho rischiato lo svenimento...anche qui non capisco il motivo di questa reazione e ciò ha ancora di più alimentato i dubbi su una mia eventuale omosessualità........adesso dopo tutto questo tempo la mia ragazza si è giustamente stufata e vuole lasciarmi, ma nn appena le ho proposto di riprovare mi ha detto che nn è sicura di potermi aiutare a superare la prima volta...........poi ho letto un articolo in cui si parla di ANORESSIA SESSUALE dovuta a un eccesso di visione di filmati pornografici e io effettivamente ne ho fatto abuso dai 16 ai 25 anni di età.....Gentili medici, mi rendo conto che forse sto mettendo troppa carne al fuoco, ma nn riesco a capire cosa mi stia succedendo....se sia anoressia sessuale...se sia omosessualità latente(al riguardo però vi anticipo che nn mi sono mai eccitato vedendo uomini nudi o immagini tali e ribadisco che non ho mai avuto problemi di erezione con le donne ma solo problemi a farmi avanti)o una sorta di rifiuto incoscio del sesso......spero Voi possiate darmi un piccolo aiuto per quanto vi sia possibile, pur rendendomi conto che ci sia bisogno di un consulto dal vivo, ma sono sicuro che già sia qualcosa iniziare da qui....
Grazie in anticipo delle vostre risposte,
cordiali saluti
[#1]
Gentile Ragazzo,
la sua storia di vita e sessuale è lunga e complessa per essere racchiusa in una email.
Da quello che leggo, più che anoressia sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, sembra essere un quadro di fobia, che si estende anche alla sfera della sessualità.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu e, di una psicoterapia, potrebbe essere la strada maestra per ritrovare una buona qualità di vita e di coppia.
cari saluti
la sua storia di vita e sessuale è lunga e complessa per essere racchiusa in una email.
Da quello che leggo, più che anoressia sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, sembra essere un quadro di fobia, che si estende anche alla sfera della sessualità.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu e, di una psicoterapia, potrebbe essere la strada maestra per ritrovare una buona qualità di vita e di coppia.
cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
in ogni esperienza della vita, confrontarsi con l'esperienza vissuta è tutt'altra cosa rispetto ad averla pensata.
Voglio dire: essere sul punto di fare l'amore con la Sua ragazza è diverso dal pensare di farlo o dal farlo davvero.
Lei si è in quel contesto confrontato con le Sue emozioni e con i Suoi timori.
Bisogna capire se il Suo bisogno è quello di una alfabetizzazione emotiva, anche strettamente legata alla sessualità.
Oppure se per Lei ci sono dei significati incongrui accostati alla sessualità, come lo "sporco".
Per questo però, come Lei stesso asserisce, è necessaria una consultazione di persona con uno psicologo, meglio se anche psicoterapeuta in maniera tale da poter anche impostare un adeguato trattamento.
Saluti,
in ogni esperienza della vita, confrontarsi con l'esperienza vissuta è tutt'altra cosa rispetto ad averla pensata.
Voglio dire: essere sul punto di fare l'amore con la Sua ragazza è diverso dal pensare di farlo o dal farlo davvero.
Lei si è in quel contesto confrontato con le Sue emozioni e con i Suoi timori.
Bisogna capire se il Suo bisogno è quello di una alfabetizzazione emotiva, anche strettamente legata alla sessualità.
Oppure se per Lei ci sono dei significati incongrui accostati alla sessualità, come lo "sporco".
Per questo però, come Lei stesso asserisce, è necessaria una consultazione di persona con uno psicologo, meglio se anche psicoterapeuta in maniera tale da poter anche impostare un adeguato trattamento.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Gentilissime Dottoresse,
buongiorno. Intanto Vi pongo i miei più sentiti ringraziamenti per le Vostre risposte, e ne approfitto per porre la seguente domanda alla D.ssa Pileci: cosa si intende per alfabetizzazione emotiva?forse imparare ad abbinare a qualsiasi situazione di vita realmente vissuta ( e quindi anche per quanto riguarda la sfera della sessualità) le giuste emozioni?aggiungo inoltre, per chi ha già letto e per chi magari leggerà successivamente, che ho parlato con la mia ragazza a cuore aperto, nel senso di temere anche una mia eventuale omosessualità.....mi ha risposto di non dire cose insensate e piuttosto di pormi il problema del perchè io non abbia mai provato a fare l'amore prima di incontrare lei, pur avendone avuto l'occasione e anche altre ragazze.....a questa domanda purtroppo non ho saputo risponderle....come nota finale aggiungo anche che ho confessato a lei che durante la mia adolescenza ho subito parecchi episodi di bullismo, nonchè scherni in cui mi davano dell'omosessuale (ovviamente uso il termine omosessuale per non essere volgare ma i termini come potrete immaginare sono stati in realtà ben più pesanti), pur non avendo mai mostrato interesse per lo stesso sesso....ebbene la mia ragazza sostiene, (non so se abbia ragione o meno ovviamente) che questi episodi mi abbiano autoconvinto di non essere in grado di avere una relazione completa con una donna....
Fermo restando che seguirò le Vostre indicazioni nel cercare un consulto de visu, Vi porgo i miei più cordiali saluti
buongiorno. Intanto Vi pongo i miei più sentiti ringraziamenti per le Vostre risposte, e ne approfitto per porre la seguente domanda alla D.ssa Pileci: cosa si intende per alfabetizzazione emotiva?forse imparare ad abbinare a qualsiasi situazione di vita realmente vissuta ( e quindi anche per quanto riguarda la sfera della sessualità) le giuste emozioni?aggiungo inoltre, per chi ha già letto e per chi magari leggerà successivamente, che ho parlato con la mia ragazza a cuore aperto, nel senso di temere anche una mia eventuale omosessualità.....mi ha risposto di non dire cose insensate e piuttosto di pormi il problema del perchè io non abbia mai provato a fare l'amore prima di incontrare lei, pur avendone avuto l'occasione e anche altre ragazze.....a questa domanda purtroppo non ho saputo risponderle....come nota finale aggiungo anche che ho confessato a lei che durante la mia adolescenza ho subito parecchi episodi di bullismo, nonchè scherni in cui mi davano dell'omosessuale (ovviamente uso il termine omosessuale per non essere volgare ma i termini come potrete immaginare sono stati in realtà ben più pesanti), pur non avendo mai mostrato interesse per lo stesso sesso....ebbene la mia ragazza sostiene, (non so se abbia ragione o meno ovviamente) che questi episodi mi abbiano autoconvinto di non essere in grado di avere una relazione completa con una donna....
Fermo restando che seguirò le Vostre indicazioni nel cercare un consulto de visu, Vi porgo i miei più cordiali saluti
[#4]
Legga, se desidera questo mio articolo, troverà qualche spunto di riflessione.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/261-vagina-dentata-avversione-o-fobia-sessuale.html
Lieti di esserle stati d'aiuto.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/261-vagina-dentata-avversione-o-fobia-sessuale.html
Lieti di esserle stati d'aiuto.
Saluti
[#5]
Gentile ragazzo, "alfabetizzazione emotiva" significa imparare a riconoscere quale tipo di emozione si sta provando e imparare di conseguenza a gestirla. Nell'episodio da Lei indicato
"...ho come avuto la sensazione di rifiutarlo e ho contratto tutti i muscoli del corpo nn riuscendo quindi a lasciarmi andare..."
bisognerebbe capire cosa sia accaduto in tal senso, ovvero che emozioni provava, che cosa ha pensato, che cosa ha fatto di conseguenza e che tipo di situazione (non solo "materiale") ha portato all'evento, quindi gli antecedenti.
La scelta della prima volta è appunto una scelta, e questo mi pare pacifico. Non esistono regole in tale senso. Eventualmente, solo se questa Sua scelta fosse per Lei motivo di disagio e di sofferenza potrebbe provare a capire nell'ambito di una psicoterapia che cosa La frena. E' anche vero che ogni persona ha le proprie idee, i propri valori, ma anche le proprie paure.
Ciò che Le è accaduto durante l'adolescenza potrebbe aver fatto nascere in Lei una certa insicurezza o una bassa autostima, ma questa ipotesi dovrebbe essere confermata.
Diciamo che non esiste un solo essere umano che, nella propria crescita, non abbia subito qualcosa: per Lei è stato il bullismo e le insinuazioni di omosessualità, ma questi episodi debbono essere elaborati e superati. Diversamente il rischio è di portarsi dietro tali etichette, o almeno di essere confusi a volte dal dubbio.
Il tema dell'amabilità (cioè del "quanto sono amabile" per gli altri significativi) è un tema fondamentale e strettamente connesso con la sessualità; legato a questo vi è anche la percezione che ciascuno ha del proprio aspetto fisico.
Lei è d'accordo con quanto afferma la Sua ragazza?
"...questi episodi mi abbiano autoconvinto di non essere in grado di avere una relazione completa con una donna..."
Spero di averLe fornito degli ulteriori spunti.
"...ho come avuto la sensazione di rifiutarlo e ho contratto tutti i muscoli del corpo nn riuscendo quindi a lasciarmi andare..."
bisognerebbe capire cosa sia accaduto in tal senso, ovvero che emozioni provava, che cosa ha pensato, che cosa ha fatto di conseguenza e che tipo di situazione (non solo "materiale") ha portato all'evento, quindi gli antecedenti.
La scelta della prima volta è appunto una scelta, e questo mi pare pacifico. Non esistono regole in tale senso. Eventualmente, solo se questa Sua scelta fosse per Lei motivo di disagio e di sofferenza potrebbe provare a capire nell'ambito di una psicoterapia che cosa La frena. E' anche vero che ogni persona ha le proprie idee, i propri valori, ma anche le proprie paure.
Ciò che Le è accaduto durante l'adolescenza potrebbe aver fatto nascere in Lei una certa insicurezza o una bassa autostima, ma questa ipotesi dovrebbe essere confermata.
Diciamo che non esiste un solo essere umano che, nella propria crescita, non abbia subito qualcosa: per Lei è stato il bullismo e le insinuazioni di omosessualità, ma questi episodi debbono essere elaborati e superati. Diversamente il rischio è di portarsi dietro tali etichette, o almeno di essere confusi a volte dal dubbio.
Il tema dell'amabilità (cioè del "quanto sono amabile" per gli altri significativi) è un tema fondamentale e strettamente connesso con la sessualità; legato a questo vi è anche la percezione che ciascuno ha del proprio aspetto fisico.
Lei è d'accordo con quanto afferma la Sua ragazza?
"...questi episodi mi abbiano autoconvinto di non essere in grado di avere una relazione completa con una donna..."
Spero di averLe fornito degli ulteriori spunti.
[#6]
Ex utente
Ancora una volta Vi ringrazio per la Vostra attenzione.
Gentile Dr.ssa Pileci,nel ringraziarLa per gli ulteriori spunti di riflessione da Lei forniti le dico subito che non so se essere d'accordo con quanto afferma la mia ragazza, e ciò è sempre più indicativo della necessita di un aiuto di persona....ringrazio anche la Dr.ssa Randone per l'articolo proposto, che ho letto con molta attenzione e in pratica è la descrizione del mio comportamento, ovviamente ciò non mi rallegra ma......in questo articolo mi ci ritrovo in pieno, è esattamente quello che faccio nei momenti di intimità....ansia,sensazione di svenimento, paura e quant'altro.....ravviso anche altri due particolari che ho omesso precedentemente.....prima dell'episodio spiacevole che ho menzionato, fino a qualche settimana prima che si verificasse, qualcosa con la mia ragazza tentammo,precisamente senza alcun imbarazzo le stimolai i seni per ore e ore provocandole anche degli orgasmi...non andai oltre perchè fino a quel momento lei non voleva andare oltre anche se io avrei voluto.....il danno è che dopo l'episodio spiacevole io non riesco più nemmeno a sbottonarle la camicia...insomma mi sono bloccato quando ha preso lei l'iniziativa.....
la seconda cosa che volevo ravvisare è che una volta che ho informato la mia ragazza di tutte queste mie fobie ora è lei che non sa se se la sente di darmi un aiuto in senso fisico e deve pensarci su....in ogni caso mi metterò già da domani alla ricerca di un aiuto psicoterapeutico personale, ma già i Vostri spunti mi hanno aiutato e tanto....
Grazie ancora per il Vostro aiuto, cordiali saluti.
Gentile Dr.ssa Pileci,nel ringraziarLa per gli ulteriori spunti di riflessione da Lei forniti le dico subito che non so se essere d'accordo con quanto afferma la mia ragazza, e ciò è sempre più indicativo della necessita di un aiuto di persona....ringrazio anche la Dr.ssa Randone per l'articolo proposto, che ho letto con molta attenzione e in pratica è la descrizione del mio comportamento, ovviamente ciò non mi rallegra ma......in questo articolo mi ci ritrovo in pieno, è esattamente quello che faccio nei momenti di intimità....ansia,sensazione di svenimento, paura e quant'altro.....ravviso anche altri due particolari che ho omesso precedentemente.....prima dell'episodio spiacevole che ho menzionato, fino a qualche settimana prima che si verificasse, qualcosa con la mia ragazza tentammo,precisamente senza alcun imbarazzo le stimolai i seni per ore e ore provocandole anche degli orgasmi...non andai oltre perchè fino a quel momento lei non voleva andare oltre anche se io avrei voluto.....il danno è che dopo l'episodio spiacevole io non riesco più nemmeno a sbottonarle la camicia...insomma mi sono bloccato quando ha preso lei l'iniziativa.....
la seconda cosa che volevo ravvisare è che una volta che ho informato la mia ragazza di tutte queste mie fobie ora è lei che non sa se se la sente di darmi un aiuto in senso fisico e deve pensarci su....in ogni caso mi metterò già da domani alla ricerca di un aiuto psicoterapeutico personale, ma già i Vostri spunti mi hanno aiutato e tanto....
Grazie ancora per il Vostro aiuto, cordiali saluti.
[#7]
Faccia attenzione a non confondere ansie e paure, legate alla prima volta (emozioni che comunque dovrebbero lasciare spazio all'eccitazione, gioia, curiosità, entusiasmo, ecc...) con un disturbo sessuale.
L'evitamento di cui Lei parla è un comportamento molto comune nei disturbi d'ansia, ovvero quando si sperimenta che FARE qualcosa genera ansia, questa cosa viene evitata sistematicamente in modo da non dover più provare quelle sensazioni fastidiose.
L'inquadramento diagnostico da parte di un bravo psicologo psicoterapeuta è d'obbligo.
Per il momento lasci che la Sua ragazza ci pensi su, poi il Suo coinvolgimento sarà auspicabile.
Saluti,
L'evitamento di cui Lei parla è un comportamento molto comune nei disturbi d'ansia, ovvero quando si sperimenta che FARE qualcosa genera ansia, questa cosa viene evitata sistematicamente in modo da non dover più provare quelle sensazioni fastidiose.
L'inquadramento diagnostico da parte di un bravo psicologo psicoterapeuta è d'obbligo.
Per il momento lasci che la Sua ragazza ci pensi su, poi il Suo coinvolgimento sarà auspicabile.
Saluti,
[#9]
Ex utente
Salve a tutti, Dottoresse Randone e Pileci in particolare in quanto sono stateLe prime a rispondere, ma il mio saluto va anche a tutti gli psicologi e/o psicoterapeuti che potrebbero imbattersi in questa discussione...
Se non è un disturbo per Voi saperlo, ma penso anzi che possa permettervi di trovare ulteriori spunti nello svolgimento della Vostra professione, da circa un mese affronto sedute di psicoterapia, precisamente oggi terrò la quarta.
La psicologa psicoterapeuta da cui vado ha individuato nel corso di queste sedute un problema di tipo relazionale,(e non una presunta omosessualità latente di cui sospettavo) ovvero nel pessimo e conflittuale rapporto che ho con mia madre.
Nel frattempo gentile D.ssa Pileci Lei aveva auspicato un coinvolgimento della mia ragazza...anzi ormai ex, dato che 3 giorni fa mi ha lasciato, essendo stanca dei miei problemi sessuali e delle continue liti legate ad essi.....tra l'altro non le confessai neanche di seguire la psicoterapeuta, in quanto quando le accennai che avevo questa intenzione mi fece capire che mi avrebbe lasciato, e a tuttoggi non lo sa.
Cordiali saluti, spero di non averVi assillato.
Se non è un disturbo per Voi saperlo, ma penso anzi che possa permettervi di trovare ulteriori spunti nello svolgimento della Vostra professione, da circa un mese affronto sedute di psicoterapia, precisamente oggi terrò la quarta.
La psicologa psicoterapeuta da cui vado ha individuato nel corso di queste sedute un problema di tipo relazionale,(e non una presunta omosessualità latente di cui sospettavo) ovvero nel pessimo e conflittuale rapporto che ho con mia madre.
Nel frattempo gentile D.ssa Pileci Lei aveva auspicato un coinvolgimento della mia ragazza...anzi ormai ex, dato che 3 giorni fa mi ha lasciato, essendo stanca dei miei problemi sessuali e delle continue liti legate ad essi.....tra l'altro non le confessai neanche di seguire la psicoterapeuta, in quanto quando le accennai che avevo questa intenzione mi fece capire che mi avrebbe lasciato, e a tuttoggi non lo sa.
Cordiali saluti, spero di non averVi assillato.
[#11]
Gentile ragazzo,
la sessualità è molto importante nella vita di ogni persona, sopratutto quando le aspettative personali sono molto elevate e si vorrebbe essere in condizione di soddisfare i propri standard.
In realtà l'approccio alla sessualità è un qualcosa che va vissuto e scoperto in modo intimo, facendosi anche aiutare dalla persona con cui si vuole condividere l'esperienza senza necessariamente ricorrere ad altre soluzioni.
Un punto di partenza potrebbe essere quello di discutere quanto le accade con la sua fidanzata e sopratutto rassicurarla qualora avesse delle preoccupazioni.
Qualora i suoi pensieri dovessero diventare delle verie e proprie fobie sarebbe importante rivolgersi a un terapeuta per un percorso individuale o di coppia.
Cordialmente
la sessualità è molto importante nella vita di ogni persona, sopratutto quando le aspettative personali sono molto elevate e si vorrebbe essere in condizione di soddisfare i propri standard.
In realtà l'approccio alla sessualità è un qualcosa che va vissuto e scoperto in modo intimo, facendosi anche aiutare dalla persona con cui si vuole condividere l'esperienza senza necessariamente ricorrere ad altre soluzioni.
Un punto di partenza potrebbe essere quello di discutere quanto le accade con la sua fidanzata e sopratutto rassicurarla qualora avesse delle preoccupazioni.
Qualora i suoi pensieri dovessero diventare delle verie e proprie fobie sarebbe importante rivolgersi a un terapeuta per un percorso individuale o di coppia.
Cordialmente
Dr.ssa Claudia Signa;
Psicologa, perfezionata in valutazione psicologica.
[#12]
Ex utente
Gentile Dr.ssa Signa,
intanto la ringrazio per la sua risposta. Le dico subito che la mia ormai ex fidanzata, dato che mi ha lasciato qualche giorno fa, non mi ha mai dato nessun aiuto....mi diceva sempre che il nostro rapporto era sbagliato. che non si può provare imbarazzo con la persona che si ama nemmeno la prima volta(anche se poi anche su questo si è contraddetta più volte), oppure frasi del tipo io per ora sono restia a farti del sesso orale visto come hai reagito, ma se lo fai di nuovo io ti mollo(nel senso di reagire in maniera terrorizzata).......le ho chiesto in tutti i modi di aiutarmi e poi a un certo punto è arrivata a dirmi non so se me la sento non ho tutta questa esperienza ( lei non è vergine comunque)..e alla fine data la mia frustrazione per non riuscire a darle quello che si deve dare alla propria donna in termini sessuali mi arrabbiavo con lei per qualsiasi cavolata o mancanza sua (anche una semplice richiesta di uscita perpetuata per diversi giorni e declinata regolarmente) credendo che fosse dovuta alla mancanza di rapporti....e alla fine mi ha detto che il sesso non era un problema....già ancora prima di lasciarmi mi disse che se avessi richiesto aiuto a uno psicoterapeuta mi sarebbe stata vicina....ma da amica però....capisce bene lei quindi che questa persona non mi ha aiutato molto, anzi per nulla...e alla fine mi ha pure lasciato acuendo di più il trauma.......e alla fine ho dovuto necessariamente ricorrere ad uno specialista, oramai vado ogni settimana da circa un mese da una psicoterapeuta della mia zona....
Cordiali saluti
intanto la ringrazio per la sua risposta. Le dico subito che la mia ormai ex fidanzata, dato che mi ha lasciato qualche giorno fa, non mi ha mai dato nessun aiuto....mi diceva sempre che il nostro rapporto era sbagliato. che non si può provare imbarazzo con la persona che si ama nemmeno la prima volta(anche se poi anche su questo si è contraddetta più volte), oppure frasi del tipo io per ora sono restia a farti del sesso orale visto come hai reagito, ma se lo fai di nuovo io ti mollo(nel senso di reagire in maniera terrorizzata).......le ho chiesto in tutti i modi di aiutarmi e poi a un certo punto è arrivata a dirmi non so se me la sento non ho tutta questa esperienza ( lei non è vergine comunque)..e alla fine data la mia frustrazione per non riuscire a darle quello che si deve dare alla propria donna in termini sessuali mi arrabbiavo con lei per qualsiasi cavolata o mancanza sua (anche una semplice richiesta di uscita perpetuata per diversi giorni e declinata regolarmente) credendo che fosse dovuta alla mancanza di rapporti....e alla fine mi ha detto che il sesso non era un problema....già ancora prima di lasciarmi mi disse che se avessi richiesto aiuto a uno psicoterapeuta mi sarebbe stata vicina....ma da amica però....capisce bene lei quindi che questa persona non mi ha aiutato molto, anzi per nulla...e alla fine mi ha pure lasciato acuendo di più il trauma.......e alla fine ho dovuto necessariamente ricorrere ad uno specialista, oramai vado ogni settimana da circa un mese da una psicoterapeuta della mia zona....
Cordiali saluti
[#14]
Ex utente
Gentilissi medici,
durante l'ultima seduta di psicoterapia ho fatto una precisa domanda alla mia terapeuta: le ho chiesto il motivo di un mio svenimento di fronte ad una penetrazione con oggetti fallici vista ad un night club di cui ho anche precedentemente accennato.....la terapeuta ha risposto perchè la penetrazione simboleggia la completa unione con la donna, e dato il rapporto conflittuale con mia madre causa un trauma psicofisico..... ciò rappresenta una spiegazione per me un pò bizzarra....ecco volevo chiedere a chi risponderà se nella Vostra storia professionale avete mai sentito di un paziente di sesso maschile che sviene di fronte a una penetrazione vaginale.....e soprattutto se sia normale una cosa del genere per un uomo eterosessuale....altrimenti temo dovrò cambiare terapeuta, perchè questa spiegazione datami mi convince poco.
Cordiali saluti.
durante l'ultima seduta di psicoterapia ho fatto una precisa domanda alla mia terapeuta: le ho chiesto il motivo di un mio svenimento di fronte ad una penetrazione con oggetti fallici vista ad un night club di cui ho anche precedentemente accennato.....la terapeuta ha risposto perchè la penetrazione simboleggia la completa unione con la donna, e dato il rapporto conflittuale con mia madre causa un trauma psicofisico..... ciò rappresenta una spiegazione per me un pò bizzarra....ecco volevo chiedere a chi risponderà se nella Vostra storia professionale avete mai sentito di un paziente di sesso maschile che sviene di fronte a una penetrazione vaginale.....e soprattutto se sia normale una cosa del genere per un uomo eterosessuale....altrimenti temo dovrò cambiare terapeuta, perchè questa spiegazione datami mi convince poco.
Cordiali saluti.
[#16]
Gentile Utente,
le suggerisco di discutere con la sua terapeuta l'accaduto ed i suoi eventuali dubbi sulla sua interpretazione, altrimenti si pasticciano gli interventi.
Lei, rispetto a noi, possiede di sicuro più elementi per poterla aiutare.
Saluti
le suggerisco di discutere con la sua terapeuta l'accaduto ed i suoi eventuali dubbi sulla sua interpretazione, altrimenti si pasticciano gli interventi.
Lei, rispetto a noi, possiede di sicuro più elementi per poterla aiutare.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 2.7k visite dal 20/08/2011.
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