Una psicoterapeuta che mi aiuto molto
Salve,sono una ragazza di 23 anni.tre anni fa sono iniziati i miei problemi,pensavo di dover morire.la mia attenzione subito si e concentrata sul intestino,essendo mia zia morta per un cancro al colon,poi tutto si e' spostato sul cuore,dovevo avere per forza qualche patologia.quindi di li attacchi di panico,periodi bruttissimi chiusa in casa,sensazione di stare per impazzire.finche poi mi sono comparerà che le extrasistole.iniziai ad andare da una psicoterapeuta che mi aiuto molto.poi basta.oggi pero ho avuto una brutta ricaduta.sentivo che qlcs non andava da tempo.ero troppo negativa,penso di essere diversa dagli altri.penso che ormai la mia vita e andata in fumo,che non potrò più far nulla,tutto ciò a causa delle extrasistole.il problema e che ogni giorno mi sveglio con un ansia che mi perseguita e che si concentra tutta nella zona del cuore.ho un attenzione smisurata su di lui.ho ovviamente fatto gli esami per le extra e tutto e' ok,il cuore e ok. E il mio cervello che e' andato.non trovo piacere a Fare nulla,penso che tanto si deve morire e quindi perché aspettare?mi chiedo come possano le altre perso fare finta di nulla.essere felici e divertirsi.non lo sanno che tutti questo finirà?mi sento
Anche arrogantemente superiore agli altri per questi miei pensieri.credo che il cuore sia solo una via per somatizzare il tutto.infatti nei periodi felici che ho avuto l'anno scorso stavo meglio,pochissime extra se non zero.ora sono arrivata al limite.sono arrivata a pensare anche che una vita così non valga la pena di essere vissuta,perché mi sento cardiopatica e perché non tornerò più quella di una volta.perché se non ho problemi me li vado a creare.ho bisogno di un aiuto disperato.chi non vive questi momenti non sa di cosa parlo.non lo auguro a nessuno.aiutatemi.
Anche arrogantemente superiore agli altri per questi miei pensieri.credo che il cuore sia solo una via per somatizzare il tutto.infatti nei periodi felici che ho avuto l'anno scorso stavo meglio,pochissime extra se non zero.ora sono arrivata al limite.sono arrivata a pensare anche che una vita così non valga la pena di essere vissuta,perché mi sento cardiopatica e perché non tornerò più quella di una volta.perché se non ho problemi me li vado a creare.ho bisogno di un aiuto disperato.chi non vive questi momenti non sa di cosa parlo.non lo auguro a nessuno.aiutatemi.
[#2]
Gent.le ragazza,
oltre a condividere le domande del dott. Calì, le chiedo è successo qualcosa che l'ha portata a sentirsi nuovamente male? Cosa intende per "sentirsi negativa?"
oltre a condividere le domande del dott. Calì, le chiedo è successo qualcosa che l'ha portata a sentirsi nuovamente male? Cosa intende per "sentirsi negativa?"
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno
[#3]
Ex utente
Dunque,sono andata da una psicoterapeuta che mi ha insegnato il training autogeno,che trovo inutile.purtroppo a causa di un tumore la psicoterapeuta e morta.si e concluso bene il percorso anche se ho sempre pensato che i propri problemi bisogna trovare la forza per risolverli da soli,la via va trovata dentro se stessi.periodo negativo perché ero sempre ansiosa,sempre concertata sulle extrasistole,infelice,mi dicevo se continui così dove vai a finire?ecco..
[#4]
E' vero, la forza per affrontare i problemi va trovata dentro di noi, come lei ha fatto quando ha deciso di rivolgersi alla psicoterapeuta.
Ma caratterizza proprio il nostro lavoro quello di accompagnare le persone, con gli strumenti professionali di cui disponiamo, nella ricerca della via più adatta a ciascuno verso il benessere.
La sua terapeuta le ha lasciato una tecnica da utilizzate nei momenti di maggiore tensione, per rilassarsi e trovare la calma per affrontare i problemi, ma questo non basta, come lei ci segnala.
Lei deve intraprendere un percorso di psicoterapia che le permetta di risolvere questa situazione che si sta cronicizzando e sta inficiando fortemente la sua qualità di vita.
Ma caratterizza proprio il nostro lavoro quello di accompagnare le persone, con gli strumenti professionali di cui disponiamo, nella ricerca della via più adatta a ciascuno verso il benessere.
La sua terapeuta le ha lasciato una tecnica da utilizzate nei momenti di maggiore tensione, per rilassarsi e trovare la calma per affrontare i problemi, ma questo non basta, come lei ci segnala.
Lei deve intraprendere un percorso di psicoterapia che le permetta di risolvere questa situazione che si sta cronicizzando e sta inficiando fortemente la sua qualità di vita.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, a 23 anni le possibilità di mettersi in gioco e cambiare la propria vita sono davvero tante.
Purchè si scelga di guardare in faccia la realtà, ed in primo luogo riconoscere e prendere coscienza dei propri problemi. Questo è un primo passo per cambiare le cose.
A volte, ci si rivolge ad uno psicoterapeuta per modificare la sofferenza emotiva, ma senza cambiare altro (ad esempio, i propri comportamenti o il proprio modo di pensare).
Potrà cominciare un altro percorso di terapia, ma prima la invito a fare una sorta di piccolo "inventario".
Ad esempio, potrebbe provare a prendere un foglio di carta e dividerlo a metà, in modo da avere due colonne.
Nella colonna di sinistra, può scrivere in alto "Starei bene se...": qui potrà elencare tutto quello che desidera (realisticamente) che accada nella sua vita perchè le cose vadano a posto.
Nella colonna di destra, può scrivere in alto "Per ottenere questo, cosa posso cambiare in me?".
Questo piccolo esercizio è più impegnativo di quello che sembra, ma potrà aiutarla a chiarire a sè stessa dove vuole andare, prima di comprare il biglietto per questo nuovo viaggio.
Cordiali saluti
Purchè si scelga di guardare in faccia la realtà, ed in primo luogo riconoscere e prendere coscienza dei propri problemi. Questo è un primo passo per cambiare le cose.
A volte, ci si rivolge ad uno psicoterapeuta per modificare la sofferenza emotiva, ma senza cambiare altro (ad esempio, i propri comportamenti o il proprio modo di pensare).
Potrà cominciare un altro percorso di terapia, ma prima la invito a fare una sorta di piccolo "inventario".
Ad esempio, potrebbe provare a prendere un foglio di carta e dividerlo a metà, in modo da avere due colonne.
Nella colonna di sinistra, può scrivere in alto "Starei bene se...": qui potrà elencare tutto quello che desidera (realisticamente) che accada nella sua vita perchè le cose vadano a posto.
Nella colonna di destra, può scrivere in alto "Per ottenere questo, cosa posso cambiare in me?".
Questo piccolo esercizio è più impegnativo di quello che sembra, ma potrà aiutarla a chiarire a sè stessa dove vuole andare, prima di comprare il biglietto per questo nuovo viaggio.
Cordiali saluti
[#7]
<La ringrazio.ma quindi non e già tutto compromesso?ne posso ancora uscire?>
Lei ne sta già uscendo: ci ha scritto i suoi pensieri, le sue paure e le sue forze (il sentirsi consapevole della morte la fa sentire, in qualche modo, migliore degli altri).
Tutto questo è il punto di partenza per intraprendere una psicoterapia e fare un po' di ordine nei suoi pensieri e nelle sue emozioni. In questo modo ne trarrà giovamento anche il suo corpo, sul quale vengono somatizzate le ansie che vive dentro di sè.
Cerchi con cura un terapeuta che le ispiri fiducia e poi inizi il suo percorso vero e proprio.
Un augurio.
Lei ne sta già uscendo: ci ha scritto i suoi pensieri, le sue paure e le sue forze (il sentirsi consapevole della morte la fa sentire, in qualche modo, migliore degli altri).
Tutto questo è il punto di partenza per intraprendere una psicoterapia e fare un po' di ordine nei suoi pensieri e nelle sue emozioni. In questo modo ne trarrà giovamento anche il suo corpo, sul quale vengono somatizzate le ansie che vive dentro di sè.
Cerchi con cura un terapeuta che le ispiri fiducia e poi inizi il suo percorso vero e proprio.
Un augurio.
[#8]
Ex utente
salve,
non capisco perche contiuo a concentrarmi sul cuore.tipo stasera ero con degli amici,mi sentivo un pesce fuor d'acqua.loro volevano giocare a pallovolo,io ho subito pensato,ma non posso, ho problemi al cuore.pensiero assurdo.e abbiamo giocato,ma non stavo nemmeno sudando,non ero affaticata,ero ferma,non si puo dire che mi stessi sforzando.e ho pensato vedrai che ti vengono.e infatti qualche extra mi è venuta.mi sono rattristata.ho detto ecco.sono una fallita,non potrò nemmeno fare piu sport.ma non stavo facendo sport.poi penso,i controlli che ho fatto col medico di base andavo bene.ma se ora avessi qlcs?credo di sbagliare facendo cosi.dovrei pensare a altro.aiutatemi.
non capisco perche contiuo a concentrarmi sul cuore.tipo stasera ero con degli amici,mi sentivo un pesce fuor d'acqua.loro volevano giocare a pallovolo,io ho subito pensato,ma non posso, ho problemi al cuore.pensiero assurdo.e abbiamo giocato,ma non stavo nemmeno sudando,non ero affaticata,ero ferma,non si puo dire che mi stessi sforzando.e ho pensato vedrai che ti vengono.e infatti qualche extra mi è venuta.mi sono rattristata.ho detto ecco.sono una fallita,non potrò nemmeno fare piu sport.ma non stavo facendo sport.poi penso,i controlli che ho fatto col medico di base andavo bene.ma se ora avessi qlcs?credo di sbagliare facendo cosi.dovrei pensare a altro.aiutatemi.
[#9]
Provo a spiegarglielo più chiaramente.
Le sensazioni che lei attribuisce ad una cardiopatia e che i controlli medici hanno escluso, sono, molto probabilmente, la somatizzazione dell'ansia.
Questo significa che preoccupazioni e pensieri, per lo più difficilmente identificabili per lei a livello consapevole, si manifestano con sensazioni disagevoli a livello del corpo - in questo caso al petto.
Lei continua a concentrarsi sul cuore, perchè è da lì che provengono le sensazioni che la fanno preoccupare, ma queste sono, a loro volta, suscitate da un nodo irrisolto da qualche parte nella sua psiche.
L'unico modo in cui può essere aiutata è prendere contatto con uno psicoterapeuta che la guidi nella comprensione e nella risoluzione della sua ansia.
Le sensazioni che lei attribuisce ad una cardiopatia e che i controlli medici hanno escluso, sono, molto probabilmente, la somatizzazione dell'ansia.
Questo significa che preoccupazioni e pensieri, per lo più difficilmente identificabili per lei a livello consapevole, si manifestano con sensazioni disagevoli a livello del corpo - in questo caso al petto.
Lei continua a concentrarsi sul cuore, perchè è da lì che provengono le sensazioni che la fanno preoccupare, ma queste sono, a loro volta, suscitate da un nodo irrisolto da qualche parte nella sua psiche.
L'unico modo in cui può essere aiutata è prendere contatto con uno psicoterapeuta che la guidi nella comprensione e nella risoluzione della sua ansia.
[#10]
Ex utente
Credo proprio di soffrire di un disturbo d'ansia generalizzata.infatti quando non somatizzo sul cuore ho comunque un'ansia tremenda,continuo a pensare alle stesse cose orrende.ma posso guarire o troppo tardi??perché provo gusto a star male?e se sto bene penso che tanto non durerà.o se sto bene penso..ma se stessi bene,non avrei nulla a cui pensare..che noia sarebbe essere felici!?cosa non va in me?
[#11]
Non si faccia un'autodiagnosi, lasci che sia un professionista specializzato a farla e a guidarla nella risoluzione dei suoi problemi.
Troverà molto più piacevole rivolgere queste domande ad una persona in carne e ossa, con cui potrà dialogare e della quale ascoltare le parole.
Troverà molto più piacevole rivolgere queste domande ad una persona in carne e ossa, con cui potrà dialogare e della quale ascoltare le parole.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.1k visite dal 18/08/2011.
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