Malessere e depressione
Salve, il mio caso ha radici lontane nel tempo; ho 24 anni e vivo in uno stato di abbandono e sconforto da due anni. Non esco mai di casa e non ho più amici. Esco soltanto un'ora alla settimana per andare a lezione di canto, l'ultima cosa ancora capace di entusiasmarmi. Sono disoccupato (ho il diploma di geometra) e non ho soldi. Inoltre, vivo in aperta campagna e la mia famiglia è costituita da gente "ignorante" (per rendere l'idea quella gente che ancora pensa che dallo psicologo ci vanno i matti. E dicono matti con accezione puramente negativa!). A tutto questo aggiungo che sono omosessuale in una famiglia omofoba, una famiglia di contadini.
E' desolante, sono sempre attraversato dall'idea di non poter vivere la vita che desidero. E questo da molto tempo; già da bambino pensavo che sarei voluto essere un'altra persona. Sto sempre male, depresso e mi succede di pensare anche alla morte. Pure se considero il suicidio una cosa distante da me...
Mi rendo conto di aver bisogno di uno specialista ma non so né chi né come. Ho richiesto questo consulto per sapere da voi a chi rivolgermi (psicologo, psichiatra ...) e soprattutto come farlo, essendo disoccupato e non avendo soldi.
Grazie per l'attenzione e per l'aiuto.
E' desolante, sono sempre attraversato dall'idea di non poter vivere la vita che desidero. E questo da molto tempo; già da bambino pensavo che sarei voluto essere un'altra persona. Sto sempre male, depresso e mi succede di pensare anche alla morte. Pure se considero il suicidio una cosa distante da me...
Mi rendo conto di aver bisogno di uno specialista ma non so né chi né come. Ho richiesto questo consulto per sapere da voi a chi rivolgermi (psicologo, psichiatra ...) e soprattutto come farlo, essendo disoccupato e non avendo soldi.
Grazie per l'attenzione e per l'aiuto.
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Gentile Utente, nelle strutture pubbliche può accedere ad una visita psichiatrica o colloquio psicologico in modo tale da poter avere una diagnosi e impostazione di eventuale trattamento (psicoterapico o farmacologico).
Un consiglio: va bene che la famiglia è il luogo degli apprendimenti, ma non utilizzi la Sua famiglia come "alibi" per non cercare il benessere e uscire dalla sofferenza. Per quanto difficile e impegnativo, è possibile star bene anche quando le premesse non sono delle migliori.
Un cordiale saluto,
Un consiglio: va bene che la famiglia è il luogo degli apprendimenti, ma non utilizzi la Sua famiglia come "alibi" per non cercare il benessere e uscire dalla sofferenza. Per quanto difficile e impegnativo, è possibile star bene anche quando le premesse non sono delle migliori.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Ragazzo,
le suggerisco di rivolgersi ad una struttura pubblica, troverà le figure professionali più indicate al suo disagio.
Differenziarsi come percorso di crescita dalla famiglia d'origine è uno dei traguardi più difficoltosi ed ardui, ma il suo malessere le indica la strada da seguire.
Ci faccia sapere se crede.
Un caro saluto
le suggerisco di rivolgersi ad una struttura pubblica, troverà le figure professionali più indicate al suo disagio.
Differenziarsi come percorso di crescita dalla famiglia d'origine è uno dei traguardi più difficoltosi ed ardui, ma il suo malessere le indica la strada da seguire.
Ci faccia sapere se crede.
Un caro saluto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 16/08/2011.
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