Risoluzione tardiva di depressione
La presentazione per il consulto è purtroppo piu lunga di 3000 caratteri.
poichè ritengo essenziale non tralasciare nulla e poichè il sistema taglia il testo raggiunto tale limite, provo ad esporre la situazione in un modo alternativo, allegando un link nel quale si potrà visualizzare completamente quanto voglio esporvi:
https://docs.google.com/document/d/1QzZZeRemoJdtqaFdGZ-Lr5T76mWIV7GkOIQrTsFz8SE/edit?hl=it
mi scuso per il metodo non canonico e per la lunghezza del testo, ma spero lo stesso di poter ricevere una risposta.
pongo cordiali saluti allo staff e ai medici.
poichè ritengo essenziale non tralasciare nulla e poichè il sistema taglia il testo raggiunto tale limite, provo ad esporre la situazione in un modo alternativo, allegando un link nel quale si potrà visualizzare completamente quanto voglio esporvi:
https://docs.google.com/document/d/1QzZZeRemoJdtqaFdGZ-Lr5T76mWIV7GkOIQrTsFz8SE/edit?hl=it
mi scuso per il metodo non canonico e per la lunghezza del testo, ma spero lo stesso di poter ricevere una risposta.
pongo cordiali saluti allo staff e ai medici.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente, non è possibile dire "tutto".
E' possibile che qualche Collega voglia egualmente leggere il documento che lei allega. le propongo egualmente di provare ad effettuare una sintesi e di postare il consulto, magari come replica a questa risposta, in modo "canonico": in tal modo, oltre ad aiutare noi ad aiutare lei, aiuterà sè stesso a fare un pò di chiarezza e di scegliere quali informazioni sono, almeno per ora, primarie.
Che ne pensa?
Cordialmente
E' possibile che qualche Collega voglia egualmente leggere il documento che lei allega. le propongo egualmente di provare ad effettuare una sintesi e di postare il consulto, magari come replica a questa risposta, in modo "canonico": in tal modo, oltre ad aiutare noi ad aiutare lei, aiuterà sè stesso a fare un pò di chiarezza e di scegliere quali informazioni sono, almeno per ora, primarie.
Che ne pensa?
Cordialmente
[#3]
Il metodo non canonico è assai più complesso, provi a fare una sintesi della sua richiesta.
Saluti
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile Amico,
la sua storia è lunga e incompiuta, con periodi di temporaneo miglioramento che però non sono stati sufficienti a colmare il grande vuoto che lei sente dentro e la mancanza di esperienze adeguate alla sua età.
La sua analisi molto lucida mi fa proprio pensare che lei sia stato un bambino e un ragazzo "estromesso" dalle dinamiche di gruppo, forse ha acquisito un grande spirito di osservazione e consapevolezza proprio guardando le situazioni dal di fuori e non avendo gli strumenti psicologici per esserne parte.
Inutile dirle che l'unica strada per rimettere le cose a posto è la psicoterapia, che lei ha precocemente abbandonato per motivi che magari oggi potrebbero venire meno: non mi è chiaro per quale motivo con (quasi) 2 lauree lei non pensi di poter trovare un lavoro che le permetta di sostenere l'impegno economico di un percorso psicoterapeutico.
Forse la sua attuale ricaduta è proprio dovuta al fatto che le difficoltà che ha ben illustrato sono rimaste bene o male dove lei le ha lasciate, visto che i farmaci possono modulare determinati aspetti biochimici ma non emozioni e vissuti. (A proposito, che diagnosi ha ricevuto?)
Non trascurerei però l'avvicinarsi del traguardo dei 30 anni, simbolicamente importante momento di svolta e di bilanci.
Dubito che nessuno attorno a lei si accorga di come sta, anche se non ne ha più parlato: forse qualcuno non sa darle una risposta e per questo fa finta di nulla, e qualcun'altro percepisce come eccessivo il carico di angoscia che lei trasmette.
Anche per questo esistono psichiatri e psicologi e certe situazioni non possono essere risolte da amici o parenti.
la sua storia è lunga e incompiuta, con periodi di temporaneo miglioramento che però non sono stati sufficienti a colmare il grande vuoto che lei sente dentro e la mancanza di esperienze adeguate alla sua età.
La sua analisi molto lucida mi fa proprio pensare che lei sia stato un bambino e un ragazzo "estromesso" dalle dinamiche di gruppo, forse ha acquisito un grande spirito di osservazione e consapevolezza proprio guardando le situazioni dal di fuori e non avendo gli strumenti psicologici per esserne parte.
Inutile dirle che l'unica strada per rimettere le cose a posto è la psicoterapia, che lei ha precocemente abbandonato per motivi che magari oggi potrebbero venire meno: non mi è chiaro per quale motivo con (quasi) 2 lauree lei non pensi di poter trovare un lavoro che le permetta di sostenere l'impegno economico di un percorso psicoterapeutico.
Forse la sua attuale ricaduta è proprio dovuta al fatto che le difficoltà che ha ben illustrato sono rimaste bene o male dove lei le ha lasciate, visto che i farmaci possono modulare determinati aspetti biochimici ma non emozioni e vissuti. (A proposito, che diagnosi ha ricevuto?)
Non trascurerei però l'avvicinarsi del traguardo dei 30 anni, simbolicamente importante momento di svolta e di bilanci.
Dubito che nessuno attorno a lei si accorga di come sta, anche se non ne ha più parlato: forse qualcuno non sa darle una risposta e per questo fa finta di nulla, e qualcun'altro percepisce come eccessivo il carico di angoscia che lei trasmette.
Anche per questo esistono psichiatri e psicologi e certe situazioni non possono essere risolte da amici o parenti.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
Ex utente
grazie per la risposta. la diagnosi è stata quella di depressione, e altro che non ricordo.
per quanto riguarda il lato economico dipendo ancora dai genitori, proprio a causa di questo mio stato che ha dilazionato enormemente i tempi dell'università.
la psicoterapia in ogni caso mi ha aiutato solo a comprendere le cause di tutto ciò, cosa che ho illustrato, ma non a risolvere la situazione. non riesco nemmeno piu a credere che la terapia possa risolvere la cosa.
rimane che la situazione sta rapidamente ricapitolando in negativo. oramai rimango tutto il giorno in uno stato assente e demotivato a compiere qualunque cosa. difficilmente cio mi abbandona per qualche ora. la notte poi ho crisi di pianto e attacchi di fame nervosa.
sto uscendo e frequentando lo stesso l'università, cercando di non mostrarmi ovviamente cosi. cerco di non perdere nessuna occasione di vita sociale per distrarmi e magari risolvere qualcosa. senza successo. anzi il risultato è quello di osservare piu da vicino situazioni che desidero sempre piu fortemente. da un semplice tenersi per mano, o abbracciarsi, o giocare. per non parlare di momenti teneri, o sguardi di passione. il discorso è sempre quello: mi manca fortemente il contatto fisico e mentale con qualcuno. ritengo assai improbabile che in situazioni come scuola e le due università frequentate, in mezzo a centinaia di altri coetanei non sia capitato anche per sbaglio un misero passo in questo campo. nonostante abbia piu volte provato, in molteplici modi e situazioni: mai un interesse reciproco, un attrazione "chimica", o altro. logicamente mi vien da pensare che sia inabile in tal senso. ma non so se è il mio stato d'animo a dettarmi quest'idea o davvero la logica.
sono di fatto nauseato dal vivere ancora cosi, e ogni giorno mi pesa. mi chiedo quanto ancora sarò in grado di reggere tale situazione.
per quanto riguarda il lato economico dipendo ancora dai genitori, proprio a causa di questo mio stato che ha dilazionato enormemente i tempi dell'università.
la psicoterapia in ogni caso mi ha aiutato solo a comprendere le cause di tutto ciò, cosa che ho illustrato, ma non a risolvere la situazione. non riesco nemmeno piu a credere che la terapia possa risolvere la cosa.
rimane che la situazione sta rapidamente ricapitolando in negativo. oramai rimango tutto il giorno in uno stato assente e demotivato a compiere qualunque cosa. difficilmente cio mi abbandona per qualche ora. la notte poi ho crisi di pianto e attacchi di fame nervosa.
sto uscendo e frequentando lo stesso l'università, cercando di non mostrarmi ovviamente cosi. cerco di non perdere nessuna occasione di vita sociale per distrarmi e magari risolvere qualcosa. senza successo. anzi il risultato è quello di osservare piu da vicino situazioni che desidero sempre piu fortemente. da un semplice tenersi per mano, o abbracciarsi, o giocare. per non parlare di momenti teneri, o sguardi di passione. il discorso è sempre quello: mi manca fortemente il contatto fisico e mentale con qualcuno. ritengo assai improbabile che in situazioni come scuola e le due università frequentate, in mezzo a centinaia di altri coetanei non sia capitato anche per sbaglio un misero passo in questo campo. nonostante abbia piu volte provato, in molteplici modi e situazioni: mai un interesse reciproco, un attrazione "chimica", o altro. logicamente mi vien da pensare che sia inabile in tal senso. ma non so se è il mio stato d'animo a dettarmi quest'idea o davvero la logica.
sono di fatto nauseato dal vivere ancora cosi, e ogni giorno mi pesa. mi chiedo quanto ancora sarò in grado di reggere tale situazione.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.7k visite dal 16/08/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.