Depressione ansia rifiuto cibo:ricaduta
Ho passato gli ultimi 8 mesi a combattere contro una depressione ansiosa che mi aveva portato a un rifiuto del cibo,nausea continua(psicosomatica),che ho curato e tutt ora curo con cipralex 10 mg,rivotril,e terapia psicologica.Ultimamente mi sentivo molto meglio,avevo ripreso una vita normale,sopratutto a livello di alimentazione.Ma qualche sera fa devo aver mangiato troppo o qualcosa che mi ha fatto male lo stmaco,e da quella notte ho ripreso gli stessi disturbi allo stomaco,e lo stesso umore di qualche mese fa,ho sempre ansia,piango,ho l ossessione del cibo e non riesco a mangiare.Ora mi trovo in vacanza ma se continua cosi pensavo di anticipare il ritorno,speravo e pensavo di esserne uscita...cosa posso fare?sono disperata...
[#1]
Gentile ragazza,
pensa che anticipando il ritorno avrebbe la possibilità di recarsi dalla sua psicologa per una seduta?
Ritiene che tornando a casa il suo umore migliorerebbe?
Lì in vacanza (oltre, ovviamente, al problema di stomaco) è capitato qualche episodio o Lei ha avuto qualche pensiero che può a suo parere aver riacutizzato le emozioni negative che associa al rifiuto del cibo?
Cari saluti.
pensa che anticipando il ritorno avrebbe la possibilità di recarsi dalla sua psicologa per una seduta?
Ritiene che tornando a casa il suo umore migliorerebbe?
Lì in vacanza (oltre, ovviamente, al problema di stomaco) è capitato qualche episodio o Lei ha avuto qualche pensiero che può a suo parere aver riacutizzato le emozioni negative che associa al rifiuto del cibo?
Cari saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,qui in vacanza sono stata sempre benissimo,ormai sono gia due settimane,spensierata allegra,tutti i pensieri negativi non esistevano,poi venerdi notte non mi sono sentita bene con lo stomaco(indigestione penso) e di colpo tutte le paure,le fobie,l umore depresso sono riaffiorati.L unico motivo a cui io associo il mio rifiuto per il cibo e' la mia emetofobia,ma credo che essa sia solo la manifestazione di un piu profondo malessere,assieme alla nausea e al disgusto verso il cibo.Probabilmente anticipando il ritorno potrei sicuro avere una seduta dalla mia psicologa,pero' per il momento vorrei aspettare qualche giorno,sicuramente avvisando sia psicologa che psichiatra di questi sintomi.Alla mia famiglia ancora non ho detto nulla,questo mio malessere e' emerso a seguito di un lutto familiare e i miei genitori ne hanno sofferto troppo,non vorrei allarmarli subito.A casa sicuramente troverei una situazione molto piu tesa che qui in vacanza (sono dal mio ragazzo).
[#3]
<<L'unico motivo a cui io associo il mio rifiuto per il cibo e' la mia emetofobia,ma credo che essa sia solo la manifestazione di un piu profondo malessere,assieme alla nausea e al disgusto verso il cibo.>>
Concordo pienamente con Lei.
Probabilmente (ipotizzo, ovviamente, non conoscendola) la riattivazione di tutti i pensieri negativi, le paure e l'umore depresso è stata una conseguenza di un'erronea attribuzione di significato ad una sensazione fisica, questa volta reale (l'indigestione).
Questo in virtù della sua specifica modalità di somatizzazione delle problematiche emotive, incentrata proprio sull'apparato digestivo.
Inoltre, può essere che si senta ulteriormente destabilizzata dalla sensazione di perdita di controllo, in un periodo in cui invece tutto filava liscio.
Se se la sente, è sicuramente meglio per Lei proseguire la vacanza, in un ambiente più sereno di quanto non lo sia quello domestico, in compagnia del suo ragazzo, che presumo funga per Lei un po' da base sicura nei confronti della sua fobia.
Se lo ritiene necessario, senta i suoi terapeuti, secondo le modalità che avrete concordato.
Auguri.
Concordo pienamente con Lei.
Probabilmente (ipotizzo, ovviamente, non conoscendola) la riattivazione di tutti i pensieri negativi, le paure e l'umore depresso è stata una conseguenza di un'erronea attribuzione di significato ad una sensazione fisica, questa volta reale (l'indigestione).
Questo in virtù della sua specifica modalità di somatizzazione delle problematiche emotive, incentrata proprio sull'apparato digestivo.
Inoltre, può essere che si senta ulteriormente destabilizzata dalla sensazione di perdita di controllo, in un periodo in cui invece tutto filava liscio.
Se se la sente, è sicuramente meglio per Lei proseguire la vacanza, in un ambiente più sereno di quanto non lo sia quello domestico, in compagnia del suo ragazzo, che presumo funga per Lei un po' da base sicura nei confronti della sua fobia.
Se lo ritiene necessario, senta i suoi terapeuti, secondo le modalità che avrete concordato.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13.9k visite dal 14/08/2011.
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