Essere adolescenti e non desiderare di uscire

Salve.Sono un adolescente di 16 anni.Non sono una ragazza abituata molto ad uscire, visto che anche i miei genitori sono piuttosto adulti e perciò già su con l'età.Di fatti anche da piccola non andavo a fare passeggiate in città ma restavo a casa mia( circondata da un sacco di verde) a giocare e divertirmi, il più delle volte da sola.Ritornando ad ora, se una mia amica mi invita al mare o comunque a passare un po' di tempo con lei( cose che succedono di rado visto che non stiamo proprio vicine e pure lei non è una che va spesso a giro) io le dico di no.Ho la sensazione che non abbia voglia di uscire da queste quattro mura, che non m'interessi esplorare la realtà perchè io sto bene qui, a casa mia!!
Non so se questo sia una specie di imitazione del comportamento di mia madre.Comunque vorrei capirmi meglio, capire pèerchè non m'importa uscire e magari risolvere la cosa : perchè credo non sia molto normale e che con l'andare degli anni mi penta di tutto ciò.
Grazie
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile ragazza,
cosa intendi quando scrivi: <<Non so se questo sia una specie di imitazione del comportamento di mia madre>>?
Il tuo rifiuto degli inviti che ti vengono rivolti, o comunque la mancanza di desiderio di uscire in generale, dipende da una sorta di "pigrizia" o dal timore di qualcosa di specifico?
Quali sono i tuoi interessi e le tue passioni?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Buongiorno.Mi scusi per il ritardo nel rispondere ma in questi giorni non ho avuto tempo per connettermi.
Nel caso della frase <<Non so se questo sia una specie di imitazione del comportamento di mia madre>> mi spiego meglio: mia madre non esce molto;raramente con mio padre che appunto la maggiorparte delle volte esce con me.Io e lui si va, ad esempio, al mare, al fiume, alle sagre ecc. Mia madre invece sembra non averne voglia, di fatti la sua giornata tipo( quando non lavora) consiste nel passarla nei prati e nei campi intorno a casa mia ad occuparsi di lavori che normalmente eseguono gli uomini.Mio padre, viceversa, si occupa più della casa, del preparare pranzo ecc.Mia madre ama molto la natura , cosa che ci accomuna, e tutte le sere va a fare una passeggiata nel bosco.
Io credo che il mio rifiuto dipenda più che altro da una sorta di pigrizia, di non voglia di esplorare la ''realtà'' perchè io sto bene nel mio mondo, a casa mia.Anche perchè non capisco perchè dovrei avere timore ad andare al mare insieme ad una mia amica o ad esempio ad una festa di compleanno a casa sua.
Mi piace molto leggere, ascoltare vari generi di musica, guardare film, stare all'aria aperta...un tempo feci anche un corso di chitarra classica ma poi anche lì terminai perchè, secondo me, non avevo più voglia.
Un anno fa ho fatto un corso di teatro che poi però ho abbandonato dopo la recita di fine corso.
Vede, io me ne rendo conto: è sempre la solita storia!!Io la percepiso più come pigrizia.
Mi aiuti a risolvere la cosa.
Grazie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

è vero che l'apprendimento (dai genitori) gioca un ruolo molto importante; pensiamo ai bambini che imitano tutto dei genitori e delle persone che incontrano e per loro significative.
Tuttavia accanto a questo, ci sono anche altre modalità e altre ragioni per cui facciamo delle cose e ci comportiamo in una determinata maniera.

Alla tua età è veosimile pensare che ci siano anche altre ragioni.
Da qui però non possiamo fare altro che ipotesi.
E senza conoscerti queste ipotesi hanno poco senso perchè dovrebbero essere poi verificate con te.

Se ritieni, e soprattutto se questo modo di agire ti crea problemi (ti allontana dagli altri, ti fa sentire diversa, non accettata, ecc...) puoi rivolgerti allo psicologo del consultorio famigliare.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio.Ma cos'è un consultorio famigliare?E chi è lo psicologo a cui mi consiglia di rivolgermi?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
non tutte le adolescenze sono uguali, c'è chi predilige uscire sempre, esplorare il mondo, affamato di curiosità ed esperienze, chi invece attende e si trova bene rintanato tra le rassicuranti mura domenstiche.
Se per lei è un disagio, si rivolga ad un consultorio, una struttura pubblica gratuita, per effettuare qualche colloquio con uno psicologo, che si prenderà cura di lei.
cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Un consultorio è un servizio convenzionato ASL, cui si accede per poter usufruire di alcune prestazioni specialistiche (es ginecologo, psicologo, ecc..).

http://www.consultoriodiocesanobrescia.it/

http://www.consultoriofamiliare.org/

http://www.aslbrescia.it/bin/index.php


Lo psicologo è un professionista che si occupa dello studio del comportamento, delle emozioni e che aiuta le persone a stare meglio, promuovendo la salute e il benessere.
Incontrare uno psicologo ha il vantaggio per te di capire le ragioni del tuo comportamento e delle tue paure e, se necessario, avere accanto uno specialista che può orientarti e facilitare il percorso di crescita.
Tutto ciò che dirai allo psicologo, ovviamente, è tutelato dal segreto professionale stretto. Quindi nessuno, genitori compresi, avrà accesso alle informazioni che verranno condivise.

A disposizione per eventuali chiarimenti.

Saluti,
[#7]
Utente
Utente
Grazie ancora per tutte le risposte!Vedrò il da farsi.
Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
saluti a lei e ci aggiorni, se lo desidera.