Paure e stati d'animo

Buon giorno. Vi scrivo per la prima volta, per richiedere informazioni in merito a un problema che ho da alcuni mesi. Ho difficoltà a metterlo per iscritto, anche perché non trovo la definizione esatta per descrivere il problema (sempre se lo è).
Alcune volte quando sto solo, mi trovo a riflettere su diverse cose e mi rendo conto, che qualsiasi cosa io possa fare, di importante o meno importante, non serve a niente, perché quando un giorno si morirà, tutte le cose fatte, svaniranno.
Ho notato che le cose che rimangono nel tempo, sulla bocca di tutti o in tv, sono sempre cose che qualcuno di famoso ha fatto. O meglio la tv o internet, ha reso quella persona famosa e di conseguenza le cose che ha fatto sono rimaste famose e vengono costantemente riportate nei libri o in tv come opere della vita.
Da una parte credo ci sia la paura della morte. Cioè il mio cervello non riesce a concepire che io possa smettere di respirare, pensare, sognare in modo definitivo e quindi, vengo assalito da una specie di stato d'ansia e sento di non riuscire a respirare. Dall'altra parte di conseguenza, sento che il tempo mi scappa via dalle mani e non riesco a gestire la mia vita come vorrei. A volte la sera, non voglio prendere sonno, perché vuol dire che un altro giorno è passato, senza che io possa aver fatto qualcosa di importante per essere famoso e rimanere in quel "libro" di cui parlavo prima. Chiaramente ci sono altre cose che potrei aggiungere, ma per ora mi fermo qui. Grazie della risposta.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sua è una paura comune, ma di solito si ha paura della morte quando la vita che si vive non è appagante e soddisfacente come si vorrebbe. Direbbe che questo è il suo caso?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Salve, la ringrazio per la risposta repentina.
In parte si, la vita che vivo in questi ultimi anni, non è appagante, (non che prima lo sia stata al 100%), e soddisfacente come vorrei, sia da un punto di vista economico, che da un punto di vista emotivo. Infatti avevo fatto l'esempio delle persone famose...
Ma quasi tutte le persone che conosco, si lamentato del proprio status e non sono soddisfatte di ciò che fanno o di chi sono. Cito il classico esempio che sento da anni: "Guarda quelli che stanno peggio di te!"
Ma allora perché continuo a guardare quelli che stanno meglio di me?
In passato ho frequentato diversi corsi svolti da formatori psicologi e quasi tutti evidenziano il fatto di vivere la vita per raggiungere i propri obiettivi. Io in passato ne avevo 3, o meglio erano dei sogni più che obiettivi. Mi sono impegnato per anni nel perseguirli, ma a causa di tante cose sono stati cancellati.
E ora che si fa?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
la paura della morte e del tempo che scappa via, solitamente nasconde altre paure ed insoddisfazioni, valuti l'ipotesi di una psicoterapia, madiante la quale lavorare oltre che sulla paura che l'attanaglia, anche sulle cause che l'hanno prodotta e mantenuta in vita.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ho frequentato diversi corsi svolti da formatori psicologi e quasi tutti evidenziano il fatto di vivere la vita per raggiungere i propri obiettivi
>>>

I corsi di formazione per lo sviluppo personale sono adatti per chi già sta bene, non per chi ancora sta facendo i conti con paure e insoddisfazioni basilari come le sue. Perciò deve fare le cose nell'ordine giusto, risolvendo prima queste questioni, e poi potrà pensare agli obiettivi più elevati.

>>> E ora che si fa?
>>>

Ah, da qui non si fa nulla, purtroppo. Però se è stato così coscienzioso verso se stesso da regalarsi quei corsi, si rivolga ora a uno psicologo psicoterapeuta, non necessariamente devono servire lunghi percorsi per risolvere i nodi che è chiamato a sciogliere.

Legga questi due articoli per orientarsi, poi se vorrà fare altre domande la ascoltiamo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Vi ringrazio delle risposte date.
Per la dottoressa Randone, sono un ragazzo.

Leggerò gli articoli sopracitati.

Buon lavoro
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Mi scusi, mi sono sbagliata. Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

anch'io ritengo che una psicoterapia potrà, nel Suo caso, essere molto utile a far luce su ciò che la rende insoddisfatto e su quelle dinamiche che ora non vede e che le impediscono di cambiare.

Come le ha ricordato anche il Collega, i corsi di formazione che Lei ha frequentato non permettono un lavoro su se stessi se non molto superficiale. Io li conduco da anni e c'è molta differenza nelle finalità.

La psicoterapia lavora anche sulle cause del disagio per promuovere un cambiamento duraturo.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica