Foto shock
Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni. Avrei una domanda da porle a cui non sono riuscita a rispondermi. Mi chiedevo se le foto shock sull'argomento maltrattamento animali sono utili a sensibilizzare oppure no. Intendo foto su siti animalisti e pagine web e facebook ad esempio. Cioè, per un'animalista e persona ultrasensibile ed emotiva come me, fanno male, nel senso che sto male a vederle, anche se ci ripenso dopo, e pure diventa un pensiero ossessionante..immagino animali che vengono torturati e non riesco a smettere e sto malissimo e poi mi preoccupo per la mia salute mentale e queste fissazioni. Anni fa ho avuto una brutta esprienza finita bene. Ho salvato dei gatti di casa abbandonati in strada grazie all'accalappiacani e poi ho avuto un esaurimento nervoso durato 2 settimane. Poi mi chiedo se alla persona che è già portata ai maltrattamenti... o a una persona già disturbata cosa può invece suscitare. Magari peggiora il disturbo o incita a qualsiasi follia. Sapevo che troppe cose shoccanti poi desensibilizzano invece che aiutare. Cosa ne pensa? Addirittura in televisione fa più odience se c'è violenza.. é anormale secondo me che tanta gente voglia vedere cose terribili. Grazie
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In effetti, le immagini shock a scopo di persuasione funzionano (in certe condizioni) quando è il nostro interesse a essere toccato. Ad esempio i video d'incidenti automobilistici, per invitare a guidare con prudenza possono avere una certa utilità.
Ma nel caso dei maltrattamenti degli animali il suo dubbio è lecito: a chi è già sensibile infliggono solo sofferenza, mentre a chi non è sensibile sarà difficile che facciano cambiare idea. L'area bersaglio di queste pubblicità potrebbe semmai essere quella "grigia", nel mezzo, di coloro che non hanno ancora preso posizione. Come le immagini sulla povertà nel mondo a scopo di raccolta fondi. Oppure come le persone con varie disabilità che le mettono in mostra per strada, per chiedere l'elemosina. L'appello in tutti questi casi è alla compassione, ma la compassione, persino verso gli altri esseri umani, è condizionata.
Sono stati fatti esperimenti psicologici con attori che fingevano di sentirsi male e cadevano a terra in mezzo alla folla, ed è stato visto che in certe condizioni le persone si fermavano e prestavano aiuto, in altre ignoravano i malcapitati e ci passavano sopra, scavalcandoli.
Si figuri un po' verso gli animali.
Cordiali saluti
Ma nel caso dei maltrattamenti degli animali il suo dubbio è lecito: a chi è già sensibile infliggono solo sofferenza, mentre a chi non è sensibile sarà difficile che facciano cambiare idea. L'area bersaglio di queste pubblicità potrebbe semmai essere quella "grigia", nel mezzo, di coloro che non hanno ancora preso posizione. Come le immagini sulla povertà nel mondo a scopo di raccolta fondi. Oppure come le persone con varie disabilità che le mettono in mostra per strada, per chiedere l'elemosina. L'appello in tutti questi casi è alla compassione, ma la compassione, persino verso gli altri esseri umani, è condizionata.
Sono stati fatti esperimenti psicologici con attori che fingevano di sentirsi male e cadevano a terra in mezzo alla folla, ed è stato visto che in certe condizioni le persone si fermavano e prestavano aiuto, in altre ignoravano i malcapitati e ci passavano sopra, scavalcandoli.
Si figuri un po' verso gli animali.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Utente,
purtroppo chi non ha una coscienza animalista, non è sensibile nè alle foto, nè ad altro.
Quello che lei fa per gli animali è lodevole ed ammirevole.
Un saluto
purtroppo chi non ha una coscienza animalista, non è sensibile nè alle foto, nè ad altro.
Quello che lei fa per gli animali è lodevole ed ammirevole.
Un saluto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 03/08/2011.
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