Strade alternative
Salve,
scrivo poiché credo di aver percorso tutte le strade per arrivare ad una guarigione e mi auguro possiate consigliarmi nuove vie alle quali non avevo ancora pensato.
Ho 42 anni e ai 18, età alla quale ero giunto senza alcun disagio, salvo un temperamento motivo e tendente al distimico, ho avuto un attacco di panico con forte sintomatologia ansiosa che non mi ha più per moltissimi anni abbandonato. Cicli di psicoterapia sono stati infruttuosi e li ho interrotti dopo circa sei mesi ciascuno. Dieci anni fa, quando i sintomi si erano placati rispetto all'esordio, ho avuto nuovamente una forte crisi ed ho deciso di assumere psicofarmaci. Da allora l'impegno é stato totale. Visite psichiatriche settimanali e psicoterapia individuale e di gruppo. Dopo tanti anni, i validi professio che mi seguono sono persuasi che io possa guarire ma sinceramente non sanno più quale strada percorrere, poiché ritengono che l'impegno loro e mio sia stato totale ed i mezzi utilizzati molteplici.
Oggi io mi sento assolutamente demotivato, apatico, con umore fortemente instabile, ansioso, non lavoro, non ho relazioni e pochissimi amici e poca voglia di frequentarli. I pensieri suicidi si sono ridotti rispetto a poco tempo fa ma sussistono.
Tra l'altro sono in convalescenza per alcune fratture ossee ma queste, in confronto, sono bazzecole.
Avete consigli su nuove strade da percorrere che io non abbia già provato?
Grazie e non auguro a nessuno di passare ciò che ho passato io.
Cordiali saluti.
scrivo poiché credo di aver percorso tutte le strade per arrivare ad una guarigione e mi auguro possiate consigliarmi nuove vie alle quali non avevo ancora pensato.
Ho 42 anni e ai 18, età alla quale ero giunto senza alcun disagio, salvo un temperamento motivo e tendente al distimico, ho avuto un attacco di panico con forte sintomatologia ansiosa che non mi ha più per moltissimi anni abbandonato. Cicli di psicoterapia sono stati infruttuosi e li ho interrotti dopo circa sei mesi ciascuno. Dieci anni fa, quando i sintomi si erano placati rispetto all'esordio, ho avuto nuovamente una forte crisi ed ho deciso di assumere psicofarmaci. Da allora l'impegno é stato totale. Visite psichiatriche settimanali e psicoterapia individuale e di gruppo. Dopo tanti anni, i validi professio che mi seguono sono persuasi che io possa guarire ma sinceramente non sanno più quale strada percorrere, poiché ritengono che l'impegno loro e mio sia stato totale ed i mezzi utilizzati molteplici.
Oggi io mi sento assolutamente demotivato, apatico, con umore fortemente instabile, ansioso, non lavoro, non ho relazioni e pochissimi amici e poca voglia di frequentarli. I pensieri suicidi si sono ridotti rispetto a poco tempo fa ma sussistono.
Tra l'altro sono in convalescenza per alcune fratture ossee ma queste, in confronto, sono bazzecole.
Avete consigli su nuove strade da percorrere che io non abbia già provato?
Grazie e non auguro a nessuno di passare ciò che ho passato io.
Cordiali saluti.
[#1]
Prima di tutto, che tipo di psicoterapia/e ha fatto in passato? Che valutazione diagnostica ha ricevuto?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente, su quale base ha giudicato infruttuosa una psicoterapia di sei mesi per un disturbo bipolare?
Quali erano le Sue aspettative sulla psicoterapia?
Quali farmaci Le sono stati prescritti?
Non ha apprezzato miglioramenti di alcun tipo?
Quali erano le Sue aspettative sulla psicoterapia?
Quali farmaci Le sono stati prescritti?
Non ha apprezzato miglioramenti di alcun tipo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Solo i primi tempi dopo l'insorgere del disagio, i cicli di psicoterapia sono stati brevi, massimo sei mesi.
In seguito ho assunto psicofarmaci (Carbolithium, Zoloft e Tavor al bisogno) e lo stesso Psichiatra e Psicoterapeuta ha portato avanti una psicoterapia cognitipo-comportamentale per 5 anni con sedute all'inizio bisettimanali e poi settimanali.
Non essendoci stati miglioramenti importanti sono passato ad una psicoterapia di analisi transazionale con una Psicologa per 5 anni, con sedute settimanali e contemporaneamente, per 2 anni, sedute bisettimanali di gruppo, sempre di analisi transazionale.
Una nuova Psichiatra mi ha prescritto Depakin Chrono e Sereupin.
L'anno scorso un nuovo Psichiatra ha provato con Seroquel e Teradol.
Attualmente assuno Carbolithium (livello di litio nel sangue 46) e Fevarin.
Le aspettative, nella prima fase, quando i sintomi psicosomatici erano piu' importanti ed invalidanti, erano la remissione degli stessi.
Attualmente, dove l'aspetto depressivo e' importante, sono la remissione di questi ultimi.
Visto che chi mi ha seguito e mi segue continua ad avere fiducia in me ma e' consapevole di averle provate tutte, mi chiedo se non esistono nuove strade, poiche' la mia vita e' completamente compromessa.
In seguito ho assunto psicofarmaci (Carbolithium, Zoloft e Tavor al bisogno) e lo stesso Psichiatra e Psicoterapeuta ha portato avanti una psicoterapia cognitipo-comportamentale per 5 anni con sedute all'inizio bisettimanali e poi settimanali.
Non essendoci stati miglioramenti importanti sono passato ad una psicoterapia di analisi transazionale con una Psicologa per 5 anni, con sedute settimanali e contemporaneamente, per 2 anni, sedute bisettimanali di gruppo, sempre di analisi transazionale.
Una nuova Psichiatra mi ha prescritto Depakin Chrono e Sereupin.
L'anno scorso un nuovo Psichiatra ha provato con Seroquel e Teradol.
Attualmente assuno Carbolithium (livello di litio nel sangue 46) e Fevarin.
Le aspettative, nella prima fase, quando i sintomi psicosomatici erano piu' importanti ed invalidanti, erano la remissione degli stessi.
Attualmente, dove l'aspetto depressivo e' importante, sono la remissione di questi ultimi.
Visto che chi mi ha seguito e mi segue continua ad avere fiducia in me ma e' consapevole di averle provate tutte, mi chiedo se non esistono nuove strade, poiche' la mia vita e' completamente compromessa.
[#5]
Gentile Signore,
quali vantaggi ha dalla malattia?
Come trascorre le fasi alternate della sua malattia?
Cosa fà e come si sente in fase depressiva ed in fase maniacale?
SE la sintomatologia è così restia ad essere trattata, solitamente ci sono ben altri vantaggi nell'economia psichica, a cui lei non vuole affatto rinunciare.
Saluti
quali vantaggi ha dalla malattia?
Come trascorre le fasi alternate della sua malattia?
Cosa fà e come si sente in fase depressiva ed in fase maniacale?
SE la sintomatologia è così restia ad essere trattata, solitamente ci sono ben altri vantaggi nell'economia psichica, a cui lei non vuole affatto rinunciare.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Ex utente
Salve,
in psicoterapia abbiamo gia' affrontato la possibilita' di avere vantaggi dalla malattie senza venirne mai a capo.
In fase depressiva faccio poco e sento che non ne usciro' mai; nelle rarissime fasi maniacali faccio molto e sto meglio ma non bene.
Sono molto scoraggiato; secondo Lei esistono altre strade da percorrere?
in psicoterapia abbiamo gia' affrontato la possibilita' di avere vantaggi dalla malattie senza venirne mai a capo.
In fase depressiva faccio poco e sento che non ne usciro' mai; nelle rarissime fasi maniacali faccio molto e sto meglio ma non bene.
Sono molto scoraggiato; secondo Lei esistono altre strade da percorrere?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 29/07/2011.
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