Non riesco piu ad avere stimoli

Salve,
Ho 29anni sono mamma di un bimbo quasi3anni.convivo.
Non lavoro piu da quando sono rimasta incinta.
Dallo scorso anno soffro di attacchi di panico sporadici molto sporadici.pero vivo in uno stato ansioso praticamente ogni giorno,e mi sento priva di stimoli,affaticata, piu non esco e piu non ho voglia di uscire.vorrei essere una mamma dinamica,attiva come lo ero prima ma ogni volta che ci provo fallisco.ora ho scoperto di avere anemia.e già penso a cose orribili come la leucemia.la notte faccio sogni brutti.io ero una donna attiva..ridevo scherzavo stavo in compagnia.ora sto bene solo a casa mia.se mi allontano un Po vado in ansia.che devo fare?ho paura.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile mamma,

che cosa è successo un anno fa, in concomitanza con l'inizio degli attacchi d'ansia?

Ha trovato difficoltà nel Suo nuovo ruolo di mamma?

Come sta trattando la sua ansia?

Si è rivolta al medico? Le ha prescritto dei farmaci?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3
Gentile utente,
Sarebbe utile indagare he cosa è successo in concomitanza dell'insorgere degli attacchi di panico (diagnosticati dal medico? curati in che modo?). Sembra che lei si stia preparando a grandi cambiamenti nella sua vita, cosa secondo me compatibile con gli incubi e l'ansia (vedasi paura leucemia).
Il suo compagno in tutto questo? Provi a riflettere su come va la vostra relazione, potrebbe essere la chiave. Magari le è pesato smettere di lavorare e stare in casa a fare la madre?
Cordialmente,

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta

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Utente
Utente
Beh, un anno fa sono successe un Po di cose in famiglia divergenze con mia suocera...tanto che il solo sentire il suo nome per me era panico...poi un Po ci siamo chiarite pero ho ancora del rancore.
Con il mio compagno litighiamo spesso, perché lui mi trascura un Po mi fa sentire sola, quando invece a me basterebbe solo che mi dicesse io sono qui, ma lui e superficiale.
Litighiamo spesso anche per la mia gelosia...lui mi ha reso insicura..nel senso che si mi elogia con i suoi complimenti sul mio aspetto fisico..pero e il classico farfallone..se ha voglia di sentire una lo fa..su facebook ha dei contatti che io non vorrei avesse, donne che se ne importano che lui e impegnato.
Allora ci sono state lunghe litigate per queste cose, quando ero incinta anche...si e visto con qualcuna..lui dice di non avermi tradita ma io non gli credo.e allora vecchi rancori anche con lui.
Non lavorare piu e stata una mia scelta per dedicarmi solo al mio bambino.pero conto che appena andrà all'asilo io troverò un lavoro.
Sono quasibsempre stata un Po ipocondriaca.pero prima esorcizzavo la cosa.quando ne parlavo ironizzavo queste mie paure.fino a che poi sono sparite.ma da un anno sono ritornate.si ogni tanto vado da uno psicologo il quale mi ha consigliato di andare con il mio compagno che non vuole assolutamente saperne di venire.
Non ho mai preso alcun ansiolitico perché i farmaci sono per me una causa di ansia..anche uno sciroppo per la tosse se posso evitare lo evito.io vorrei tornare ad essere quella di prima.ne ho bisogno mi manca la me tranquilla,viva e serena felice con il suo bambino tanto desiderato.da dove devo iniziare e sopratutto come? Grazie gentilissimi dottori grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
gentile Signora,
non è indispensabile assumere ansiolitici o simili, se per lei, diventano motivo di anisa ulteriore.
Un lavoro di tipo psicoterapico, potrebbe esserle d'aiuto al fine di investigare le cause del suo disagio, malessere e quote d'ansia e, trovare strade più adattive, per lei e per la sua famiglia.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...si ogni tanto vado da uno psicologo il quale mi ha consigliato di andare con il mio compagno..."


Gentile signora, con quale frequenza va dal Suo psicologo?

Come mai vi siete accordati di vedervi "ogni tanto"?

Quali obiettivi terapeutici avete messo a fuoco?
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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3
Gentile utente,
Io credo che dentro di lei abbia già deciso la strada da percorrere, ma si faccia pure aiutare a definirla con qualche colloquio suo psicologo.
Quanto tempo può durare la sua vita personale e di relazione impostata come lo è ora? Non si senta troppo in colpa se ha desiderato anche di separarsi dal suo compagno.
Cordialmente,
[#7]
Utente
Utente
salve gentili dottori,
si in effetti io sò quello che voorei fare.
prima di tutto ritrovare la mia indipendenza come individuo, pendere meno o niente dalle labbra del mio compagno.non farlo sentire l'unico uomo sulla faccia della terra con la mia gelosia.
riprendere in mano la mia vita.trovarmi un lavoro o realizzarne uno di mia proprietà.perchè mi piacerebbe proprio tanto avere una mia attività non amo avere padroni.
nel 2006 aprii una ludoteca ma poi andò male,e dopo 3anni ho chiuso.
quell'attività mi dava un'energia incredibile perchè era qualcosa che io avevo realizzato.
con il mio psicologo ci siamo accordati di avere dei colloqui soloquando io lo ritengo necessario,perchè lui lavora cosi,ed io preferisco dal momento in cui non sopporterei alcuna dipendenza.
si a volte ho pensato di lasciare il mio compagno...ma noi ci amiamo io lo amo veramente tanto.e anche lui lo sò.però è incapace a dimostrarlo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...con il mio psicologo ci siamo accordati di avere dei colloqui soloquando io lo ritengo necessario,perchè lui lavora cosi,ed io preferisco dal momento in cui non sopporterei alcuna dipendenza...

Gentile Utente,

mi sembra alquanto singolare questo modo di lavorare.

Rivolgersi ad uno psicologo non prevede una modalità self-service e neppure alcuna dipendenza.

Poi in base a che cosa Lei ritiene sia necessario incontrare il Suo psicologo? E lui Le fissa un appuntamento solo al bisogno?
[#9]
Utente
Utente
Si lui non prende mai appuntamenti dopo una seduta ma dice che se ne sentirò la necessita lo posso chiamare.ma ripeto questo suo modo a me va bene, mi fa sentire piu forte nel senso che se lui uno psicologo, non ritiene necessario una continuità vuol dire che il mio "problema"non e come invece a volte posso crederlo io.
Ormai mi conosce bene e dal 2006 che lo contatto,inizialmente per altri motivi non per ansia vera e propria ma per delle scelte che dovevo prendere ma che non riuscivo perché bloccata dalla paura.
Ma poi tutto cambio in positivograzie in primis alla mia forza di volontà ma anche grazie a lui.
E da allora fino al 2009 devo dire di aver vissuto alla grande...poi dalla scorsa estate..tutto e cambiato.sono fragile,troppo emotiva,svogliata, infatti non esco quasi mai mentre prima uscivo,mi piaceva fare gite fuori porta.una ragazza frizzante.ora ci mancava pure l'anemia a farmi sentire maggiore astenia.e fissarmi per questa cosa,lunedì devo rifare le analisi ed io già penso al peggio.ecco,io sono pessimista.
[#10]
Utente
Utente
Ritengo necessario contattarlo solo quando ho bisogno di parlagli di qualcosa che mi ha turbato, o quando qualche paura sento che sta prendendo il sopravvento.altrimenti so che posso farcela da sola lui mi ha fatto scoprire che se voglio ho questa forza.a volte credo che questo mio stato attuale sia solo un fatto di assoluta noia,e che mi serva un imput per iniziare di nuovo ad esser quella ragazza di prima, e sento che quell'imput non e molto lontano,forse la chiave potrebbe essere un lavoro, prendermi del tempo per me, sentirmi di nuovo bella e sexy.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
A me sembra un modo alquanto particolare di chiedere aiuto a uno psicologo, per le seguenti ragioni:

- chiamare il proprio terapeuta ogni volta che qualcosa turba il paziente sortisce l'effetto opposto, ovvero non rassicura ma passa l'idea che senza il terapeuta il paziente non possa farcela. Qui c'è il rischio di creare i meccanismi della dipendenza.

- lasciare carta bianca ad un paziente (anche per quanto riguarda quando sarà la prossima seduta) è spiazzante: è lo psicologo che ha più potere e che deve avere in mano la situazione.

- con quali modalità contatta quando è turbata lo psicologo? Le ha lasciato un cellulare e può chiamare a qualunque ora o l'uso del telefono è regolamentato?

A ogni modo, come mai scrive qui a noi, se Lei ha a disposizione uno psicologo che la conosce da anni che Le permette lo stesso "accesso"?
[#12]
Utente
Utente
L'ultima volta che ho contattato lopsicologo e stato ad ottobre,a causa di un attacco di panico.e quindi nessuna dipendenza.
Si ho il suo numero di cellulare.
Ho contattato voi solo per sentire altri pareri.
Qui dove mi trovo io purtroppo il servizio psicologico dell'usl e abbastanza scarso.quindi bisogna rivolgersi ai privati come ho fatto io e sono 100 euro a seduta.ecco perché mi sono rivolta a voi.il servizio e gratuito e voi siete tutti in gamba e molto preparati.comunque grazie e scusate.tanti saluti
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