Problemi coniugali
Buonasera, da diversi anni ho un rapporto molto conflittuale con mia moglie. Tutto è iniziato circa 8 anni fa dal momento in cui lei ha manifestato il desiderio di avere un figlio. Devo d'ore sinceramente che all'inizio non ho condiviso il suo desiderio perché forse troppo giovane e desideroso di trovare la mia strada e realizzazione nel mondo del lavoro. Io ho 6 anni meno di mia moglie. Francamente capivo il suo desiderio ma ingenuamente ero convinto che avremmo avuto un figlio naturalmente dato che avevamo rapporti non protetti. Il figlio intanto non arrivava e più il tempo passava e più lei iniziava ad essere infelice. Poco a poco a iniziato ad avercela con me perché non mi impegnavo troppo nel cercare un figlio. Chiaramente sono iniziati i litigi e le accuse che mi hanno da un lato ferito e da un altro fatto sentire in colpa. Ciononostante non sono riuscito a reagire come lei voleva impegnandomi ad avere rapporti consecutivi nei giorni di fertilità. Anche perché ho sempre avuto la fortissima sensazione che in quei giorni lei mi volesse usare come mezzo per avere un figlio. Fra un periodo fertile e l'altro litigavamo spesso e per me i pochi giorni di pace non erano sufficienti per fare come se non fosse successo niente per cui arrivavo al momento in cui lei voleva provare ad avere un figlio senza la voglia di fare l'amore con lei. Durante un periodo di vacanza siamo riusciti a metterci d'impegno e abbiamo fatto l'amore per tre giorni di seguito. Per me è stato un grossissimo sforzo riuscire a farlo. Lei è rimasta incinta ma purtroppo dopo poche settimane abbiamo avuto un problema e lei è stata ricoverata per la rimozione di un ovaia e abbiamo perso il figlio. Da quel momento è peggiorato tutto e il nostro rapporto è diventato ancora più conflittuale. Io per molto tempo ho avuto paura che provandoci ancora lei potesse avere un altro problema simile e rischiare di perdere anche l'altra ovaia o rischiare addirittura di morire. Lei non ha capito queste mie paura ed ha sempre pensato che io fossi un egoista e che in realtà non volessi un figlio. Abbiamo provato l'inseminazione artificiale ma non ha funzionato. Per un Po non abbiamo fatto nulla ma il rapporto di è rovinato ancora di più. Lei adesso dice che non ha altri interessi che quello di avere u figlio. E nonostante ci siano molte cose nella vita per le quali varrebbe la pena di essere felici e divertirsi, non vuole fare più nulla. Nonostante il rapporto con me sia oramai solamente lavoro e televisione, negli ultimi giorni non parliamo neanche più, con tutti gli altri e gentile e felice con se nulla fosse. Non c'è la faccio più! Voglio essere felice!!!
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Gentile utente,
se non ce la più e non vuole continuare a vivere un rapporto coniugale caratterizzato da litigi e incomprensioni, credo sia il caso di affrontare le difficoltà tra lei e sua moglie in modo diverso.
Dal mio punto di vista sarebbe utile che vi rivolgeste ad un terapeuta di coppia, ad esempio ad orientamento sistemico-relazionale. Vi sarebbe di aiuto nel mettere sul piatto e a fronteggiare in modo più efficace, in un contesto protetto, le questioni finora irrisolte sulle quali vi riesce difficile comunicare in modo proprio. Sempre che entrambi siate motivati ad adottare una soluzione di questo tipo.
Cordialmente
se non ce la più e non vuole continuare a vivere un rapporto coniugale caratterizzato da litigi e incomprensioni, credo sia il caso di affrontare le difficoltà tra lei e sua moglie in modo diverso.
Dal mio punto di vista sarebbe utile che vi rivolgeste ad un terapeuta di coppia, ad esempio ad orientamento sistemico-relazionale. Vi sarebbe di aiuto nel mettere sul piatto e a fronteggiare in modo più efficace, in un contesto protetto, le questioni finora irrisolte sulle quali vi riesce difficile comunicare in modo proprio. Sempre che entrambi siate motivati ad adottare una soluzione di questo tipo.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Gentile Signore,
il percorso verso la genitorialità crea spesso nelle coppie, aspettative, divergenze d'opinioni, conflittualità ed incomprensioni, slatentizzando antiche conflittualità che una sessualità finalizzata all'inseguimento dell'ovocita fertile e scevra dalla dimensione ludica, amplifica.
Valuti, unitamente a sua moglie, una possibile consulenza di coppia, che possa dipanare la matassa emozionale in cui abitate e che possa aiutarvi a trovare rotte più funzionali ed adattive alla vostra coppia, con o senza concepimento.
Se non tornate ad essere coppia, non è pensabile immaginare di diventare genitori, la prima tappa è la coniugalità, la seconda la genitorialità.
Cari ed affettuosi saluti
il percorso verso la genitorialità crea spesso nelle coppie, aspettative, divergenze d'opinioni, conflittualità ed incomprensioni, slatentizzando antiche conflittualità che una sessualità finalizzata all'inseguimento dell'ovocita fertile e scevra dalla dimensione ludica, amplifica.
Valuti, unitamente a sua moglie, una possibile consulenza di coppia, che possa dipanare la matassa emozionale in cui abitate e che possa aiutarvi a trovare rotte più funzionali ed adattive alla vostra coppia, con o senza concepimento.
Se non tornate ad essere coppia, non è pensabile immaginare di diventare genitori, la prima tappa è la coniugalità, la seconda la genitorialità.
Cari ed affettuosi saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Buonasera, grazie di cuore per avermi risposto così in fretta. È la prima volta che provo a chiedere aiuto e leggere le vostre risposte mi conforta anche se non cambia nulla della situazione che sto vivendo. Sono particolarmente d'accordo con l'ultima frase della dottoressa Randone. È un concetto che ho espresso più volte a me stesso e a mia moglie.
Verrei volentieri a fare due chiacchiere dott.sa Randone ma purtroppo siamo molto lontani. Sapreste consigliarmi un buon specialista in Piemonte? Noi abitiamo a circa 50 km da Torino in direzione Milano.
Grazie ancora per le cortesi risposte. Ogni ulteriore suggerimento sarà il benvenuto.
Verrei volentieri a fare due chiacchiere dott.sa Randone ma purtroppo siamo molto lontani. Sapreste consigliarmi un buon specialista in Piemonte? Noi abitiamo a circa 50 km da Torino in direzione Milano.
Grazie ancora per le cortesi risposte. Ogni ulteriore suggerimento sarà il benvenuto.
[#5]
Gentile utente,
può consultare l'elenco degli specialisti iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
oppure quello degli iscritti all'Ordine Psicologi della sua regione al link
www.ordinepsicologi.piemonte.it/
Cordiali saluti
può consultare l'elenco degli specialisti iscritti a questo sito al link
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
oppure quello degli iscritti all'Ordine Psicologi della sua regione al link
www.ordinepsicologi.piemonte.it/
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Buonasera, vi chiedo gentilmente un ultimo consiglio. Dopo che sarò riuscito ad individuare un bravo specialista nella mia zona, come posso affrontare l'argomento con mia moglie? Qual'è il modo per affrontare meglio l'argomento? Ho davvero difficoltà a parlarle perché provo molto risentimento nei suoi confronti. Se qualcuno potesse davvero consigliarmi un nominativo sarebbe fantastico perché come si può decidere chi chiamare senza una conoscenza preventiva? Vorrei tanto trovare una persona, meglio una dottoressa con la quale sia possibile davvero parlare. Una persona di cui fidarsi.
[#8]
Gentile utente,
sono spiacente, anch'io come la collega non conosco personalmente uno specialista da segnalarle, tra l'altro le regole del sito non permettono segnalazioni dirette.
Potrebbe magari provare a fare qualche telefonata informativa a più di un professionista.
Comprendo come possa essere difficile per lei affrontare l'argomento con sua moglie.
In linea del tutto generale sarebbe utile evitare argomenti colpevolizzanti nei suoi confronti, ma riferirsi alla coppia e al bisogno di stare meglio insieme.
Credo tuttavia che rivolgendosi direttamente ad un terapeuta di coppia, così come le ho indicato nella mia risposta precedente #2, potrebbe ricevere indicazioni mirate e più proprie, rispetto al mezzo virtuale, su come parlarne a sua moglie.
Molti auguri
sono spiacente, anch'io come la collega non conosco personalmente uno specialista da segnalarle, tra l'altro le regole del sito non permettono segnalazioni dirette.
Potrebbe magari provare a fare qualche telefonata informativa a più di un professionista.
Comprendo come possa essere difficile per lei affrontare l'argomento con sua moglie.
In linea del tutto generale sarebbe utile evitare argomenti colpevolizzanti nei suoi confronti, ma riferirsi alla coppia e al bisogno di stare meglio insieme.
Credo tuttavia che rivolgendosi direttamente ad un terapeuta di coppia, così come le ho indicato nella mia risposta precedente #2, potrebbe ricevere indicazioni mirate e più proprie, rispetto al mezzo virtuale, su come parlarne a sua moglie.
Molti auguri
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Gentile Utente, se desidera nominativi su Vercelli può contattarmi privatamente.
Se Lei prova risentimento è il caso di esprimere questa emozione in una maniera assertiva e in un contesto protetto come può essere un setting psicoterapico. Lo psicoterapeuta Le servirà anche a questo: imparare ad esprimere le Sue emozioni in modo più efficace per meglio comunicare con Sua moglie.
In genere nelle terapie di coppia si lascia molto spazio proprio a comunicazioni del genere, che altrove sfociano in risentimenti non espressi o non modulati.
Un cordiale saluto,
Se Lei prova risentimento è il caso di esprimere questa emozione in una maniera assertiva e in un contesto protetto come può essere un setting psicoterapico. Lo psicoterapeuta Le servirà anche a questo: imparare ad esprimere le Sue emozioni in modo più efficace per meglio comunicare con Sua moglie.
In genere nelle terapie di coppia si lascia molto spazio proprio a comunicazioni del genere, che altrove sfociano in risentimenti non espressi o non modulati.
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.3k visite dal 29/07/2011.
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