Depressione e disfunzione erettile

A quanto pare sono le sue contingenze a far si che lei non abbia una buona erezione,
Il fatto che la sua ansia cresce,perchè viene mantenuta viva dai pensieri negativi che lei fa su di sè(esempio sensi di colpa per essersi separato, immagino che Lei stia pensando alla delusione che ha dovuto provocare agli altri ed a sè stesso) ma la sessualità in uno stato cosi difficile in cui lei è adesso è solo un sisntomo naturale della sua esistenza,come crede che si possa fare altrimenti?
Il suo stato esistenziale in questo momento sta affrontando molte perdite,da lei descritte(famiglia ecc.
Non può accettare il fatto che pensieri depressivi(negativi)possano influenzare anche la sua sessualità?
Incominci a capire che si deve far aiutare da un professionista,L'ansia depressione sono sintomi di una cattiva esistenza,uno psicologo psicoterapeuta è quello che ci vuole in questo caso.
la terapia farmacologica va monitorata dallo specialista che l'ha prescritta e integrata con un psicoterapia che le consenta di elaborare il suo vissuto e in particolare i seguenti aspetti:
-lo stress derivante dalla patologia alla prostata, anche se positivamente risolta;
-i sensi di colpa per la separazione da sua moglie,
- l'ansia derivante dalla DE;
- la preoccupazione per la diminuzione del desiderio sessuale;
-le ricadute sul rapporto di coppia con l'attuale compagna.
Le consiglio di leggere quest'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Tenga presente che il suo corpo non è come un distributore automatico che entra in funzione mettendoci un gettone: se non ci sono le condizioni adeguate, è naturale che il farmaco non sortisca alcun effetto.
Dal momento che l'andrologo ha escluso cause organiche, ribadisco il consiglio dei colleghi di valutare l'ipotesi di una consulenza presso uno psicologo-psicoterapeuta.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Se ha avuto erezioni notturne dopo l'operazione, ciò potrebbe indicare che la preservazione della funzione erettile ha avuto successo, ma su questo l'ultima parola spetta ai medici che la seguono.
Mi pare invece assolutamente opportuno approfondire l'aspetto psicologico, rivolgendosi a uno psicologo psicoterapeuta, perché gli aspetti depressivi da soli possono essere sufficienti a determinare la diminuzione o la scomparsa dell'erezione.
Da qui però non facciamo interventi diretti né possiamo dare "consigli", deve rivolgersi a un professionista di persona.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
la prostatectomia radicale, ha spesso ripercussioni sulla capacità erettiva e sull'umore, infatti solitamente il post intervento è caratterizzato da una terapia combinata.
Nella sua storia di vita e sessuale,il d.e., viene amplificato e rinforzato dai vissuti correlati alla separazione, ai sensi di colpa ed alla paura del fallimento della terapia.
Il cialis, così come il viagra ed il levitra, funzionano se il desiderio sessuale è conservato e se la mente è sgombra da tormenti e preoccupazioni.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Approfondimento su Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?