Disturbi post laurea
salve
ho 27 anni e da ormai un mese mi sono laureato. Già dopo la consegna della tesi, avvenuta a inizio giugno, ho subito accusato un pesante calo fisico, manifestato da un forte mal di schiena con irraggiamento alla parte inguinale. Contemporaneamente ho incominciato ad accusare ansia e un forte senso di smarrimento. In questo periodo non ho avuto molte occasioni di uscire di casa visto che tutte le persone che conosco sono per lo più studenti universitari, e quei pochi conoscenti della mia città sono tutti fuori dall'italia o occupati dal proprio lavoro. Passo le mie giornate davanti al computer e fino a qualche settimana fa l'unico mio problema era la schiena, avendo contrastato l'ansia con dei semplici farmaci omeopatici. Poi, improvvisamente, mentre ero davanti allo schermo ho avvertito un forte senso di surriscaldamento e come se la terra venisse a mancare sotto di me. Sono corso a controllare la pressione che effettivamente era molto bassa. Da quel momento quando mi metto davanti ad uno schermo incomincio a sentirmi a disagio. Nell'ultima settimana, inoltre, è comparsa un leggero senso di pressione alle tempie. I sintomi che avverto sono tutti momentanei: prima sento una leggera fitta al fianco e mi viene in mente che potrei avere qualcosa ai reni, poi allo sterno e penso all'imboccatura dello stomaco, poi alla spalla, poi un po' di mal di testa etc etc.
Vorrei chiedere se è possibile che tutti questi fatti siano collegati da un unico filo conduttore dovuto allo stress o se dovrei comunque effettuare delle analisi classiche per individuare una causa fisica.
grazie dell'attenzione
ho 27 anni e da ormai un mese mi sono laureato. Già dopo la consegna della tesi, avvenuta a inizio giugno, ho subito accusato un pesante calo fisico, manifestato da un forte mal di schiena con irraggiamento alla parte inguinale. Contemporaneamente ho incominciato ad accusare ansia e un forte senso di smarrimento. In questo periodo non ho avuto molte occasioni di uscire di casa visto che tutte le persone che conosco sono per lo più studenti universitari, e quei pochi conoscenti della mia città sono tutti fuori dall'italia o occupati dal proprio lavoro. Passo le mie giornate davanti al computer e fino a qualche settimana fa l'unico mio problema era la schiena, avendo contrastato l'ansia con dei semplici farmaci omeopatici. Poi, improvvisamente, mentre ero davanti allo schermo ho avvertito un forte senso di surriscaldamento e come se la terra venisse a mancare sotto di me. Sono corso a controllare la pressione che effettivamente era molto bassa. Da quel momento quando mi metto davanti ad uno schermo incomincio a sentirmi a disagio. Nell'ultima settimana, inoltre, è comparsa un leggero senso di pressione alle tempie. I sintomi che avverto sono tutti momentanei: prima sento una leggera fitta al fianco e mi viene in mente che potrei avere qualcosa ai reni, poi allo sterno e penso all'imboccatura dello stomaco, poi alla spalla, poi un po' di mal di testa etc etc.
Vorrei chiedere se è possibile che tutti questi fatti siano collegati da un unico filo conduttore dovuto allo stress o se dovrei comunque effettuare delle analisi classiche per individuare una causa fisica.
grazie dell'attenzione
[#1]
Gentile utente,
la laurea oltre a costituire un forte impegno segna anche un cambiamento importante nella vita. Non si è più studenti,cambiano i riferimenti, una nuova fase con tutte le sue incertezze e nuovi compiti da affrontare, si apre.
Ogni cambiamento importante può infatti di per sé comportare criticità e stress.
I sintomi e i disagi che riferisce potrebbero essere riferibili all'ansia, ma occorre una valutazione in presenza. Le suggerisco pertanto di rivolgersi prima al medico di base e successivamente ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta delle sue difficoltà.
Molti auguri
la laurea oltre a costituire un forte impegno segna anche un cambiamento importante nella vita. Non si è più studenti,cambiano i riferimenti, una nuova fase con tutte le sue incertezze e nuovi compiti da affrontare, si apre.
Ogni cambiamento importante può infatti di per sé comportare criticità e stress.
I sintomi e i disagi che riferisce potrebbero essere riferibili all'ansia, ma occorre una valutazione in presenza. Le suggerisco pertanto di rivolgersi prima al medico di base e successivamente ad uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione diretta delle sue difficoltà.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Caro ragazzo,
prima della sessione di laurea non avevi pensato seriamente al "dopo"?
Sembra infatti che tu ti sia reso conto improvvisamente che la vita da studente è finita e che questo pensiero abbia provocato un certo turbamento dell'equilibrio preesistente, che forse poggiava su sicurezze che ora senti di non avere più.
Posso chiederti se hai conseguito una laurea triennele o specialistica e in che area?
Hai scelto tu quel corso?
Eri convinto di quel percorso di studi o intraprenderlo è stato (anche) un mezzo per allontanare ulteriormente l'ingresso nel mondo del lavoro dopo il diploma di scuola superiore?
prima della sessione di laurea non avevi pensato seriamente al "dopo"?
Sembra infatti che tu ti sia reso conto improvvisamente che la vita da studente è finita e che questo pensiero abbia provocato un certo turbamento dell'equilibrio preesistente, che forse poggiava su sicurezze che ora senti di non avere più.
Posso chiederti se hai conseguito una laurea triennele o specialistica e in che area?
Hai scelto tu quel corso?
Eri convinto di quel percorso di studi o intraprenderlo è stato (anche) un mezzo per allontanare ulteriormente l'ingresso nel mondo del lavoro dopo il diploma di scuola superiore?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Utente
grazie per le risposte.
io ho frequentato per due anni una facoltà tecnica, poi mi sono ritirato e ho incominciato a lavorare, sei mesi in totale. Alla fine di questo periodo ho deciso in maniera abbastanza estemporanea di frequentare Lingue e Letterature straniere assieme a dei miei amici. La scelta non è stata dettata da una mia particolare passione per le lingue, ma piuttosto dal voler fare un'esperienza universitaria tout court. Non ho mai pensato a cosa volessi fare nella vita, nel senso che sono attratto da tante cose, anche se nessuna in particolare. Ho fatto tanti lavori, dal panettiere al segretario.
debbo dire però che da un anno la mia vita è radicalmente cambiata. Ho avuto delle divergenze con alcuni amici che mi hanno portato a lasciare l'appartamento universitario, la band in cui suonavo e il giro di amicizie universitarie. La musica in qualche maniera mi manteneva "sulla retta via" nel senso che funzionava parecchio bene come sfogo personale. In più, in un periodo successivo, ho affrontato la rottura con la mia fidanzata e la morte di mia nonna, quasi certamente non ancora metabolizzata. Per superare questo periodo ho riempito le mie giornate con lo studio, costringendomi a non pensare e a concentrarmi sugli esami rimanenti. Posso dire che da settembre a giugno non ho appoggiato per un secondo la valigia che mi portavo sempre dietro nelle mie trasferte fra casa e università (non avendo poi più preso casa, dormivo infatti da diversi amici, alternando letti a divani, a seconda dei casi).
io ho frequentato per due anni una facoltà tecnica, poi mi sono ritirato e ho incominciato a lavorare, sei mesi in totale. Alla fine di questo periodo ho deciso in maniera abbastanza estemporanea di frequentare Lingue e Letterature straniere assieme a dei miei amici. La scelta non è stata dettata da una mia particolare passione per le lingue, ma piuttosto dal voler fare un'esperienza universitaria tout court. Non ho mai pensato a cosa volessi fare nella vita, nel senso che sono attratto da tante cose, anche se nessuna in particolare. Ho fatto tanti lavori, dal panettiere al segretario.
debbo dire però che da un anno la mia vita è radicalmente cambiata. Ho avuto delle divergenze con alcuni amici che mi hanno portato a lasciare l'appartamento universitario, la band in cui suonavo e il giro di amicizie universitarie. La musica in qualche maniera mi manteneva "sulla retta via" nel senso che funzionava parecchio bene come sfogo personale. In più, in un periodo successivo, ho affrontato la rottura con la mia fidanzata e la morte di mia nonna, quasi certamente non ancora metabolizzata. Per superare questo periodo ho riempito le mie giornate con lo studio, costringendomi a non pensare e a concentrarmi sugli esami rimanenti. Posso dire che da settembre a giugno non ho appoggiato per un secondo la valigia che mi portavo sempre dietro nelle mie trasferte fra casa e università (non avendo poi più preso casa, dormivo infatti da diversi amici, alternando letti a divani, a seconda dei casi).
[#4]
E' indubbio che la rottura con gli amici e la fidanzata e il lutto che hai vissuto abbiano condizionato il tuo stato d'animo, portandoti forse ad un maggiore impegno nello studio (se ho capito bene cosa intendi riguardo alla valigia mai poggiata) e rendendo quindi ancor più comprensibile il calo e il panico che stai vivendo adesso che il corso di laurea è concluso.
Il fatto che tu non abbia mai pensato seriamente al futuro non significa che tu non possa farlo adesso. Visto che hai avuto diverse esperienze lavorative penso che ti sia fatto un'idea di cosa fa per te e cosa no, senza mirare per forza in prima battuta a trovare il tipo di lavoro "perfetto" per te, perchè è sufficiente che tu individui qualcosa che puoi fare con soddisfazione.
Non escluderei anche la possibilità di conseguire la laurea specialistica, se trovassi un corso che rispecchia un tuo interesse specifico.
Ci hai pensato?
Il fatto che tu non abbia mai pensato seriamente al futuro non significa che tu non possa farlo adesso. Visto che hai avuto diverse esperienze lavorative penso che ti sia fatto un'idea di cosa fa per te e cosa no, senza mirare per forza in prima battuta a trovare il tipo di lavoro "perfetto" per te, perchè è sufficiente che tu individui qualcosa che puoi fare con soddisfazione.
Non escluderei anche la possibilità di conseguire la laurea specialistica, se trovassi un corso che rispecchia un tuo interesse specifico.
Ci hai pensato?
[#7]
Utente
sicuramente la cosa è migliorata dal primo mese, dove effettivamente rischiavo la depressione, all'ultimo periodo. In compagnia ritrovo un po' la verve di una volta, ma quando sono solo mi butto giù parecchio... Mi capita ancora di avere sensazioni di mancanza di respiro mentre mi muovo in macchina per tratti medio-lunghi.
[#8]
Se rispetto a quando ci hai scritto è rimasto solo questo sintomo direi che sei sulla buona strada: è necessario che tu ti dia il tempo di adattarti alla nuova situazione.
Se vedessi che il problema non si risolve potrai sempre considerare l'idea di consultare di persona uno psicologo, ma prima penserei a riprendere a suonare per ripristinare lo sfogo che prima avevi e ora non più.
Quando inizierebbe il master?
Se vedessi che il problema non si risolve potrai sempre considerare l'idea di consultare di persona uno psicologo, ma prima penserei a riprendere a suonare per ripristinare lo sfogo che prima avevi e ora non più.
Quando inizierebbe il master?
[#12]
"Mi capita ancora di avere sensazioni di mancanza di respiro mentre mi muovo in macchina per tratti medio-lunghi. "
Gent.le ragazzo,
al rientro delle vacanze potrai valutare l'opportunità di affrontare il tuo disagio se non hai avuto miglioramenti,
spero che gli stimoli relazionali come il rapporto con gli amici e la tua ragazza possano aiutarti a ritrovare fiducia e motivazione.
Gent.le ragazzo,
al rientro delle vacanze potrai valutare l'opportunità di affrontare il tuo disagio se non hai avuto miglioramenti,
spero che gli stimoli relazionali come il rapporto con gli amici e la tua ragazza possano aiutarti a ritrovare fiducia e motivazione.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 13.3k visite dal 27/07/2011.
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