Mobbing

salve, penso che la mia problematica riguardi la sfera del mobbing e relazione con colleghi. Ho iniziato da poco un nuovo lavoro dopo che l'azienda per cui lavoravo precedentemente ha licenziato il 90% dei dipendenti dopo un'acquisizione. ora ho intrapreso un nuovo lavoro, con mansioni nuove da imparare daccapo. sto in ufficio con una collega che dovrebbe farmi acquisire le basi del lavoro ma le mie mansioni sono differenziate dalle sue, dovrei acquisire nel tempo maggiori responsabilità. la collega mi tratta sempre in maniera irrispettosa, ma davanti ai capi è disponibile e premurosa. Mi ruba del lavoro e lo fa lei per poi dirmi che lei sbriga sola anche il lavoro che dovrei fare io. Suppongo abbia parlato male di me anche ai responsabili, che improvvisamente hanno cambiato atteggiamento nei miei confronti e mi stanno sobissando di lavoro dandomi scadenze molto strette. io e la mia collega siamo di pari livello ma lei si atteggia a mia responsabile e vuole imparare anche ciò che faccio io. mi sta rendendo la vita un inferno con i suoi atteggiamneti di prevaricazione, ed ha conivolto anche un collega di un altro ufficio che mi tratta in maniera sgradevole quando deve spiegarmi qualcosa e sto avendo anche problemi in famiglia visto il mio continuo stress ed insoddisfazione. Ora sono ancora in prova, ma sono preoccupato di come comportarmi per riuscire a superarlo e per sopravvivere in questa situazione. Vorrei avere un consiglio su come comportamrmi e che strategia usare per non finire in una vera e propria situazione di mobbing. Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Quello del (presunto) mobbing è un problema ambiguo, difficile capire di cosa si tratta senza poter parlare di persona con l'interessato. A volte non si tratta proprio di mobbing, ma di incomprensioni comunicative, magari originate per piccolezze e poi esacerbate, che provocano ostilità in modo circolare e reciproco fra le due parti. In questi casi può bastare poco per disinnescarle.

Le suggerisco però di rivolgersi a uno psicologo di persona per una consulenza, spiegandogli la situazione e facendosi suggerire il da farsi. Da qui è veramente difficile essere precisi e darle un suggerimento appropriato.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
anche se la situazione non è ancora consolidata, potrebbe esserle utile rivolgersi presso l'Ambulatorio del Disagio Occupazionale- ASL, qui trova i riferimenti per prendere contatto:



Via Gramsci,12 40121 Bologna
Tel. 0516079929
0516079988

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Concordo con iColleghi: spesso il mobbing esiste davvero per far fuori qualcuno che non è più gradito in Azienda. A volte, invece, si attuano dinamiche tali da farlo emergere, anche se l'intenzione dei colleghi non è mobbizzare.

Lei come si è comportato e come si comporta con questo collega? Quando si sente ferito dai suoi modi irrispettosi che fa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Dr.ssa Angela in questo periodo mi sto comportando in maniera passiva, perchè sono ancora in periodo di prova. Sono collaborativo con la collega, l'ascolto e faccio tante domande per imparare il lavoro. lei non sa rispondere a tutto perchè non ha le competenze per insegnarmi tutto il lavoro, anche lei è lì da poco. Lei non fa altro che rispondermi sgarbatamente, dirmi "te l'avevo già detto" in continuazione, rispondere con "uff" ad ogni mia domanda o puntualizzazione. Dice che il lavoro deve sempre sbrigarlo tutto lei, e quando entro in ufficio noto che smette di parlare al telefono, si blocca e cambia discorso.Fa parte del mio lavoro senza considerarmi, praticamente svolge mansioni affidate a me e prende appunti quando qualcuno spiega qualcosa che dovrà essere esclusivamente di mia competenza. Si comporta come se fosse il mio capo anche se non lo è. A volte, però cerco comunque di mostrarle le mie competenze parlando di aspetti del lavoro che lei non conosce, e si mostra piuttosto indifferente. Si è messa in competizione con me, e il problema è che sicuramente non parla di me in maniera positiva ai capi. e il clima lavorativa cn questa musona arrogante è davvero pessimo. Io non reagisco per il momento, ho paura di perdere il posto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Si è messa in competizione con me
>>>

Probabilmente la sua passività, unita agli sporadici tentativi d'impressionarla parlando di argomenti che lei non conosce, hanno dato anche alla sua collega un'impressione simile.

Secondo la mia esperienza molti casi di presunto mobbing si possono risolvere insegnando innanzitutto all'interessato a comunicare meglio.

Le suggerisco di prendere in considerazione e verificare quest'aspetto, prima di rivolgersi a centri o servizi per il mobbing.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Si comporta come se fosse il mio capo anche se non lo è..."

"Io non reagisco per il momento, ho paura di perdere il posto..."

Gentile utente, queste sono le dinamiche competitive a Lei poco chiare e leggibili, ma che generano sofferenza.

Se Lei decide con chiunque, anche al di fuori dell'ambiente lavorativo, di assumere un ruolo passivo, l'altro -indipendentemente dal proprio volere- è costretto ad assumere un ruolo attivo. Se Lei è sottomesso, l'altro per forza dovrà essere dominante.

Queste dinamiche relazionali sono molto antiche; anche gli animali competono (per il territorio, per accoppiarsi, ecc...).

Quindi se Lei permette al collega di comportarsi come fosse il Suo capo pur non essendolo, è chiaro che sta contribuendo a definire bene i ruoli: il capo (chi comanda e La mette in difficoltà) e il sottoposto (chi esegue gli ordini e subisce, andando in sofferenza).

Sono situazioni che si incontrano spesso nella pratica clinica, però -come già Le suggeriva il Collega in precedenza- poter parlare di persona con uno psicologo per imparare a gestire meglio queste situazioni, sarebbe la scelta più saggia per Lei.

Un cordiale saluto,
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Utente
Utente
Dr Giuseppe e Dr.ssa Angela sto pensando che quando tornerò dalle ferie, adotterò un atteggiamento più determinato e cercherò di parlare in maniera più decisa al capo e alla mia collega per stabilire meglio i ruoli ed il lavoro. Il fatto è che se in questi ambienti fai domande loro pensano che tu non capisca nulla, ed il tutto peggiora. Il problema è che poi se la collega parla male di me le credono da subito perchè è lì da più tempo. Forse la passività non mi ha aiutato a superare il periodo di prova. E' tutto molto rischioso ed ho paura di perdere il lavoro e di entrare in problemi economici grossi per la mia famiglia. Vi farò sapere....