Bambino con ritardo lieve
Buongiorno egregio dottore,
ho due gemelli di quasi 5 anni
Sono nati con 1 mese di anticipo e con un peso di 1,9 kg il maschio e 2,0 kg la femmina.
Per la femmina non ci sono stati problemi durante la crescita ma per il maschietto si.
Io e mio marito ci accorgevamo che ha iniziato a parlare in ritardo , arrivato ai tre anni non comprendeva le semplici frasi che noi dicevamo, come per esempio prendi le scarpe, apri la porta, prendi il bicchiere, non conosceva i colori e non stava mai attento e ne fermo.
Nel dicembre 2010, il bambino aveva compiuto 4 anni e In collaborazione con le insegnanti della scuola materna abbiamo deciso di fargli fare una visita in equipe ( psicologa, psichiatra infantile, logopedista ecc. )in un centro riabilitativo, e ne è emerso la seguente diagnosi Ritardo mentale lieve, disturbo evolutivo dell'eloquio e del linguaggio, disturbo specifico della funzione motoria.La valutazione del quoziente d'intelligenza è EM: di anni 2.8 e QI: di 67.Ha così iniziato le terapie 2 ore settimanali di psicomotricità, 1 ora settimanale di logopedia e 1 ora settimanale di cognitiva.
Il bambino è migliorato tantissimo, però ancora dovrà continuare.
Il mio problema è che è sempre distratto e da un paio di giorni ha iniziato a comportarsi in maniera diversa, in alcuni momenti della giornata è tranquillo ma in altri è più capriccioso, grida se non ha quello che vuole lui e come lo contraddiamo inizia a tirarci pugni e calci, e si comporta così anche se siamo fuori casa.Cerchiamo di aiutarlo anche sedendoci accanto a lui per colorare ma non vuole che ci avviciniamo nemmeno.
Non sappiamo come prenderlo e come comportarci, perchè a volte riusciamo a calmarlo ma delle volte inzia a gridare e scappa via. Volevo sapere perchè ha questi atteggiamenti? Come ci dobbiamo comportare? Lo dobbiamo ignorare quando grida o riprenderlo? Cordiali saluti.
ho due gemelli di quasi 5 anni
Sono nati con 1 mese di anticipo e con un peso di 1,9 kg il maschio e 2,0 kg la femmina.
Per la femmina non ci sono stati problemi durante la crescita ma per il maschietto si.
Io e mio marito ci accorgevamo che ha iniziato a parlare in ritardo , arrivato ai tre anni non comprendeva le semplici frasi che noi dicevamo, come per esempio prendi le scarpe, apri la porta, prendi il bicchiere, non conosceva i colori e non stava mai attento e ne fermo.
Nel dicembre 2010, il bambino aveva compiuto 4 anni e In collaborazione con le insegnanti della scuola materna abbiamo deciso di fargli fare una visita in equipe ( psicologa, psichiatra infantile, logopedista ecc. )in un centro riabilitativo, e ne è emerso la seguente diagnosi Ritardo mentale lieve, disturbo evolutivo dell'eloquio e del linguaggio, disturbo specifico della funzione motoria.La valutazione del quoziente d'intelligenza è EM: di anni 2.8 e QI: di 67.Ha così iniziato le terapie 2 ore settimanali di psicomotricità, 1 ora settimanale di logopedia e 1 ora settimanale di cognitiva.
Il bambino è migliorato tantissimo, però ancora dovrà continuare.
Il mio problema è che è sempre distratto e da un paio di giorni ha iniziato a comportarsi in maniera diversa, in alcuni momenti della giornata è tranquillo ma in altri è più capriccioso, grida se non ha quello che vuole lui e come lo contraddiamo inizia a tirarci pugni e calci, e si comporta così anche se siamo fuori casa.Cerchiamo di aiutarlo anche sedendoci accanto a lui per colorare ma non vuole che ci avviciniamo nemmeno.
Non sappiamo come prenderlo e come comportarci, perchè a volte riusciamo a calmarlo ma delle volte inzia a gridare e scappa via. Volevo sapere perchè ha questi atteggiamenti? Come ci dobbiamo comportare? Lo dobbiamo ignorare quando grida o riprenderlo? Cordiali saluti.
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Gentile signora,
lei ci dice che questo mutamento di comportamento è avvenuto solo 2 giorni fa: è in grado di individuare un fatto specifico o un cambiamento ambientale risalente a quel momento che possa aver turbato l'equilibrio del bambino?
lei ci dice che questo mutamento di comportamento è avvenuto solo 2 giorni fa: è in grado di individuare un fatto specifico o un cambiamento ambientale risalente a quel momento che possa aver turbato l'equilibrio del bambino?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gent.le sig.ra,
è preferibile rivolgere questi quesiti agli specialisti che stanno seguendo il bambino, dato che conoscono al sua situazione sotto tutti i punti di vista.
Precedentemente non avete ricevuto indicazioni in merito?
è preferibile rivolgere questi quesiti agli specialisti che stanno seguendo il bambino, dato che conoscono al sua situazione sotto tutti i punti di vista.
Precedentemente non avete ricevuto indicazioni in merito?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Dr.ssa Massaro, forse mi sono espressa male non proprio due giorni fa , ma quando è terminato l'asilo verso la metà di giugno.Il cambiamento che c'è stato è che mentre prima passava il suo tempo all'asilo, adesso sta a casa.
I capricci li faceva anche prima ma si calmava subito e riuscivamo a tranquillizzarlo.
Ammetto che lo abbiamo un pò viziato perchè è l'unico maschietto (e le altre due figlie sono femmine) e penso che il bambino abbia capito che avendo quell'atteggiamento impulsivo e nervoso ottiene ciò che vuole. Infatti che è viziato me lo hanno detto anche le terapiste.
Adesso vorrei capire se quando fa in quel modo devo ignorarlo fin quando non si calma oppure rimproverarlo?
Però quando lo rimprovero lui grida ancora di più....
I capricci li faceva anche prima ma si calmava subito e riuscivamo a tranquillizzarlo.
Ammetto che lo abbiamo un pò viziato perchè è l'unico maschietto (e le altre due figlie sono femmine) e penso che il bambino abbia capito che avendo quell'atteggiamento impulsivo e nervoso ottiene ciò che vuole. Infatti che è viziato me lo hanno detto anche le terapiste.
Adesso vorrei capire se quando fa in quel modo devo ignorarlo fin quando non si calma oppure rimproverarlo?
Però quando lo rimprovero lui grida ancora di più....
[#4]
Se avete capito che il problema è che è troppo viziato è necessario che cambiate atteggiamento e soprattutto che siate coerenti (sia nel tempo sia fra lei e suo marito) nella linea di condotta che deciderete di assumere.
Non sarà semplice nè immediato farlo rassegnare a non ottenere più tutto quello che chiede, ma se ogni volta che non riterrete di accontentarlo gli spiegherete con calma che la risposta è NO, e poi lo lascerete sfogare finchè non si stuferà di farlo, penso che ne verrete a capo.
Questo è importante sia per lui sia per le sorelle, che stanno avendo un trattamento diverso dettato dal fatto che lui è maschio e loro femmine: che maschi e femmine in quanto tali "meritino" cose diverse non è un insegnamento positivo, perciò va abbandonato.
Non sarà semplice nè immediato farlo rassegnare a non ottenere più tutto quello che chiede, ma se ogni volta che non riterrete di accontentarlo gli spiegherete con calma che la risposta è NO, e poi lo lascerete sfogare finchè non si stuferà di farlo, penso che ne verrete a capo.
Questo è importante sia per lui sia per le sorelle, che stanno avendo un trattamento diverso dettato dal fatto che lui è maschio e loro femmine: che maschi e femmine in quanto tali "meritino" cose diverse non è un insegnamento positivo, perciò va abbandonato.
[#6]
Utente
Dr.ssa Camplone,
ancora non ho posto il problema perchè per parlare con loro bisogna prendere un appuntamento in equipe, e visto che ad agosto il centro chiude tutto il mese, non c'è tempo perchè ci sono troppi bambini e le dottoresse sono impegnate, infatti lavorano tantissimo.
A settembre la prima cosa che farò è porre il problema.
Mi sono rivolta prima a voi perchè ho avuto sempre buoni consigli.Prima il bambino non aveva questi comportamenti così aggressivi. Come ho spiegato alla dott.ssa Massaro è da quando è finito l'asilo che è peggiorato. Anche prima faceva i capricci, ma si calmava quasi sempre.
Loro mi hanno detto dall'inizio che è coccolato un pò troppo. Può essere che come ho detto alla collega Massaro, facendo così lui capisce che ottiene ciò che vuole.Oltre ai consigli della dott. Massara lei può darmene altri?
ancora non ho posto il problema perchè per parlare con loro bisogna prendere un appuntamento in equipe, e visto che ad agosto il centro chiude tutto il mese, non c'è tempo perchè ci sono troppi bambini e le dottoresse sono impegnate, infatti lavorano tantissimo.
A settembre la prima cosa che farò è porre il problema.
Mi sono rivolta prima a voi perchè ho avuto sempre buoni consigli.Prima il bambino non aveva questi comportamenti così aggressivi. Come ho spiegato alla dott.ssa Massaro è da quando è finito l'asilo che è peggiorato. Anche prima faceva i capricci, ma si calmava quasi sempre.
Loro mi hanno detto dall'inizio che è coccolato un pò troppo. Può essere che come ho detto alla collega Massaro, facendo così lui capisce che ottiene ciò che vuole.Oltre ai consigli della dott. Massara lei può darmene altri?
[#7]
Utente
Dott.Massaro,
ha ragione grazie dei consigli,infatti io gli dico sempre no e mio marito lo accontenta e gli dice sempre si.
Le sorelle per non sentirlo gridare , anche loro lo accontentano sempre. Cercheremo di mettere in pratica i consigli che ci dato, la ringrazio tantissimo e le auguro buona giornata.
ha ragione grazie dei consigli,infatti io gli dico sempre no e mio marito lo accontenta e gli dice sempre si.
Le sorelle per non sentirlo gridare , anche loro lo accontentano sempre. Cercheremo di mettere in pratica i consigli che ci dato, la ringrazio tantissimo e le auguro buona giornata.
[#8]
Gent.le sig.ra,
preferisco rinviarla alla lettura di "Genitori efficaci" di Thomas Gordon non è il solito manuale per genitori e forse più di un consiglio le consentirà di ridefinire gli aspetti disfunzionali nello stile relazionale con suo figlio.
preferisco rinviarla alla lettura di "Genitori efficaci" di Thomas Gordon non è il solito manuale per genitori e forse più di un consiglio le consentirà di ridefinire gli aspetti disfunzionali nello stile relazionale con suo figlio.
[#11]
Gent.le signora,
il ritardo mentale comporta anche difficoltà di adattamento. Probabilmente il cambiamento tra i ritmi e gli ambienti di quando andava all'asilo e quelli attuali lo ha un po' "scombussolato" e il bambino esprime il suo disagio accentuando una modalità che gli è caratteristica.
Capisco la difficoltà di gestione, ma suggerirei di non modificare in maniera troppo netta il vostro comportamento nei suoi riguardi e di cercare di mantenere alcune routine che gli possano essere familiari.
Cordiali saluti.
il ritardo mentale comporta anche difficoltà di adattamento. Probabilmente il cambiamento tra i ritmi e gli ambienti di quando andava all'asilo e quelli attuali lo ha un po' "scombussolato" e il bambino esprime il suo disagio accentuando una modalità che gli è caratteristica.
Capisco la difficoltà di gestione, ma suggerirei di non modificare in maniera troppo netta il vostro comportamento nei suoi riguardi e di cercare di mantenere alcune routine che gli possano essere familiari.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.5k visite dal 26/07/2011.
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