Difficoltà a staccarsi dal passato

Salve,
vorrei chiedere un parere su un fatto che mi condiziona la vita da molti molti anni.
Quando avevo 15-16 anni conobbi lui, e mi innamorai pazzamente appena lo vidi,ricordo ancora i vestiti che portavamo. Lui aveva 19 anni ma abitava in un’altra regione..era qui in visita ad alcuni suoi parenti.Stette qui 3 giorni, e ricordo ancora il dolore e lo strazio che provai quando se ne andò per tornare a casa sua. Io, piccola e timida mi ritrovavo travolta da un sentimento di cui prima non sapevo l’esistenza.
Iniziammo a scriverci lettere e poi il caso volle che si trasferì qui per un anno.
Così iniziò la nostra vita “insieme”…io lo amavo con tutta la mia anima, ma lui non voleva cedere…diceva di volermi bene, di adorarmi, era geloso, mi faceva scenate, ma niente di più…neanche un bacio. Stavamo insieme ogni giorno, ma diceva che poi sarebbe dovuto tornare a casa e quindi non voleva iniziare una storia. Lui tornò a casa sua, ma non passava giorno che non piangessimo insieme al telefono, ci mancavamo da morire. Dopo 2 anni decisi che era l’ora di mettere un punto a questa situazione, nel bene o nel male. Gli dissi che sarei voluta andare da lui,ma gli lasciai la scelta, chiedendogli di trovare una sistemazione a me e alle mie 2 amiche, se non mi avesse voluta avrebbe potuto dirmi che non era riuscito a trovare nessun alloggio. quando mi chiamò per dirmi che aveva fissato un appartamento io impazzii e pensai che era la volta buona!!! Ma non fu così..dopo 15 giorni non successe nulla.tornai a casa.Continuammo a sentirci ogni giorno..in fondo…amore o no..il bene che mi voleva era evidente e tanto.
Passò del tempo e io conobbi un altro ragazzo, con cui in breve tempo mi fidanzai. Dopo 5 anni mi sposai. In tutti questi anni però io elui ci sentivamo sempre e ci raccontavamo di tutto…come due vecchi migliori amici.
Poi il mio matrimonio entrò in crisi…e lui mi chiamava, mi sentiva stare male, mi incoraggiava, mi diceva di prendere la decisione che mi faceva stare meglio…e io decisi che mio marito non lo amavo…e lo lasciai.
Dopo 1 anno lui venne qua, non ci vedevamo da 8,l’ultima volta che ci eravamo visti eravamo dei bambini, ora eravamo adulti.
Fu indimenticabile, i nostri corpi tremavano mentre ci davamo il bacio più bello della mia vita.Era mio..dopo 12 anni. Ci dammo app. per la sera, ma poi si tirò indietro, disse che avremmo rovinato tutto il bene che ci eravamo voluti in tutti quegli anni. Perso di nuovo. Decisi per l’ennesima volta di rassegnarmi al fatto che non sarebbe mai stato mio. E così andai avanti per la mia vita, conobbi un altro uomo , che oggi è il mio compagno e il padre della mia dolcissima bambina, con cui ci sono alti e bassi,come in tutte le coppie credo, ma in ogni momento di basso,come adesso, c’è lui che mi torna in mente, c’è lui il suo bacio che non mi esce dalla testa.
Lo so che il mio è un atteggiamento infantile, ma non riesco a non pensarci. Aiutatemi perché non sono mai serena.
Grazie infinite.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amica,

il primo amore può lasciare segni indelebili e anche uno strascico di pensieri che non se ne vanno per quanto siano passati gli anni, soprattutto se è un amore rimasto sospeso e inappagato come nel suo caso.
Nulla di strano perciò in quello che ci racconta.

Il problema se mai è che lei ha tentato di andare giustamente avanti con la sua vita senza riuscirci, e ora sono coinvolte 2 persone che non hanno tutta la sua attenzione, perchè la sua testa è altrove.

Penso che il non concretizzarsi di quel rapporto tanto sognato abbia fatto sì che lei ci abbia pensato talmente tanto che l'idealizzazione appare molto forte, nelle sue parole - per quanto allo stesso tempo è chiaro che si rende conto della realtà e di come sono andate davvero le cose, compresa la grande indecisione e forse confusione del suo amore di una vita.

Il suo attuale compagno ha idea di quello che la tormenta?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
un innamoramento non vissuto nella sua interezza e quotidianità, fermo nel tempo, nel suo divenire altro e scevro quindi da connotazioni negative, può essere idealizzato. Nulla sembra essere più bello nei ricordi.
Il punto però sembra essere quello della sua vita affettiva, l'affiorare di ricordi e forse rimpianti in momenti di crisi nella sua vita di coppia, quasi fosse una fuga consolatoria dalle difficoltà (ipotesi).
Qualora fosse così, forse potrebbe riflettere su ciò che ostacola una sua migliore serenità in questo ambito.
Riferisce che questo è un momento forse un po' difficile con il suo compagno, avete dialogo in merito ad eventuali problemi? Riuscite ad affrontare i vostri "bassi" insieme e superarli?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Intanto la ringrazio moltissimo della sua risposta veloce..
No, il mio compagno non conosce il mio tormento.. Ho pensato molte volte di metterlo al corrente, ma non l'ho mai fatto perchè non so nemmeno io che cosa sia e che natura abbia questo mio pensiero. Devo dire che questa situazione non è proprio quotidiana, voglio dire, ci sono dei periodi in cui non ci penso mai, ed altri, come adesso, che sono molto stanca, che sono un pò giù, che le cose col mio compagno non vanno a gonfie vele, e che mi portano a pensare a lui.
Mi sento in colpa, come lei ha ben descritto, nei confronti del mio uomo che mi adora, e della mia bambina, ma non riesco a controllare i miei pensieri... A volte penso che vorrei tanto incontrarlo per rendermi conto di quanto sono idiota a pensarlo ancora, e altri spero di non vederlo mai per il resto della mia vita, per la paura di confermare il mio sentimento.
Sono certa che il fulcro sia il fatto che è rimasto,come dice lei, un amore sospeso e inappagato, e a volte mi maledico per non aver cercato con tutte le mie forze di "metterci un punto" l'ultima volta che ci siamo visti.
A volte la vivo come una malattia, per la quale non riesco a trovare una medicina...
[#4]
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Si è vero dott.ssa Rinella,
probabilmente tutto nasce dalle difficoltà del mio rapporto di coppia...ci sono alcune problematiche che vanno avanti da diverso tempo, ancora senza soluzione, tra cui il poco impegno (secondo me chiaramente) da parte del mio uomo in quelli che sono gli impegni verso una famiglia vera. Non mi riferisco a cose futili, ma a cose che per me sono fondamentali, ma troppo lunghe da spiegare, per le quali stiamo anche lavorando insieme dal un consuelor...per adesso però senza risultati... Cose che però non è che il mio primo amore mi dava, quindi continuo a non capire il perchè mi vada a rifugiare in quei ricordi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Penso che lei ci abbia anche provato, ma che probabilmente non le è stato possibile farlo.

Certo ora questi pensieri possono diventare un'ossessione e ripercuotersi sulla serenità della famiglia che ha costruito, e forse non è il caso di parlarne al suo compagno perchè potrebbe fraintendere e rimanerci male.

Ha mai pensato di chiedere un consulto psicologico?
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Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Come ho scritto alla sua collega, sto facendo un percorso da un programmatore neuro linguistico, anche insieme al mio compagno...l'ultima volta, che ero da sola, ho provato a parlargli di questo fatto, ma gliel'ho spiegato troppo poco bene...gli ho solo detto che questa situazione di crisi mi porta a pensare troppo al passato, lui mi ha risposto che è normale in queste situazioni, ed io non ho approfondito...ma lo farò..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
mi pare di capire che non vi siate affidati a uno psicologo, ma ad un counselor che pratica PNL e che oltretutto non stiate ottenendo benefici. E' così?
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Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Si, diciamo che ho iniziato io da sola questo percorso, per me, e oltretutto in un momento dove , mi pare di essere scema a parlare così, il mio primo amore proprio non mi passava per la mente. L'ho fatto perchè non mi sentivo felice e appagata, nonostante in realtà avessi tante cose e tanti affetti, insomma credevo di non poter desiderare di più di quello che avevo, ma nello stesso momento non riuscivo a goderne, e così ho iniziato un percorso con questo consuelor, tra l'altro una persona squisita. Mi ha insegnato molte cose, mi ha aperto gli occhi su molte cose, ma mi ha anche messo di fronte a tanti problemi, per lo più col mio compagno, che non ero ancora stata in grado di vedere, o di guardare... Così abbiamo deciso di coinvolgere il mio compagno in questo percorso, il quale ha accettato tranquillamente, ma ad oggi i risultati stentano ad arrivare, ma non per la poca professionalità di quell'uomo, ma magari perchè il mio compagno non si è ancora deciso a risolvere i "suoi blocchi". Devo ammettere però, che da parte mia ultimamente, probabilmente perchè sono arrivata all'orlo, sia per la stanchezza di un duro anno di lavoro, che per tutte le altre vicessitudini, l'impegno non è proprio al massimo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non posso non dirle che più che da una persona con una preparazione imparagonabile a quella di uno psicologo avrebbe fatto meglio a rivolgersi direttamente a chi ha studiato per 5 anni Psicologia, svolto tirocini e sostenuto esami di abilitazione per occuparsi di problemi e difficoltà come quelle che ci ha esposto lei.
Se il suo counselor non è uno psicologo non ha neanche lontanamente la preparazione di uno psicologo, com'è ovvio che sia.
Di conseguenza non dispone degli stessi strumenti e interverrà in maniera differente.

La PNL dev'essere utilizzata con cura e, per essere efficace, richiede una valutazione psicologica che solo lo psicologo può effettuare, anche per escludere la presenza di disturbi e particolari condizioni che possono essere diagnosticate SOLO dagli psicologi e non dai counselor.

Tutto ciò mi porta a dirle che vedrei meglio impiegati il suo tempo e le sue risorse finanziarie in un serio percorso psicologico.
La decisione è ovviamente sua, ma se dopo le inconcludenti sedute di counseling è arrivata a interpellare noi penso che si sia già posta qualche domanda.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
sottoscrivo pienamente ciò che le ha espresso la collega Massaro. Comprendo come il counselor che ha consultato possa risultarle una persona squisita, ma ciò è differente dall'avere le competenze necessarie per trattare difficoltà di tipo psicologico,condizione garantita dal titolo di Stato(a norma di legge) che lo psicologo consegue.

<Così abbiamo deciso di coinvolgere il mio compagno in questo percorso, il quale ha accettato tranquillamente, ma ad oggi i risultati stentano ad arrivare>

Aggiungo inoltre, per completezza, che un percorso psicoterapeutico, da decidere dopo un'attenta valutazione specialistica, può essere condotto solo dallo psicologo/psicoterapeuta (anni di specializzazione post lauream)o dallo psichiatra e che per le difficoltà e le problematiche di coppia esistono percorsi terapeutici particolarmente indicati, tra i quali le segnalo quello ad orientamento sistemico-relazionale.

Molti auguri

[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, non entro nel merito della questione, se non marginalmente, perchè vorrei farLe notare, come d'altra parte ha già fatto la dott.ssa Massaro che rivolgersi ad un "counselor",oppure a un "coach", o ad un "mentor" e a tutte quelle figure la cui preparazione non è certificata se non da semplici attestati di frequenza che chiunque potrebbe frequentare e comunque NON riconsciute dalla legge dello Stato italiano è sempre un rischio per il cliente/utente perchè:

- manca una diagnosi o valutazione psicodiagnostica iniziale che solo lo psicologo abilitato può porre, sulla base delle sue competenze e dei suoi studi;

- qualunque intervento di sostegno psicologico è di conseguenza arbitrario: in base a cosa si interverrebbe?

- per poter "trattare" eventuali disagi nel singolo o, come nel Suo caso, nella coppia è indispensabile identificarli (diagnosticarli) e poi essere addirittura psicoterapeuta (per trattare i disturbi psicopatologici).

Diverse sono state soprattutto negli ultimi anni le sentenze che hanno riconosciuto che dietro a tali figure si celava in realtà un esercizio abusivo della professione dello psicologo (www.opl.it)

Io non metto in dubbio che la relazione professionale con questa persona possa essere molto buona, il mio serio dubbio è circa la tipologia degli interventi.

Ad es Lei scrive: "Così abbiamo deciso di coinvolgere il mio compagno in questo percorso, il quale ha accettato tranquillamente, ma ad oggi i risultati stentano ad arrivare..."

Mi perdoni la franchezza, signora, ma non è il suo compagno che deve superare dei blocchi (quali? sono stati identificati? su quali basi?).

Un professionista serio (psicologo o medico, ma credo anche un avvocato o un architetto) avrebbe inviato ad altro Collega la persona, riconoscendo di non avere le competenze per QUEL caso.
Uno psicologo psicoterapeuta serio e preparato, quando decide di coinvolgere il partner nel trattamento, non solo ha ben pensato prima se opportuno farlo, ma anche quali saranno le conseguenze e, se bravo, sa dove portare i suoi pazienti. Non ha la necessità che questi si "sblocchino".

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#12]
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Io non posso che ringraziarvi dei consigli che mi state dando...in effetti se fossi stata soddisfatta del lavoro svolto fino ad oggi non sarei venuta a chiedere un parere a voi....farò tesoro di quello che mi avete detto, e mi muoverò di conseguenza. Nel frattempo cercherò di arginare i miei pensieri, e di capire cosa è che mi spinge lontano dal compagno (anche se in parte lo so già, e la mia paura è non riuscire a uscire da questo vortice)...in fondo sono la prima a rendermi conto che questo pensiero nei confronti del mio vecchio amore non è che una sorta di splendido e spensierato rifugio lontano dalla realtà...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Devo ammettere però, che da parte mia ultimamente, probabilmente perchè sono arrivata all'orlo, sia per la stanchezza di un duro anno di lavoro, che per tutte le altre vicessitudini, l'impegno non è proprio al massimo. "


Gent.le sig.ra,
credo possa esserle utile leggere questo articolo per avere ulteriori spunti di riflessione:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#14]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ci rifletta, e se vuole ci faccia sapere se ci sono cambiamenti o novità.

Saluti,
[#15]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Grazie anche a lei per il riscontro, se crede ci può aggiornare in futuro.

Cordialmente
[#16]
Attivo dal 2008 al 2014
Ex utente
Salve a tutti...un pò di tempo è passato e ho molto riflettuto..
certo, scoprire che il mio "vecchio amore" sente le stesse cose che sento io mi ha un pò scossa...da un parte mi sono sentita più leggera in quanto pensavo di essere pazza, invece probabilmente non lo sono, dall'altra mi ha destabilizzato ancora di più...prego per non rivedere mai più questa persona, tanta è la paura di cosa potrebbe venire fuori...
intanto a casa le cose vanno più o meno nello stesso modo di un mese fa...è solo che mi sono un pò rilassata, e con la calma si affronta tutto in maniera migliore...
Comunque ho preso appuntamento con uno psicologo della zona...vi farò sapere...
[#17]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"scoprire che il mio "vecchio amore" sente le stesse cose che sento io mi ha un pò scossa..."

Questo è più che comprensibile e può accadere, soprattutto se entrambi gli ex non stanno vivendo un presente particolarmente soddisfacente e il passato viene idealizzato.

Ha fatto bene a prenotare un colloquio psicologico, se vuole ci faccia avere sue notizie.