Effetti psicosomatici dell'ansia: è possibile controllarli?
Buongiorno.
Sono un ragazzo di 21 anni.
Ho fatto ogni genere di accertamento fisico (apparato digerente,apparato urinario,reni,encefalo,ematologico,analisi di intolleranze,curva glicemica,curva insulina,..) ma in conclusione pare evidente che non ci sia nessun problema organico (a parte un leggere reflusso che mi è stato diagnosticato).
Fatte premessa di ciò e fatta premessa che sto assumendo un'antidepressivo da circa 1 settimana (Lantanon) a un dosaggio ancora abbastanza basso (il dosaggio "normale" è 60 mg/ml , io per adesso sono sui 30 mg/ml come da consiglio del mio psichiatra di fiducia) le scrivo per chiarirmi alcuni concetti: (ovviamente mi rendo conto che un antidepressivo richiede tempo per fare effetto e aggiungo che sto frequentando anche uno psicologo che però sulle seguenti domande non ha saputo darmi una risposta adeguata)
1) Io l'ansia (intesa come forte agitazione per cose necessarie come lo studio (e a volte per nulla) e mancanza di voglia) e la depressione (intesa come frequenti e repentini sbalzi di umore) li sopporto molto bene nel secondo che non sto malissimo psicologicamente però ho tutta una serie di effetti psicosomatici (andare a urinare di giorno e di notte troppo spesso,colon irritabile,rigidità muscolare,stanchezza indipendentemente da quanto ho dormito,mangiato ecc..). Ho provato tecniche di respirazione e di rilassamento (in particolare audio-cd con tecniche di PNL). Vorrei qualche consiglio mirato (sono stanco di continuare a provare ad andare a casaccio per cercare di risolvere il problema) che potrebbe realmente aiutare a limitare tutti questi effetti psicosomatici che mi rendono la vita un'inferno (nel senso che ci sono moltissime attività che il mio corpo,che ormai vedo come un "nemico",non può sostenere,compresa la paura di non digerire proprio per la nausea come effetto psicosomatico prima e dopo i pasti)
2) Ho letto opinioni discordanti sull'uso dell'ipnosi per il controllo dell'ansia. Ne vale la pena? Io sono convinto che la mia ansia sia un fatto di predisposizione ma anche un insieme di fattori legati a problemi psicologici dell'infanzia e adolescenza nonchè un rapporto complicato con i miei genitori,la mia natura introversa (che si scontra con il mio forte desiderio di emancipazione) ecc..
Grazie
Un cordiale saluto
Sono un ragazzo di 21 anni.
Ho fatto ogni genere di accertamento fisico (apparato digerente,apparato urinario,reni,encefalo,ematologico,analisi di intolleranze,curva glicemica,curva insulina,..) ma in conclusione pare evidente che non ci sia nessun problema organico (a parte un leggere reflusso che mi è stato diagnosticato).
Fatte premessa di ciò e fatta premessa che sto assumendo un'antidepressivo da circa 1 settimana (Lantanon) a un dosaggio ancora abbastanza basso (il dosaggio "normale" è 60 mg/ml , io per adesso sono sui 30 mg/ml come da consiglio del mio psichiatra di fiducia) le scrivo per chiarirmi alcuni concetti: (ovviamente mi rendo conto che un antidepressivo richiede tempo per fare effetto e aggiungo che sto frequentando anche uno psicologo che però sulle seguenti domande non ha saputo darmi una risposta adeguata)
1) Io l'ansia (intesa come forte agitazione per cose necessarie come lo studio (e a volte per nulla) e mancanza di voglia) e la depressione (intesa come frequenti e repentini sbalzi di umore) li sopporto molto bene nel secondo che non sto malissimo psicologicamente però ho tutta una serie di effetti psicosomatici (andare a urinare di giorno e di notte troppo spesso,colon irritabile,rigidità muscolare,stanchezza indipendentemente da quanto ho dormito,mangiato ecc..). Ho provato tecniche di respirazione e di rilassamento (in particolare audio-cd con tecniche di PNL). Vorrei qualche consiglio mirato (sono stanco di continuare a provare ad andare a casaccio per cercare di risolvere il problema) che potrebbe realmente aiutare a limitare tutti questi effetti psicosomatici che mi rendono la vita un'inferno (nel senso che ci sono moltissime attività che il mio corpo,che ormai vedo come un "nemico",non può sostenere,compresa la paura di non digerire proprio per la nausea come effetto psicosomatico prima e dopo i pasti)
2) Ho letto opinioni discordanti sull'uso dell'ipnosi per il controllo dell'ansia. Ne vale la pena? Io sono convinto che la mia ansia sia un fatto di predisposizione ma anche un insieme di fattori legati a problemi psicologici dell'infanzia e adolescenza nonchè un rapporto complicato con i miei genitori,la mia natura introversa (che si scontra con il mio forte desiderio di emancipazione) ecc..
Grazie
Un cordiale saluto
[#1]
Caro ragazzo,
le varie tecniche di rilassamento e la PNL funzionano se impiegate non su se stessi, da soli, ma da uno psicologo che valuti la situazione e imposti un piano terapeutico monitorando continuamente gli esiti dell'intervento e le reazioni della persona.
Anche l'ipnosi è utile, ma deve essere effettuata da uno psicologo e non si può fare da soli.
Ad es. sul Training Autogeno puoi leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/652/Il-Training-Autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici
Cosa signiica che stai "frequentando uno psicologo"?
Hai iniziato un qualche percorso? Puoi essere più chiaro?
le varie tecniche di rilassamento e la PNL funzionano se impiegate non su se stessi, da soli, ma da uno psicologo che valuti la situazione e imposti un piano terapeutico monitorando continuamente gli esiti dell'intervento e le reazioni della persona.
Anche l'ipnosi è utile, ma deve essere effettuata da uno psicologo e non si può fare da soli.
Ad es. sul Training Autogeno puoi leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/652/Il-Training-Autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici
Cosa signiica che stai "frequentando uno psicologo"?
Hai iniziato un qualche percorso? Puoi essere più chiaro?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
<<Io l'ansia (intesa come forte agitazione per cose necessarie come lo studio (e a volte per nulla) e mancanza di voglia) e la depressione (intesa come frequenti e repentini sbalzi di umore) li sopporto molto bene nel secondo che non sto malissimo psicologicamente però ho tutta una serie di effetti psicosomatici
Gentile ragazzo
il fatto che lei sperimenti tutti questi sintomi psicosomatici che la fanno preoccupare e stare male significa che non sta affrontando le sue emozioni di ansia, paura o tristezza in maniera adeguata e di conseguenza il suo corpo lo sta segnalando in questo modo.
E' importante che si faccia spiegare bene dallo psichiatra gli effetti dei farmaci che sta assumendo ed anche le tempistiche entro le quali potrà sperimentare dei benefici.
Inoltre dovrebbe parlare ancora con il suo psicologo se qualche cosa non le è chiaro, è importante costruire un rappporto di fiducia nel quale non ci si vergogni a porre domande o chiedere approfondimenti. E' importante che lei abbia chiaro a che tipo di trattamento si sta sottoponendo e come questo funziona, quali sono gli scopi, gli obiettivi, i metodi per raggiungerli.
Un caro saluto
Cristina Polese
Dr.ssa Cristina Polese
Psicologa Psicoterapeuta
www.MilanoPsicologo.it
[#3]
Utente
Inanzitutto vi ringrazio.
Sto frequentando uno psicologo nel senso che vedo uno psicologo con frequenza settimanale.
Inoltre mi rendo conto che sto affrontando nel modo sbagliato le mie emozioni e non a caso sto prendendo dei farmaci antidepressivi perchè proprio non ce le faccio da solo e vedo ogni potenziale problema (e persino le cose belle) come un problema.
Vorrei inoltre chiederle: in base alla sua esperienza l'ansia / depressione e problemi annessi sono curabili o bisogna imparare a conviverci? E' possibile che imparando ad affrontare un problema nel modo giusto tale problema "sparisca"(chiaramente non magicamente!)?
Grazie
Sto frequentando uno psicologo nel senso che vedo uno psicologo con frequenza settimanale.
Inoltre mi rendo conto che sto affrontando nel modo sbagliato le mie emozioni e non a caso sto prendendo dei farmaci antidepressivi perchè proprio non ce le faccio da solo e vedo ogni potenziale problema (e persino le cose belle) come un problema.
Vorrei inoltre chiederle: in base alla sua esperienza l'ansia / depressione e problemi annessi sono curabili o bisogna imparare a conviverci? E' possibile che imparando ad affrontare un problema nel modo giusto tale problema "sparisca"(chiaramente non magicamente!)?
Grazie
[#4]
(..)Vorrei inoltre chiederle: in base alla sua esperienza l'ansia / depressione e problemi annessi sono curabili o bisogna imparare a conviverci?(..)
Gentile utente dal momento in cui si impara a gestire determinati stati è ovvio che questi assumeranno un diversa valenza riducendone la loro carica patogena.
L'importante è affrontarli nel modo giusto ma sempre con l'aiuto dello specialista.
saluti
Gentile utente dal momento in cui si impara a gestire determinati stati è ovvio che questi assumeranno un diversa valenza riducendone la loro carica patogena.
L'importante è affrontarli nel modo giusto ma sempre con l'aiuto dello specialista.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
Se sei già seguito da uno psicologo è importante che tu tu chieda come mai sta chiedendo spiegazioni a noi: non ti fidi abbastanza di lui? Ti ha dato risposte che non hai capito o che ritieni insufficienti?
Se hai iniziato un percorso psicologico significa che sai che ansia e depressione si possono curare e risolvere, altrimenti non avrebbe senso che tu andassi alle sedute:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/832/Sconfiggere-Ansia-e-Depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta
Non sei del tutto convinto che i sintomi fisici siano risolvibili come quelli psicologici?
Se hai iniziato un percorso psicologico significa che sai che ansia e depressione si possono curare e risolvere, altrimenti non avrebbe senso che tu andassi alle sedute:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/832/Sconfiggere-Ansia-e-Depressione-non-e-una-questione-di-buona-volonta
Non sei del tutto convinto che i sintomi fisici siano risolvibili come quelli psicologici?
[#6]
Imparando a gestire le nostre emozioni in particolari situazioni che le scatenano impariamo a fare in modo che i loro effetti non diventino eccessivi e fonte di disagio per noi. E' ovvio che non possiamo pensare di non provare più ansia o tristezza o qualsiasi altra emozione in assoluto, in quanto sono importanti segnali indicativi del nostro benessere o malessere. Come dice anche lei i problemi non spariscono magicamente ma con impegno e fiducia noi possiamo lavorare affinchè diventino più gestibili e tollerabili.
Le faccio tanti auguri
Cristina Polese
Le faccio tanti auguri
Cristina Polese
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 25/07/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.