Iperventilazione e successivo panico
SALVE..SE E' POSSIBILE VORREI DEI CONSIGLI IN MERITO AL CONTROLLO DELL'IPERVENTILAZIONE..VADO FACILEMTNE IN PANICO QUANDO INIZIO AD IPERVENTILARE(SOPRATUTTO QUANDO MI ALLENO)..IL TUTTO DA 3 ANNI DOPO UN ATTACCO DI PANICO DURANTE UN ALLENAMENTO IN PALESTRA..HO AVUTO ALTRI ATTACCHI DI PANICO FORTI IN QUEL PERIODO(PER UNA SUCCESSIVA APNEA NOTTURNA E DOPO CHE MI E' ANDATO DEL CIBO DI TRAVERSO.....SONO STATO DA 2 PSICOTERAPEUTE..UNA MI HA DETTO DI RESPIRARE CON IL NASO IN MANIERA FLUIDA E CONTINUA SENZA PAUSA TRA INSIPRAZIONE ED ESPIRAZIONE...UN ALTRA DI RESPIRARE CON LA BOCCA LENTAMENTE CON PAUSA TRA INSP ED ESP....A PARTE LA FOBIA DI SOFFOCARE(DA LI SCATTA SE NON MI DISTRAGGO IL PANICO) A CHI DEVO DARE RAGIONE PER QUANTO RIGUARDA IL RESPIRO?HO PROVATO DURANTE L'ATTACCO A RESIRARE NEL SACCHETTO DI CARTA MA IN QUEL MOMENTO NON RIESCO..PRIMA DEL 1° ATTACCO DI PANICO FACEVO KM E KM CORRENDO.. NUOTANDO..ORA COME FACCIO 5 SCALE HO L'AFFANNO... HO USATO VALERIANA,FIORI DI BACH.RHODIOLA..ECC..PREMETTO CHE DAI CONTROLLI DI ROUTINE NON HO NULLA..LO STRESS DI SICURO E' TANTO MA CONDUCO UNA VITA SANA..CIBO SENZA SGARRI,NON FUMO,NON BEVO..
STO PRENDENDO DA 25 GIORNI 3 XANAX AL DI DA 0,50 MA SE INIZIO AD IPERVENTIALRE DEVO ANDARMENE DALLA PALESTRA ALTRIEMTNI PEGGIORA LA SITUAZIONE(OGGI IL MEDICO MI HA CONSIGLAITO DI PRENDERE DEL LEXOTAN IN GOCCE IN CASO DI CRISI DURANTE GLI ALLEAMENTI ,10 GOCCE SOTTO LA LINGUA)
BUONA SERATA E GRAZIE ANTICIPATAMENTE
STO PRENDENDO DA 25 GIORNI 3 XANAX AL DI DA 0,50 MA SE INIZIO AD IPERVENTIALRE DEVO ANDARMENE DALLA PALESTRA ALTRIEMTNI PEGGIORA LA SITUAZIONE(OGGI IL MEDICO MI HA CONSIGLAITO DI PRENDERE DEL LEXOTAN IN GOCCE IN CASO DI CRISI DURANTE GLI ALLEAMENTI ,10 GOCCE SOTTO LA LINGUA)
BUONA SERATA E GRAZIE ANTICIPATAMENTE
[#1]
Gentile Amico,
lei dice di essere stato da 2 psicoterapeute che di fatto non le hanno proposto un lavoro sull'ansia che sembrerebbe opportuno e sicuramente molto più utile rispetto a dei semplici consigli sulla respirazione da effettuare.
Si trattava di psicologhe psicoterapeute o di medici psichiatri?
Chi le ha prescritto lo xanax che sta prendendo in questi giorni?
Se è stato sempre il medico di base, che le ha dato anche il lexotan, dovrebbe fargli presente che li prende entrambi, anche perchè non è una buona idea mischiare farmaci ansiolitici senza sentire il parere di un medico specializzato in materia (psichiatra), che fra l'altro le potrebbe anche indicare dei farmaci che non siano solo sintomatici.
Venendo al primo attacco che ci riferisce di aver avuto in palestra, ha capito cosa l'ha scatenato?
Sarebbe importante sapere se era un periodo di particolare stress o di cambiamenti, e se in precedenza non aveva mai avuto nulla del genere.
Ad ogni modo il suo obiettivo non dovrebbe essere "controllare" la respirazione, perchè in questi casi di solito è proprio l'eccessivo controllo sulle finzioni corporee ad alterarle, generando tensione muscolare e preoccupazioni infondate ed eccessive.
Il suo obiettivo dovrebbe essere vivere serenamente nel suo corpo accettando il fatto che il suo organismo si sa regolare da solo, senza il suo intervento e senza bisogno di controllarne continuamente lo stato.
Più si concentrerà sul respiro e più ne sarà preoccupato e spaventato, ma non può uscire da solo da questo circolo vizioso e le occorre un aiuto specialistico - cosa che a quanto pare ha già cercato senza grossi risultati.
lei dice di essere stato da 2 psicoterapeute che di fatto non le hanno proposto un lavoro sull'ansia che sembrerebbe opportuno e sicuramente molto più utile rispetto a dei semplici consigli sulla respirazione da effettuare.
Si trattava di psicologhe psicoterapeute o di medici psichiatri?
Chi le ha prescritto lo xanax che sta prendendo in questi giorni?
Se è stato sempre il medico di base, che le ha dato anche il lexotan, dovrebbe fargli presente che li prende entrambi, anche perchè non è una buona idea mischiare farmaci ansiolitici senza sentire il parere di un medico specializzato in materia (psichiatra), che fra l'altro le potrebbe anche indicare dei farmaci che non siano solo sintomatici.
Venendo al primo attacco che ci riferisce di aver avuto in palestra, ha capito cosa l'ha scatenato?
Sarebbe importante sapere se era un periodo di particolare stress o di cambiamenti, e se in precedenza non aveva mai avuto nulla del genere.
Ad ogni modo il suo obiettivo non dovrebbe essere "controllare" la respirazione, perchè in questi casi di solito è proprio l'eccessivo controllo sulle finzioni corporee ad alterarle, generando tensione muscolare e preoccupazioni infondate ed eccessive.
Il suo obiettivo dovrebbe essere vivere serenamente nel suo corpo accettando il fatto che il suo organismo si sa regolare da solo, senza il suo intervento e senza bisogno di controllarne continuamente lo stato.
Più si concentrerà sul respiro e più ne sarà preoccupato e spaventato, ma non può uscire da solo da questo circolo vizioso e le occorre un aiuto specialistico - cosa che a quanto pare ha già cercato senza grossi risultati.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
sono psicologhe..lo so non potrebbero prescrivere farmaci..ma collabborano con psichiatri,ospedali ecc.. mi hanno detto che questi dosaggi sono acqua,di stare tranquillo..di lasciar stare antidepressivi ecc(non so se centri ma io sto benissimo,sono felicissimo della mia vita..non vorrei che mi provocherebbero uleriori problemi)il lexotan in gocce me lo ha consiglaito il dottore solo in caso di crisi in quanto lo xanax che sto usando in cp non serve in quel momento..agirebbe dopo 30' almeno quando il brutto nel maggior parte dei casi e' passato..
secondo me e quello che mi hanno detto a terapia sono stati episodi che mi sono accaduti in passato(mi stavo affogando a mare da piccolo,una fetta di prosciutto in un ristorante andata di traverso..);Comunque in quel periodo del primo attacco(mentre mi allenavo ho improvvisamente sentito il bisogno di respirare piu' del normale..non riuscivo a fermarmi e sono finito in ospedale..paura di morire soffocato..)ero molto stressato..5 allenamenti a settimana,dieta rigidissima,5-6 caffe' al giorno(che non bevo piu' da allora).HO FATTO 4-5 SEDUTE DI EMDR..APPENA FINITA LA SEDUTA SONO carico e rilassato..l'indomani si ripresenta il problema..
Comunque lei ha ragione sul fatto che nel momento di crisi l'unica salvezza e' la distrazione(9/10 ci riesco)..come penso a respirare lento..bocca o naso non passa piu' e il panico e' dietro l'angolo..questo mi crea un senso di abbattimento..non portare a termine l'allenamento perche' l'iperventilazione me lo impedisce mi butta giu di morale..anche perche' sono abbastanza narcisista(sono anche un agonista)..quindi troppo preciso su cibo e allenamenti..
secondo me e quello che mi hanno detto a terapia sono stati episodi che mi sono accaduti in passato(mi stavo affogando a mare da piccolo,una fetta di prosciutto in un ristorante andata di traverso..);Comunque in quel periodo del primo attacco(mentre mi allenavo ho improvvisamente sentito il bisogno di respirare piu' del normale..non riuscivo a fermarmi e sono finito in ospedale..paura di morire soffocato..)ero molto stressato..5 allenamenti a settimana,dieta rigidissima,5-6 caffe' al giorno(che non bevo piu' da allora).HO FATTO 4-5 SEDUTE DI EMDR..APPENA FINITA LA SEDUTA SONO carico e rilassato..l'indomani si ripresenta il problema..
Comunque lei ha ragione sul fatto che nel momento di crisi l'unica salvezza e' la distrazione(9/10 ci riesco)..come penso a respirare lento..bocca o naso non passa piu' e il panico e' dietro l'angolo..questo mi crea un senso di abbattimento..non portare a termine l'allenamento perche' l'iperventilazione me lo impedisce mi butta giu di morale..anche perche' sono abbastanza narcisista(sono anche un agonista)..quindi troppo preciso su cibo e allenamenti..
[#3]
Gentile Ragazzo,
forse 4,5 sedute sono troppo poche per comprendere le cause del suo disagio.
Quando il disagio dal manetale passa al corporeo, necessita di una diagnosi ed una terapia adeguata, che potrebbe essere psicoterapica o combinata:farmacoterapia e psicoterapia.
Saluti
forse 4,5 sedute sono troppo poche per comprendere le cause del suo disagio.
Quando il disagio dal manetale passa al corporeo, necessita di una diagnosi ed una terapia adeguata, che potrebbe essere psicoterapica o combinata:farmacoterapia e psicoterapia.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
gentile ragazzo dia un'occhiata a questo articolo per meglio comprendere cosa le accade esattamente in prossimità di un attacco
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#5]
Probabilmente lo stress e il regime alimentare che stava seguendo (compresi i troppi caffè) hanno contribuito a creare i presupposti per il verificarsi dell'attacco, che nella sua mente è collegato a precedenti esperienze traumatiche/negative.
Se si stava regolando così con l'obiettivo di dimagrire non potrei non dirle che non è certo esagerando con l'esercizio e le sostanze stimolanti che arriverà al risultato, ma seguendo quanto le verrebbe indicato da un serio dietologo potrebbe raggiungere il suo peso forma.
Chi l'ha sottoposta ad EMDR dovrebbe averle spiegato che i risultati possono essere stabili come possono non esserlo: non le è stato prospettato il proseguimento dell'intervento psicologico con la stessa tecnica o con altri strumenti?
Il fatto che distraendosi il malessere passa le dimostra che non è un problema fisico, ma se fosse capace di distrarsi il problema stesso non esisterebbe.
Invece, come lei stesso ha modo di verificare, è davvero difficile farlo senza un aiuto esterno.
Se si stava regolando così con l'obiettivo di dimagrire non potrei non dirle che non è certo esagerando con l'esercizio e le sostanze stimolanti che arriverà al risultato, ma seguendo quanto le verrebbe indicato da un serio dietologo potrebbe raggiungere il suo peso forma.
Chi l'ha sottoposta ad EMDR dovrebbe averle spiegato che i risultati possono essere stabili come possono non esserlo: non le è stato prospettato il proseguimento dell'intervento psicologico con la stessa tecnica o con altri strumenti?
Il fatto che distraendosi il malessere passa le dimostra che non è un problema fisico, ma se fosse capace di distrarsi il problema stesso non esisterebbe.
Invece, come lei stesso ha modo di verificare, è davvero difficile farlo senza un aiuto esterno.
[#7]
Se lei ha iniziato un trattamento e l'ha lasciato a metà è comprensibile che non abbia risolto il problema, non crede?
Non esiste nulla di istantaneamente efficace e risolutivo, soprattutto se le sensazioni che ha provato richiamano ricordi passati e se ha intrapreso (e ha continuato a mantenere) uno stile di vita che il suo fisico potrebbe non tollerare.
Quando una persona è ansiosa deve evitare tutto quello che può far peggiorare la situazione, e seguire una dieta squilibrata e ricca di sostanze eccitanti è una fra le cose peggiori che possa fare.
Non esiste nulla di istantaneamente efficace e risolutivo, soprattutto se le sensazioni che ha provato richiamano ricordi passati e se ha intrapreso (e ha continuato a mantenere) uno stile di vita che il suo fisico potrebbe non tollerare.
Quando una persona è ansiosa deve evitare tutto quello che può far peggiorare la situazione, e seguire una dieta squilibrata e ricca di sostanze eccitanti è una fra le cose peggiori che possa fare.
[#10]
Utente
mi ha fissato l'appuntamento per martedi..ora sono piu' agitato che mai..mi devo allenare sia stasera che lunedi e l'ansia anticipatoria si fa gia sentire..di solito 90 ' prima prendo la mia seconda assunzione di xanax da 0,50..ma di solito nulla,sono lo stesso agitato..potrei auemtnarlo o prendere del lexotan per stare piu' calmo??se parto agitato priam ancora di allenarmi so gia che mi viene l'attacco di panico :-(
voi potreste dirmi non allenarti allora..ma non posso credetimi mi manca 1 settimana ad una gara nazionale..c'e' anche tanta tensione agonistica che mi crea disagio..scusatemi ancora e buona serata
voi potreste dirmi non allenarti allora..ma non posso credetimi mi manca 1 settimana ad una gara nazionale..c'e' anche tanta tensione agonistica che mi crea disagio..scusatemi ancora e buona serata
[#11]
Per quanto riguarda la gestione dei farmaci deve rivolgersi al medico che glieli ha prescritti.
Ora che ha preso appuntamento ha fatto tutto quello che poteva e può cercare di rimandare a martedì i pensieri, che non ha bisogno di rievocare in questi giorni.
Ora che ha preso appuntamento ha fatto tutto quello che poteva e può cercare di rimandare a martedì i pensieri, che non ha bisogno di rievocare in questi giorni.
[#12]
Utente
SALVE VI VOLEVO AGGIORNARE DELLA MIA SITUAZIONE..LE GARE PER FORTUNA SONO ANDATE BENISSIMO(HO VINTO)L'ANSIA ANTICIPATORIA E' STATA TERRIBILE..PRIMA DI SALIRE SUL PALCO STAVO SVENENDO..ANSIA NON TANTO FISIOLOGICA..TUTTI I SINTOMI NORMALI DELL'ANSIA DA PRESTAZIONE ERANO AMPLIFICATI ALL'ENNESIMA POTENZA..TANTO CHE PRIMA DI SALIRE SUL PALCO PANICO DA MORIRE..PER FORTUNA FINITA L'ESIBIZIONE NON AVEVO PIU' NULLA...PASSATO IL PERIODO DI STRESS PER LE GARE ERO CONVINTO CHE FOSSE PASSATO TUTTO..INVECE LA SETTIMANA SUCCESSIVA SONO ANDATO A FARE UNA CORSETTA CONVINTO DI AVER RISOLTO IL PROBLEMA DEFINITIVAMENTE..ERA UN GIORNO TRANQUILLO..NIENTE PIU' STRESS PER DIETA E ALLENAMENTI..PURTROPPO DOPO GIA 200 MT INIZIAI AD IPERVENTILARE..MA FORTE DAL FATTO CHE ERA UNA MIA "SEGA MENTALE"CONTINUAI FINO A FARE 2 KM(TROPPO POCHI RISPETTO A QUANDO NON SOFFRIVO D'ANSIA)..AIME' L'ANSIA ERA A MILLE..FUI COLTO DAL PANICO IN PIENO..NON RIUSCIVO A RECUPERARE IL FIATO..PROVAI IN TUTTE LE MANIERE MA NON CE LA FACEVO PIU' A RESISTERE(PRIMA CERCANDO DI DISTRARMI E POI PRENDENDO SOTTO LA LINGUA 10 GOCCE DI LEXOTAN)..MI FECI ACCOMPAGNARE PER L'ENNESIVA VOLTA IN OSPEDALE..SUL LETTINO MENTRE MI FACEVANO L'ELETTROCARDIOGRAMMA , ERO GIA PIU' CALMO(INFATTI IL VALIUM CHE MI STAVANO FACENDO NON L'HO VOLUTO PIU' PRENDERE)..LA DOTTORESSA DEL PRONTO SOCCORSO MI HA CHIESTO DELLE INFO PER IL MIO PROBLEMA..LA SUA CONCLUSIONE E' CHE SE NON AVEVO RISOLTO CON PSICOTERAPIA E CURE NATURALI DOVEVO PER FORZA CONTATTARE UNO PSICHAITRA IN QUANTO LA CURA CON ANTIDEPRESSIVI SAREBBE STATA LA MIA UNICA SOLUZIONE..LEI MI HA FATTO IL NOME DELLA VENLAFAXINA E IL CITALOPRAM(LEI E' UNA GERIATRA E MI HA DETTO CHE SONO I FARMACI MIGLIORI PER QUESTO MIO PROBLEMA) ..COSA NE PENSATE?..INOLTRE PER QUESTI CASI IN ESTREMIS QUAL'E' L'ANSIOLITICO CHE HA UNA EFFICACIA MAGGIORE IN TERMINI DI VELOCITA' DI EFFETTO?CON XANAX E LEXOTAN(E ANCHE VALIUM QUANDO ME L'HANNO SOMMINISTRATO IN OSPEDALE) HO NOTATO CHE CI VOGLIONO ALMENO 30' E PIU' PER SENTIRLI..UN MIO AMICO MI HA DETTO CHE IL TAVOR OROSOLUBILE FUNZIONAVA A LUI QUANDO AVEVA DEI SINTOMI SIMILI AI MIEI..GRAZIE MILLE
[#13]
gentile utente, i quesiti sui farmaci deve porli in psichiatria. Sul fatto che non ha risolto ilpanico con la psicoterapia sembra ovvio, tuttavia l'EMDR è solo una tecnica ed è utilizzata per i disturbi post traumatici affiancata ad una psicoterapia .
NON so quanto possa essere utile per il panico.
Vi sono farmaci specifici ma vi sono anche interventi psicoterapici di elezione, per il panico, come quelli di tipo comportamentale (cognitivo e strategico)
saluti
NON so quanto possa essere utile per il panico.
Vi sono farmaci specifici ma vi sono anche interventi psicoterapici di elezione, per il panico, come quelli di tipo comportamentale (cognitivo e strategico)
saluti
[#14]
Evidentemente la sua ansia non è legata solo al momento della gara, ma è amplificata da situazioni che si rivelano ansiogene per tutti quelli che vi partecipano come sono appunto le competizioni sportive.
Non ho capito se alla fine è andato o no dalla psicologa dalla quale ci aveva detto di aver preso appuntamento. Ad ogni modo il fatto che un tentativo con una tecnica specifica (emdr) non le abbia consentito di risolvere non significa che la psicoterapia non sia la strada giusta, eventualmente integrata da un trattamento farmacologico possibilmente prescritto da uno psichiatra che collabori con lo psicologo psicoterapeuta che la seguirà.
Prima di prendere qualunque iniziativa di tipo farmacologico deve comunque sentire un medico specialista, per evitare di approcciarsi al farmaco sintomatico come ad una soluzione che in realtà non è, e anche di pensare di procurarsi per vie traverse farmaci che possono dare dipendenza.
Non ho capito se alla fine è andato o no dalla psicologa dalla quale ci aveva detto di aver preso appuntamento. Ad ogni modo il fatto che un tentativo con una tecnica specifica (emdr) non le abbia consentito di risolvere non significa che la psicoterapia non sia la strada giusta, eventualmente integrata da un trattamento farmacologico possibilmente prescritto da uno psichiatra che collabori con lo psicologo psicoterapeuta che la seguirà.
Prima di prendere qualunque iniziativa di tipo farmacologico deve comunque sentire un medico specialista, per evitare di approcciarsi al farmaco sintomatico come ad una soluzione che in realtà non è, e anche di pensare di procurarsi per vie traverse farmaci che possono dare dipendenza.
[#15]
Finché continuerà a prendere le goccioline o le pilloline al bisogno, starà solo confermando a se stesso di avere un problema. Non solo non glielo risolveranno, ma glielo faranno aumentare. È una delle trappole psicologiche fondamentali dell'ansioso. Perciò o decide di fare una cura farmacologica come si deve, in accordo con i suoi curanti, oppure starà solo illudendo se stesso.
Ansia e panico si possono comunque risolvere benissimo per via solo psicoterapeutica, ma la valutazione va fatta di persona. E chiaramente vi sono psicoterapie di elezione per l'ansia, come ad esempio la comportamentale e la strategica.
Lei va in panico quando iperventila perché interpreta i correlati fisici (battito accelerato, respirazione più veloce, sudorazione) come un pericolo. Questo è un "errore" d'interpretazione comune negli ansiosi, perché i correlati fisici della paura sono identici a quelli di altri stati emotivi completamente diversi, come ad es. la rabbia. Alcune persone ansiose hanno paura a fare le scale o di mettersi a correre per lo stesso motivo.
Per cui, una riorientazione psicologica nel suo caso è sicuramente necessaria, altrimenti continuerà a impaurirsi per motivi sbagliati.
Cordiali saluti
Ansia e panico si possono comunque risolvere benissimo per via solo psicoterapeutica, ma la valutazione va fatta di persona. E chiaramente vi sono psicoterapie di elezione per l'ansia, come ad esempio la comportamentale e la strategica.
Lei va in panico quando iperventila perché interpreta i correlati fisici (battito accelerato, respirazione più veloce, sudorazione) come un pericolo. Questo è un "errore" d'interpretazione comune negli ansiosi, perché i correlati fisici della paura sono identici a quelli di altri stati emotivi completamente diversi, come ad es. la rabbia. Alcune persone ansiose hanno paura a fare le scale o di mettersi a correre per lo stesso motivo.
Per cui, una riorientazione psicologica nel suo caso è sicuramente necessaria, altrimenti continuerà a impaurirsi per motivi sbagliati.
Cordiali saluti
[#16]
Utente
Dr.Massaro..si sono andato dopo la gara..ho fatto altre 2 sedute(non emdr)ma cognitivo comportamentale..stessa cosa il gg che vado e il gg successivo sto tranquillo..poi esco a cena con amici o faccio uno sforzo ed inizio ad iperventilare..e punto e a capo..se mangio a casa da solo non mi fa nell'80% delle volte....Dr Santonocito ha ragione..ho paura anke a fare le scale xke' se mi affatico poi inizio ad iperventilare...per le gocce le ho prese per 2 mesi di fila compreso di scalata graduale..chiedevo dell'ansiolitico al bisogno anche per stare piu' sicuro se dovesser ricapitare durante un allenamento..
[#23]
Mi sembra troppo poco. Non sono un terapeuta cognitivo-comportamentale e da questo punto di vista sarebbe meglio che le rispondesse un collega TCC, e che ne riparlasse poi con il suo terapeuta, ma la informo che la TCC dà indicazioni molto precise per le situazioni dove l'ansia si scatena. E hanno poco a che vedere con "consigli" generici tipo distrarsi o non pensare, come quelli che avrebbe ricevuto lei.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#24]
Gentile Utente,
in qualità di terapeuta cognitivo-comportamentale, posso confermarLe quello che scrive il Collega Santonocito. La TCC prevede prescrizioni molto precise con compiti da eseguire tra una seduta e l'altra e, se Lei è all'inizio della terapia, un'analisi funzionale. In altre parole, che cosa accade quando Lei ha il panico, che cosa Le succede. NON dei consigli su come comportarsi.
Si cerca di capire quale situazione (anche emozionale) genera il panico e quali pensieri vengono poi costruiti, infine quale comportamento viene attuato.
E' mio dovere informarLa che queste prescrizioni da Lei riportate:
"..come comportarmi in quei momenti..e cercare di non pensare a stare male..che non e' nulla..e' una bugia del nostro cervello..di respirare lentamente,in caso di sdraiarmi..di pensare a cose belle..mettere una musica..qualcosa che mi distragga o che mi piaccia..."
NON sono affatto prescrizioni di uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Ed è mio dovere informarLa anche del fatto che purtroppo molte figure, anche non psicologi, ma counselor, mentor, coach, spesso si vendono come "esperti" di tecniche cognitivo-comportamentali pur non essendolo.
Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli e dannose per Lei, La invito a verificare sempre sul sito dell'ordine della Sua regione la regolare iscrizione del professionista all'albo degli psicologi e all'elenco degli psicoterapeuti.
Saluti,
in qualità di terapeuta cognitivo-comportamentale, posso confermarLe quello che scrive il Collega Santonocito. La TCC prevede prescrizioni molto precise con compiti da eseguire tra una seduta e l'altra e, se Lei è all'inizio della terapia, un'analisi funzionale. In altre parole, che cosa accade quando Lei ha il panico, che cosa Le succede. NON dei consigli su come comportarsi.
Si cerca di capire quale situazione (anche emozionale) genera il panico e quali pensieri vengono poi costruiti, infine quale comportamento viene attuato.
E' mio dovere informarLa che queste prescrizioni da Lei riportate:
"..come comportarmi in quei momenti..e cercare di non pensare a stare male..che non e' nulla..e' una bugia del nostro cervello..di respirare lentamente,in caso di sdraiarmi..di pensare a cose belle..mettere una musica..qualcosa che mi distragga o che mi piaccia..."
NON sono affatto prescrizioni di uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Ed è mio dovere informarLa anche del fatto che purtroppo molte figure, anche non psicologi, ma counselor, mentor, coach, spesso si vendono come "esperti" di tecniche cognitivo-comportamentali pur non essendolo.
Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli e dannose per Lei, La invito a verificare sempre sul sito dell'ordine della Sua regione la regolare iscrizione del professionista all'albo degli psicologi e all'elenco degli psicoterapeuti.
Saluti,
[#25]
Utente
grazie mille..provero' a contattarne un altro/a...purtroppo essendo nel settore della salute(con la filosofia di assumere il farmaco solo se davvero indispensabile) e vedendo tanti amici che assumono antidepressivi(con diversi effetti colalterali) cerchero' in tutti i modi di evitare questa strada..
[#26]
La sua filosofia è sbagliata. Le benzodiazepine possono dare facilmente dipendenza, mentre gli antidepressivi no. E le benzodiazepine, per il fatto che si tende a farne uso al bisogno, ALIMENTANO il bisogno la volta successiva. In altre parole, più ne prende, più crederà di non poterne fare a meno. E nel frattempo l'ansia aumenta...
Effetti collaterali tutti i farmaci ne hanno, ma sta al medico regolare dosi e modalità d'assunzione in modo tale da ridurli al minimo.
Abbandoni il fai-da-te e si faccia seguire da uno psichiatra e uno psicologo psicoterapeuta, o potrebbe farsi male.
Cordiali saluti
Effetti collaterali tutti i farmaci ne hanno, ma sta al medico regolare dosi e modalità d'assunzione in modo tale da ridurli al minimo.
Abbandoni il fai-da-te e si faccia seguire da uno psichiatra e uno psicologo psicoterapeuta, o potrebbe farsi male.
Cordiali saluti
[#27]
Utente
..non faccio da me..non lo farei..la mia filosofia e' di usarne se c'e' un reale bisogno.. non credo sia sbagliata..non sono uno psicologo ne uno psichaitra ma in giro vedo persone che stanno male con gli antidepressivi e non con gli ansiolitici..e' quello che ho riscontrato tra amici,conoscenti e sopratutto sul web..c'e' pieno di gente che sta ed e'stata male con ssri e company,,comunque grazie mille dei consigli
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 10.1k visite dal 21/07/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.