Vertigini e senso di sbandamento

Salve, sono un ragazzo di 25 anni, scrivo per dei problemi di salute accusati per la prima volta nel 2009, premetto di essere da sempre una persona parecchio ansiosa. I disturbi comparvero una settimana prima di un trasferimento importate per diversi mesi a Londra, accusai quella volta un senso di ovattamento alle orecchie e la necessità di compensare continuamente soffiando col naso. Mi recai dall'otorinolaringoiatra che non riscontrò nulla di anomalo, così partii per il mio viaggio. La stessa sera del mio arrivo in questa nuova città, nonostante fossi circondato da amici mi sentii male con sintomi come nausea, vomito, vertigini. Da quel giorno tutta la mia permanenza in quel posto è stata caratterizzata da continue vertigini, nausea e senso di sbandamento continuo, chiaramente i sintomi aumentarono essendo lontano da casa, dovendo affrontare un lavoro giornaliero e non riuscendo a capire cosa mi stesse succedendo. Andai spesso dal medico in UK che suppose prima una sinusite, poi una labirintite e poi una sindrome di Meniere, presi dei farmaci ma non servirono a nulla. Il tutto durò per 5 mesi fino al mio rientro in Italia quando tutto cominciò a sparire. Adesso a distanza di 2 anni mi ritrovo nelle stesse condizioni, senso di sbandamento, difficoltà nella concentrazione, spossatezza, vertigini e nausea. Tutto ciò mi provoca molta ansia e qualche attacco di panico, per questo motivo ho intrapreso una serie di incontri con una psicologa che mi sono serviti a rendermi conto dei problemi e della loro presenza, nonchè della forte somatizzazione. Considerando che sono consapevole di questo somatizzare ogni singolo segnale del mio corpo, i miei disturbi continuano e sono così forti da farmi pensare spesso di avere qualche condizione patologica, per questo motivo ne ho parlato al mio medico curante, farò per cominciare degli esami del sangue di routine per poi procedere nel caso a esami più specifici. Sono piuttosto convinto del fatto che tutto ciò sia dovuto alla mia difficoltà nel trovare un equilibrio in questo momento della mia vita caratterizzato da grandi problemi e forte instabilità. Ciò lo noto quando i miei sintomi aumentano in momenti in cui non sono a mio agio; come quando esco con gente nuova che non conosco molto o quando mi trovo in posti troppo affollati. Avete qualche consiglio? Grazie mille anticipatamente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Appurato con buon margine di certezza che il suo è un disturbo ansioso a base psicogena, è allo psicologo psicoterapeuta, possibilmente esperto in disturbi d'ansia, che dovrebbe rivolgersi. Altrimenti continuerà a perdere tempo a fare esami e nel frattempo i sintomi si radicano e si strutturano.

Diventare consapevole del proprio disturbo, psicologicamente parlando, spesso serve a poco. Specialmente nel caso dell'ansia è importante ricevere indicazioni comportamentali specifiche e dettagliate, altrimenti si capisce tutto ma ci si ritrova al punto di partenza, solo molto esperti sul proprio disturbo.

Se lo desidera possiamo orientarla per ricercare un professionista, ma "consigli" e interventi diretti da qui non possiamo darne.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie cercherò al più presto di risolvere il problema, ciò non avverrà nell'immediato perchè per lavoro ho necessità di cambiare città e non so ancora quale destinazione mi verrà assegnata. Una volta scoperto dove sarò a Settembre, comincerò un percorso per risolvere i miei problemi.
Grazie mille
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