Innamorata dello psichiatra
Buona sera,ho 34 anni tre anni fà ho intrapreso una psicoterapia psichiatrica volontaria per una forte depressione che mi stava portando verso l'alcolismo.
Dopo tre anni và bene,ho un buon lavoro,un possibile fidanzato e amici che mi sono stati vicino.Sei mesi fà durante una seduta mi sono resa conto che non lo guardavo più come il mio medico,ma vedevo l'uomo e mi sono resa conto che mi piaceva e molto.Lo so e un transfert ne abbiamo parlato una volta che sarebbe potuto succedere,ma non pensavo fosse cosi.
Da quel giorno è diventato difficile andare in terapia,ho incominciato a provare ansia così ho interrotto senza dire perchè.
Ormai sono passati tre mesi,pensavo mi sarebbe passata ho continuato ad uscire col ragazzo con cui mi vedevo ma non provo più nulla,ma non lo lascio.
Ho provato a tornare in terapia ma mi ha risposto che non ha spazio ma mi avrebbe richiamato per darmi qualche nome di colleghi.Forse è meglio cosi,non sarebbe più la stessa cosa,se è solo un transfert perchè si soffre come quando e vero?
Dopo tre anni và bene,ho un buon lavoro,un possibile fidanzato e amici che mi sono stati vicino.Sei mesi fà durante una seduta mi sono resa conto che non lo guardavo più come il mio medico,ma vedevo l'uomo e mi sono resa conto che mi piaceva e molto.Lo so e un transfert ne abbiamo parlato una volta che sarebbe potuto succedere,ma non pensavo fosse cosi.
Da quel giorno è diventato difficile andare in terapia,ho incominciato a provare ansia così ho interrotto senza dire perchè.
Ormai sono passati tre mesi,pensavo mi sarebbe passata ho continuato ad uscire col ragazzo con cui mi vedevo ma non provo più nulla,ma non lo lascio.
Ho provato a tornare in terapia ma mi ha risposto che non ha spazio ma mi avrebbe richiamato per darmi qualche nome di colleghi.Forse è meglio cosi,non sarebbe più la stessa cosa,se è solo un transfert perchè si soffre come quando e vero?
[#1]
Gentile Utente,
la relazione terapeutica, proprio per la delicatezza dei contenuti condivisi, è una relazione speciale.
All'interno di questo contesto, Lei avrà sicuramente avuto modo di affezionarsi, ma anche di attaccarsi (nel senso di attaccamento quando si è accuditi) a quel terapeuta.
Tutto questo non è banale.
Alcuni autori scrivono che la relazione terapeutica funziona bene quando il paziente pensa e "usa" il terapeuta anche al di fuori delle sedute e quando utilizza il dialogo col terapeuta (cioè: se fosse qui il mio terpaeuta gli direi...).
Vista pertanto la profondità di una relazione del genere, dove Lei si è sentita capita, accolta, sentiva di avere qualcuno che lottava al Suo fianco contro la depressione, può accadere di innamorarsi del terapeuta o di esserne molto coinvolti.
Perchè non accetta che possa anche far soffrire la fine di questa relazione terapeutica?
la relazione terapeutica, proprio per la delicatezza dei contenuti condivisi, è una relazione speciale.
All'interno di questo contesto, Lei avrà sicuramente avuto modo di affezionarsi, ma anche di attaccarsi (nel senso di attaccamento quando si è accuditi) a quel terapeuta.
Tutto questo non è banale.
Alcuni autori scrivono che la relazione terapeutica funziona bene quando il paziente pensa e "usa" il terapeuta anche al di fuori delle sedute e quando utilizza il dialogo col terapeuta (cioè: se fosse qui il mio terpaeuta gli direi...).
Vista pertanto la profondità di una relazione del genere, dove Lei si è sentita capita, accolta, sentiva di avere qualcuno che lottava al Suo fianco contro la depressione, può accadere di innamorarsi del terapeuta o di esserne molto coinvolti.
Perchè non accetta che possa anche far soffrire la fine di questa relazione terapeutica?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Perchè?non doveva succedere,ora me lo sogno pure la notte!Non lo accetto,andava tutto bene!Perchè?con l'unica persona che non pèosso raggiungere,ci sto provando in tutti i modi a toglierlo dai miei pensieri ma non ci riesco!Forse dovevo dirglielo,avrebbe fatto differenza?non ci sono riuscita ho preferito la fuga,non so che fare!!!
[#3]
Gentile signora,
nessuno di noi sceglie di innamorarsi di qualcuno o di qualcun'altro, nè ci è possibile innarmorarci "a comando".
Quindi è accaduto e basta, indipendentemente dal Suo volere.
Lei lo considera un incidente che Le ha perfino rovinato la terapia che andava bene! Lo capisco, ma adesso è il momento di pensare a Lei e di stare bene.
E' riuscita a trovare un altro terapeuta?
Io ritengo non sia necessario scappare nè interrompere una psicoterapia se il paziente si innamora del terapeuta, ma chiaramente bisogna valutare caso per caso.
Se questo infatti rischia di invalidare la terapia stessa, allora va interrotta e si cambia terapeuta; diversamente se ne parla in seduta.
Siamo esseri umani e innamorarsi non è qualcosa di brutto, nè di vergognoso, nè negativo.
Probabilmente il Suo terapeuta sarà onorato di questo; però il nostro codice deontologico ci impone per prima cosa di fare il bene del paziente.
La saluto cordialmente,
nessuno di noi sceglie di innamorarsi di qualcuno o di qualcun'altro, nè ci è possibile innarmorarci "a comando".
Quindi è accaduto e basta, indipendentemente dal Suo volere.
Lei lo considera un incidente che Le ha perfino rovinato la terapia che andava bene! Lo capisco, ma adesso è il momento di pensare a Lei e di stare bene.
E' riuscita a trovare un altro terapeuta?
Io ritengo non sia necessario scappare nè interrompere una psicoterapia se il paziente si innamora del terapeuta, ma chiaramente bisogna valutare caso per caso.
Se questo infatti rischia di invalidare la terapia stessa, allora va interrotta e si cambia terapeuta; diversamente se ne parla in seduta.
Siamo esseri umani e innamorarsi non è qualcosa di brutto, nè di vergognoso, nè negativo.
Probabilmente il Suo terapeuta sarà onorato di questo; però il nostro codice deontologico ci impone per prima cosa di fare il bene del paziente.
La saluto cordialmente,
[#4]
Gent.le ragazza,
non si tratta di una psicoterapia psichiatrica ma con uno psichiatra-psicoterapeuta.
E' comprensibile che ora si senta confusa e disorientata, parlarne con lo specialista le avrebbe dato la possibilità di affrontare ed elaborare le sue emozioni, non sarebbe da escludere la possibilità di fare un ultimo colloquio per chiarire questi aspetti e concludere il percorso che lei stessa giudica positivamente.
non si tratta di una psicoterapia psichiatrica ma con uno psichiatra-psicoterapeuta.
E' comprensibile che ora si senta confusa e disorientata, parlarne con lo specialista le avrebbe dato la possibilità di affrontare ed elaborare le sue emozioni, non sarebbe da escludere la possibilità di fare un ultimo colloquio per chiarire questi aspetti e concludere il percorso che lei stessa giudica positivamente.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.7k visite dal 19/07/2011.
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