Ricordo o fantasia

Gentile signora,

quei ricordi andrebbero rivisti all'interno di un setting adeguato, meglio se con uno psicologo psicoterapeuta.

Da qui non è facile dirLe se si tratat di sogno o realtà.

Ad ogni modo, l'ideale sarebbe parlarne in un ambiente protetto, considerata la dalicatezza del tema.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

Gent.le sig.ra,
qui trova i riferimenti per il Consultorio
http://www.aslsalerno2.it/web/index.cfm?id=C5A45256-F282-03D6-F0B967DBAD8CC06B&assistenza-materno%96-infantile

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Buona sera,grazie per le risposte,prenderò un appuntamento al consultorio di salerno,io abito a 20 km ma qui non c'è.Solo che non so come fare,apparte l'ansia mi vergogno a parlare di certe cose,anche se sono fantasie anche se non so perchè.Come si fà?

Gentile signora,

ci sono argomenti e questioni che possono generare vergogna, a volte anche sentimenti di colpa.

D'altra parte se noi esseri umani siamo "dotati" anche di vergogna una ragione ci sarà.

Lo psicologo però è il professionista che è addestrato proprio per tenere conto anche di questo.

Eventualmente lo può dichiarare immediatamente, dicendo "Dottore, Le sembrerà stano (o buffo o quello che è per Lei...) ma io provo vergogna nel dirle queste cose..."

Saluti,

Gent.le sig.ra,
mi pare di capire che la signora dei suoi ricordi l'abbia effettivamente incontrata nella sua infanzia, quindi non è un fantasia per quanto riguarda altri aspetti meglio approfondirli all'interno del colloquio con lo psicologo.

Buona sera o buon giorno? non riesco a dormire,appena chiudo gli occhi mi prende il panico mi scoppia il cuorre poi arrivano le scosse.Ho chiamato asl mi hanno dato appuntamento per il 10 agosto.Non so se ce la faccio diventa ogni giorno più angosciante si aggiungono cose e io non sapevo non so come fare no riesco più a capire,capite?si confonde tutto mi sembra di avere la mente avvolta nella nebbia.Non riesco a concentrarmi su nulla,dimentico gliappuntamenti.Ieri sono uscita per fare la spesa,l'ho fatta ma non riesco a ricordare sono uscita alle nove sono tornata all'una,mia madre era isterica ma lo giuro,non ricordo dove sono stata!Ho la sensazione di aver gia fatto cosi ma non ricordo,cosa faccio?ho solo voglia di chiudere gli occhi,voglio che finisca.

Buon giorno,ho pensato per tutta la notte,sono solo fantasie,non so perchè le invento ma sono fantasie.Stamattina ho un pugno che mi preme nel petto e mi gira la testa ho solo bisogno di qualcosa che distrugga queste fantasie morbose,mi aiutate a trovare qualcosa?sono sicura che quando l'avrò distrutta passerà tutto!Oggi cerchero il modo,ci deve essere.devo distruggerla!

Gent.le sig.ra,
il colloquio con lo psicologo della asl può essere integrato con un consulto con il suo medico di base che le fornirà indicazioni relative ad eventuali approfondimenti relativi alle manifestazioni da lei descritte.

Ok,sonostata anche dal mio medico,ho descritto i sintomi e lui mi ha fissato poi mi ha chiesto da chi volessi andare,io devo saperlo?Ho detto mi dica lei dottore,io che ne so cosi mi prescrive una visita neurologica,la farò a ottobre,sono brava prenoto subito.Ma stasera voglio dormire,non voglio passare un altra notte in bianco,cosi mi sono comprata qualcosa che mi piace ,dopo che mamma è a letto bevo tutto e non se ne parla più.Una bella dormita e magari domani ho dimenticato.

Gent.le sig.ra,
essere adulti significa diventare responsabili delle proprie scelte perché si ha fiducia nelle proprie capacità di discriminare cos'è funzionale alle nostre esigenze, da cosa non lo è, anche se lo percepiamo come "temporaneo sollievo",
in realtà non è né l'uno e nell'altro e lei lo sa.

Forse ho solo voglia di non essere adulta,ho sempre fatto quello che è "giusto",ho sempre accettato tutto,sono sempre stata brava,buona,gentile,disponibile,sono stanca,stasera voglio fare la "cattiva"me ne frego dell'esere adulta,come altri se ne sono fregati della bambina,la cosabella dell'alcol e che non importa più nulla.Sa ora ricordo tutto .Doverano gli "adulti"quando la vecchia perchè aveva 75 anni giocava con me?doverano quando mi portava a giocare col suo amico?doverano quando mi faceva fare "i giochini"?Mi dica perchè nessuno mi ha difesa?Mio padre?impegnato a raggirarsela per prendersi i suoi soldi o mia mamma chiousa dalla mattina alla sera in un magazzino a lavorare per quel figlio di P.finisca lei e io ho ripagato i soldi sottratti.è giusto cosi"le colpe dei padri le pagano i figli!"Non voglio essere adulta voglio bere fino a quando no ridimentico tutto.

Gentile signora,

Lei ora è una donna adulta e vede molto chiaramente quella bambina che non è stata protetta e non è stata difesa. Adesso può provare tenerezza per quella bambina e rabbia sia per chi Le ha fatto del male sia per chi non l'ha protetta.

Però è opportuno che lo faccia in un contesto protetto, ovvero una psicoterapia.

Un cordiale saluto,

Gent.le sig.ra,
c'è tanta rabbia nelle sue parole, una rabbia che nasce dalla solitudine, da un'infanzia violata, da una ferita che ha censurato i suoi ricordi per molto tempo, ora stanno riaffiorando ma la loro intensità la spaventa e la induce a cercare un altra forma di censura: l'alcol.
In questo modo però si continua a punire per le colpe degli altri, è davvero questo che vuole? Sono certa di no.
La psicoterapia le consentirà di iniziare a prendersi cura di sé, dando voce alle emozioni e alla sofferenza che esse stanno suscitando dentro di lei.
Nel frattempo torni dal suo medico e gli riferisca che il neurologo le ha dato appuntamento ad Ottobre, della difficoltà a dormire e dell'occasionale abuso di alcol, le darà indicazioni su come affrontare la situazione contingente.

Si in contesto protetto,anche questo lo è ,chi sa chi è chi?E comunque devo aspettare agosto non ricordo il giorno ma l'ho scritto mi pare,non so cosa provo ha importanza ormai?Loro sono tutti morti con chi dovrei arrabbiarmi con i fantasmi?non ci credo!Con dio?non esiste!con mia mamma?poveretta ha fatto tutto quello che poteva,ma doveva lavorare nel magazzino mentre il grande uomo faceva i suoi comodi,doveva subire le minacce,gli insulti,tutte quelle cattiverie,io li sentivo e pensavo come scappare,ma forse aveva ragione la maestra quando disse che non ero normale che c'erano scuole speciali,non ero normale è vero,forse se mi avessero rinchiusa era meglio.A me infondo piaceva deve essere cosi altrimenti l'avrei detto,non ci sarei stata un anno.Quindi ho la mia responsabilità,un adulto le accetta no? e io sono adulta con una post sbornia ma adulta e consenziente esattamente come all'ora.

"A me infondo piaceva deve essere cosi altrimenti l'avrei detto,non ci sarei stata un anno..."


Cara signora,

una bambina non sa nè può conoscere le reazioni di un adulto. Una bambina è facilmente impressionabile e soprattutto non è responsabile, tanto che anche la legge dello stato fissa dei termini per la responsabilità delle azioni compiute dai minori.

In questo caso Lei è stata vittima, non colpevole. Ma questi piani vengono facilmente co9nfusi e mescolati da chi è stato vittima.

Per questa ragione Le suggerisco di parlarne di persona: questa confusione ha bisogno di essere capita, chiarita e riletta.

Gent.le sig.ra,
gli specialisti che le rispondono in questo sito sono tutti iscritti ad un'ordine professionale, in questa sezione quello degli Psicologi, che ha certificato la regolarità del percorso di formazione che nel caso degli psicoterapeuti dura dieci anni (cinque anni di università,un anno di tirocinio post-lauream e quattro anni di specializzazione teorica ed esperienziale che comprende due anni di psicoterapia personale).
Fatta questa doverosa premessa, il discorso della responsabilità era riferito alla scelta di fare abuso di alcol non alle molestie/abusi subiti da lei durante l'infanzia, per i quali lei non ha alcuna responsabilità, è una VITTIMA
Infatti le avevo scritto:
"In questo modo però si continua a punire per le colpe degli altri, è davvero questo che vuole? Sono certa di no."

"non so cosa provo ha importanza ormai?"
Le sue reazioni esprimono tutta la sua sofferenza, che sta vivendo oggi anche se gli eventi appartengono al passato, non è troppo tardi per iniziare a prendersi cura di sé.

Dott.ssa Camplone Chiedo scusa ,non volevo offendere non era mia intenzione,mi sono espressa male probabilmente.Io mi sono sempre ritenuta una persona equilibrata,forte,con discrete capacità relazionarie,con principi e convinzioni,Ho sempre condannato qualsiasi abuso o costrizioni,tant'è che ho sempre avuto difficoltà ad accettare comandi,ora però non riesco a pensare a essere come prima e come se fossi prigioniera di un incubo ho paura che sarà cosi per sempre.Ho una voce dentro che mi dice di non dirlo di stare ferma se sto buona finirà tutto,forse devo ascoltarla invece di lottare,Mi scuso ancora se ho offeso .Grazie farò la brava promesso.

Perfavore!!ho bisogno di parlare,ho bisogno di qualcuno non c'è nessuno sono stata così cattiva??'nessuno vuole parlare con me sto letteramente impèazzendo tutti hanno troppo da fare tutti impegnati ,incomincio apensare che sarebbe meglio se morissi chi se ne accorgerebbe a chi importerebbe?ma non voglio qualcuno mi aiuti perfavoreperfavoreperfavore

Gent.le sig.ra,
nessuna offesa ho solo colto l'occasione per fornire informazioni utili a lei e agli altri utenti che consultano le pagine di questo sito che a volte viene scambiato per un forum.

"Ho una voce dentro che mi dice di non dirlo di stare ferma se sto buona finirà tutto,forse devo ascoltarla invece di lottare"

Le è in grado di dare ascolto al suo desiderio di lottare ha già iniziato a farlo scrivendoci e individuando gli specialisti, ora se vuole continuare a scriverci noi l'ascoltiamo, tuttavia un consulenza on line può aiutarla a sentirsi meno sola ma non può attivare un processo di cambiamento che deriva dalla relazione terapeutica tra lo psicologo e la persona.

Buon giorno,questa mattina mi sento bene,ho dormito e non ho ansia,forse il peggio è passato?ieri ho toccato il fondo ho chiamato le amiche,due in realtà,avevo una tale voglia di sfogarmi,ma è finita come al solito che ho dovuto consolarle io,chisà perchè mi prendono per un consultorio ambulante!Potete rispondere ad una domanda?come è possibile che sia vero se non ho mai ricordato?perchè proprio ora dopo 30 anni?Come si fà a credere una cosa così?
Volevo anche dirvi che non stò bevendo,l'ho fatto una sola sera ma sono stata cosi male dopo che mai più,anche perchè sono astemia!Ho perso la bussola,non ho mai creduto nelle scappatoie,per quando sia possibile preferisco affrontare le difficoltà l'esperienza mi ha insegnato che la fuga non ripaga.Buona giornata

Gentile Signora,
leggendo la sua storia, non è possibile soffermarsi sulla buona notte di sonno trascorsa, gli elementi sono tanti da valutare ed attenzionare, senza spostare l'attenzione sulla sua razionalità o presunta perdita della ragione.
Se avverte un disagio, questo va attenzionato ed acoltato, spostando la richiesta d'aiuto dal pc, al setting di uno psicologo psicoteraputa, non è un fallimento della ragione, ma un valido percorso eo supporto psicologico.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

Buon giorno dottoresse,non avete risposto alle mie domande ma non importa,probabilmente una vera risposta non c'è.Comunque ho richiamato il consultorio e mi hanno dato un nuovo appuntamento per mercoledì,l'ho fatto perchè ieri mentre preparavo l'insulina per mia madre ho pensato di farlo anchio e quello che succedeva ,succedeva.Mi ha spaventato più l'intensità del desiderio che non tutto il resto.Non voglio morire,voglio vivere.

Gent.le sig.ra,
nelle esperienze di molestie o abuso può accadere che per molto tempo diventino inaccessibili alla consapevolezza, è un modo per difendersi dalla sofferenza che ora sta riaffiorando, la vergogna e il senso di colpa inoltre ostacolano la possibilità di chiedere aiuto, ma nonostante tutto, c'è dentro di lei come in ogni essere umano, la motivazione ad evolvere verso una condizione di benessere.
L'inizio della psicoterapia può creare le condizioni favorevoli al suo processo di cambiamento.
Le faccio i miei auguri.

Buon giorno,non importa se non risponderete ma questa notte è stato peggio delle altre.Mamma è stata male,continuava ad avere angine anche se la pressione e la frequenza stavano bene,poi le ho dato del malox e si è calmata,mi sono addormentata alle tre mi sono svegliata nel panico,ho fatto un sogno non è molto chiaro.Ho sognato che ero ricoverata c'èrano tanti bimbi ed ero anch'io piccola,stavo insieme ad un bambino con gli occhi neri i capelli ricci un pò scuro di pelle ,eravamo affacciati ad una finestra e guardavamo la strada,lui mi raccontava della sua vita da scugnizzo,eravamo a napoli.Mi piaceva,penso fossi innamorata del ragazzino poi mi trovo abbracciata a lui e mi bacia e mi dice che siamo sposati,mi vedo mentre lui mi spoglia poi mi sveglio terrorizzata.Non riesco a capire sapete,i miei veri ricordi mi dicono una cosa diversa,lui lo ricordo esattamente come nel sogno ,mi regalò una siringa come pegno d'amore,era simpatico(ci si innammora da piccoli?)io penso di si,quando mio padre venne a prendermi ricordo la disperazione perchè non trovavo più il suo regalo e perchè volevo salutarlo ma tutti mi dicevano che non esisteva,quanto ho pianto!è uno dei pochi bei ricordi.Sinceramente non capisco perchè mi ha terrorizzato il sogno visto che nella realtà è un dolce ricordo.Comunque avevo bisogno di scaricare un pò d'ansia,ora và meglio.Grazie per la pazienza.