Orgasmo della donna solo se stimolata

Salve, sono un uomo di 40 anni e da quasi 5 convivo con la mia fidanzata. Sin dall'inizio del nostro rapporto ho vissuto la nostra intimità in modo non del tutto ordinario, nel senso che lei per raggiungere l'orgasmo deve stimolarsi con le dita durante la penetrazione. So, per sua ammissione, che in passato lei era molto assidua nella masturbazione e che anche adesso, occasionalmente, la pratica. Nonostante i miei svariati tentativi di coinvolgimento durante il rapporto sessuale (dedicandomi quasi più a lei che a me),non sono mai riuscito a portarla a godere naturalmente, senza stimolazione manuale. Il mio dubbio è che questa sua abitudine sia uno strascico dell'attività sessuale solitaria che praticava in gioventù, per cui riesce a godere fino in fondo solo se si tocca autonomamente. Potrebbe essere un'ipotesi azzeccata? E come potrei aiutarla ulteriormente per superare insieme questo "ostacolo" durante il sesso? Ringrazio molto per l'attenzione ed attendo un'autorevole parere.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Più che uno strascico potrebbe trattarsi di un'abitudine vera e propria, instauratasi nel tempo.

Durante la masturbazione è facile raggiungere velocemente il piacere, dato che la persona sa con precisione quali sono le zone da stimolare. Quando si è in due, perciò, se ormai ci si è troppo abituati al "fai-da-te", può essere più difficile arrivare all'orgasmo.

Se la sua ragazza pratica ancora molto la masturbazione, potrebbe essere un'idea decidere di andare da uno psicologo psicoterapeuta, intanto per avere un parere di persona, e se del caso per spezzare l'abitudine e invertire la situazione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)E come potrei aiutarla ulteriormente per superare insieme questo "ostacolo" durante il sesso?(..)

gentile utente, considerando che ogni abitudine può essere modificata (se lo si vuol fare) non cada, tuttavia, nella trappola di considerare tale abitudine come un ostacolo dal momento in cui molti vivono la stessa condizione come una delle tante modalità di vivere la sessualità.
Se come ostacolo viene considerato esso si porrà come tale ed il problema ne verrà ingigantito.
La sessualità ha varie sfaccettature e non deve essere necessariamente così come si crede debba essere.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

questo modo di provare piacere sessuale (che non è patologico, ma è il modo preferito dalla Sua compagna), provoca disagio alla coppia?

Mi spiego meglio: molti uomini sono convinti di "dover" usare soltanto il pene per far provare piacere sessuale alla propria compagna, lasciando da parte tutta una serie di altri modi e investendo molto sui propri genitali.

Si sta verificando questo? Per chi è un "ostacolo"?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ringrazio tutti voi per le risposte davvero preziose sulle quali farò tesoro. In riferimento a quanto mi chiede la Dott.ssa Angela Pileci, mi sento di dire che in effetti la situazione pesa più a me che a lei, nel senso che mi accorgo che lei, nel tentativo di raggiungere l'orgasmo stimolandosi da sola, si estranea molto dall'amplesso ed io mi sento quasi "inutile" nel rapporto. Cerco di garantirle sempre molte attenzioni nei preliminari e durante il rapporto, mi dedico molto a cercare di seguire le sue esigenze e cerco di coinvolgerla il più possibile. Però lei, anche se ho notato dei miglioramenti (avendone parlato insieme di questa situazione), riesce a raggiungere l'orgasmo sempre e nel solito modo. Volevo aolo capire se questa modalità può essere normale in una donna oppure se, dal momento che in passato ha praticato spesso la masturbazione ed ora ancora occasionalmente la pratica, sia il caso di rivolgersi ad uno specialista. Io ci terrei a capirlo perchè vorrei che il nostro rapporto, sul piano sessuale, fosse il più naturale e spontaneo possibile. Grazie ancora per gli aiuti preziosi
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei scrive: "si estranea molto dall'amplesso ed io mi sento quasi "inutile" nel rapporto"

questo è il "rischio" dell'orgasmo!
In passato si parlava molto di orgasmo contemporaneo tra i partner, oggi meno. Ma proprio questo dovrebbe permetterLe di assaporare e godere del piacere della Sua compagna. Il "rischio", come dicevo sopra, è sentirsi un po' soli mentre l'altro è concentrato su se stesso e sul proprio piacere.

Nessuna patologia quindi. Stia sereno. La vostra sessualità è "normale" per la vostra norma, non vada in giro a cercare clichè o altro cui confrontarsi.

Ancora un cordiale saluto,

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Quindi Lei ritiene che non sia assolutamente una patologia ma che rientri nella normale casistica? Io ho parlato apertamente con lei di questo, senza metterle paure o creare barricate. Le ho detto solamente che penso dovrebbe sciogliersi di più, lasciarsi andare maggiormente e non forzarsi a concentrarsi solo sul modo di arrivare all'orgasmo. Però non voglio insistere a parlarne, perchè temo che poi lei si senta osservata e/o sotto esame mentre facciamo l'amore.
La ringrazio ancora infinitamente per la Sua cortese disponibilità e per i Suoi consigli.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Patologie no.

Magari in questo momento storico per la vostra coppia e vita sessuale non è il tempo/momento giusto, ma le Sue richieste non è escluso che potrebbero essere accolte in futuro.

Ancora un cordiale saluto.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<non sono mai riuscito a portarla a godere naturalmente, senza stimolazione manuale>>

<<vorrei che il nostro rapporto, sul piano sessuale, fosse il più naturale e spontaneo possibile>>

Gentile Utente,
perchè ritiene che l'orgasmo sia NATURALE solo se raggiunto senza stimolazione manuale?

Le teorie freudiane che ritenevano l'orgasmo vaginale "più maturo" di quello clitorideo risalgono agli inizi del '900 e da allora le discussioni su tale aspetto della sessualità femminile sono state ricorrenti, anche se le ricerche sperimentali sulla fisiologia dell'apparato genitale femminile ci offrono un quadro decisamente più chiaro: proprio nelle ultime settimane il discorso è ritornato di attualità sia sui giornali sia sul web (può leggere, ad esempio,http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/news/articolo/lstp/411431/).

Comunque, ciò che conta siete voi due...

Le propongo alcuni spunti di riflessione.

Tenga presente che durante l'orgasmo (che ha una durata variabile che oscilla tra i 3 e i 12 secondi, perciò infinitesimale rispetto alla complessità del fare l'amore) è inevitabile che la relazione con l'altro si interrompa, dal momento che esso è accompagnato da un breve ottundimento della coscienza (proprio per questo è da alcuni ritenuto un controsenso la mitica ricerca dell'orgasmo simultaneo, perchè non sarebbe comunque possibile godere INSIEME, ma solo CONTEMPORANEAMENTE).

Ricordi inoltre che la clitoride è la parte anatomica più importante della sessualità femminile: è l’unica porzione del corpo la cui sola funzione nota è strettamente legata al piacere orgasmico ed è estremamente ricca di terminazioni nervose (il doppio del glande maschile).

C'è effettivamente la possibilità di "imparare" a provare piacere in conseguenza dei movimenti del pene in vagina, ma non per la totalità delle donne.

In ogni caso, al di là degli aspetti "tecnici" di come si svolge l'amplesso (non esiste UN modo GIUSTO di fare l'amore, ma ogni coppia può cercare i suoi!), ciò che per entrambi è importante è sentire di essere fonte di piacere per l'altro. E forse è proprio ciò che a Lei viene a mancare....
Badi bene, però, che questo non significa che non potrebbe succedere ugualmente se la sua compagna non necessitasse della stimolazione clitoridea per raggiungere l'apice del piacere.

Probabilmente si tratta di trovare tra voi un punto d'incontro in modo che Lei si senta rassicurato e non escluso, in modo che continui a percepire la complicità nell'atto che state compiendo.
In modo che svanisca completamente l'ombra di quanto per Lei costituisce un ostacolo ad una sessualità piena e soddisfacente.
Eventualmente potete richiedere la consulenza di uno psicoterapeuta che si occupi nello specifico di relazione di coppia e sessualità, per farvi aiutare a compiere tale percorso.

Cordiali saluti ad entrambi.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
mi associo ai colleghi nella risposta, non esiste una risposta orgasmica di serie a ed una di serie b, come spesso viene creduto.
I punti d'accesso al piacere femminile, oltre l'immaginario e tutti gli organi di senso, sono due:la zona clitoridea, fortemente innervata e l'ambiente vaginale, la cui sensibilità si acquisisce con il tempo e la maturità sessuale.
Inoltre il passaggio da un piacere solitario ad uno condiviso, è lungo , abitato da una grande empatia emozioanle e sessuale tra i partnes, oltre che da quote di grande fiducia.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ancora un ringraziamento di cuore a tutti gli esperti del settore che hanno dedicato del loro tempo per rispondermi e cercare di chiarire i miei dubbi. Sono consapevole del fatto che serve del tempo per abbandonare la ricerca del piacere solitario ed abbracciarne uno condiviso, ma è anche vero che è ormai qualche anno che la nostra storia prosegue, per questo mi stavo laggermente allarmando. Pensavo (e speravo) che con il passare degli anni la situazione prendesse una svolta, ma evidentemente oltre ad un aspetto psicologico se ne affianca uno anche fisiologico. Io ritengo, forse erroneamente, che il piacere più naturale sia quello raggiunto senza stimolazione perchè nelle mie esperienze passate è sempre stato così (per le mie ex), mentre ora mi trovo in una situazione diversa, che tende a spiazzarmi perchè, come dicevo nel precedente intervento, la sensazione che a volte percepisco è quella di essere "accantonato" mentre lei ricerca il piacere toccandosi. Probabilmente ne sto facendo una questione più grande di quanto dovrei, ma dal momento che sento che lei è la donna con la quale voglio passare il resto della mia vita, volevo riuscire ad appianare tutti i possibili ostacoli e le eventuali zone d'ombra.
[#11]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Posso permettermi una battuta/provocazione?

<<...il piacere più naturale sia quello raggiunto senza stimolazione perchè nelle mie esperienze passate è sempre stato così (per le mie ex)>>

Potrebbe essere vero, ma che certezze ha sul fatto che le sue ex (senza stimolazione) abbiano SEMPRE raggiunto l'orgasmo?
Come ben saprà, fingere in questo campo è uno sport abbastanza praticato dal sesso femminile...
In questo caso, meglio forse riconoscere alla sua compagna la sincerità e la spontaneità di ricorrere senza pudori o vergogna alla stimolazione clitoridea per regalare non solo a se stessa, ma anche a Lei il proprio piacere.
Non credo proprio che la sua donna la voglia mettere da parte in un momento di così alta intimità, né che si attenda da Lei un ruolo di semplice spettatore...
Si domandi, piuttosto, cosa potrebbe fare attivamente per non incorrere in quei frangenti nella spiacevole sensazione di essere accantonato.

Cordialità
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore, grazie a Lei per averci scritto, la difficolta' maggiore nella sessualita' e' il riconoscimento delle differenze, sia nel confronto con se stessi che con le altre partners del passato. Un buon dialogo ed il rispetto delle zone d'ombra altrui, vi aprira' la strada verso un piacere condiviso. Eventualmente una consulenza di coppia, potrebbe essere da valutare. Saluti cari
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

in aggiunta ai suggerimenti già espressi, Le consiglio eventualmente di approfondire le tematiche rispetto ad una "piacevole sessualità" consultando manuali in merito (per esempio Alex Comfort: La gioia del sesso).

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com