Ansia e stomaco
Gentili dottori.
Ho 24 anni e da un paio di mesi soffro di problemi di stomaco.
Ho effettuato le analisi di rito, gastroscopia ed ecografia addominale.
Nella prima mi è stata diagnosticata soltanto una leggera gastroduodenite con presenza di bile nello stomaco e una piccolissima ernia iatale, nella seconda niente di anomalo.
Il mio medico dice che dopo un mese di cura con antiacidi e procinetici dovrei essere guarito, invece io mi sento ancora male.
Alterno giorni in cui non riesco proprio a digerire, senza acidità, ad altri in cui sento forti crampi e forte acidità allo stomaco, inoltre spesso si associa a mal di pancia e molta produzione di gas.
Sia mio medico sia uno specialista hanno aggiunto che la componente psicosomatica potrebbe essere molto rilevante nel mio caso, dato che sono evidentemente una persona piuttosto ansiosa, e in questo periodo della mia vita mi aspettano molti cambiamenti, e inoltre ho degli esami importanti da affrontare per i miei studi.(che però a livello cosciente non mi causano affatto uno stato psichico disturbato).
Alle volte sono ossessionato dal mio stato, tanto che non riesco a pensare ad altro che alla patologia. Da due mesi a questa parte non riesco più a fare sport o a distrarmi, mentre prima ero una persona molto sportiva e sempre in movimento.
Il fatto di non riuscire a sapere con certezza che cos'ho non fa altro che aumentare il mio stato insioso!
I miei disturbi peggiorano notevolmente da sveglio, mentre di notte riesco a dormire bene, senza dolori allo stomaco, e quando mi sveglio mi sento relativamente bene.
E' possibile che siamo soltanto lo stress e l'ansia a causarmi i sintomi descritti, e quel ristagno di bile nello stomaco che mi è stato diagnosticato con la gastroscopia?
Che altre indagini strumentali dovrei effettuare?
Ringrazio in anticipo i medici per il servizio offerto.
Cordialmente.
Ho 24 anni e da un paio di mesi soffro di problemi di stomaco.
Ho effettuato le analisi di rito, gastroscopia ed ecografia addominale.
Nella prima mi è stata diagnosticata soltanto una leggera gastroduodenite con presenza di bile nello stomaco e una piccolissima ernia iatale, nella seconda niente di anomalo.
Il mio medico dice che dopo un mese di cura con antiacidi e procinetici dovrei essere guarito, invece io mi sento ancora male.
Alterno giorni in cui non riesco proprio a digerire, senza acidità, ad altri in cui sento forti crampi e forte acidità allo stomaco, inoltre spesso si associa a mal di pancia e molta produzione di gas.
Sia mio medico sia uno specialista hanno aggiunto che la componente psicosomatica potrebbe essere molto rilevante nel mio caso, dato che sono evidentemente una persona piuttosto ansiosa, e in questo periodo della mia vita mi aspettano molti cambiamenti, e inoltre ho degli esami importanti da affrontare per i miei studi.(che però a livello cosciente non mi causano affatto uno stato psichico disturbato).
Alle volte sono ossessionato dal mio stato, tanto che non riesco a pensare ad altro che alla patologia. Da due mesi a questa parte non riesco più a fare sport o a distrarmi, mentre prima ero una persona molto sportiva e sempre in movimento.
Il fatto di non riuscire a sapere con certezza che cos'ho non fa altro che aumentare il mio stato insioso!
I miei disturbi peggiorano notevolmente da sveglio, mentre di notte riesco a dormire bene, senza dolori allo stomaco, e quando mi sveglio mi sento relativamente bene.
E' possibile che siamo soltanto lo stress e l'ansia a causarmi i sintomi descritti, e quel ristagno di bile nello stomaco che mi è stato diagnosticato con la gastroscopia?
Che altre indagini strumentali dovrei effettuare?
Ringrazio in anticipo i medici per il servizio offerto.
Cordialmente.
[#1]
Caro ragazzo,
i sintomi che riferisci colpiscono spesso i soggetti ansiosi, e se anche i medici che ti hanno esaminato hanno riscontrato un'importante componente psicosomatica penso proprio che tu non debba più avere dubbi al riguardo.
Ti sei chiesto come mai tutto è iniziato 2 mesi fa?
E' successo qualcosa di particolare, qualche evento specifico o qualche cambiamento nella tua vita?
i sintomi che riferisci colpiscono spesso i soggetti ansiosi, e se anche i medici che ti hanno esaminato hanno riscontrato un'importante componente psicosomatica penso proprio che tu non debba più avere dubbi al riguardo.
Ti sei chiesto come mai tutto è iniziato 2 mesi fa?
E' successo qualcosa di particolare, qualche evento specifico o qualche cambiamento nella tua vita?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
In effetti è successo un evento specifico.
Ero ad una cena con degli amici, e sinceramente ero un pò "depresso" per alcune questioni di poco conto, ed ho quindi esagerato con l'alcol, fino a quando non ho vomitato (per la prima volta nella mia vita).
Di cambiamenti nella mia vita dovrò affrontarne uno importante fra un paio di mesi, quando per ragioni di studio dovrò trasferirmi all'estero...
Pensa ci sia un nesso importante fra la patologia che avverto e queste situazioni?
Ero ad una cena con degli amici, e sinceramente ero un pò "depresso" per alcune questioni di poco conto, ed ho quindi esagerato con l'alcol, fino a quando non ho vomitato (per la prima volta nella mia vita).
Di cambiamenti nella mia vita dovrò affrontarne uno importante fra un paio di mesi, quando per ragioni di studio dovrò trasferirmi all'estero...
Pensa ci sia un nesso importante fra la patologia che avverto e queste situazioni?
[#3]
"...e quel ristagno di bile nello stomaco che mi è stato diagnosticato con la gastroscopia?"
Gentile Utente,
i medici cosa Le hanno risposto a questa domanda?
Come afferma la Collega quelli che Lei descrive possono essere anche sintomi d'ansia.
Una volta inquadrata bene la diagnosi, escluse patologie organiche, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Se anche a livello cosciente o razionale non c'è nulla che La sta preoccupando, non è detto -vista l'attivazione somatica - che non ci siano altre ragioni che attualmente la fanno preoccupare. Questo però è un lavoro da affrontare con uno psicologo psicoterapeuta.
Saluti,
Gentile Utente,
i medici cosa Le hanno risposto a questa domanda?
Come afferma la Collega quelli che Lei descrive possono essere anche sintomi d'ansia.
Una volta inquadrata bene la diagnosi, escluse patologie organiche, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Se anche a livello cosciente o razionale non c'è nulla che La sta preoccupando, non è detto -vista l'attivazione somatica - che non ci siano altre ragioni che attualmente la fanno preoccupare. Questo però è un lavoro da affrontare con uno psicologo psicoterapeuta.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
E' allora probabile che lo specialista che fa al caso suo sia proprio lo psicologo psicoterapeuta, che potrà-vedendola di persona-formulare una diagnosi corretta.
Qualora venisse confermato un disturbo d'ansia, il trattamento migliore è la psicoterapia, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale, abbinato ad una terapia farmacologica.
Un cordiale saluto,
Qualora venisse confermato un disturbo d'ansia, il trattamento migliore è la psicoterapia, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale, abbinato ad una terapia farmacologica.
Un cordiale saluto,
[#6]
Gent.le ragazzo,
se fosse necessario fare ulteriori esami o controlli medici lo specialista lo avrebbe consigliato, ma tutto ciò non ti ha tranquillizzato perché come tu affermi:
"Di cambiamenti nella mia vita dovrò affrontarne uno importante fra un paio di mesi"
allora un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta ti consentirà di esplorare meglio il tuo vissuto e valutare la possibilità di fare un breve percorso finalizzato al miglioramento dell'autoconsapevolezza,
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#7]
Ex utente
Sono comunque cambiamenti che ho deciso io e per i quali ho lavorato molto in questo ultimo anno.
Sinceramente a livello cosciente-razionale non mi sento oppresso o particolarmente ansioso per questa motivazione, mentre mi rendono molto più ansioso i costanti fastidi che lamento allo stomaco.
A volte credo di aver paura che una qualche grave patologia possa rendere vane tutte le mie prospettive future.
Forse è questa la vera ansia che provo, ma è provocata dal mio disagio fisico, almeno credo, tentando di razionalizzare la cosa.
Sinceramente a livello cosciente-razionale non mi sento oppresso o particolarmente ansioso per questa motivazione, mentre mi rendono molto più ansioso i costanti fastidi che lamento allo stomaco.
A volte credo di aver paura che una qualche grave patologia possa rendere vane tutte le mie prospettive future.
Forse è questa la vera ansia che provo, ma è provocata dal mio disagio fisico, almeno credo, tentando di razionalizzare la cosa.
[#8]
Poichè per molte persone è difficile attribuire altre cause al malessere fisico, soprattutto ad organi quali lo stomaco (digestione), la spiegazione più semplice è quella di cercare in eventuali patologie altre la ragione del malessere.
In realtà l'ansia colpisce anche lo stomaco, in quanto durante uno stato ansioso è chiaro che lo stomaco non ha ragione di continuare a fare il suo lavoro, ma il sangue e le energie che abitualmente servirebbero in questa regione sono diretti ai muscoli (come fosse una reazione pronta per la fuga o il combattimento).
Nessuna sorpresa, quindi, se il Suo stomaco è "chiuso" o non Le viene voglia di mangiare, ecc...
Anzichè andare alla ricerca di malattie improbabili, anche perchè è già stato visitato dai Medici, io Le suggerisco ancora di rivolgersi ad uno psicologo di persona.
Saluti,
In realtà l'ansia colpisce anche lo stomaco, in quanto durante uno stato ansioso è chiaro che lo stomaco non ha ragione di continuare a fare il suo lavoro, ma il sangue e le energie che abitualmente servirebbero in questa regione sono diretti ai muscoli (come fosse una reazione pronta per la fuga o il combattimento).
Nessuna sorpresa, quindi, se il Suo stomaco è "chiuso" o non Le viene voglia di mangiare, ecc...
Anzichè andare alla ricerca di malattie improbabili, anche perchè è già stato visitato dai Medici, io Le suggerisco ancora di rivolgersi ad uno psicologo di persona.
Saluti,
[#9]
Forse l'episodio che ci hai raccontato ha "focalizzato" il malessere sulla regione dello stomaco, ma ci sono forse degli antecedenti perchè hai attribuito il calo dell'umore di quella sera a questioni "di poco conto" che vorrei tu esplicitassi, perchè non è detto che lo siano (e comunque la reazione soggettiva è quello che conta nell'affrontare qualcosa di spiacevole o deprimente).
Da un punto di vista simbolico, poi, l'interessamento dello stomaco e le difficoltà digestive possono indicare che c'è qualcosa che non riesci "a digerire" o "a mandar giù".
Per quanto riguarda i cambiamenti che ti attendono non importa che li abbia decisi tu, tutti i cambiamenti sono per definizione fonte di stress anche se positivi.
Da un punto di vista simbolico, poi, l'interessamento dello stomaco e le difficoltà digestive possono indicare che c'è qualcosa che non riesci "a digerire" o "a mandar giù".
Per quanto riguarda i cambiamenti che ti attendono non importa che li abbia decisi tu, tutti i cambiamenti sono per definizione fonte di stress anche se positivi.
[#10]
Ex utente
Colgo l'occasione per ringraziare il servizio offerto dai medici su queste pagine web.
Per la dottoressa Flavia Massaro.
La questione di poco conto nient'altro era che una piccola incomprensione con una ragazza, cosa che si è sistemata da sola dopo un paio di giorni da quella sera.
Sinceramente se non fosse per questi disturbi fisici, dal punto di vista psicologico la mia vita nell'ultimo periodo sembra andare stranamente bene, forse vivo uno dei pochi periodi felici della mia vita, con molte speranze e aspettative per il futuro, mentre di solito tendo ad essere una persona malinconica.
Per la dottoressa Flavia Massaro.
La questione di poco conto nient'altro era che una piccola incomprensione con una ragazza, cosa che si è sistemata da sola dopo un paio di giorni da quella sera.
Sinceramente se non fosse per questi disturbi fisici, dal punto di vista psicologico la mia vita nell'ultimo periodo sembra andare stranamente bene, forse vivo uno dei pochi periodi felici della mia vita, con molte speranze e aspettative per il futuro, mentre di solito tendo ad essere una persona malinconica.
[#11]
"A volte credo di aver paura che una qualche grave patologia possa rendere vane tutte le mie prospettive future."
Gent.le ragazzo,
è questa paura puoi elaborare in un contesto psicoterapeutico per evitare che alimenti confusione e disorientamento sulle tue reali condizioni di salute.
Gent.le ragazzo,
è questa paura puoi elaborare in un contesto psicoterapeutico per evitare che alimenti confusione e disorientamento sulle tue reali condizioni di salute.
[#12]
"la mia vita nell'ultimo periodo sembra andare stranamente bene"
Forse fai così fatica a pensare che le cose possano andar bene che in qualche modo finisci a guastarle, in maniera ovviamente inconsapevole e involontaria.
Non sei il solo, molte persone abituate ad avere delle difficoltà non riescono a stare tranquille quando non ne hanno, perchè hanno una sorta di "abitudine ai problemi".
Hai già avuto il tipo di disturbi che ha adesso in passato?
Se sì, in che occasione?
O magari qualcuno attorno a te ne soffre?
Forse fai così fatica a pensare che le cose possano andar bene che in qualche modo finisci a guastarle, in maniera ovviamente inconsapevole e involontaria.
Non sei il solo, molte persone abituate ad avere delle difficoltà non riescono a stare tranquille quando non ne hanno, perchè hanno una sorta di "abitudine ai problemi".
Hai già avuto il tipo di disturbi che ha adesso in passato?
Se sì, in che occasione?
O magari qualcuno attorno a te ne soffre?
[#13]
Ex utente
Disturbi a livello dello stomaco non li ho sinceramente mai avuti.
Però soffro spesso di disturbi da somatizzazione di stati ansiosi/nervosi, ad dolori fortissimi all'intestino in caso di stress, soprattutto da esame, che in passato mi hanno tormentato anche per molti giorni consecutivamente.
Alcuni anni fa ho avuto dei dolori cardiaci, che il mio medico di base ha sempre correlato a nervosismo. (dato che gli esami non hanno rivelato nessuna patologia)
Conosco la mia personalità ansiosa e ipocondriaca, e di solito riesco a tenerla a bada, soltanto non mi era mai capitato di confrontarmi con questo genere di problemi digestivi (pesantezza, cattiva digestione, bruciori, crampi allo stomaco) in relazione ad uno stato d'ansia, quindi ho fin da subito sospettato ad una patologia organica.
Anche le analisi del sangue che ho ritirato oggi non hanno rilevato nessuna anomalia, quindi credo dovrò rassegnarmi al fatto che gran parte del mio disturbo sia di origine nervosa...
Cordialmente.
Però soffro spesso di disturbi da somatizzazione di stati ansiosi/nervosi, ad dolori fortissimi all'intestino in caso di stress, soprattutto da esame, che in passato mi hanno tormentato anche per molti giorni consecutivamente.
Alcuni anni fa ho avuto dei dolori cardiaci, che il mio medico di base ha sempre correlato a nervosismo. (dato che gli esami non hanno rivelato nessuna patologia)
Conosco la mia personalità ansiosa e ipocondriaca, e di solito riesco a tenerla a bada, soltanto non mi era mai capitato di confrontarmi con questo genere di problemi digestivi (pesantezza, cattiva digestione, bruciori, crampi allo stomaco) in relazione ad uno stato d'ansia, quindi ho fin da subito sospettato ad una patologia organica.
Anche le analisi del sangue che ho ritirato oggi non hanno rilevato nessuna anomalia, quindi credo dovrò rassegnarmi al fatto che gran parte del mio disturbo sia di origine nervosa...
Cordialmente.
[#14]
"quindi credo dovrò rassegnarmi al fatto che gran parte del mio disturbo sia di origine nervosa..."
Gent.le ragazzo,
questo non significa che allora devi rinunciare a farti aiutare ma solo che ora sai in quale direzione orientare la sua richiesta, ti consiglio di leggere quest articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Gent.le ragazzo,
questo non significa che allora devi rinunciare a farti aiutare ma solo che ora sai in quale direzione orientare la sua richiesta, ti consiglio di leggere quest articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
[#15]
Concordo sul fatto che "rassegnarsi" ad avere dei sintomi causati dall'ansia, come se fosse qualcosa di meno importante e di meno fastidioso rispetto a disturbi totalmente organici, non sia una buona idea.
Appena ti sarà possibile cerca un aiuto per liberartene, perchè si tratta di disturbi che col tempo si possono moltiplicare ed allargare/spostare ad altri organi e distretti, come ti è già successo.
Come hai già avuto modo di sperimentare, infatti, non sono cose che passano da sole: magari per un periodo puoi stare meglio, ma le ricadute sono potenzialmente sempre dietro l'angolo.
Meglio quindi sistemare la faccenda una volta per tutte.
Appena ti sarà possibile cerca un aiuto per liberartene, perchè si tratta di disturbi che col tempo si possono moltiplicare ed allargare/spostare ad altri organi e distretti, come ti è già successo.
Come hai già avuto modo di sperimentare, infatti, non sono cose che passano da sole: magari per un periodo puoi stare meglio, ma le ricadute sono potenzialmente sempre dietro l'angolo.
Meglio quindi sistemare la faccenda una volta per tutte.
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 7.3k visite dal 17/07/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.