Pensieri ossessivi

Volevo chiedervi un consulto su un mio comportamento. Capita che qualche volta ci sia un pensiero (che può nascere da un sintomo fisico o da qualche preoccupazione per non aver fatto qualcosa nel modo giusto), e che questo pensiero mi ossessioni per 1 giorno (massimo 2) distraendomi dalle mie attività e facendomi stare male. poi passa, sto meglio e nel giro di tempo subentra o un altro pensiero o lo stesso, mi lascio ossessionare e poi via perchè magari mi rendo conto che sono molto poco fondati o cose risolvibili. Sono una persona eccessivamente scrupolosa e attenta e non so se questo lato del mio carattere agevoli questo aspetto. Dovrei prendere la cosa seriamente o capita normalmente a persone precise come me di sentirsi in colpa per qualcosa per poi rendersi conto che siamo esseri umani e come tali abbiamo dei limiti?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile utente,

se non ho capto male i suoi pensieri sono a volte preoccupazioni relative alla possibilità che qualcosa vada male, mentre altre volte lei si incolpa per non aver fatto abbastanza o non essersi comportato al meglio.
E' così?

Ogni quanto le vengono questi pensieri?

Dalla lunga lista dei consulti che lei ha richiesto si evince che i problemi sono anche altri, e non solo i pensieri che la ossessionano.
Può dirci in questo momento quali altre difficoltà sta incontrando?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Faccio un esempio per essere più chiaro. Mentre sto tranquillamente parlando con un collega della situazione economica familiare, per caso o perchè il discorso cade su una cosa particolar, mi viene il dubbio che nella dichiarazione dei redditi di due anni fa potrei forse non aver dichiarato nei termini corretti una cosa. Inizio allora a fissarmi su questa cosa, cerco la dichiarazione, la trovo ma resto nel dubbio, ne parlo con amici molto stretti di questo mio timore, loro mi rassicurano. potrebbero essere fondate le mie paura, forse lo sono al 10%, ma è troppo poco oggettivamente per preoccuparsi. e nel frattempo non riesco a concentrarmi su nulla fino a che questo pensiero passi. In questi momenti mi sento come colpevole, come se non ammettessi che posso fare qualche errore e temo che questo errore (tutto da verificare) possa portarmi a pagare una multa salata o altro.
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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Direi che se si preoccupa in maniera così intensa per questioni anche già concluse, sulle quali non può più intervenire, è il caso che contatti uno psicologo psicoterapeuta per farsi aiutare a liberarsi da questi pensieri ossessivi.

Può capitare a tutti preoccuparsi per niente o di avere in mente qualcosa che diventa un "chiodo fisso", ma se a lei capita con una certa frequenza e intensità non può pensare che tutto questo si risolverà da sè.
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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
ma di regola non mi dovrei preoccupare per questioni già concluse?

io nn so perchè mi devo ritrovare in questa situazione, sto per finire una terapia di 8 mesi eppure realizzo ora che sono molto insoddisfatto della mia vita nonostante tutte le conquiste che sono riuscito a fare e le cose belle che ho saputo costruire. ma tutto questo non credo che dipende da me ma dalla vita, che colpa ne ho se sono nato con una mania di persecuzione e con una insoddisfazione perenne? forse non esiste terapia che mi possa aiutare fino a che la vita non sarà davvero generosa con me.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Può capitare a tutti, ma se le capita spesso e si preoccupa sempre in linea di massima di aver fatto qualcosa di sbagliato, e ci pensa con l'intensità che ci ha descritto, le serve un aiuto che forse non sta avendo dal percorso in atto.
Di che tipo di psicoterapia si tratta?
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Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
cognitivo comportamentale. ma se gli errori hanno un fondamento, anche se ridottissimo, questo cambia le cose?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non cambia nulla, se la persistenza del pensiero e l'intensità della preoccupazione eccedono quanto sarebbe ragionevole e adeguato aspettarsi
Del resto se lei è in terapia si rende conto che ci sono degli aspetti sui quali lavorare, che le creano disagio.
Il suo psicoterapeuta sa che lei è scontento dei risultati conseguiti in questi 8 mesi?
Cosa dice della sua situazione?