Attrazione per una donna: è la prima volta!
Salve dottori,
l'anno scorso a 32 anni mi sono ritrovata in una situazione davvero insolita, ho provato per la prima volta attrazione verso una donna.
Non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento sessuale, mi sono sempre piaciuti gli uomini e per giunta quelli dall'aspetto palestrato, tonico quindi quelli che, almeno esteticamente, non lasciano dubbi sul loro genere. Eppure mi è accaduto di provare attrazione per una amica (conosciuta non da molto) e la cosa mi ha totalmente disorientata. Da allora ho cominciato mentalmente a rianalizzare la mia vita e sono sicura che mai mi è capitato prima, anche quando ho avuto in adolescenza una amicizia che all'esterno spesso indicavano come "lesbica", poiché c'erano abbracci, c'erano carezze, c'era il cercarsi sempre ma non ho mai desiderato ne baciare ne altro da questa persona e infatti non è accaduto e poi vedo tante ragazzine che lo fanno quindi penso fosse normale, dopo tanti anni forse ho capito che magari lei chiuse l'amicizia perché provava altro, ma ripeto è una mia deduzione visti gli eventi di ora. Ho cominciato a guardare produzioni cinematografiche lesbiche (film di amore e non pornografici) e mi ritrovo in molte loro sensazioni, e analizzandomi ho capito che non sono gay, continuamo a piacermi gli uomini, ma piuttosto non faccio differenza tra uomo e donna, nel senso che io lego il sesso solo all'amore, se un uomo non piace fisicamente o caratterialmente non mi attira sessualmente solo perché è un uomo, e quindi ho capito che forse potrei innamorarmi di una donna anche poiché quando amo il fisico è una conseguenza non una causa scatenante. Non avrei rapporti sessuali senza sentimenti con uomini, per me non sono appaganti e non mi provocano istinti piacevoli. Oggettivamente se guardo la foto di un bel modello mi piace, se guardo la foto di una bella donna non mi dice nulla, e questa ragazza è fisicamente androgina, non ha curve accentuate, è molto magra, non di marcata femminilità (tipo vestitini, fiocchetti ecc) come del resto non lo sono io. Eppure questa cosa mi ha destabilizzata, sto ricercando una identità, è normale a 33 anni avere una crisi di sessualità? Non sono omofobica, ho amici gay, ma visto il mondo di oggi, mai e poi mai potrei vivere una cosa del genere apertamente, per prima cosa perderei di sicuro il lavoro, la gente non è pronta per questo, lo vedo con i miei amici, nessuno è contro i gay ma "l'importante è che stanno lontani e che non lo sono i miei figli", questa è la vera mentalità. Grazie
l'anno scorso a 32 anni mi sono ritrovata in una situazione davvero insolita, ho provato per la prima volta attrazione verso una donna.
Non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento sessuale, mi sono sempre piaciuti gli uomini e per giunta quelli dall'aspetto palestrato, tonico quindi quelli che, almeno esteticamente, non lasciano dubbi sul loro genere. Eppure mi è accaduto di provare attrazione per una amica (conosciuta non da molto) e la cosa mi ha totalmente disorientata. Da allora ho cominciato mentalmente a rianalizzare la mia vita e sono sicura che mai mi è capitato prima, anche quando ho avuto in adolescenza una amicizia che all'esterno spesso indicavano come "lesbica", poiché c'erano abbracci, c'erano carezze, c'era il cercarsi sempre ma non ho mai desiderato ne baciare ne altro da questa persona e infatti non è accaduto e poi vedo tante ragazzine che lo fanno quindi penso fosse normale, dopo tanti anni forse ho capito che magari lei chiuse l'amicizia perché provava altro, ma ripeto è una mia deduzione visti gli eventi di ora. Ho cominciato a guardare produzioni cinematografiche lesbiche (film di amore e non pornografici) e mi ritrovo in molte loro sensazioni, e analizzandomi ho capito che non sono gay, continuamo a piacermi gli uomini, ma piuttosto non faccio differenza tra uomo e donna, nel senso che io lego il sesso solo all'amore, se un uomo non piace fisicamente o caratterialmente non mi attira sessualmente solo perché è un uomo, e quindi ho capito che forse potrei innamorarmi di una donna anche poiché quando amo il fisico è una conseguenza non una causa scatenante. Non avrei rapporti sessuali senza sentimenti con uomini, per me non sono appaganti e non mi provocano istinti piacevoli. Oggettivamente se guardo la foto di un bel modello mi piace, se guardo la foto di una bella donna non mi dice nulla, e questa ragazza è fisicamente androgina, non ha curve accentuate, è molto magra, non di marcata femminilità (tipo vestitini, fiocchetti ecc) come del resto non lo sono io. Eppure questa cosa mi ha destabilizzata, sto ricercando una identità, è normale a 33 anni avere una crisi di sessualità? Non sono omofobica, ho amici gay, ma visto il mondo di oggi, mai e poi mai potrei vivere una cosa del genere apertamente, per prima cosa perderei di sicuro il lavoro, la gente non è pronta per questo, lo vedo con i miei amici, nessuno è contro i gay ma "l'importante è che stanno lontani e che non lo sono i miei figli", questa è la vera mentalità. Grazie
[#1]
Gent.le ragazza,
si tratta di aspetti che è necessario affrontare attraverso un colloquio diretto con uno psicologo-psicoterapeuta non necessariamente con una finalità terapeutica ma inanzi tutto far emergere la consapevolezza delle ambivalenze che a volte possono caratterizzare il proprio rapporto con la sessualità e quindi la sua identità sessuale e, in particolare se e come viene condizionata dal giudizio degli altri.
si tratta di aspetti che è necessario affrontare attraverso un colloquio diretto con uno psicologo-psicoterapeuta non necessariamente con una finalità terapeutica ma inanzi tutto far emergere la consapevolezza delle ambivalenze che a volte possono caratterizzare il proprio rapporto con la sessualità e quindi la sua identità sessuale e, in particolare se e come viene condizionata dal giudizio degli altri.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile signora, per rispondere alle Sue domande dovremmo davvero conoscere e comprendere molti aspetti della Sua identità e personalità.
Quando Lei dice "...mi ha destabilizzata..." cosa intende esattamente?
Attualmente Lei ha una relazione sentimentale?
Quando Lei dice "...mi ha destabilizzata..." cosa intende esattamente?
Attualmente Lei ha una relazione sentimentale?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Ex utente
Grazie mille per le risposte.
Mi rendo conto che un consulto online non è equivale ad uno dal vivo ma sinceramente per carattere non amo l'idea di sedute di psicoterapia per motivi che non sto a spiegare qui anche per non uscire dal discorso.
Riguardo la mia questione quando dico che "mi ha destabilizzata" intendo che fino al giorno prima di questo incontro io non avrei mai neanche minimamente immaginato che potesse accadermi perché ero sicura al 100% della mia identità sessuale e dubbi di questo tipo non mi avevano mai neanche sfiorato la mente.
E tuttora io non mi sento "gay" al massimo potrei attribuirmi a questo punto una sorta di bisessualità ma queste definizioni mi fanno solo venire il mal di testa perché non credo di rientrare neanche in quella (almeno secondo quelli che sono i canoni di queste definizioni).
Ciò che mi ha disorientata è appunto il passare improvviso da una situazione senza il minimo dubbio ad un evento cosi assurdo, e cioè il provare attrazione per una donna che ripeto ha comunque tratti androgini e che ovviamente stimo molto anche caratterialmente. E' questo che mi ha disorientato e mi ha portato pensieri a cascata vista anche la mia età ancora giovane ma credo ormai al di fuori da dubbi sessuali.
Attualmente sono single, sono una persona che non è portata a cercare la vita di coppia se non per amore, sto bene anche da sola ho tanti altri interessi che mi riempiono la vita non ho mai pensato che mi servisse per forza una compagnia per essere felice come invece pensano molte mie coetanee, e non essendo attualmente innamorata, come ho detto sono single e vista tale condizione non pratico vita sessuale perché senza amore non mi piace e non ne sento l'esigenza.
Mi rendo conto che un consulto online non è equivale ad uno dal vivo ma sinceramente per carattere non amo l'idea di sedute di psicoterapia per motivi che non sto a spiegare qui anche per non uscire dal discorso.
Riguardo la mia questione quando dico che "mi ha destabilizzata" intendo che fino al giorno prima di questo incontro io non avrei mai neanche minimamente immaginato che potesse accadermi perché ero sicura al 100% della mia identità sessuale e dubbi di questo tipo non mi avevano mai neanche sfiorato la mente.
E tuttora io non mi sento "gay" al massimo potrei attribuirmi a questo punto una sorta di bisessualità ma queste definizioni mi fanno solo venire il mal di testa perché non credo di rientrare neanche in quella (almeno secondo quelli che sono i canoni di queste definizioni).
Ciò che mi ha disorientata è appunto il passare improvviso da una situazione senza il minimo dubbio ad un evento cosi assurdo, e cioè il provare attrazione per una donna che ripeto ha comunque tratti androgini e che ovviamente stimo molto anche caratterialmente. E' questo che mi ha disorientato e mi ha portato pensieri a cascata vista anche la mia età ancora giovane ma credo ormai al di fuori da dubbi sessuali.
Attualmente sono single, sono una persona che non è portata a cercare la vita di coppia se non per amore, sto bene anche da sola ho tanti altri interessi che mi riempiono la vita non ho mai pensato che mi servisse per forza una compagnia per essere felice come invece pensano molte mie coetanee, e non essendo attualmente innamorata, come ho detto sono single e vista tale condizione non pratico vita sessuale perché senza amore non mi piace e non ne sento l'esigenza.
[#4]
Legga qui e veda se e quanto ci si ritrova:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Infatti non credo sia il caso etichettare ogni cmportamento, sensazione, dubbio, ecc...
Ad es. alcune persone sono spaventate quando provano eccitazione sessuale se guardano un corpo nudo dello stesso sesso, non sapendo che questo può accadere e non significa essere omosessuali.
Bisognerebbe capire cos'era quell'attrazione; non conoscendola non posso dir nulla, ma a volte capita di sentirsi nel dubbio solo per avere un po' di ammirazione per l'altro dello stesso sesso o di guardare l'altro per fare dei confronti.
Se questo dovesse diventare ragione di sofferenza per Lei, a questo punto potrebbe discuterterne con uno psicologo, semplicemente per riacquistare la Sua serenità .
Saluti,
Ad es. alcune persone sono spaventate quando provano eccitazione sessuale se guardano un corpo nudo dello stesso sesso, non sapendo che questo può accadere e non significa essere omosessuali.
Bisognerebbe capire cos'era quell'attrazione; non conoscendola non posso dir nulla, ma a volte capita di sentirsi nel dubbio solo per avere un po' di ammirazione per l'altro dello stesso sesso o di guardare l'altro per fare dei confronti.
Se questo dovesse diventare ragione di sofferenza per Lei, a questo punto potrebbe discuterterne con uno psicologo, semplicemente per riacquistare la Sua serenità .
Saluti,
[#6]
Ex utente
ho letto l'interessante articolo consigliatomi e mi rincuora sapere che vale anche per i trentenni almeno non sono proprio "anomala", anche l'articolo faceva riferimento al sesso maschile.
Mi ritrovo in alcune cose, cioè nel fatto che è una sensazione scoppiata all'improvviso e sicuramente nel fatto di non avere una vita sessuale di coppia frequente, l'autoerotismo fa parte della mia vita, ma la sessualità di coppia per me non ha senso senza una vera coppia ma ciò non mi crea disagio poiché in altro modo non mi piace quindi non mi trattengo, è proprio l'istinto che non mi viene.
Riguardo l'eccitazione sessuale per un corpo nudo io raramente la provo anche per il sesso opposto, nel senso che a me una bella figura non provoca niente se non il piacere di guardarla ma non certo eccitazione, sono una persona che prova eccitazione mentalmente e solo dopo fisicamente, quindi se non conosco la persona caratterialmente e non l'apprezzo in quel senso non ho istinti sessuali neanche verso gli uomini.
L'attrazione che ho provato per questa persona era proprio di tipo sessuale, è stata seguita anche da vari pensieri erotici, e infatti per questo sono andata via dall'ambiente in cui era presente tale persona, poiché appunto la situazione mi ha turbata.
Le etichette concordo che sono inutili e anche stupide, siamo persone non piante e i sentimenti comunque non sono catalogabili secondo me, e poiché conosco persone gay (veri gay non etero che per vizi sessuali vogliono provare pratiche gay) devo dire che sono alimentate molto anche da loro stessi perché non si ha idea di quante etichette usano, anche nell'ambito degli stessi comportamenti gay, sono divisi a sua volta in sottocategorie ecc...da perderci la testa davvero.
Non nascondo che mi piacerebbe parlare con qualcuno di questa situazione anche per capire l'episodio del passato legato a quella amica e anche di altre cose, forse neanche per trovare una soluzione ma solo perché a me piace molto avere opinioni diverse. Ma ripeto non riesco ad andare da uno psicologo, e spiegare il perché a parole è davvero difficile quindi so che non ci andrò. Mi piacerebbe molto trovare qualcuno che voglia ascoltarmi e/o consigliarmi solo per il piacere di farlo e non per soldi con l'orologio alla mano, non è una critica, nella mia professione spesso presto i servizi gratis, perché sono cosi, mi piace molto la connessione mentale e spontanea con gli altri, mi piace aiutare gli altri, certo non diventerò mai ricca così, ma mi fornisce un altro tipo di ricchezza interiore. Diciamo che per il mio carattere non sono proprio adatta alle sedute di psicologia dal vivo, dovrei prima apprezzare quella persona per altri motivi, altrimenti mi è paradossalmente più facile parlare con chi non vedo, in modo tale da non essere influenzata da ciò che vedrei.
Ciò nonostante vorrei non mi fraintendesse, a me ha fatto immensamente piacere poter parlare finalmente con qualcuno di questo mio problema, anche se con solo due righe scritte, e siete persone molto dolci poichè con questo sito appunto aiutate le persone senza fini di lucro, e ovviamente la vostra professione ha il suo perché quindi non prendete le mie parole in modo personale. Mi dispiacerebbe. Grazie sempre.
Mi ritrovo in alcune cose, cioè nel fatto che è una sensazione scoppiata all'improvviso e sicuramente nel fatto di non avere una vita sessuale di coppia frequente, l'autoerotismo fa parte della mia vita, ma la sessualità di coppia per me non ha senso senza una vera coppia ma ciò non mi crea disagio poiché in altro modo non mi piace quindi non mi trattengo, è proprio l'istinto che non mi viene.
Riguardo l'eccitazione sessuale per un corpo nudo io raramente la provo anche per il sesso opposto, nel senso che a me una bella figura non provoca niente se non il piacere di guardarla ma non certo eccitazione, sono una persona che prova eccitazione mentalmente e solo dopo fisicamente, quindi se non conosco la persona caratterialmente e non l'apprezzo in quel senso non ho istinti sessuali neanche verso gli uomini.
L'attrazione che ho provato per questa persona era proprio di tipo sessuale, è stata seguita anche da vari pensieri erotici, e infatti per questo sono andata via dall'ambiente in cui era presente tale persona, poiché appunto la situazione mi ha turbata.
Le etichette concordo che sono inutili e anche stupide, siamo persone non piante e i sentimenti comunque non sono catalogabili secondo me, e poiché conosco persone gay (veri gay non etero che per vizi sessuali vogliono provare pratiche gay) devo dire che sono alimentate molto anche da loro stessi perché non si ha idea di quante etichette usano, anche nell'ambito degli stessi comportamenti gay, sono divisi a sua volta in sottocategorie ecc...da perderci la testa davvero.
Non nascondo che mi piacerebbe parlare con qualcuno di questa situazione anche per capire l'episodio del passato legato a quella amica e anche di altre cose, forse neanche per trovare una soluzione ma solo perché a me piace molto avere opinioni diverse. Ma ripeto non riesco ad andare da uno psicologo, e spiegare il perché a parole è davvero difficile quindi so che non ci andrò. Mi piacerebbe molto trovare qualcuno che voglia ascoltarmi e/o consigliarmi solo per il piacere di farlo e non per soldi con l'orologio alla mano, non è una critica, nella mia professione spesso presto i servizi gratis, perché sono cosi, mi piace molto la connessione mentale e spontanea con gli altri, mi piace aiutare gli altri, certo non diventerò mai ricca così, ma mi fornisce un altro tipo di ricchezza interiore. Diciamo che per il mio carattere non sono proprio adatta alle sedute di psicologia dal vivo, dovrei prima apprezzare quella persona per altri motivi, altrimenti mi è paradossalmente più facile parlare con chi non vedo, in modo tale da non essere influenzata da ciò che vedrei.
Ciò nonostante vorrei non mi fraintendesse, a me ha fatto immensamente piacere poter parlare finalmente con qualcuno di questo mio problema, anche se con solo due righe scritte, e siete persone molto dolci poichè con questo sito appunto aiutate le persone senza fini di lucro, e ovviamente la vostra professione ha il suo perché quindi non prendete le mie parole in modo personale. Mi dispiacerebbe. Grazie sempre.
[#7]
Assolutamente non prenderò sul personale ciò che ha scritto. Soltanto vorrei farLa riflettere su alcuni aspetti: se volesse consultare uno psicologo può farlo anche presso le strutture pubbliche (non stiamo parlando di una psicoterapia) dove può incontrare Colleghi ben preparati e professionali; inoltre il lavoro dello psicologo è un vero lavoro e come tale deve essere pagato. Probabilmente non è il Suo caso, ma molte persone hanno un pregiudizio verso gli psicologi; in realtà ci sono proprio perchè il nostro lavoro clinico NON è l'insieme nè l'applicazione di tecniche comunicative, ma si basa principalmente sulla relazione terapeutica, quando il paziente arriva a capire cosa gli impedisce di stare bene e di cambiare, a mio avviso non c'è prezzo per quel colloquio.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
[#8]
Lei è una donna, deve tener presente che la catena di eventi che porta all'eccitazione, nella donna, non è identica a quella dell'uomo. In particolare per la donna può essere meno immediato eccitarsi vedendo un corpo nudo, rispetto a un uomo, indipendentemente dai dubbi che sta portando qui.
Inoltre lei appare come una persona che preferisce tenersi dentro le cose, preferisce "far da sé" e risolversi se possibile le questioni con se stessa, piuttosto che farsi aiutare. Un indizio è la riluttanza ad andare di persona da uno psicologo (parlare a distanza con noi, sotto anonimato, agli utenti dà l'illusione di star "facendo da sé", contribuendo in tal modo all'equivoco).
Potrebbe essere questa sua tendenza alla vita ritirata, dentro se stessa, con poca attività sessuale e poco piacere, all'insegna del controllo, quella che alla fine le sta facendo perdere il controllo che tanto desidererebbe, e le sta facendo venire idee "strane".
Cordiali saluti
Inoltre lei appare come una persona che preferisce tenersi dentro le cose, preferisce "far da sé" e risolversi se possibile le questioni con se stessa, piuttosto che farsi aiutare. Un indizio è la riluttanza ad andare di persona da uno psicologo (parlare a distanza con noi, sotto anonimato, agli utenti dà l'illusione di star "facendo da sé", contribuendo in tal modo all'equivoco).
Potrebbe essere questa sua tendenza alla vita ritirata, dentro se stessa, con poca attività sessuale e poco piacere, all'insegna del controllo, quella che alla fine le sta facendo perdere il controllo che tanto desidererebbe, e le sta facendo venire idee "strane".
Cordiali saluti
[#9]
Ex utente
ma infatti ho detto che il vostro lavoro ha il suo perché ed è ovvio che vada pagato, tutti i lavori vanno pagati, anche il mio, su questo non ci sono dubbi.
Ma ci sono caratteri poco adatti a fare quel colloquio senza prima apprezzare umanamente il suo interlocutore e io sono una di quelle persone, mi rendo conto che è difficile, ma farsi curare un braccio non equivale a confidare a qualcuno i propri pensieri più interiori, mettere a nudo l'anima non è facile, soprattutto per chi come non lo fa nella sua quotidinità se non con pochi "fidati" e neanche del tutto. A me piace parlare quando vedo nell'altro il piacere sincero e spontaneo nell'ascoltarmi e nell'interagire, non quando è un dovere.
Ma ripeto è una cosa tutta mia, non ho mai messo in discussione l'utilità della vostra professione, anzi ci ho anche provato in passato per altri motivi, e proprio per questo mi sono resa conto che non fa per me, e di certo non posso fare il giro di tutti gli psicologi della mia regione per trovare quello adatto.
I pregiudizi ci sono verso tutti i lavori, sapesse quanti ce ne sono verso il mio.
cordiali saluti.
Ma ci sono caratteri poco adatti a fare quel colloquio senza prima apprezzare umanamente il suo interlocutore e io sono una di quelle persone, mi rendo conto che è difficile, ma farsi curare un braccio non equivale a confidare a qualcuno i propri pensieri più interiori, mettere a nudo l'anima non è facile, soprattutto per chi come non lo fa nella sua quotidinità se non con pochi "fidati" e neanche del tutto. A me piace parlare quando vedo nell'altro il piacere sincero e spontaneo nell'ascoltarmi e nell'interagire, non quando è un dovere.
Ma ripeto è una cosa tutta mia, non ho mai messo in discussione l'utilità della vostra professione, anzi ci ho anche provato in passato per altri motivi, e proprio per questo mi sono resa conto che non fa per me, e di certo non posso fare il giro di tutti gli psicologi della mia regione per trovare quello adatto.
I pregiudizi ci sono verso tutti i lavori, sapesse quanti ce ne sono verso il mio.
cordiali saluti.
[#10]
(..)voglia ascoltarmi e/o consigliarmi solo per il piacere di farlo e non per soldi con l'orologio alla mano,(..)
gentile ragazza questo è l'errore di fondo, poichè lo psicologo non ascolta, ma lavora con il paziente, prescrive esercizi (tecniche), decodifica il suo comportamento sulla base di teorie e studi scientifici effettuati, esattamente come il medico che visita e prescrive un farmaco o un terapia.
non si va dallo psicologo per essere ascoltati ma per guarire da una sofferenza o da un disturbo psicologico.
saluti
gentile ragazza questo è l'errore di fondo, poichè lo psicologo non ascolta, ma lavora con il paziente, prescrive esercizi (tecniche), decodifica il suo comportamento sulla base di teorie e studi scientifici effettuati, esattamente come il medico che visita e prescrive un farmaco o un terapia.
non si va dallo psicologo per essere ascoltati ma per guarire da una sofferenza o da un disturbo psicologico.
saluti
[#11]
Ex utente
dottor Santocito,
capisco il suo punto di vista, ma ripeto io non controllo la mia attività sessuale, non mi privo di qualche cosa che vorrei, semplicemente se non amo una persona non ho l'istinto di avere rapporti sessuali tanto per averli, e se non c'è desiderio non c'è neanche privazione.
Il fatto che mi viene più facile parlare via internet l'ho spiegato, io devo apprezzare la persona con cui parlo, quindi paradossalmente mi viene più facile non conoscerla proprio a questo punto, poiché non sono influenzata da altro.
Concordo sul fatto che sono una persona che preferisce tenersi tutto dentro e vedersela da se, ma non rifiuto un aiuto quando mi viene dato, devo solo esser certa di apprezzare la persona che me lo offre.
capisco il suo punto di vista, ma ripeto io non controllo la mia attività sessuale, non mi privo di qualche cosa che vorrei, semplicemente se non amo una persona non ho l'istinto di avere rapporti sessuali tanto per averli, e se non c'è desiderio non c'è neanche privazione.
Il fatto che mi viene più facile parlare via internet l'ho spiegato, io devo apprezzare la persona con cui parlo, quindi paradossalmente mi viene più facile non conoscerla proprio a questo punto, poiché non sono influenzata da altro.
Concordo sul fatto che sono una persona che preferisce tenersi tutto dentro e vedersela da se, ma non rifiuto un aiuto quando mi viene dato, devo solo esser certa di apprezzare la persona che me lo offre.
[#12]
Ex utente
e allora dottr De Vicentiis mi conferma ancora una volta che non è di uno psicologo di cui ho bisogno, ma di una voce amica, voglio lo scambio di opinioni, voglio un parere, voglio essere ascoltata, se non è quello che fa lo psicologo allora non fa che confermare le mie idee, non voglio essere analizzata sulla base di "teorie e studi scientifici", per me non è e non sarà mai la stessa cosa che curare un organo, io ho un'anima non sono un elemento inanimato.
[#13]
Il fatto che a lei venga più facile parlare da internet, non è una sua caratteristica speciale, appartiene al 90% almeno delle persone che ci scrive.
Altrimenti, secondo lei, come mai gran parte delle persone che scrive qui poi non cercherebbe aiuto nel mondo reale? (sono i risultati di un sondaggio fatto da noi alcuni anni fa)
La sessualità è solo una delle variabili dell'equazione. Se una persona si sente spinta a "fare da sé", questo può riflettersi facilmente anche nella sessualità, ma non solo. Non sto parlando solo della sessualità quando dico che probabilmente lei è una persona con la tendenza a vivere più nella sua testa che a confrontarsi con il mondo esterno.
E le idee "strane" e le paure irrazionali come quella d'essere diventato improvvisamente omosessuale, di solito derivano proprio da questa tendenza.
>>> ma non rifiuto un aiuto quando mi viene dato
>>>
Bene, ma non deve cadere nell'equivoco di pensare che lo psicologo offra il suo aiuto andandosi a cercare i pazienti: la richiesta d'aiuto non può che partire dalla persona che ne ha bisogno, *se* ritiene di averne bisogno.
Quindi, delle due l'una: o la domanda che ha posto qui è una semplice curiosità, e in tal caso staremmo piacevolmente conversando del più e del meno, oppure, se ha un problema, deve valutare lei se vuole risolverlo.
Cordiali saluti
Altrimenti, secondo lei, come mai gran parte delle persone che scrive qui poi non cercherebbe aiuto nel mondo reale? (sono i risultati di un sondaggio fatto da noi alcuni anni fa)
La sessualità è solo una delle variabili dell'equazione. Se una persona si sente spinta a "fare da sé", questo può riflettersi facilmente anche nella sessualità, ma non solo. Non sto parlando solo della sessualità quando dico che probabilmente lei è una persona con la tendenza a vivere più nella sua testa che a confrontarsi con il mondo esterno.
E le idee "strane" e le paure irrazionali come quella d'essere diventato improvvisamente omosessuale, di solito derivano proprio da questa tendenza.
>>> ma non rifiuto un aiuto quando mi viene dato
>>>
Bene, ma non deve cadere nell'equivoco di pensare che lo psicologo offra il suo aiuto andandosi a cercare i pazienti: la richiesta d'aiuto non può che partire dalla persona che ne ha bisogno, *se* ritiene di averne bisogno.
Quindi, delle due l'una: o la domanda che ha posto qui è una semplice curiosità, e in tal caso staremmo piacevolmente conversando del più e del meno, oppure, se ha un problema, deve valutare lei se vuole risolverlo.
Cordiali saluti
[#14]
se cerca un amico è un conto se vuole uscire da una sofferenza è un'altra cosa. l'amico può ascoltarla, comprenderla e darle affetto, lo psicologo fa terapia e guarisce.
Se per lei basta affetto e comprensione per uscira da qualche sofferenza allora è molto fortunata. Ma se questo non dovesse bastare lo sarebbe di meno perchè certe idee
(..)non voglio essere analizzata sulla base di "teorie e studi scientifici", per me non è e non sarà mai la stessa cosa che curare un organo, io ho un'anima non sono un elemento inanimato(..)
il più delle volte consolidano la propria sofferenza (perchè non consentono di lasciarsi andare alle cure professionali)
[#15]
Ex utente
capisco, sapevo che le mie parole pur non essendo assolutamente offensive avrebbero scatenato queste reazioni, non mi dilungo oltre, sono cose già viste, non tutti accettano "pareri" sul proprio operato.
Ma ciò continua a rendere ancora più concrete le mie idee, e cioè che la terapia psicologica non è adatta a me, ripeto io cerco lo scambio di opinioni con un altro essere umano se poi questo ha qualche nozione in più ed esperienza in più per aiutarmi benvenga.
Ma sarebbe assurdo trovarmi in presenza di qualcuno che solo per "studi scientifici" può esprimere pareri sulla mia vita considerandomi un numero statistico (come è appena avvenuto sopra) o "decodificandomi" come un codice binario (sono un essere umano ma scherziamo?) e io non posso esprimere ciò che penso della sua professione.
Anche se statisticamente ci sono dei dati, ogni persona ha un'anima ed è diversa, quindi ognuno si rivolge a questo sito per motivi diversi, io penso questo, essere catalogata scientificamente e statisticamente lo ritengo assurdo.
E' normale che uno psicologo non va in cerca di clienti ci mancherebbe, ma ciò non toglie che uno psicologo è prima di tutto una persona, e può anche agire da amico con più esperienza qualche volta no?
Riguardo il mio problema il fatto che non mi strappi i capelli da testa, non vada in depressione e non mi rivolga a qualche psicologo non vuol dire che non sia un problema e che sia solo una curiosità, vuol dire anche questa volta, che le persone possono reagire in modo diverso, la soluzione forse per me è altrove e devo ancora capire dove.
Non devo "guarire" da nulla, non ho una malattia invalidante, tutto ciò che mi farebbe piacere è magari capire come mai ho avuto questo impulso, magari sono davvero gay chi lo sa, o bisessuale, o magari sono una eterosessuale che ha avuto una sbandata per l'altro sesso, avrei solo piacere di capire il perché mi è successo tutto qui e capire il perché di alcuni episodi di amicizia del passato, ma non devo guarire proprio da nulla!
Ma mi sembra inutile continuare a questo punto, ogni cosa che scrivo è valutata secondo i vostri canoni e per qualcuno c'è quasi già la diagnosi.
Ringrazio comunque tutti voi per le risposte che mi avete dato, per me è sempre una fonte preziosa di riflessione, anche un parere che non condivido è sempre utile.
Grazie ancora
Ma ciò continua a rendere ancora più concrete le mie idee, e cioè che la terapia psicologica non è adatta a me, ripeto io cerco lo scambio di opinioni con un altro essere umano se poi questo ha qualche nozione in più ed esperienza in più per aiutarmi benvenga.
Ma sarebbe assurdo trovarmi in presenza di qualcuno che solo per "studi scientifici" può esprimere pareri sulla mia vita considerandomi un numero statistico (come è appena avvenuto sopra) o "decodificandomi" come un codice binario (sono un essere umano ma scherziamo?) e io non posso esprimere ciò che penso della sua professione.
Anche se statisticamente ci sono dei dati, ogni persona ha un'anima ed è diversa, quindi ognuno si rivolge a questo sito per motivi diversi, io penso questo, essere catalogata scientificamente e statisticamente lo ritengo assurdo.
E' normale che uno psicologo non va in cerca di clienti ci mancherebbe, ma ciò non toglie che uno psicologo è prima di tutto una persona, e può anche agire da amico con più esperienza qualche volta no?
Riguardo il mio problema il fatto che non mi strappi i capelli da testa, non vada in depressione e non mi rivolga a qualche psicologo non vuol dire che non sia un problema e che sia solo una curiosità, vuol dire anche questa volta, che le persone possono reagire in modo diverso, la soluzione forse per me è altrove e devo ancora capire dove.
Non devo "guarire" da nulla, non ho una malattia invalidante, tutto ciò che mi farebbe piacere è magari capire come mai ho avuto questo impulso, magari sono davvero gay chi lo sa, o bisessuale, o magari sono una eterosessuale che ha avuto una sbandata per l'altro sesso, avrei solo piacere di capire il perché mi è successo tutto qui e capire il perché di alcuni episodi di amicizia del passato, ma non devo guarire proprio da nulla!
Ma mi sembra inutile continuare a questo punto, ogni cosa che scrivo è valutata secondo i vostri canoni e per qualcuno c'è quasi già la diagnosi.
Ringrazio comunque tutti voi per le risposte che mi avete dato, per me è sempre una fonte preziosa di riflessione, anche un parere che non condivido è sempre utile.
Grazie ancora
[#16]
>>> essere catalogata scientificamente e statisticamente lo ritengo assurdo.
>>>
Se lei avesse una malattia grave, cosa che non le auguro, le piacerebbe moltissimo che essa fosse stata studiata statisticamente dagli scienziati, per capire quali e quante possibilità di cura e guarigione ci sono.
Anzi, sarebbe lei stessa a pretenderlo. E guai, se il medico le dicesse: "Mi dispiace, ma non lo sappiamo".
Quella che ognuno avrebbe "un'anima", speciale, diversa da quella di ogni altro, è un'idea romantica che ha un certo appeal e che può essere usata nella letteratura romanzata, ma non in altri ambiti. Se lei ritiene che la psicologia non dovrebbe essere una scienza, è libera di pensarlo. Fatto sta che essa ha dovuto lottare duramente per diventarlo e, se non lo avesse fatto, non sarebbe riuscita a progredire e ad aiutare sempre meglio le persone. com'è in grado di fare oggi.
Ad ogni modo credo che abbia ragione lei: evidentemente psicologia e psicoterapia non fanno per lei, né per soddisfare curiosità, né per risolvere problemi. Anzi, se andasse da uno psicologo forse il collega glielo direbbe già alla prima seduta: "Lei non è adatta" e la congederebbe.
Quindi lasciamo pure sfumare la discussione e mi permetta in conclusione di segnalarle quest'altro link, da guardare con occhio ironico:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
>>>
Se lei avesse una malattia grave, cosa che non le auguro, le piacerebbe moltissimo che essa fosse stata studiata statisticamente dagli scienziati, per capire quali e quante possibilità di cura e guarigione ci sono.
Anzi, sarebbe lei stessa a pretenderlo. E guai, se il medico le dicesse: "Mi dispiace, ma non lo sappiamo".
Quella che ognuno avrebbe "un'anima", speciale, diversa da quella di ogni altro, è un'idea romantica che ha un certo appeal e che può essere usata nella letteratura romanzata, ma non in altri ambiti. Se lei ritiene che la psicologia non dovrebbe essere una scienza, è libera di pensarlo. Fatto sta che essa ha dovuto lottare duramente per diventarlo e, se non lo avesse fatto, non sarebbe riuscita a progredire e ad aiutare sempre meglio le persone. com'è in grado di fare oggi.
Ad ogni modo credo che abbia ragione lei: evidentemente psicologia e psicoterapia non fanno per lei, né per soddisfare curiosità, né per risolvere problemi. Anzi, se andasse da uno psicologo forse il collega glielo direbbe già alla prima seduta: "Lei non è adatta" e la congederebbe.
Quindi lasciamo pure sfumare la discussione e mi permetta in conclusione di segnalarle quest'altro link, da guardare con occhio ironico:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
[#17]
Ex utente
a me fa specie come le mie parole sia cambiate.
Dove ho detto che la psicologia non è una scienza??
E ripeto che per me il paragone con la cura di organi ecc non sussiste, potrà scriverlo miliardi di volte, per me non è la stessa cosa curare un tumore o un dubbio di vita, non sono le stesse "statistiche" e sinceramente apprezzo di più un medico che ammette di non sapere di un ciarlatano che ti cura senza avere neanche la più pallida idea di ciò che fa.
Le ricordo che lei non mi conosce, non può sapere a priori cosa penserei non scadiamo nella magia.
Lei non accetta un parere espresso sulla sua professionalità a questo punto dovrei statisticamente dedurre che è presuntuoso???
Vi siete fossilizzati solo su questo senza neanche leggere tutte le volte che ho scritto che per altre cose reputo il vostro lavoro importante, ipocondrie, mali psicologici invalidanti ecc, se la gente tramite voi ha beneficio ne sono felice e ben venga.
Ho detto SOLO che non è adatta a me!!!!! O la devo considerare una materia infallibile?? Niente lo è!! Succede che persone non ritengono utile determinate cose che magari sono utili per altre e per altre situazioni!
E che non condivido la catalogazione degli esseri umani, non condivido che non venga neanche presa in considerazione l'anima, il carattere, il fatto per quanto possiamo avere comportamenti simili in alcuni momenti non saremo mai identici, altrimenti dovrei dare adito a tutti gli articoli per cui tutti gli uomini tradiscono, le donne perdono la verginità prima dei 18 (ne potrei elencare almeno 15 che l'hanno persa dopo i 30 e sono felici e non hanno alcun complesso) ecc ecc ecc, le statistiche sono utili per alcune cose, per altre lasciano il tempo che trovano.
Lei può pensare che la mia sia una visione romantica della vita solo perché credo in questo, credo nell'anima e nella morale e nella diversità degli esseri umani, pazienza se lei non ci crede, dal mio punto di vista è lei che ci perde a non crederci non io, e se vuole ridicolizzare la mia visione di certo non mi crea un problema, ha le sue opinioni come io ho le mie.
Altrimenti dovremmo ridicolizzare anche chi è religioso ecc...la verità è che la "verità" nessuno la sa, ne io ne lei ognuno vive secondo le sue convinzioni poi c'è chi è più disposto a dialogare e scambiare opinioni e chi no, perché sia io che lei siamo due esseri umani e lei non ha scoperto nessuna verità assoluta dell'esistenza ne può prevedere o conoscere i comportamenti di tutti gli esseri umani, me compresa.
Pur ripeto, fino alla nausea, riconoscendo da parte mia assolutamente l'utilità della vostra professione in determinati ambiti e per determinati caratteri.
Anche perché, a differenza di ciò che crede lei, anche tutti gli psicologi non sono uguali, ma lei crede anche di sapere la risposta che OGNI PSICOLOGO su questa terra mi darebbe se mi presentassi da lui. Incredibile.
Chiudo qua, tanto potremmo continuare a vita e non è di questo che comunque mi andava di parlare e non credo proprio che la finalità di questo rispettabilissimo e utile sito sia quello di scambiare opinioni di questo tipo, ho semplicemente in quel post dato alcuni motivi per cui non ritengo opportuno un consulto psicologico.
I miei pensieri riguardo al mio problema li ho espressi, ed era quello che mi interessava.
saluti e buona serata.
Dove ho detto che la psicologia non è una scienza??
E ripeto che per me il paragone con la cura di organi ecc non sussiste, potrà scriverlo miliardi di volte, per me non è la stessa cosa curare un tumore o un dubbio di vita, non sono le stesse "statistiche" e sinceramente apprezzo di più un medico che ammette di non sapere di un ciarlatano che ti cura senza avere neanche la più pallida idea di ciò che fa.
Le ricordo che lei non mi conosce, non può sapere a priori cosa penserei non scadiamo nella magia.
Lei non accetta un parere espresso sulla sua professionalità a questo punto dovrei statisticamente dedurre che è presuntuoso???
Vi siete fossilizzati solo su questo senza neanche leggere tutte le volte che ho scritto che per altre cose reputo il vostro lavoro importante, ipocondrie, mali psicologici invalidanti ecc, se la gente tramite voi ha beneficio ne sono felice e ben venga.
Ho detto SOLO che non è adatta a me!!!!! O la devo considerare una materia infallibile?? Niente lo è!! Succede che persone non ritengono utile determinate cose che magari sono utili per altre e per altre situazioni!
E che non condivido la catalogazione degli esseri umani, non condivido che non venga neanche presa in considerazione l'anima, il carattere, il fatto per quanto possiamo avere comportamenti simili in alcuni momenti non saremo mai identici, altrimenti dovrei dare adito a tutti gli articoli per cui tutti gli uomini tradiscono, le donne perdono la verginità prima dei 18 (ne potrei elencare almeno 15 che l'hanno persa dopo i 30 e sono felici e non hanno alcun complesso) ecc ecc ecc, le statistiche sono utili per alcune cose, per altre lasciano il tempo che trovano.
Lei può pensare che la mia sia una visione romantica della vita solo perché credo in questo, credo nell'anima e nella morale e nella diversità degli esseri umani, pazienza se lei non ci crede, dal mio punto di vista è lei che ci perde a non crederci non io, e se vuole ridicolizzare la mia visione di certo non mi crea un problema, ha le sue opinioni come io ho le mie.
Altrimenti dovremmo ridicolizzare anche chi è religioso ecc...la verità è che la "verità" nessuno la sa, ne io ne lei ognuno vive secondo le sue convinzioni poi c'è chi è più disposto a dialogare e scambiare opinioni e chi no, perché sia io che lei siamo due esseri umani e lei non ha scoperto nessuna verità assoluta dell'esistenza ne può prevedere o conoscere i comportamenti di tutti gli esseri umani, me compresa.
Pur ripeto, fino alla nausea, riconoscendo da parte mia assolutamente l'utilità della vostra professione in determinati ambiti e per determinati caratteri.
Anche perché, a differenza di ciò che crede lei, anche tutti gli psicologi non sono uguali, ma lei crede anche di sapere la risposta che OGNI PSICOLOGO su questa terra mi darebbe se mi presentassi da lui. Incredibile.
Chiudo qua, tanto potremmo continuare a vita e non è di questo che comunque mi andava di parlare e non credo proprio che la finalità di questo rispettabilissimo e utile sito sia quello di scambiare opinioni di questo tipo, ho semplicemente in quel post dato alcuni motivi per cui non ritengo opportuno un consulto psicologico.
I miei pensieri riguardo al mio problema li ho espressi, ed era quello che mi interessava.
saluti e buona serata.
[#18]
Gentile ragazza non ritiene opportuno un consulto psicologico ed ha chiesto un consulto psicologico on line. Non le sembra un controsenso? Non ha bisogno degli psicologi e chiede a loro?
in effetti ha ragione, ha bisogno di uno scambio di opinioni e professionalmente possiamo dirle che, probabilmente, ha sbagliato sito. Qui si forniscono cosigli professionali a chi ne ha bisongo. Nessuno vuole affermare, senza conoscerla, che lei debba necessariamente averne bisogno, quindi se non ha bisogno di psicologi non è questa la sede per discutere (qui ci sono solo psicologi che, pur on line, fanno il loro lavoro).
saluti
in effetti ha ragione, ha bisogno di uno scambio di opinioni e professionalmente possiamo dirle che, probabilmente, ha sbagliato sito. Qui si forniscono cosigli professionali a chi ne ha bisongo. Nessuno vuole affermare, senza conoscerla, che lei debba necessariamente averne bisogno, quindi se non ha bisogno di psicologi non è questa la sede per discutere (qui ci sono solo psicologi che, pur on line, fanno il loro lavoro).
saluti
[#19]
Mi dispiace se non si è sentita dire ciò che voleva sentirsi dire.
Le ricordo che questo sito non è fatto per ascoltare pareri, è fatto per ascoltare le richieste e le domande di chi ritiene di avere veri problemi. Non è un forum per chattare.
Lei è libera di continuare a credere di no, ma la psicologia clinica, la psicoterapia, si occupano di curare e risolvere psicopatologie, non ferite dell'anima.
Quindi, se ritiene di avere solo pareri da esprimere, è pregata di andare a farlo da qualche altra parte.
Buona serata anche a lei.
Le ricordo che questo sito non è fatto per ascoltare pareri, è fatto per ascoltare le richieste e le domande di chi ritiene di avere veri problemi. Non è un forum per chattare.
Lei è libera di continuare a credere di no, ma la psicologia clinica, la psicoterapia, si occupano di curare e risolvere psicopatologie, non ferite dell'anima.
Quindi, se ritiene di avere solo pareri da esprimere, è pregata di andare a farlo da qualche altra parte.
Buona serata anche a lei.
[#20]
Gentile Signora,
le hanno già risposto in tanti ed egreggiamente invitandola a riflettere su svariati punti della sua esistenza, che vanno ben oltre la paura dell'omosessualità.
Spesso la solitudine emozionale, crea confusione tra sessualità ed affettività, facendole prodendere per un problema di identità sessuale.
Lo psicologo, non è un amico, nè un semplice confidente, nè rappresenta una sorta di telefono azzurro online, ma è una figura professionale di riferimento per le difficoltà o patologie psichiche-relazionali.
SE dall'etere decidesse di transitare in altri setting , magari reali, ne trarrebbe di sicuro grande giovamento, soprattutto in termini di chiarezza emozionale, esistenziale, di identità sessuale e di qualità di vita.
Cari saluti
le hanno già risposto in tanti ed egreggiamente invitandola a riflettere su svariati punti della sua esistenza, che vanno ben oltre la paura dell'omosessualità.
Spesso la solitudine emozionale, crea confusione tra sessualità ed affettività, facendole prodendere per un problema di identità sessuale.
Lo psicologo, non è un amico, nè un semplice confidente, nè rappresenta una sorta di telefono azzurro online, ma è una figura professionale di riferimento per le difficoltà o patologie psichiche-relazionali.
SE dall'etere decidesse di transitare in altri setting , magari reali, ne trarrebbe di sicuro grande giovamento, soprattutto in termini di chiarezza emozionale, esistenziale, di identità sessuale e di qualità di vita.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#21]
Ex utente
Capisco che per deformazione professionale cercate il controsenso in ogni cosa si dica.
Capisco che avete già stabilito senza conoscermi che ho problemi esistenziali, sessuali, ecc ecc
E lascio a queste considerazioni il loro valore professionale e umano e cioè: zero. Almeno per me, perché se di una cosa sono certa una persona non la si può valutare senza conoscerla, voi date per certo cose che per certo non potete dare e le persone non le si capisce dai libri di sicuro.
Ma andiamo oltre.
Ho scritto su questo sito non per richiedere un consulto psicologico ma per PARLARE (se avessi trovato un buon forum avrei fatto lo stesso là) con qualcuno di una cosa di cui non posso parlare con nessuno, per comunicare, perché sono una persona a cui ripeto, piace lo scambio di opinioni e la comunicazione e trova molto giovamento e spunti di crescita nell'interazione e lo scambio di idee, a differenza di come ha scritto qualcuno che appunto non mi conosce non volevo autocurarmi (che poi ancora non capisco cosa dovrei curare...) volevo solo comunicare, avete presente la banale espressione di noi poveri terrestri "volevo togliermi un peso che avevo dentro?" ecco.
E non ci crederete ma molte persone che scrivono qua lo fanno proprio per questo, non perché abbiano la necessità di un consulto psicologico ma perché a volte vogliono parlare di qualche cosa di cui non possono parlare ad altre persone che li circondano.
Se, come qualcuno di voi ha scritto, lo psicologo non ascolta e non comunica e non fa questo allora è normale che sia inutile per molte persone, io invece sarei stata felice se a questo mondo fosse esistita una figura che ti permette semplicemente di sfogare pensieri e idee che non puoi sfogare con altri, perché a volte serve solo quello, immagino che per voi sia difficile comprenderlo ma è cosi. Servirebbe a riempire anche quei periodi di solitudine umana che molti attraversano. Uno scambio umano, è molto più prezioso di ogni tecnica studiata sui libri. Non ho problemi di qualità di vita, non ho problemi emozionali, non ho problemi sociali non ho nulla da chiarire, volevo solo parlare con qualcuno!!!!
Ma è inutile parlare con persone che non ti credono a priori, che hanno già deciso come sei perché rientri in una statistica.
Beh io con le statistiche ci vivo, essendo una matematica e vi ricordo che una statistica ha valore scientifico solo se associata ad una variabile aleatoria e ad una funzione di distribuzione, il che vuol dire che se affermate, come è stato fatto che il 90% degli utenti di questo forum vi scrive e non va dallo psicologo perché vuole autocurarsi ciò presuppone che abbiate telefonato ad ognuno di loro e chiesto se sono in cura dallo psicologo e, in caso negativo, il perché.
Se ciò non è avvenuto la funzione di distribuzione non può essere generata e quindi la statistica è pura invenzione e non ha carattere scientifico alcuno, poiché uno di voi ha tenuto a precisare che questa materia è una scienza (e non ho motivo di dubitare) immagino che allora abbia fatto questo percorso, e quindi aspetto la telefonata.
Mi spiace davvero che non esisti una figura con cui posso parlare quando non ho nessuno con cui farlo riguardo questo argomento, una figura umana con cui comunicare, continuerò a cercare, vi chiedo solo la cortesia a questo punto, che se conoscete qualcuno disposto a farlo, disposto a scendere a livelli più umani e ad ascoltarmi, a parlare, a dirmi il suo parere su questa cosa senza pregiudizi omofobili o altro, di segnalarmelo in privato, perché a pagamento o no, non mi importa, in quel caso sarebbe una persona preziosa.
Grazie e in particolare grazie alle due dottoresse, perché hanno espresso il loro parere garbatamente, senza fantasione diagnosi anzi specificandomi che non possono dire altro poiché non mi conoscono. Questa è professionalità, il resto non saprei definirlo.
Chiudo raccontandovi tre storie: uno stimato psicologo sessuologo che conosco vive dalla mattina alla sera nel suo studio, guadagna una valanga di soldi, e pretende di risolvere i problemi di coppia degli altri dai libri, peccato che non si è mai accorto di quanto la sua assenza abbia resto infelice la moglie la quale va in giro parlandone male e dicendo che il suo matrimonio è stato un fallimento. Ora ditemi quanto esperto di coppia questo uomo possa essere.
Una stimata psicologa, che conosco, ha scritto su internet "quanto odio le checche isteriche che non vogliono uscire allo scoperto, che gente..." ora ditemi come potrei parlarle di pensieri omosessuali e quanto è falsa quando vanno nel suo studio persone cosi...
Un prete ad una persona che non credeva disse "sei la persona che più vogliamo, perché è facile aiutare chi già crede in noi e viene di sua volontà da noi, il vero aiuto è quello che si da a chi non ci crede, la vera capacità è quella", e secondo me vale in tutti i campi questo discorso, ed è ciò che io applico nella mia vita, e lo dico non perchè è un prete, io non sono cattolica praticante, è solo un esempio.
Un primario strapagato vede una persona che ha un enorme sfiducia nei medici per casi di malasanità e che ha una malattia importante, le parla da amico, la aiuta e non prende un euro (quando ne avrebbe dovuto avere 500). Dopo dirà ai parenti che ha fatto cosi perché quella persona aveva bisogno di vedersi aiutata per umanità e non per soldi perché non si fidava più.
Queste sono storie di vita vera dottori, non di libri.
Chiedo scusa per avervi portato via un pò del vostro prezioso tempo e per essermi rivolta a questo sito con intenzioni secondo voi sbagliate e per avervi detto che con me siete fuori strada perchè non mi conoscete (mi riferisco ai due dottori che già mi hanno fatto la diagnosi) ma io sono una persona che dice ciò che pensa. Garantisco che da questo momento non risponderò più, poiché non ho nessuna intenzione di venire meno alle regole di questo sito, anzi provvederò quanto prima alla mia cancellazione.
Capisco che avete già stabilito senza conoscermi che ho problemi esistenziali, sessuali, ecc ecc
E lascio a queste considerazioni il loro valore professionale e umano e cioè: zero. Almeno per me, perché se di una cosa sono certa una persona non la si può valutare senza conoscerla, voi date per certo cose che per certo non potete dare e le persone non le si capisce dai libri di sicuro.
Ma andiamo oltre.
Ho scritto su questo sito non per richiedere un consulto psicologico ma per PARLARE (se avessi trovato un buon forum avrei fatto lo stesso là) con qualcuno di una cosa di cui non posso parlare con nessuno, per comunicare, perché sono una persona a cui ripeto, piace lo scambio di opinioni e la comunicazione e trova molto giovamento e spunti di crescita nell'interazione e lo scambio di idee, a differenza di come ha scritto qualcuno che appunto non mi conosce non volevo autocurarmi (che poi ancora non capisco cosa dovrei curare...) volevo solo comunicare, avete presente la banale espressione di noi poveri terrestri "volevo togliermi un peso che avevo dentro?" ecco.
E non ci crederete ma molte persone che scrivono qua lo fanno proprio per questo, non perché abbiano la necessità di un consulto psicologico ma perché a volte vogliono parlare di qualche cosa di cui non possono parlare ad altre persone che li circondano.
Se, come qualcuno di voi ha scritto, lo psicologo non ascolta e non comunica e non fa questo allora è normale che sia inutile per molte persone, io invece sarei stata felice se a questo mondo fosse esistita una figura che ti permette semplicemente di sfogare pensieri e idee che non puoi sfogare con altri, perché a volte serve solo quello, immagino che per voi sia difficile comprenderlo ma è cosi. Servirebbe a riempire anche quei periodi di solitudine umana che molti attraversano. Uno scambio umano, è molto più prezioso di ogni tecnica studiata sui libri. Non ho problemi di qualità di vita, non ho problemi emozionali, non ho problemi sociali non ho nulla da chiarire, volevo solo parlare con qualcuno!!!!
Ma è inutile parlare con persone che non ti credono a priori, che hanno già deciso come sei perché rientri in una statistica.
Beh io con le statistiche ci vivo, essendo una matematica e vi ricordo che una statistica ha valore scientifico solo se associata ad una variabile aleatoria e ad una funzione di distribuzione, il che vuol dire che se affermate, come è stato fatto che il 90% degli utenti di questo forum vi scrive e non va dallo psicologo perché vuole autocurarsi ciò presuppone che abbiate telefonato ad ognuno di loro e chiesto se sono in cura dallo psicologo e, in caso negativo, il perché.
Se ciò non è avvenuto la funzione di distribuzione non può essere generata e quindi la statistica è pura invenzione e non ha carattere scientifico alcuno, poiché uno di voi ha tenuto a precisare che questa materia è una scienza (e non ho motivo di dubitare) immagino che allora abbia fatto questo percorso, e quindi aspetto la telefonata.
Mi spiace davvero che non esisti una figura con cui posso parlare quando non ho nessuno con cui farlo riguardo questo argomento, una figura umana con cui comunicare, continuerò a cercare, vi chiedo solo la cortesia a questo punto, che se conoscete qualcuno disposto a farlo, disposto a scendere a livelli più umani e ad ascoltarmi, a parlare, a dirmi il suo parere su questa cosa senza pregiudizi omofobili o altro, di segnalarmelo in privato, perché a pagamento o no, non mi importa, in quel caso sarebbe una persona preziosa.
Grazie e in particolare grazie alle due dottoresse, perché hanno espresso il loro parere garbatamente, senza fantasione diagnosi anzi specificandomi che non possono dire altro poiché non mi conoscono. Questa è professionalità, il resto non saprei definirlo.
Chiudo raccontandovi tre storie: uno stimato psicologo sessuologo che conosco vive dalla mattina alla sera nel suo studio, guadagna una valanga di soldi, e pretende di risolvere i problemi di coppia degli altri dai libri, peccato che non si è mai accorto di quanto la sua assenza abbia resto infelice la moglie la quale va in giro parlandone male e dicendo che il suo matrimonio è stato un fallimento. Ora ditemi quanto esperto di coppia questo uomo possa essere.
Una stimata psicologa, che conosco, ha scritto su internet "quanto odio le checche isteriche che non vogliono uscire allo scoperto, che gente..." ora ditemi come potrei parlarle di pensieri omosessuali e quanto è falsa quando vanno nel suo studio persone cosi...
Un prete ad una persona che non credeva disse "sei la persona che più vogliamo, perché è facile aiutare chi già crede in noi e viene di sua volontà da noi, il vero aiuto è quello che si da a chi non ci crede, la vera capacità è quella", e secondo me vale in tutti i campi questo discorso, ed è ciò che io applico nella mia vita, e lo dico non perchè è un prete, io non sono cattolica praticante, è solo un esempio.
Un primario strapagato vede una persona che ha un enorme sfiducia nei medici per casi di malasanità e che ha una malattia importante, le parla da amico, la aiuta e non prende un euro (quando ne avrebbe dovuto avere 500). Dopo dirà ai parenti che ha fatto cosi perché quella persona aveva bisogno di vedersi aiutata per umanità e non per soldi perché non si fidava più.
Queste sono storie di vita vera dottori, non di libri.
Chiedo scusa per avervi portato via un pò del vostro prezioso tempo e per essermi rivolta a questo sito con intenzioni secondo voi sbagliate e per avervi detto che con me siete fuori strada perchè non mi conoscete (mi riferisco ai due dottori che già mi hanno fatto la diagnosi) ma io sono una persona che dice ciò che pensa. Garantisco che da questo momento non risponderò più, poiché non ho nessuna intenzione di venire meno alle regole di questo sito, anzi provvederò quanto prima alla mia cancellazione.
[#22]
Gentile signora, quando Lei scrive:
"Mi spiace davvero che non esisti una figura con cui posso parlare quando non ho nessuno con cui farlo riguardo questo argomento, una figura umana con cui comunicare, continuerò a cercare, vi chiedo solo la cortesia a questo punto, che se conoscete qualcuno disposto a farlo, disposto a scendere a livelli più umani e ad ascoltarmi, a parlare, a dirmi il suo parere su questa cosa senza pregiudizi omofobili o altro, di segnalarmelo in privato"
oppure
"volevo togliermi un peso che avevo dentro"
quali aspettative aveva?
Mi spiego meglio: mentre lo scriveva proprio qui a degli psicologi tutto questo avrà per Lei avuto un senso. Quale?
"Mi spiace davvero che non esisti una figura con cui posso parlare quando non ho nessuno con cui farlo riguardo questo argomento, una figura umana con cui comunicare, continuerò a cercare, vi chiedo solo la cortesia a questo punto, che se conoscete qualcuno disposto a farlo, disposto a scendere a livelli più umani e ad ascoltarmi, a parlare, a dirmi il suo parere su questa cosa senza pregiudizi omofobili o altro, di segnalarmelo in privato"
oppure
"volevo togliermi un peso che avevo dentro"
quali aspettative aveva?
Mi spiego meglio: mentre lo scriveva proprio qui a degli psicologi tutto questo avrà per Lei avuto un senso. Quale?
[#23]
"Mi spiace davvero che non esisti una figura con cui posso parlare quando non ho nessuno con cui farlo riguardo questo argomento, una figura umana con cui comunicare, continuerò a cercare, vi chiedo solo la cortesia a questo punto, che se conoscete qualcuno disposto a farlo, disposto a scendere a livelli più umani e ad ascoltarmi, a parlare, a dirmi il suo parere su questa cosa senza pregiudizi omofobili o altro, di segnalarmelo in privato, perché a pagamento o no, non mi importa, in quel caso sarebbe una persona preziosa."
Gent.le ragazza,
credo si siano creati degli equivoci sul ruolo dello psicologo-psicoterapeuta, se le fa piacere legga questo articolo per avere un ulteriore spunto di riflessione,
inoltre consideri che se contattai via mail possiamo fornire ulteriori indicazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Gent.le ragazza,
credo si siano creati degli equivoci sul ruolo dello psicologo-psicoterapeuta, se le fa piacere legga questo articolo per avere un ulteriore spunto di riflessione,
inoltre consideri che se contattai via mail possiamo fornire ulteriori indicazioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
[#24]
Ex utente
>>Mi spiego meglio: mentre lo scriveva proprio qui a degli psicologi tutto questo avrà per Lei avuto un senso. Quale?>>
Come le ho scritto prima dott.ssa Pileci il senso era che avevo bisogno di parlare di questo evento (e di ciò che mentalmente mi ha evocato) con qualcuno, e non posso farlo con nessuno intorno a me poiché l'omofobia è più presente e mascherata di quello che si pensa e d'altro canto parlare con amici gay sarebbe inutile poiché proprio come gli eterosessuali non sono imparziali e quindi mi direbbero semplicemente "benvenuta nel club" perché per loro più sono e meglio è.
Riguardo la sessualità inoltre può capire quanto sia importante (e lo è soprattutto per il mio carattere) la privacy, una cosa del genere raccontata ad orecchie sbagliate diventerebbe gossip cittadino e mi rovinerebbe la vita sia sociale che professionale quando magari invece è solo un fuoco di paglia episodico nella mia esistenza. Per questo sono andata via dal luogo in cui era presente quella persona, anche perché, per quello che ho intuito dal suo comportamento, ricambiava una sensazione quanto meno particolare nei miei confronti.
Ci tengo a chiarire che anche se fossi gay o bisex non mi sentirei malata ne da curare perché non sono omofobica e non sarebbe un problema, l'unico problema sarebbe che non potrei viverlo apertamente, ad ogni modo non mi sento gay.
Quindi ho immaginato che in questo sito avrei potuto parlare finalmente con qualcuno e avere uno scambio di opinioni con qualcuno che innanzi tutto non conosce la mia identità, e seconda cosa potrebbe avere visto altre esperienze simili e quindi magari da questo scambio di opinioni capire qualche cosa in più, riflettere, insomma quello che normalmente si fa con un dialogo.
Sono andata in giro per forum e questo mi sembrava il più serio, che poi siate psicologi o altro a me poco interessava, era un tentativo di dialogo, poiché è l'unica necessità che sento, quella di un dialogo, uno scambio di opinioni maturo e senza pregiudizi omofobici, di un evento di cui non posso parlare.
Per me le persone sono tutte diverse, possono essere simili in alcuni comportamenti, ma di fatto nessuno è identico, sarà ridicolo ma credo nell'anima e nel carattere, altrimenti dai due esempi di quei due psicologi che le ho fatto (e non sa quanti ne potrei fare visto che la laure in psicologia è una delle più gettonate ne conosco una marea...) dovrei dedurre solo cose negative riguardo la psicologia eppure io non faccio mai di tutta un'erba un fascio, loro sono gentaglia, magari qualcun altro non lo è, e ho provato a scrivere.
Quindi ripeto, come le ho già scritto, l'unica mia aspettativa era quella di parlarne.
Per questo le ho scritto che se esiste qualcuno disposto a farlo, anche solo a livello di "amicizia", anche via email o dal vivo ne sarei felice, cercherò altri forum, a me sembra quasi che qualcuno qui si sia offeso e sentito sminuito perché ho accostato lo psicologo ad un essere umano che può essere anche amico e mettere le sue conoscenze una volta tanto a disposizione di una persona solo per aiutarla e senza nulla in cambio. Accidenti, io mi sento lusingata quando le persone mi apprezzano per la mia umanità più che per la mia professione.
Mi crede o no, io non volevo offendere nessuno spiegando che non mi sentivo adatta ad una seduta terapeutica e che non ritengo sia adatta al mio carattere, del resto da persone che parlano di "mettersi in discussione" mi aspettavo l'accettazione tranquilla di una eventuale critica o parere negativo del loro lavoro. Ma questo non riguarda lei quindi non aggiungo altro, ho già detto tutto ciò che penso.
Ad ogni modo, di questa cosa istintivamente mi piacerebbe parlare con una donna perché non credo proprio che un uomo, per quanti libri possa aver letto in materia, possa capire totalmente le dinamiche femminili e quindi mie personali, cosi come io non potrò mai capire al 100% un uomo.
Ad esempio ciò che lei e l'altra dottoressa avete scritto riguardo la possibilità che questo evento possa essere legato alla mia situazione di single che mi può pesare da un punto affettivo (e non sessuale perché ho più volte detto che la mancanza di sesso quando non sono innamorata non mi pesa) è una cosa a cui non avevo pensato, anche se io comunque ho una vita sociale estremamente soddisfacente, sono molto apprezzata e ben voluta, ho tanti amici, insomma non mi sento sola e lei non è certo la prima amica che ho conosciuto e che apprezzo, ho tante amiche. Però comunque è stato uno spunto di riflessione sicuramente interessante.
Cosi come è interessante molto il link inviatomi dalla dott.ssa Campione il quale in qualche modo avvicina più la figura dello psicologo a quella che avevo figurato io, del resto non avrebbe sinceramente senso andare a parlare con qualcuno che "non ascolta" (come è stato scritto) e non interagisce con me, parlando e dandomi la sua opinione. Il problema è che io la persona la devo prima apprezzare umanamente e poi professionalmente, per questo una voce "amica" mi può essere più utile, o una voce sconosciuta, cosi di quella persona non so nulla, ne in bene e ne in male e quindi il suo carattere non influenza il suo parere, ecco perché online è più facile per me. Non saprei in che altro modo far capire questa cosa.
A me piace moltissimo lo scambio di idee, credo sia la vera fonte di sapienza il saper ascoltare gli altri, non possiamo vivere tutte le esperienze della terra e quindi la vita e l'esperienza degli altri può aiutarci a farci una idea e una conoscenza di episodi che non abbiamo affrontato. Per me la vera fonte di sapienza è l'esperienza, la vita vissuta, l'interazione, niente altro. Ho sofferto moltissimo per la perdita di alcune persone a me care e ne ho parlato con amiche, il parlare con loro, lo scambiarci sensazioni riguardo questi episodi che purtroppo ci toccano tutti mi fa bene, mi ha aiutato a non sentirmi isolata nel dolore.
Ed è per questo che speravo di poter parlare anche di questo episodio alquanto destabilizzante ma che ripeto, non ha cambiato poi di fatto la mia vita, è solo che è un aspetto di me con cui non riesco ad entrare in sintonia perché non riesco ancora pienamente a capirne il motivo e il senso.
Riguardo l'email non so se voi dottori potete vedere quella con cui mi sono iscritta, se cosi fosse, e quindi rispondo alla dott.ssa Campione che ha parlato dell'email potete contattarmi sicuramente, anzi mi farebbe piacere, anche perché ripeto è mia intenzione cancellarmi da qui visto che a quanto pare ne ho frainteso il senso, cosi come spesso ho letto libri di biografie, di vita vissuta, anche di psicologi sulle relazioni di coppia ecc, quindi qualunque lettura possiate consigliarmi in merito a questo mio episodio personale, sarebbe ben gradita, cosi come se in privato potete indicarmi altri siti ecc.
Grazie ancora dottoresse per la vostra disponibilità e le vostre sempre garbate risposte.
Come le ho scritto prima dott.ssa Pileci il senso era che avevo bisogno di parlare di questo evento (e di ciò che mentalmente mi ha evocato) con qualcuno, e non posso farlo con nessuno intorno a me poiché l'omofobia è più presente e mascherata di quello che si pensa e d'altro canto parlare con amici gay sarebbe inutile poiché proprio come gli eterosessuali non sono imparziali e quindi mi direbbero semplicemente "benvenuta nel club" perché per loro più sono e meglio è.
Riguardo la sessualità inoltre può capire quanto sia importante (e lo è soprattutto per il mio carattere) la privacy, una cosa del genere raccontata ad orecchie sbagliate diventerebbe gossip cittadino e mi rovinerebbe la vita sia sociale che professionale quando magari invece è solo un fuoco di paglia episodico nella mia esistenza. Per questo sono andata via dal luogo in cui era presente quella persona, anche perché, per quello che ho intuito dal suo comportamento, ricambiava una sensazione quanto meno particolare nei miei confronti.
Ci tengo a chiarire che anche se fossi gay o bisex non mi sentirei malata ne da curare perché non sono omofobica e non sarebbe un problema, l'unico problema sarebbe che non potrei viverlo apertamente, ad ogni modo non mi sento gay.
Quindi ho immaginato che in questo sito avrei potuto parlare finalmente con qualcuno e avere uno scambio di opinioni con qualcuno che innanzi tutto non conosce la mia identità, e seconda cosa potrebbe avere visto altre esperienze simili e quindi magari da questo scambio di opinioni capire qualche cosa in più, riflettere, insomma quello che normalmente si fa con un dialogo.
Sono andata in giro per forum e questo mi sembrava il più serio, che poi siate psicologi o altro a me poco interessava, era un tentativo di dialogo, poiché è l'unica necessità che sento, quella di un dialogo, uno scambio di opinioni maturo e senza pregiudizi omofobici, di un evento di cui non posso parlare.
Per me le persone sono tutte diverse, possono essere simili in alcuni comportamenti, ma di fatto nessuno è identico, sarà ridicolo ma credo nell'anima e nel carattere, altrimenti dai due esempi di quei due psicologi che le ho fatto (e non sa quanti ne potrei fare visto che la laure in psicologia è una delle più gettonate ne conosco una marea...) dovrei dedurre solo cose negative riguardo la psicologia eppure io non faccio mai di tutta un'erba un fascio, loro sono gentaglia, magari qualcun altro non lo è, e ho provato a scrivere.
Quindi ripeto, come le ho già scritto, l'unica mia aspettativa era quella di parlarne.
Per questo le ho scritto che se esiste qualcuno disposto a farlo, anche solo a livello di "amicizia", anche via email o dal vivo ne sarei felice, cercherò altri forum, a me sembra quasi che qualcuno qui si sia offeso e sentito sminuito perché ho accostato lo psicologo ad un essere umano che può essere anche amico e mettere le sue conoscenze una volta tanto a disposizione di una persona solo per aiutarla e senza nulla in cambio. Accidenti, io mi sento lusingata quando le persone mi apprezzano per la mia umanità più che per la mia professione.
Mi crede o no, io non volevo offendere nessuno spiegando che non mi sentivo adatta ad una seduta terapeutica e che non ritengo sia adatta al mio carattere, del resto da persone che parlano di "mettersi in discussione" mi aspettavo l'accettazione tranquilla di una eventuale critica o parere negativo del loro lavoro. Ma questo non riguarda lei quindi non aggiungo altro, ho già detto tutto ciò che penso.
Ad ogni modo, di questa cosa istintivamente mi piacerebbe parlare con una donna perché non credo proprio che un uomo, per quanti libri possa aver letto in materia, possa capire totalmente le dinamiche femminili e quindi mie personali, cosi come io non potrò mai capire al 100% un uomo.
Ad esempio ciò che lei e l'altra dottoressa avete scritto riguardo la possibilità che questo evento possa essere legato alla mia situazione di single che mi può pesare da un punto affettivo (e non sessuale perché ho più volte detto che la mancanza di sesso quando non sono innamorata non mi pesa) è una cosa a cui non avevo pensato, anche se io comunque ho una vita sociale estremamente soddisfacente, sono molto apprezzata e ben voluta, ho tanti amici, insomma non mi sento sola e lei non è certo la prima amica che ho conosciuto e che apprezzo, ho tante amiche. Però comunque è stato uno spunto di riflessione sicuramente interessante.
Cosi come è interessante molto il link inviatomi dalla dott.ssa Campione il quale in qualche modo avvicina più la figura dello psicologo a quella che avevo figurato io, del resto non avrebbe sinceramente senso andare a parlare con qualcuno che "non ascolta" (come è stato scritto) e non interagisce con me, parlando e dandomi la sua opinione. Il problema è che io la persona la devo prima apprezzare umanamente e poi professionalmente, per questo una voce "amica" mi può essere più utile, o una voce sconosciuta, cosi di quella persona non so nulla, ne in bene e ne in male e quindi il suo carattere non influenza il suo parere, ecco perché online è più facile per me. Non saprei in che altro modo far capire questa cosa.
A me piace moltissimo lo scambio di idee, credo sia la vera fonte di sapienza il saper ascoltare gli altri, non possiamo vivere tutte le esperienze della terra e quindi la vita e l'esperienza degli altri può aiutarci a farci una idea e una conoscenza di episodi che non abbiamo affrontato. Per me la vera fonte di sapienza è l'esperienza, la vita vissuta, l'interazione, niente altro. Ho sofferto moltissimo per la perdita di alcune persone a me care e ne ho parlato con amiche, il parlare con loro, lo scambiarci sensazioni riguardo questi episodi che purtroppo ci toccano tutti mi fa bene, mi ha aiutato a non sentirmi isolata nel dolore.
Ed è per questo che speravo di poter parlare anche di questo episodio alquanto destabilizzante ma che ripeto, non ha cambiato poi di fatto la mia vita, è solo che è un aspetto di me con cui non riesco ad entrare in sintonia perché non riesco ancora pienamente a capirne il motivo e il senso.
Riguardo l'email non so se voi dottori potete vedere quella con cui mi sono iscritta, se cosi fosse, e quindi rispondo alla dott.ssa Campione che ha parlato dell'email potete contattarmi sicuramente, anzi mi farebbe piacere, anche perché ripeto è mia intenzione cancellarmi da qui visto che a quanto pare ne ho frainteso il senso, cosi come spesso ho letto libri di biografie, di vita vissuta, anche di psicologi sulle relazioni di coppia ecc, quindi qualunque lettura possiate consigliarmi in merito a questo mio episodio personale, sarebbe ben gradita, cosi come se in privato potete indicarmi altri siti ecc.
Grazie ancora dottoresse per la vostra disponibilità e le vostre sempre garbate risposte.
[#25]
Gentile utente
ci sembra che i professionisti abbiano già risposto alle sue ripetute domande, tra l'altro sempre simili e spesso rappresentano puro pretesto per soddisfare semplici dubbi personali.
La invitiamo a leggere le linee guida ai consulti. In caso contrario non potrà più essere tra i nostri iscritti.
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
ci sembra che i professionisti abbiano già risposto alle sue ripetute domande, tra l'altro sempre simili e spesso rappresentano puro pretesto per soddisfare semplici dubbi personali.
La invitiamo a leggere le linee guida ai consulti. In caso contrario non potrà più essere tra i nostri iscritti.
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
[#27]
Ex utente
Gentile "staff"
le dottoresse, in particolare la dottoressa Pelici mi aveva posto una ulteriore domanda e la dottoressa Campione mi aveva indicato un link e io, da persona educata, ho semplicemente risposto a tale domanda e ringraziato per il link.
Chiedo venia per la mia educazione.
Riguardo "semplici dubbi", lasciamo perdere...si commenta da solo dopo tutto quello che ho scritto, grazie per sminuire il mio problema.
Rinnovo comunque i miei ringraziamenti alle due dottoresse, visto che mi avevano posto una domanda non credo mi abbiano segnalato loro, evidentemente "qualcuno" si è offeso perché ho osato esprimere un parere.
Non mi scuso di niente poiché non ho offeso nessuno con le mie parole, e sono sempre stata educata, chi legge potrà rendersene conto da solo.
Provvedo all'immediata cancellazione tranquilli.
le dottoresse, in particolare la dottoressa Pelici mi aveva posto una ulteriore domanda e la dottoressa Campione mi aveva indicato un link e io, da persona educata, ho semplicemente risposto a tale domanda e ringraziato per il link.
Chiedo venia per la mia educazione.
Riguardo "semplici dubbi", lasciamo perdere...si commenta da solo dopo tutto quello che ho scritto, grazie per sminuire il mio problema.
Rinnovo comunque i miei ringraziamenti alle due dottoresse, visto che mi avevano posto una domanda non credo mi abbiano segnalato loro, evidentemente "qualcuno" si è offeso perché ho osato esprimere un parere.
Non mi scuso di niente poiché non ho offeso nessuno con le mie parole, e sono sempre stata educata, chi legge potrà rendersene conto da solo.
Provvedo all'immediata cancellazione tranquilli.
[#28]
Ex utente
si dottore Santocito, mi stavo riferendo ai due esempi di psicologi che conosco nella vita, che ho riportato in uno dei miei post, non a lei o al suo collega non si preoccupi, non condivido ciò che ha scritto ma non la conosco abbastanza per permettermi una definizione del genere, sarebbe stato assurdo, se legge il post prima di commentare e rispondere capirà a chi mi stavo riferendo, mi sembrava alquanto chiaro visto che l'ho specificato.
Ad ogni modo poiché sono educata e rispondo sto provando a cancellarmi quindi se non mi chiedete più nulla riuscirò a farlo! Grazie
Ad ogni modo poiché sono educata e rispondo sto provando a cancellarmi quindi se non mi chiedete più nulla riuscirò a farlo! Grazie
Questo consulto ha ricevuto 28 risposte e 80.3k visite dal 14/07/2011.
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