Paura della morte
Salve,sono una ragazza di 22 anni ed ho un figlio di 18 mesi,e non ho un compagno,i miei genitori sono separati,io vivo con mio padre,che si è riaccompagnato con una ragazza e ha fatto altri 2 figli,mia madre vive a Milano,ho mia sorella vicino ma anche lei ha 3 figli e il marito,ed io ho da un po di mesi una paura folle della morte,ho paura a fare tutto,praticamente ho paura di vivere,per paura di morire,mi spavento molto,forse perché se mi dovesse accadere qualcosa il mio piccolo resterebbe solo...avevo degli attacchi di ansia e panico,adesso sono meno frequenti,ma questa paura non mi permette di vivere bene,a tal punto che non riesco a rimanere sola,per cui sto sempre con mia sorella o mio padre...ho comperato dei fiori di Bach e delle capsule calma ansia in erboristeria,ma non le ho mai prese,ho paura di non essere molto attenta con mio figlio,mi passerà un giorno?potrò un giorno iniziare a vivere come una volta "normalmente" ed essere una mamma felice?...grazie a tutti per la vostra attenzione...
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Cara ragazza,
se già in precedenza soffrivi di un disturbo d'ansia quella che descrivi potrebbe essere una ricaduta.
E' importante che, per il bene tuo e del bambino, tu non ti illuda che si tratti di qualcosa che "passerà da solo" perchè così non è.
Ti consiglio di chiedere aiuto ad uno psicologo per uscire da questo stato di malessere: sei così giovane e hai tutta la vita davanti, cerca di fare subito qualcosa per garantirti che il vostro futuro sia il più sereno possibile!
se già in precedenza soffrivi di un disturbo d'ansia quella che descrivi potrebbe essere una ricaduta.
E' importante che, per il bene tuo e del bambino, tu non ti illuda che si tratti di qualcosa che "passerà da solo" perchè così non è.
Ti consiglio di chiedere aiuto ad uno psicologo per uscire da questo stato di malessere: sei così giovane e hai tutta la vita davanti, cerca di fare subito qualcosa per garantirti che il vostro futuro sia il più sereno possibile!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
diventare genitori significa anche diventare responsabili o più responsabili per la vita di un'altra persona che dipende completamente dalla mamma.
Da quanto tempo ha queste paure con attacchi di panico? E' legato, secondo Lei, alla genitorialità o c'era anche prima e ora si è accentuato?
diventare genitori significa anche diventare responsabili o più responsabili per la vita di un'altra persona che dipende completamente dalla mamma.
Da quanto tempo ha queste paure con attacchi di panico? E' legato, secondo Lei, alla genitorialità o c'era anche prima e ora si è accentuato?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile ragazza,
potresti informarti se nei consultori vicini a dove abiti si svolgano degli incontri di sostegno alla genitorialità: il confronto con esperienze, difficoltà e dubbi di altre mamme più o meno giovani potrà almeno in parte rassicurarti e restituirti la serenità perduta.
Parallelamente potresti anche effettuare (sempre presso il consultorio, quindi gratuitamente) degli incontri individuali con uno psicologo per affrontare il disagio che in questo periodo ti trovi a vivere.
Sicuramente potrai tornare a vedere più roseo sia il tuo presente sia il tuo futuro.
Cari auguri.
potresti informarti se nei consultori vicini a dove abiti si svolgano degli incontri di sostegno alla genitorialità: il confronto con esperienze, difficoltà e dubbi di altre mamme più o meno giovani potrà almeno in parte rassicurarti e restituirti la serenità perduta.
Parallelamente potresti anche effettuare (sempre presso il consultorio, quindi gratuitamente) degli incontri individuali con uno psicologo per affrontare il disagio che in questo periodo ti trovi a vivere.
Sicuramente potrai tornare a vedere più roseo sia il tuo presente sia il tuo futuro.
Cari auguri.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Gent.le ragazza,
leggendo la sua precedente richiesta ho notato che la situazione sembra rimasta inalterata negli ultimi mesi, purtroppo una consulenza on line non può sostituire un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, quindi non resta che rinnovarle l'invito a rivolgersi di persona allo specialista e a non coltivare aspettative illusorie di "soluzioni magiche", attraverso rimedi che fanno leva solo sulla "suggesstione" e sull'effetto "placebo".
leggendo la sua precedente richiesta ho notato che la situazione sembra rimasta inalterata negli ultimi mesi, purtroppo una consulenza on line non può sostituire un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta, quindi non resta che rinnovarle l'invito a rivolgersi di persona allo specialista e a non coltivare aspettative illusorie di "soluzioni magiche", attraverso rimedi che fanno leva solo sulla "suggesstione" e sull'effetto "placebo".
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#5]
mi associo a tutto quello che hanno suggerito i colleghi in precedenza, sia di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta per affrontare le problematiche relative all'ansia, sia per quanto riguarda il sostegno alla genitorialità, che generalmente organizzati dai consultori.
i miei migliori auguri e cordiali saluti.
i miei migliori auguri e cordiali saluti.
Dr. Luigi Gileno
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 13/07/2011.
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