Depressione a 19 anni
Buonasera, spero che qualcuno possa aiutarmi. Premetto che non so se sono depressa, io mi definisco così perchè mi sento bloccata e condannata a essere triste. La causa scatenante è stata la rottura, avvenuta due anni fa, con il ragazzo con cui sono stata due anni, il mio primo amore, l'unico che io abbia mai avuto. In questi anni ho provato a rialzarmi, ho fatto di tutto, ma a nulla è servito tutto ciò. Quando lo vedo, da solo o, peggio, con la sua nuova ragazza, mi sento morire. Sento come se le gambe non mi reggessero più e trovo difficoltà a respirare regolarmente. Ho la tachicardia e mi iniziano a sudare le mani perchè devo fingere di essere contenta o indifferente, quando in realtà dentro mi sento morire. Non riesco a immaginare di amare qualcun altro e penso che lui sia il ragazzo perfetto, perfetto anche nei suoi difetti. Ho davvero paura di non farcela, di non poter andare avanti nella mia vita e di non poter passare una giornata senza che la sua immagine mi martelli il cervello. Dall'anno prossimo mi trasferirò in un'altra città per iniziare l'Università, ho preso questa decisione perchè qui non c'è alcuna possibilità di tornare a sorridere. Io so che è difficile credere che si tratti di amore a 19 anni, ma non conosco nessuno della mia età che si trovi in questa situazione. L'estate poi dovrebbe essere sinonimo di spensieratezza, e invece è il periodo in cui sto peggio, perchè da quando apro gli occhi al mattino il mio primo pensiero è che la giornata possa terminare al più presto, perchè non sopporto non avere niente da fare che mi tenga il cervello impegnato con questo caldo. Lo so, è un pensiero davvero triste e desolante sperare che il tempo passi velocemente, ed è per questo che voglio risolvere la situazione. Voglio tornare ad essere felice, a godermi ogni attimo, a sorridere davvero e non per dare a vedere agli altri che mi sono ripresa. Voglio farlo per me stessa. Ma è così difficile, io lo amo così tanto che l'ho lasciato andare e vivere la sua vita. Ma io non riesco a vivere la mia.
Mi scuso per la lunghezza ma sono davvero giù di morale.
Grazie per l'attenzione
Mi scuso per la lunghezza ma sono davvero giù di morale.
Grazie per l'attenzione
[#1]
Gent.le ragazza,
ci hai scritto qualche mese fa ponendoci la stessa richiesta come mai non hai provato a fare un colloquio con uno psicologo?
Qui trovi i riferimenti per rivolgerti al Consultorio
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?MOD=VARUFF&PAG=85&SEZ=9&SER=33
ci hai scritto qualche mese fa ponendoci la stessa richiesta come mai non hai provato a fare un colloquio con uno psicologo?
Qui trovi i riferimenti per rivolgerti al Consultorio
http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?MOD=VARUFF&PAG=85&SEZ=9&SER=33
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Gentile ragazza,
sembra proprio che a distanza di due anni tu non riesca a vedere una via d'uscita per la sofferenza in cui ti ha condotto la fine di questo amore.
Inutile dirti che queste esperienze purtroppo accadono (certamente anche alle tue amiche sarà capitato di stare male per un ragazzo), perchè questo già lo sai.
Ciò di cui avresti bisogno è cominciare a vedere quello che è accaduto da un'altra prospettiva. Ma questo puoi farlo soltanto con un aiuto specialistico.
Oltre alle indicazioni dei consultori, a Milano trovi negli ospedali il Servizio di psicologia clinica.
Ce ne sono di molto validi a Niguarda, al Sacco e al San Carlo. Anche all'ICP di Sesto San Giovanni e al San Gerardo a Monza (dove c'è il centro adolescenti, magari più indicato per te).
Però non perderei uletriore tempo. Cosa ti frena dal chiedere aiuto a uno psicologo di persona?
sembra proprio che a distanza di due anni tu non riesca a vedere una via d'uscita per la sofferenza in cui ti ha condotto la fine di questo amore.
Inutile dirti che queste esperienze purtroppo accadono (certamente anche alle tue amiche sarà capitato di stare male per un ragazzo), perchè questo già lo sai.
Ciò di cui avresti bisogno è cominciare a vedere quello che è accaduto da un'altra prospettiva. Ma questo puoi farlo soltanto con un aiuto specialistico.
Oltre alle indicazioni dei consultori, a Milano trovi negli ospedali il Servizio di psicologia clinica.
Ce ne sono di molto validi a Niguarda, al Sacco e al San Carlo. Anche all'ICP di Sesto San Giovanni e al San Gerardo a Monza (dove c'è il centro adolescenti, magari più indicato per te).
Però non perderei uletriore tempo. Cosa ti frena dal chiedere aiuto a uno psicologo di persona?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
"Io so che è difficile credere che si tratti di amore a 19 anni, ma non conosco nessuno della mia età che si trovi in questa situazione"
Cara ragazza,
sembra che tu per prima non prenda del tutto sul serio la situazione: c'è forse qualcuno attorno a te che ti sta dicendo che sei giovane e quello che succede alla tua età si dimentica, come se la tua sofferenza non fosse una cosa seria?
Visto che il passare dl tempo non ti ha aiutata a riprenderti ti occorre un intervento esterno perchè tu possa superare questa fase in cui ti senti "bloccata e condannata a essere triste".
La tristezza è reale, la condanna no: ascolta le indicazioni che ti sono state date dai miei Colleghi e rivolgiti anche di persona ad uno psicologo.
La strategia dell'attesa finora è stata fallimentare e non c'è nulla che ti possa far pensar che continuando così la situazione si risolverà da sola.
Anche allontanarti non ti servirà probabilmente a molto, perchè il problema verrà via con te essendo dentro di te.
Che ostacoli senti nei confronti di una richiesta di consulenza di persona?
Cara ragazza,
sembra che tu per prima non prenda del tutto sul serio la situazione: c'è forse qualcuno attorno a te che ti sta dicendo che sei giovane e quello che succede alla tua età si dimentica, come se la tua sofferenza non fosse una cosa seria?
Visto che il passare dl tempo non ti ha aiutata a riprenderti ti occorre un intervento esterno perchè tu possa superare questa fase in cui ti senti "bloccata e condannata a essere triste".
La tristezza è reale, la condanna no: ascolta le indicazioni che ti sono state date dai miei Colleghi e rivolgiti anche di persona ad uno psicologo.
La strategia dell'attesa finora è stata fallimentare e non c'è nulla che ti possa far pensar che continuando così la situazione si risolverà da sola.
Anche allontanarti non ti servirà probabilmente a molto, perchè il problema verrà via con te essendo dentro di te.
Che ostacoli senti nei confronti di una richiesta di consulenza di persona?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 12/07/2011.
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