Terapia cognitivo comportamentale
Gentili Dottori
Da circa due mesi ho iniziato un percorso di terapia cognitivo comportamentale per un problema di depressione e ansia.
In questi due mesi di terapia,sto presentando le mie problematiche al terapeuta,che mi ascolta e pone domande.
Il problema e' proprio questo.Non parla mai,non mi dice nulla,mi ascolta in silenzio,mi pone domande e ascolta le mie risposte.in questi due mesi ho parlato solo io.
sicuramente e' un lasso di tempo troppo breve per valutare la congruita' di questo percorso(io stesso in terapia ho detto che fra alcune sedute,vorrei avere conoscere le considerazioni della terapeuta in merito).
Secondo voi,questa fase conoscitiva in cui parlo solo io e il terapeuta ascolta,quando dura?Mi rendo conto che non c'e' una regola fissa in queste cose,pero' non ho intenzione di parlare solo io per un anno intero solo per descrivere la mia vita,altrimenti facevo prima con un orientamento analitico.
certe volte vorrei che dicesse qualcosa,invece niente
cordiali saluti
Da circa due mesi ho iniziato un percorso di terapia cognitivo comportamentale per un problema di depressione e ansia.
In questi due mesi di terapia,sto presentando le mie problematiche al terapeuta,che mi ascolta e pone domande.
Il problema e' proprio questo.Non parla mai,non mi dice nulla,mi ascolta in silenzio,mi pone domande e ascolta le mie risposte.in questi due mesi ho parlato solo io.
sicuramente e' un lasso di tempo troppo breve per valutare la congruita' di questo percorso(io stesso in terapia ho detto che fra alcune sedute,vorrei avere conoscere le considerazioni della terapeuta in merito).
Secondo voi,questa fase conoscitiva in cui parlo solo io e il terapeuta ascolta,quando dura?Mi rendo conto che non c'e' una regola fissa in queste cose,pero' non ho intenzione di parlare solo io per un anno intero solo per descrivere la mia vita,altrimenti facevo prima con un orientamento analitico.
certe volte vorrei che dicesse qualcosa,invece niente
cordiali saluti
[#1]
Gentile ragazzo,
come terapeuta cognitivo-comportamentale, Le suggerirei di cominciare a parlarne con il terapeuta ed esprimere le Sue perplessità.
In seconda battuta anch'io se il problema è abbastanza sfuocato, raccolgo molte informazioni all'inizio (due mesi a cadenza settimanale?), ma queste informazioni servono per intercettare gli schemi disfunzionali del paziente.
Lo state facendo? o è una narrazione fine a se stessa?
come terapeuta cognitivo-comportamentale, Le suggerirei di cominciare a parlarne con il terapeuta ed esprimere le Sue perplessità.
In seconda battuta anch'io se il problema è abbastanza sfuocato, raccolgo molte informazioni all'inizio (due mesi a cadenza settimanale?), ma queste informazioni servono per intercettare gli schemi disfunzionali del paziente.
Lo state facendo? o è una narrazione fine a se stessa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
ha espresso queste sue perplessità al collega che la sta seguendo?
Non le ha dato delle spiegazioni prima di iniziare?
E' uno psicologo psicoterapeuta?
ha espresso queste sue perplessità al collega che la sta seguendo?
Non le ha dato delle spiegazioni prima di iniziare?
E' uno psicologo psicoterapeuta?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Gent.le ragazzo,
uno degli aspetti della terapia cognitiva-comportamentale
è quello di individuare degli obiettivi terapeutici che abitualmente sono condivisi fra terapeuta e paziente.
Questo aspetto è molto importante in quanto dovrebbe favorire un clima di collaborazione e di direzione comune fra paziente e terapeuta.
Abitualmente tali obiettivi possono essere individuati alla fine di una prima fase di valutazione da parte del terapeuta, fase che può durare diversi colloqui.
Per cui, come già indicato, dai colleghi, potrebbe condividere questi dubbi con il suo terapeuta anche al fine di individuare insieme gli obiettivi della terapia.
Cordiali saluti
uno degli aspetti della terapia cognitiva-comportamentale
è quello di individuare degli obiettivi terapeutici che abitualmente sono condivisi fra terapeuta e paziente.
Questo aspetto è molto importante in quanto dovrebbe favorire un clima di collaborazione e di direzione comune fra paziente e terapeuta.
Abitualmente tali obiettivi possono essere individuati alla fine di una prima fase di valutazione da parte del terapeuta, fase che può durare diversi colloqui.
Per cui, come già indicato, dai colleghi, potrebbe condividere questi dubbi con il suo terapeuta anche al fine di individuare insieme gli obiettivi della terapia.
Cordiali saluti
Dr.Fausto Girone
Psicologo-Psicoterapeuta Milano
www.faustogirone.com
[#4]
Come i colleghi, anch'io credo che dovrebbe porre il suo dubbio allo stesso terapeuta. Ogni terapeuta può avere un proprio stile di conduzione delle sedute, ma il modello cognitivo-comportamentale è un tipo di terapia attiva e prescrittiva, dove il terapeuta interviene per dare indicazioni comportamentali precise.
Per cui, dovreste chiarire insieme se vi trovate ora in una fase preliminare, diagnostica, di raccolta delle informazioni, alla quale seguirà la fase prescrittiva dove le verrà detto cosa fare, in pratica, per regolare la sua ansia e trattare la depressione.
Cordiali saluti
Per cui, dovreste chiarire insieme se vi trovate ora in una fase preliminare, diagnostica, di raccolta delle informazioni, alla quale seguirà la fase prescrittiva dove le verrà detto cosa fare, in pratica, per regolare la sua ansia e trattare la depressione.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 09/07/2011.
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