Depressione problemi relazionali
vorrei tanto un aiuto perchè mi ritrovo nuovamente nel pieno della disperazione più totale.
Motivo? La mia totale solitudine sentimentale da cui non riesco ad uscirne da quando sono nata praticamente.
Sono una ragazza molto carina ( a detta degli altri ), intelligente, affabile ma totalmente invisibile per gli uomini.
Mi ritrovo così a 31 anni senza aver mai avuto una relazione ma solo qualche appuntamento con conseguente sparizione del ragazzo in questione, vergine (motivo per me di profonda vergogna e che mi fa sentire una disadattata) e senza aver mai provato cosa significhi sentirsi amati, voluti, desiderati.
Sono stata in terapia di gruppo presso un Centro di Igiene Mentale della mia zona per due anni e in cura psichiatrica con assunzione di Efexor per tre.
Ho chiuso la prima (non per mia volontà ma perchè loro ritenevano avessi concluso il mio percorso) tre anni fa mentre la cura con Efexor è stata interrotta a Settembre 2010.
Da lì sono ricominciati i miei guai, ho vinto una borsa di studio per poter effettuare uno stage all'estero e, invece di essere felice visto che quello di fare un esperienza all'estero è sempre stato un mio sogno, sono ripiombata in uno stato di ansia e depressione totale perchè mi sentivo terribilmente sola anche se ero riuscita a costruire degli ottimi rapporti con i miei coinquilini e con i colleghi al lavoro ma appena tornavo a casa panico totale e depressione pura!!!
Tornata in Italia mi sono scontrata con la difficoltà di trovare lavoro nonostante avessi delle skills in più sul mio curriculum che non ha fatto altro che accentuare il mio stato depressivo per arrivare ad oggi.
Piango tutti i giorni, sento che il mio gruppo di amici che faticosamente mi sono costruita negli ultimi anni, visto che venivo allontanata da ogni gruppo perchè l'unica single in mezzo ad un mare di coppie, si sta disgregando e vivo nel totale terrore di rimanere sola per sempre.
C'è un ragazzo carino nel posto in cui lavoro ma so già che devo togliermelo dalla testa perchè non potrà mai essere mio e metti caso abbia la fortuna di attirare la sua attenzione e riuscire ad ottenere un appuntamento so già che sparirebbe in seduta stante.
Non voglio che la mia vita continui così, in totale solitudine e come spettatrice della felicità altrui (domenica scorsa avevo un matrimonio e la mattina ho pianto perchè avrei assistito a qualcosa che purtroppo non potrò avere mai).
Se negli anni passati nutrivo una speranza che un giorno qualcosa sarebbe cambiato anche per me, a 31 anni suonati e, con pochi anni davanti a me per poter avere un figlio, penso che mi sia rimasto solamente il suicidio perchè continuare a vivere la mia vita in solitudine e senza l'affetto di una persona è una vita che non merita di essere vissuta.
Chiedo scusa se mi sono dilungata troppo.
l'esperienza della terapia di gruppo le è stata d'aiuto?
La decisione di interrompere la terapia farmacologica è stata sua?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
E lei invece come sente di essere?
Probabilmente il percorso al CSM le è stato utile a rimettersi in piedi e a poter affrontare gli impegni lavorativi, ma non a recuperare una buona immagine di sè e a sentirsi finalmente una persona degna di essere amata.
Del resto i servizi pubblici fanno quello che possono.
La sua famiglia sa della sua disperazione? Come sono i rapporti con i suoi genitori ed eventuali fratelli o sorelle?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Gentile ragazza,
il percorso di gruppo che ha fatto le è stato utile, ma ora dato ciò che ha esposto, sarebbe utile si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta per valutare l'opportunità di un trattamento proprio ad affrontare lo stato di forte difficoltà in cui si trova che sembra non permetterle di intravedere e costruire un futuro sereno.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
anch'io come le Colleghe ritengo che una psicoterapia potrà aiutarLa a capire quali meccanismi Suoi scattano inconsapevolmente e La fanno restare da sola.
Mi spiego meglio: da quello che scrive è evidente che l'idea che Lei ha di se stessa non è così buona. Con un problema di autostima così radicato non si attirano molte persone.
Gli altri Le dicono che Lei è una bella donna, ma sento che Lei fa quasi fatica a crederlo.
Si sente in imbarazzo per il fatto di essere single: se non prima lavorerà e rafforzerà l'immagine che ha di sè, difficilmente riuscirà ad apprezzare davvero una relazione sentimentale.
Comprendo e sento la fatica e lo scoraggiamento di questo momento, ma fortunatamente Lei ha tutte le carte in regola per progettare e vedere realizzati altri sogni che non scegliere la strada inconcludente e perdente del suicidio.
Se Lei è convinta di non valere abbastanza e di non meritare, probabilmente è anche brava ad isolarsi. Solatanto che adesso vede e vive solo quest'ultima parte della scena.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
credo che una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere meglio la sua sofferenza e a gestire le sue emozioni in un momento di totale sconforto come quello che ha descritto.
Saluti,
Dr. Marco Stefanelli
Psicologo - Psicoterapeuta a Roma
Socio Ordinario della SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva)
grazie tante per il vostro aiuto, non mi aspettavo tante risposte così velocemente.
@Dott.ssa Campione: si la terapia di gruppo mi ha aiutato su molte cose, sento che da allora sono molto più aperta verso gli altri ma non ha risolto il mio problema relazionale con i ragazzi, per quanto riguarda la terapia farmacologica è stata interrotta dal mio psichiatra dopo 3 anni perchè mi riteneva guarita.
Probabilmente la prossima settimana tornerò da lui ma onestamente non voglio iniziare nuovamente una terapia farmacologica perchè ho paura di non uscirne più e soprattutto provo un senso di fallimento molto alto al pensiero di ripresentarmi a lui, dopo pochi mesi, in queste condizioni.
@Dott.ssa Massaro: mi sento sbagliata, diversa dalle altre, rifiutata; ad esempio c'è un nuovo ragazzo al lavoro che vedo tutti i giorni e trovo interessante ma non avendo possibilità di relazionarmi con lui ( lavora in un altro reparto e quando ho l'occasione di incontrarlo è solamente nella sua stanza con altri colleghi ) so già che non avrò nessuna speranza perchè fino ad oggi è stato sempre così.
E' dall'adolescenza che mi sento rifiutata dai ragazzi che mi interessano e dentro di me, quando mi sembra di intravedere un cenno di interesse da parte del ragazzo in questione, c'è sempre una vocina che mi dice "non ti illudere, ti stai facendo dei film".
La mia famiglia sa perfettamente e sono forse la mia unica fonte di felicità, soprattutto il rapporto con mia sorella è straordinario e forse senza di lei e la possibilità di parlare con lei starei ancora peggio.
So perfettamente di dover ricominciare una terapia psicologica ma, abitando a Roma, essendo lavoratrice precaria con scarse disponibilità economiche e avendo una tale mole di psicologi a disposizione, non so come muovermi.
Uno dei miei amici conosciuti durante la terapia di gruppo mi ha consigliato la sua terapeuta che però pratica ipnosi attiva e io non so se si addica al mio tipo di problematica.
So solo che non voglio continuare il resto della mia vita senza una relazione affettiva e sessuale perchè, se vi sto scrivendo e se ho intenzione di intraprendere nuovamente tale percorso è perchè, dentro di me, sento che non mi manca nulla per averla.
Grazie ancora
potrebbe valutare la possibilità di rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL e chiedere un colloquio con uno psicologo:
http://www.vitadidonna.it/copia_di_vita_di_000022.html
mi sono già recata da loro (non sto qui a specificare quale municipio perchè non mi sembra corretto) e proprio tramite loro ho effettuato la terapia di gruppo per due anni.
Che faccio mi ripresento? Non è che ho ottenuto questi grandi risultati tramite loro.
Gentile ragazza,
per farsi un'idea sui vari orientamenti terapeutici può leggere questa breve guida che le può fornire alcuni spunti, al link
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Le possibilità che ha sono o quella di ripresentarsi al Consultorio chiedendo se è possibile avere un trattamento individuale (ma non avrà possibilità di scegliere lo specialista) oppure cercare di informarsi e orientarsi per la scelta di un professionista privato, magari facendo qualche telefonata.
Cordialmente
Gentile ragazza, se Lei non si è trovata bene o così bene può sempre scegliere di rivolgersi altrove.
A Roma non credo avrà difficoltà a trovare altre sedi. Poi, come Le suggeriscono i Colleghi, anche nel privato può trovare specialisti il cui onorario non è così alto e soprattutto molto più disponibili per tempi e orari.
Ci faccia sapere, se lo desidera.
Saluti,
" la terapia di gruppo mi ha aiutato su molte cose, sento che da allora sono molto più aperta verso gli altri ma non ha risolto il mio problema relazionale con i ragazzi"
"Che faccio mi ripresento? Non è che ho ottenuto questi grandi risultati tramite loro..."
Mi aiuta a capire meglio?
i grandi risultati non ottenuti si riferivano alla mia difficoltà a relazionarmi con gli uomini poichè l'argomento veniva sempre liquidato con frasi come "lei non è pronta" ma senza approfondire il perchè non lo fossi anche perchè comunque una terapia di gruppo prevede che anche gli altri espongano i propri problemi quindi, giustamente, a volte si veniva interrotti per lasciare spazio ad altri oppure non si aveva il tempo di parlare durante una seduta.
Inoltre la terapia di gruppo non è stata richiesta da me, ma la psicologa affidatami dal consultorio, dopo 3 settimane di terapia individuale, decise che sarei passata a quella di gruppo.
Insomma non mi ispira più fiducia e non è un caso che anche gli altri ex compagni del gruppo abbiano intrapreso nuovamente un percorso terapeutico.
Sono quindi indirizzata verso un trattamento privato e, visto che ho scoperto che il prezzo della terapeuta propostami dal mio amico è contenuta volevo semplicemente chiedervi se una psicoterapia basata sull'ipnosi attiva sia proficua per il mio tipo di problema, tutto qui.
Grazie ancora
è stata chiarissima e la ringrazio ma non si preoccupi della tecnica faccia un primo colloquio e valuti come si trova con la psicoterapeuta, le consiglio di leggere questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
può esserle utile per avere dei criteri in base ai quali decidere se è il professionista che fa al caso suo.
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