Difficoltà nello studio
Gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni che da 4 anni non riesce più a studiare. Non sono mai stata una "secchiona", o la più brava della classe purtroppo, ho sempre avuto alti e bassi, ma se guardo indietro credo di poter dire che i bassi fossero almeno in parte motivati dai problemi personali. Purtroppo la mia storia è troppo lunga e non mi va di fare la vittima scrivendo della mia "infanzia infelice", però credo di poter dire senza vittimismo, che sin dai sette anni ho avuto vari problemi che si sono uniti a quelli che già c'erano di fondo (alla mia scarsissima autostima e insicurezza si sono aggiunti problemi quali: disturbi alimentari, depressione, attacchi di panico, bullismo a scuola ecc.)
Arrivando al sodo: in quinto superiore ho sofferto di una grave depressione che mi impediva di concentrarmi: sentivo la testa pesante e mi veniva sonno appena aprivo il libro. Nonostante questo, grazie ad un miglioramento nell'ultimo periodo dell'anno sono riuscita a diplomarmi. Purtroppo da lì è andato tutto a perdere: sapevo di voler proseguire gli studi e mi sono iscritta all'università, ma dopo un anno senza dare materie l'ho abbandonata. La facoltà non mi piaceva ed io non ero sicura di me, così mi sono presa un anno per pensare, dopo il quale mi sono iscritta in un'altra facoltà, che, in effetti mi piace, ma... ci sono due problemi di fondo: il primo è che non riesco a studiare. Io vorrei davvero (nessuno mi ha costretto ad iscrivermi all'università è stata una mia scelta), però sento che qualcosa mi blocca e non riesco a capire cosa. Inoltre, il mio sogno era un altro.
Io volevo diventare medico. Anzi, io voglio diventare medico, sento che quella è la mia strada. Però mi sono bloccata, perché tutti mi dicevano che entrare a medicina è impossibile, che ci vuole troppo tempo, che io che sono schizzinosa/paurosa/sbadata/ecc. non ce l'avrei mai fatta. E io temevo che avessero ragione tutti, dal momento che non sono sicura di essere sufficientemente intelligente e decisa per riuscirci.
Io non ho mai avuto sicurezza in niente. Dubito di tutto, pure delle mie stesse sensazioni.
Ad ogni modo, credete che possa essere questo a bloccarmi? Che posso fare?
Vi prego di aiutarmi, ho davvero bisogno di uscire da questa situazione di stallo in cui mi trovo.
Non voglio continuare a dare dispiaceri ai miei genitori che mi mantengono agli studi e inoltre per me è una profonda vergogna la mia incapacità nell'andare avanti nel mio percorso di studi.
Vi ringrazio anticipatamente.
sono una ragazza di 22 anni che da 4 anni non riesce più a studiare. Non sono mai stata una "secchiona", o la più brava della classe purtroppo, ho sempre avuto alti e bassi, ma se guardo indietro credo di poter dire che i bassi fossero almeno in parte motivati dai problemi personali. Purtroppo la mia storia è troppo lunga e non mi va di fare la vittima scrivendo della mia "infanzia infelice", però credo di poter dire senza vittimismo, che sin dai sette anni ho avuto vari problemi che si sono uniti a quelli che già c'erano di fondo (alla mia scarsissima autostima e insicurezza si sono aggiunti problemi quali: disturbi alimentari, depressione, attacchi di panico, bullismo a scuola ecc.)
Arrivando al sodo: in quinto superiore ho sofferto di una grave depressione che mi impediva di concentrarmi: sentivo la testa pesante e mi veniva sonno appena aprivo il libro. Nonostante questo, grazie ad un miglioramento nell'ultimo periodo dell'anno sono riuscita a diplomarmi. Purtroppo da lì è andato tutto a perdere: sapevo di voler proseguire gli studi e mi sono iscritta all'università, ma dopo un anno senza dare materie l'ho abbandonata. La facoltà non mi piaceva ed io non ero sicura di me, così mi sono presa un anno per pensare, dopo il quale mi sono iscritta in un'altra facoltà, che, in effetti mi piace, ma... ci sono due problemi di fondo: il primo è che non riesco a studiare. Io vorrei davvero (nessuno mi ha costretto ad iscrivermi all'università è stata una mia scelta), però sento che qualcosa mi blocca e non riesco a capire cosa. Inoltre, il mio sogno era un altro.
Io volevo diventare medico. Anzi, io voglio diventare medico, sento che quella è la mia strada. Però mi sono bloccata, perché tutti mi dicevano che entrare a medicina è impossibile, che ci vuole troppo tempo, che io che sono schizzinosa/paurosa/sbadata/ecc. non ce l'avrei mai fatta. E io temevo che avessero ragione tutti, dal momento che non sono sicura di essere sufficientemente intelligente e decisa per riuscirci.
Io non ho mai avuto sicurezza in niente. Dubito di tutto, pure delle mie stesse sensazioni.
Ad ogni modo, credete che possa essere questo a bloccarmi? Che posso fare?
Vi prego di aiutarmi, ho davvero bisogno di uscire da questa situazione di stallo in cui mi trovo.
Non voglio continuare a dare dispiaceri ai miei genitori che mi mantengono agli studi e inoltre per me è una profonda vergogna la mia incapacità nell'andare avanti nel mio percorso di studi.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile ragazza,
penso sia arrivato il momento di affrontare davvero le cose di cui ci scrive.
Dice di soffrire sin da quando aveva sette anni, ora ne ha 22. Le paure che ha, la vergogna che prova per quelle che definisce le sue "incapacità" le stanno impedendo di vivere serenamente e di diventare cio che è.
Ha mai chiesto aiuto a un professionista?
Ci ha mai pensato?
Un caro saluto e un augurio
penso sia arrivato il momento di affrontare davvero le cose di cui ci scrive.
Dice di soffrire sin da quando aveva sette anni, ora ne ha 22. Le paure che ha, la vergogna che prova per quelle che definisce le sue "incapacità" le stanno impedendo di vivere serenamente e di diventare cio che è.
Ha mai chiesto aiuto a un professionista?
Ci ha mai pensato?
Un caro saluto e un augurio
Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com
[#2]
Cara Ragazza,
la sua storia è molto complessae e sfaccettata, le difficoltà di concentrazione e relative allo studio, si intersecano con modalità esponenziali alle quote di insicurezza ed allinfanzia difficile e dolente che l'ha caratterizzata.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu, per comprendere a fondo cosa ha caratterizzato questo blocco, che sembra inoltre essere fomentato dalla sua scarsa autostima.
Le auguro buone cose e co faccia sapere.
Un caro ed affettuoso saluto
la sua storia è molto complessae e sfaccettata, le difficoltà di concentrazione e relative allo studio, si intersecano con modalità esponenziali alle quote di insicurezza ed allinfanzia difficile e dolente che l'ha caratterizzata.
Valuti l'ipotesi di una consulenza de visu, per comprendere a fondo cosa ha caratterizzato questo blocco, che sembra inoltre essere fomentato dalla sua scarsa autostima.
Le auguro buone cose e co faccia sapere.
Un caro ed affettuoso saluto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
"Il mio sogno era un altro. Io volevo diventare medico. Anzi, io voglio diventare medico, sento che quella è la mia strada. Però mi sono bloccata, perché tutti mi dicevano che entrare a medicina è impossibile"
Cara ragazza,
suppongo che tu non abbia nemmeno osato provare a sostenere il test d'ammissione.
Hai pensato che sei ancora in tempo per prepararti a sostenerlo a settembre?
Penso che potrebbe diventare per te un enorme rimpianto non aver nemmeno tentato, e potresti anche arrivare ad avercela molto con te stessa e/o con le persone che ti hanno detto che non ce la faresti mai.
Ma chi dice che abbiano ragione loro?
Riuscire a studiare non dipende solo dalla capacità intellettive, ma anche da fattori emotivi decisivi come la quelli che determinano la motivazione allo studio.
Di conseguenza penso che se tentassi di seguire il tuo sogno potresti essere sostenuta da una motivazione sufficientemente forte da permetterti di avere buone chance.
Non ti resta che provare, sei ancora in tempo!
Cara ragazza,
suppongo che tu non abbia nemmeno osato provare a sostenere il test d'ammissione.
Hai pensato che sei ancora in tempo per prepararti a sostenerlo a settembre?
Penso che potrebbe diventare per te un enorme rimpianto non aver nemmeno tentato, e potresti anche arrivare ad avercela molto con te stessa e/o con le persone che ti hanno detto che non ce la faresti mai.
Ma chi dice che abbiano ragione loro?
Riuscire a studiare non dipende solo dalla capacità intellettive, ma anche da fattori emotivi decisivi come la quelli che determinano la motivazione allo studio.
Di conseguenza penso che se tentassi di seguire il tuo sogno potresti essere sostenuta da una motivazione sufficientemente forte da permetterti di avere buone chance.
Non ti resta che provare, sei ancora in tempo!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Gentile ragazza,
anche secondo me è giunto il momento di cominciare a lavorare su quegli aspetti di te che ti re3ndono così insicura e che ti fanno soffrire.
Hai bisogno di mettere te stessa, i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi sogni al centro della tua vita, quando mi pare di capire che, in un modo o nell'altro, la preoccupazione centrale e primaria è l'altro.
Comprendo perfettamente anche l'angoscia che viene dall'idea di deludere i tuoi genitori che ti pagano gli studi.
Ma tu che cosa vuoi per te stessa?
anche secondo me è giunto il momento di cominciare a lavorare su quegli aspetti di te che ti re3ndono così insicura e che ti fanno soffrire.
Hai bisogno di mettere te stessa, i tuoi bisogni, le tue necessità e i tuoi sogni al centro della tua vita, quando mi pare di capire che, in un modo o nell'altro, la preoccupazione centrale e primaria è l'altro.
Comprendo perfettamente anche l'angoscia che viene dall'idea di deludere i tuoi genitori che ti pagano gli studi.
Ma tu che cosa vuoi per te stessa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Innanzitutto vi ringrazio per le tempestive risposte.
Sono già stata in terapia da uno psicologo a causa degli attacchi di panico di cui ho soffrivo dall'età di dodici anni (la terapia si è conclusa più o meno un anno fa, in quanto io stavo davvero meglio, infatti da allora non ho più sofferto di attacchi di panico). Pur trattando un po' tutti i problemi che potevo avere, durante la terapia non frequentavo l'università, dunque non avevo ancora colto le mie reali difficoltà nello studio, le credevo legate al passato e alla depressione di cui avevo sofferto.
Dunque seguirò il vostro consiglio e tornerò dallo psicologo da cui andavo prima per parlargli anche di questo problema.
Per rispondere alla dottoressa Massaro: avevo già sostenuto la prova l'anno scorso, ma ci sono andata sconfitta in partenza, non penso di aver creduto, per un solo momento di farcela. Solo che quest'anno, ho parlato con persone che avevano amici a medicina, entrati (almeno a quel che dicono) senza raccomandazione, ma solo con le loro forze. Non posso avere la certezza che sia così, e anche ammesso, non è detto che IO ce la faccia, anzi... però vorrei provare lo stesso...
Il problema è che mi rendo conto di avere qualcosa che mi blocca: è da un mese che studio per dare questa materia (che rimando già da febbraio), ma mi sembra di non assimilare niente, infatti ho l'esame domani, ma sono preparata appena su un terzo di tutto il programma... Anche per questo voglio approfittare di questo barlume di speranza e provare a fare il test, perché entrare (oltre che realizzare l'inizio del mio sogno) significherebbe che non è la mia poca intelligenza il problema...
Ad ogni modo, ho divagato e mi sono persa in quello che sembra più uno sfogo che una risposta, comunque, vi ringrazio ancora, ascolterò i vostri consigli e parlerò con lo psicologo del mio paese. Grazie mille.
Sono già stata in terapia da uno psicologo a causa degli attacchi di panico di cui ho soffrivo dall'età di dodici anni (la terapia si è conclusa più o meno un anno fa, in quanto io stavo davvero meglio, infatti da allora non ho più sofferto di attacchi di panico). Pur trattando un po' tutti i problemi che potevo avere, durante la terapia non frequentavo l'università, dunque non avevo ancora colto le mie reali difficoltà nello studio, le credevo legate al passato e alla depressione di cui avevo sofferto.
Dunque seguirò il vostro consiglio e tornerò dallo psicologo da cui andavo prima per parlargli anche di questo problema.
Per rispondere alla dottoressa Massaro: avevo già sostenuto la prova l'anno scorso, ma ci sono andata sconfitta in partenza, non penso di aver creduto, per un solo momento di farcela. Solo che quest'anno, ho parlato con persone che avevano amici a medicina, entrati (almeno a quel che dicono) senza raccomandazione, ma solo con le loro forze. Non posso avere la certezza che sia così, e anche ammesso, non è detto che IO ce la faccia, anzi... però vorrei provare lo stesso...
Il problema è che mi rendo conto di avere qualcosa che mi blocca: è da un mese che studio per dare questa materia (che rimando già da febbraio), ma mi sembra di non assimilare niente, infatti ho l'esame domani, ma sono preparata appena su un terzo di tutto il programma... Anche per questo voglio approfittare di questo barlume di speranza e provare a fare il test, perché entrare (oltre che realizzare l'inizio del mio sogno) significherebbe che non è la mia poca intelligenza il problema...
Ad ogni modo, ho divagato e mi sono persa in quello che sembra più uno sfogo che una risposta, comunque, vi ringrazio ancora, ascolterò i vostri consigli e parlerò con lo psicologo del mio paese. Grazie mille.
[#8]
Spero che lo farai, e che questo ti aiuterà ad affrontare il test con un atteggiamento diverso: gli aspetti emotivi contano tanto quanto le preparazione sui libri, se parti con l'idea di non farcela hai molte probabilità che vada davvero così.
In bocca al lupo, facci avere tue notizie dopo il test!
In bocca al lupo, facci avere tue notizie dopo il test!
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 5.3k visite dal 09/07/2011.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).