Il corpo specialmente braccio sinistro,e
potrebbe trattarsi di una sintomatologia di natura ansiosa o comunque psicosomatica: in ospedale non le hanno detto nulla al riguardo?
Quando è iniziata e da quanto prosegue questa situazione di malessere?
Sta vivendo un periodo stressante per qualche motivo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
è sempre consigliabile affidarsi allo specialista (medico o psicologo) per la diagnosi, non è possibile attraverso una consulenza on line fare valutazioni di questo tipo.
Mi colpisce però che lei ci riferisce una sorta di "escalation" nell'intensità del suo disagio, come se le rassicurazioni dei medici anziché tranquillizzarla abbiano deluso la sua aspettativa di "presa in carico".
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
La sintomatologia che lei riferisce è comune a molte persone ansiose che temono per la propria salute anche quando sono stati eseguiti accertamenti medici e non è emerso nulla di patologico.
I dolori e i vari fastidi possono derivare da tante cause: contrattura muscolare, gastrite, reflusso gastroesofageo, ma solo il medico può visitarla e stabilire a cosa possano corrispondere dal punto di vista fisico.
Sappia però che se si tratta di somatizzazioni è opportuno intervenire sul piano psicologico per approfondire la sua situazione e capire cosa le sta provocando lo stress che può essere alla base dei sintomi.
Pensando alla sua situazione di 12 anni fa può rintracciare qualche evento specifico che abbia contribuito a incrinare il suo equilibrio?
E alla recente ricomparsa dei sintomi non potrebbe associare qualche causa di stress/rabbia/delusione o qualche cambiamento importante nella sua vita?
(..).La cosa che non capisco e´dei dolori,sono ininterrotti,praticamente non li sento solo quando dormo,credetemi non ce la faccio piu´.Il mio chiodo fisso,e´che quando mi vengono questi attacchi,io sono convinto che sia il cuore(..)
gentile utente il più delle volte il dolore, oltre alle cause su esposte (contratture, relfusso ecc) dipende anche da una ipervalutazione di determinate sensazioni con la relativa interpretazione catastrofica di queste.
legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
fatto ciò può eventualmente chiedere un consulto ad un collega che la possa aiutare ad avere un quadro più chiaro anche dal punto di vista psicologico.
cordiali saluti.
Dr. Luigi Gileno
quando l'anisa passa dal mentale al corporeo, cioè si manifesta con un corteo sinomatologico, solitamente l'approccio preferibile è quello combinato, farmacoterapia e psicoterapia.
Ci faccia sapere del suo percorso.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
il monitoraggio e l'eventuale modifica della terapia farmacologica va effettuato dallo specialista che le ha prescritto il farmaco, non può essere oggetto di un consulto on line.
Tuttavia, considerato che il disagio finora è stato affrontato solo da un punto di vista farmacologico, sarebbe consigliabile integrare l'intervento con un percorso terapeutico.
Il colloquio periodico con lo psichiatra/neurologo non va confuso con una seduta psicoterapia a tal proposito le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Vedo da un precedente consulto che lei lo sta prendendo solo da qualche giorno.
Non le è stato spiegato che questo tipo di farmaci comincia a fare effetto dopo 15-20 giorni dall'inizio dell'assunzione?
Ci aveva inoltre detto di averlo preso già in passato senza alcun beneficio e le domando come mai le è stato riprescritto ancora quel farmaco invece che qualcos'altro.
In ogni caso è plausibile che risolverà il problema ricorrendo anche ad una psicoterapia, più che alla sola assunzione di farmaci.
Come mai non prende questa decisione?
Certamente, può essere così perchè l'ansia può provocare molti disturbi e malesseri:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html
Immagino che lo "psi" di cui lei parla sia un medico psichiatra, perchè uno psicologo non avrebbe potuto prescriverle alcun farmaco: lei è quindi sotto controllo medico e non penso abbia motivo di non fidarsi delle considerazioni del suo psichiatra sulla natura dell'affaticabilità che ci riferisce.
Probabilmente la sua ansia ha preso anche - per così dire - la strada dell'ipocondria.
Si riconosce in quanto scritto in questo articolo?
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
ci dà qualche informazione relativa alla sua vita: è sposata? ha una relazione? figli? con chi vive?....... insomma informazio di questo tipo.
Mi chiedo anche: c'è qualcuno con lei quando ha questi attacchi/dolori generalizzati?
Ci descrive il primo attacco? Dov'era? Con chi era? Cosa stava facendo?
Queste sono infomazioni importanti per capire bene il suo dolore e come questo si origina (partendo dal presupposto che i medici hanno già escluso cause fisiche ed organiche).
In ogni caso è importante che si faccia seguire anche da uno psicologo psicoterapeuta che possa approfondire meglio tutti i quesiti che le ho posto.
Dr.ssa Maria Luisa Abbinante
Psicologa Psicoterapeuta
www.psico-milano.org
In ogni caso suppongo che anche lì ci siano psicoterapeuti ai quali rivolgersi senza ricorrere ad un ricovero.
Mi risulta anzi che in Germania la psicoterapia sia almeno in parte erogata in convenzione con il sistema sanitario nazionale.
Provi a informarsi sulle alternative disponibili e ci faccia sapere!
Se non lo troverà potrà sempre cercarne uno tedesco: se è lì da 24 anni immagino che abbia acquisito una competenza linguistica sufficiente a spiegarsi e a sostenere quindi dei colloqui psicologici.
Che non è davvero il caso che lei consulti elenchi di sintomi in internet alla ricerca di fantomatiche diagnosi, perchè non ha la competenza necessaria per valutare se ciò che legge corrisponde alla sua situazione e il rischio di spaventarsi e di agitarsi ulteriormente è molto alto.
Visto che è da molti anni in Germania immagino che non avrà problemi con la lingua, anche se avrebbe preferito trovare uno psicologo di lingua italiana andrà bene ugualmente la dottoressa tedesca che ha contattato.
L'importante è che cominci finalmente a lavorare sul problema.
Gentile Utente,
Potrebbe fare una visita cardiologica con un elettrocardiogramma dinamico, se lo specialista glielo indica come necessario, e l'eco-cuore. Più altri esami per accertare che il cuore stia bene.
Esclusa la patologia organica occorre rivolgersi alla psicologia, alle emozioni, all’ansia e all’angoscia.
Potrebbe trattarsi, quindi, di una sindrome nervosa, una nevrosi che si manifesta con tutti questi sintomi. Allora ci vuole uno psicoterapeuta, che dopo esami , colloqui, e test, le dirà se è il caso di intraprendere una psicoterapia.
Altro per internet non è possibile dire, né ipotizzare.
Con tanti auguri.
mi fa piacere che abbia trovato una Psicologa con la quale iniziare un percorso terapeutico, per quanto riguarda le informazioni sul farmaco vanno richieste allo specialista che l'ha prescritto, gli Psicologi non sono medici quindi non hanno competenza al riguardo.
dopo 2 sedute penso proprio che sia irrealistico non sono aspettarsi di vedere dei miglioramenti, ma perfino pensare che la dottoressa che ha iniziato a incontrare si sia già potuta fare un'idea precisa della sua situazione.
Di solito le sedute di valutazione preliminari all'inizio di un lavoro psicologico/psicoterapeutico sono almeno 3 o 4, quindi le sue preoccupazioni sull'utilità del percorso appena intrapreso sono davvero molto precoci.
Abbia un po' di pazienza, anche se stando così male non è sicuramente la cosa più spontanea che possa fare, e dia un po' di tempo sia a sè stesso sia alla psicologa per vedere dei cambiamenti.
Mi chiedo però se il fatto che lei ha sostenuto solo 2 colloqui in un mese siginifca che ha una seduta ogni 15 giorni: questo - da ciò che ho potuto capire di come lei si sente - mi sembra inadeguato, e le consiglio di parlare con la dottoressa di una possibile intensificazione delle sedute.
Se con lei si trova bene probabilmente incrementare la frequenza del lavoro non potrà che esserle utile.
Per quanto riguarda la sua domanda, che ci riporta al punto di partenza:
"Vorrei sapere gentilissimi medici perche´ogni volta che mi sento male,praticamente ogni giorno,penso sempre che abbia qualcosa a che fare con il cuore?",
ribadisco che se la sua ansia ha preso la strada dell'ipocondria ciò che le sta avvenendo è comprensibile, e accade anche a molte altre persone che soffrono d'ansia patologica.
Le linko di nuovo quest'articolo, penso che sia utile che lo rilegga:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html
forse sarebbe utile che lei discutesse con lo Psichiatra le sue aspettative riguardo alla terapia farmacologica, in modo da consentire allo specialista di fornirle le dovute delucidazioni in merito. Eventualmente non sia soddisfatto può sempre rivolgersi ad un altro psichiatra, ma temo che l'aspetto che la mette in difficoltà sia connesso alle sue aspettative
Quella di cambiare psichiatra non è una cattiva idea: può iniziare a chiedere un consulto con un secondo psichiatra per confrontarsi sulla terapia farmacologica ascoltando anche un altro parere, ed eventualmente farsi in seguito assistere da lui se si trovasse meglio.
gli Psicologi non sono medici quindi non possono entrare nel merito per quanto riguarda i farmaci, tuttavia consideri che lo Psichiatra conosce gli effetti dei farmaci quindi non può prescriverle due farmaci che fanno interazione fra loro.
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